La prima novità che vi avevamo anticipato giorni fa, è che inizieremo a pubblicare contenuti sul nostro canale Youtube.
Dopo che ci sono state chiuse le collaborazioni editoriali, abbiamo deciso di inaugurare, da oggi, la rubrica "ORIZZONTI E VISIONI - Metapolitica, Critica della Cultura e Pensiero Altro".
Ogni mese saranno pubblicati articoli esclusivi, ascoltabili sulle nostre piattaforme social. In particolare, è stata creata una apposita playlist.
Buon ascolto.
https://www.youtube.com/watch?v=xQExw-XhHWo

SECONDO APPUNTAMENTO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE.

I RISCHI DELL'ALFABETIZZAZIONE - Prima parte

Una società alfabetizzata non è necessariamente una società colta: la cultura non è il meccanico stoccaggio e trasferimento di dati e nozioni, ma il patrimonio spirituale vivente di una civiltà, custodito e trasmesso nella cura e nell'attenzione dell'uomo per l'uomo. L'alfabetizzazione, senza un'autentica cultura che la sostenga, rischia di divenire strumento di involuzione e barbarie.

https://youtu.be/9unP0-KSe3w

I RISCHI DELL'ALFABETIZZAZIONE - SECONDA PARTE.

Buona visione.

"L'idea che una società altamente alfabetizzata possieda per questo un qualche genere di primato culturale nasce dal pregiudizio, tipicamente moderno, che le culture siano comparabili su una base quantitativa. L'alfabetizzazione di massa, invece, non fu altro che una grande opera di ingegneria sociale, volta a massificare la collettività in vista delle esigenze della nuova realtà economica, burocratica e tecnico produttiva."

https://youtu.be/QO0DvoMY4Mw

Questo è un passaggio complesso, non semplice da seguire, ma era necessario prima di concludere il primo ciclo di video su cultura e alfabetizzazione.

" Al netto che nessuna civiltà è perfetta, il modo in cui ci confrontiamo con ciascuna di esse non può trascurare un giudizio sui principi scelti come fondanti. Valutare i benefici del progresso tecnico e materiale della modernità non può prescindere da una riflessione sui sacrifici e le ricadute che esso comporta sul piano morale e spirituale."

https://youtu.be/qFUg4AT86XM

Quinto video dal nostro canale YouTube.

Il mito di Theuth dimostra come sin dall'origine della cultura occidentale vi fosse piena consapevolezza di come la scrittura recasse in sé il sommo rischio di sostituire l'autentica conoscenza con un suo arrogante simulacro, e che colui che vi fosse ricorso in sostituzione a memoria e tradizione orale si sarebbe allontanato tanto dalla verità quanto più convinto di essere sapiente. Che cosa pensare, dunque, dell'età dell'informazione, che pone a proprie fondamenta la scrittura e la sua evoluzione digitale, l'informatica?

https://youtu.be/L-AcMvDKRp0

NUOVO VIDEO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE.

Ogni sistema politico tende alla propria autopreservazione, espellendo o neutralizzando quegli elementi che attentano alla sua integrità o ne discutono i fondamenti. I sistemi democratici, tuttavia, uniscono a questa necessità quella di dover integrare una certa porzione di dissenso al fine di esibire tolleranza e pluralismo. Il dissenso controllato è dunque funzionale al sistema.

https://www.youtube.com/watch?v=ZGrXzNwLi5Y

NUOVO VIDEO

A differenza dei regimi autoritari, gli ordinamenti democratici utilizzano, nella repressione del dissenso,
forme peculiari che permettano loro di non contraddire, in apparenza, i propri principi fondanti. Tale
effetto si ottiene mediante modalità morbide che l'opinione pubblica non percepisce come violenza o coercizione, e pertanto accetta senza interrogarsi sulla loro natura e finalità.

https://youtu.be/OSyUCGJCmgc

Ogni pensiero umano è per definizione ideologico, laddove ideologia significa originariamente sistema ordinato di idee e concetti. L'accezione negativa del termine nasce invece dal tentativo di squalificare qualsiasi pensiero – ad eccezione del proprio – dichiarandolo compromesso dalla sua specifica posizione ideologica. Pensiero unico è quel pensiero che intende porsi autoritariamente come il solo valido, tradendo così la sua originaria vocazione politica, prima che epistemica.

