[Uso illecito di immagini tratte dal web e dai social per la ripubblicazione]
Segnalo la storia condivisa dal sempre attento #juliusdesign, dedicato ad un autore che ha visto una propria foto ripubblicata su un canale di terzi, richiedendone il giusto pagamento e ricevendo un due di picche, nero su bianco.

Una "vecchia" questione purtroppo assai frequente.Affronto spesso in tutte le classi proprio questo genere di problematica che riguarda anche (e soprattutto) blog, magazines, pagine facebook e account di vario genere che sono soliti carpire ovunque immagini ripubblicandole (demandando ad una laconica didascalia la proprietà dei contenuti).
Sono un esempio le "collezioni" di tanti #digitalartist e illustratori che usano i propri canali per mostrarsi e si ritrovano invece con quelle stesse foto scaricate in locale e ripubblicate ovunque (magari come "album" di Facebook).
La regola che suggerisco ai miei allievi o che sostengo nei miei #webinar è quella buona prassi visibile nei canali più attenti che riportano la formula "con il permesso dell'autore):
1 - verificare sempre se l'autore specifica sul proprio sito (dal quale si attinge voracemente) la necessità di un'autorizzazione per il repost diretto.
2 - se si tratta di un social: condividere, anziché scaricare e ripubblicare (attività che, di fatto, toglie visibilità all'autore)3 - nel dubbio, dove non specificato, NON rubacchiare contenuti per mostrare qualcosa, magari all'interno della propria fan page con la scusa della limitazione di link esterni a facebook.
Regole da #netiquette e #rispetto dell'autore (e della PI) che, ahinoi, arbitrariamente si sceglie di ignorare velocemente (e molto spesso coscientemente). https://petapixel.com/2017/07/13/no-cant-use-photos-brands-instagram-free/

Stamane sono incappato in un video importante, da condividere ovunque.
Eccolo: https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6875746446830817280/
5 minuti fondamentali per ascoltare e capire quanto da utenti, professionisti, genitori e figli, sottovalutiamo il peso delle parole sui social e l'educazione verso la Cultura all'uso del Digitale.
Mentre pensiamo di essere "consapevoli", dei "draghi con i social", di "aver capito tutto", i dati nazionali (e non solo quelli) raccontano una realtà molto diversa che affrontiamo ogni giorno.
Ignoranza, analfabetismo funzionale, superficialità, hatespeech e tanto altro.
Un calderone venefico al quale dedichiamo al massimo 5 minuti per commuoverci e poi "chissene: io so già tutto".
#einvece.

#webresponsabile #poliziapostale #sicurezza #netiquette #giovani #socialnetwork #unavitadasocial #cyberbullismo #revengeporn