“risk of further incitement of violence.”
Ecco il motivo ufficiale della scelta di #Twitter di sospendere anche l'account di #Trump, oltre a tanti account legati agli integralisti con la "Q".

Scenario che impone una riflessione estesa sulle regole dei #massmedia chiamati social.

Per la seconda volta in 4 anni, attraverso lui, ci ritroviamo a discutere di limiti, regole e dinamiche di un mondo digitale che si sovrappone volentieri a quello reale.

Nel 2016 lo scandalo di #cambridgeanalytica e delle bufale raccontò al mondo il vero ruolo strategico dei Social Media.
Due giorni fa il mondo intero ha preso coscienza, con violenza, del potere dell'#hatespeechh, delle #fakenews e della manipolazione della realtà ad opera di complottisti che si confondono volentieri con negazionisti e integralisti di ogni sorta.

Il cardine sarà la libertà di espressione: vincoli, nuove regole e responsabilità di utenti, piattaforme e guardiani.
Incroceremo, inevitabilmente, altri temi forti come il #revengeporn, il #bullismo, l'

Stamane sono incappato in un video importante, da condividere ovunque.
Eccolo: https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6875746446830817280/
5 minuti fondamentali per ascoltare e capire quanto da utenti, professionisti, genitori e figli, sottovalutiamo il peso delle parole sui social e l'educazione verso la Cultura all'uso del Digitale.
Mentre pensiamo di essere "consapevoli", dei "draghi con i social", di "aver capito tutto", i dati nazionali (e non solo quelli) raccontano una realtà molto diversa che affrontiamo ogni giorno.
Ignoranza, analfabetismo funzionale, superficialità, hatespeech e tanto altro.
Un calderone venefico al quale dedichiamo al massimo 5 minuti per commuoverci e poi "chissene: io so già tutto".
#einvece.

#webresponsabile #poliziapostale #sicurezza #netiquette #giovani #socialnetwork #unavitadasocial #cyberbullismo #revengeporn