https://www.youtube.com/watch?v=fghd0kQNsBc

Il Novecento è stato il terreno di scontro delle espressioni politiche di tre grandi correnti ideologiche, riconducibili al modello liberale, comunista e fascista, a loro volta assimilabili ai tre vettori parlamentari (centro, sinistra e destra).Tuttavia la storia insegna che i movimenti che rappresentarono le tre teorie
politiche in realtà condividevano un orizzonte comune che il liberalismo incarnò nel modo più efficace, fino ad assorbire in sé le altre tendenze divergenti al punto da estinguerle e a risultare egemone.

https://youtu.be/kqAaFa59KtE

La modernità nasce dal tentativo di realizzare redenzione e salvezza con mezzi profani. Il suo fallimento si determina a partire dal rinnegamento di tale presupposto. Il postmoderno risolve la l'insoddisfatta tensione ideale della modernità con la reificazione della verità, la quale viene a coincidere con la volontà del potere al potere. Antidoto alla nuda volontà di potenza postmoderna è dunque la riaffermazione della verità come fine e non come mezzo, ossia il pensiero forte.

https://youtu.be/Hit8P9NfzLc

Uno degli eventi principali e caratterizzanti della postmodernità è l'attacco portato dall'inumano all'umano. L'avanzata dell'inumano è possibile a partire dalla perdita del concetto tradizionale di uomo. Essa dà luogo al sorgere di un'ideologia antiumana che ha molteplici espressioni, le quali hanno in comune varie forme di riduzionismo che nascondono, dietro una maschera razionale e pseudoscientifica, moventi emotivi caratteristici di un'umanità decaduta.

https://youtu.be/dElk89XHLD4

L'attacco dell'inumano è portato nel nostro tempo essenzialmente da tecnica ed economia, forze da sempre al servizio dell'uomo, le quali nella modernità, non più contenute e controllate dalla cornice tradizionale, divengono potenze autonome e interconnesse che perseguono se stesse e la propria egemonia come fine ultimo. Tale quadro è reso possibile da un processo di astrazione tipicamente moderno, per cui l'uomo è ridotto alla sola dimensione fisica e materiale, a dispetto della concreta – e tipicamente umana – esperienza di trascendenza, di cui da sempre le civiltà serbano memoria e consapevolezza.

https://youtu.be/WC5fDPOM6XI

L'attacco dell'inumano è reso possibile da un'infrastruttura ideologica che riduce l'uomo al puro piano materiale, in cui è affine tanto all'animale che alla macchina. Sulla base di questo presupposto, l'economia e la tecnica possono utilizzare l'uomo come strumento in vista delle proprie finalità. L'uomo-animale e l'uomo-macchina, realtà omogenee e intercambiabili, sono il perfetto sostegno dei due aspetti dell'asservimento dell'uomo all'inumano, ossia il disumano e il transumano

https://youtu.be/hJRLCnxH9Sc

Non esiste nessun argomento razionale, logico o scientifico che possa dirimere in maniera definitiva la questione che riguarda la natura immanente o trascendente dell'essere umano. La scelta per una posizione o per l'altra risiede nell'essenza dell'uomo che la compie, atto che un antico mitologema rappresenta come un evento prenatale decisivo, con cui l'uomo determina se stesso prima di esistere. Il dibattito è dunque riflesso di un originario confronto tra distinte sostanze umane che da sempre anima la storia delle civiltà, tra tensione ideale e caduta.

https://youtu.be/nM7wg2cS85g

Nelle epoche tradizionali, il concetto di Verità viene identificato primariamente con il disvelamento e la manifestazione del Bene – ossia della Realtà Sempiterna, e perciò Prima e Ultima – sul piano della contingenza e della finitezza. Testimone di questo evento è l'uomo, e tutto ciò che riguarda il processo storico del darsi del Bene nel vero appartiene direttamente o indirettamente alla sfera del Sacro. In questo orizzonte l'Arte è chiamata a manifestare la Verità nella forma del bello: da qui il suo valore sacro, etico e pedagogico, nonchè il suo potenziale realizzativo in senso spirituale.

https://www.youtube.com/watch?v=tOsvIxPGp-I