Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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La cosa ridicola del woke e del "blackwashing"attuale, col quale si tende a trasformare ogni personaggio bianco in non bianco, è che sostanzialmente l' antirazzista ci tiene a dimostrare che il nero sia "un bianco scuro", e si comporti esattamente come l' occidentale medio di stampo post vittoriano; non ha nessun interesse ad amare realmente le culture diverse, tribali o meno, perché fondamentalmente all' antirazzista queste culture fanno schifo: mancano di "civiltà".

La bellezza sta proprio nelle differenze di razze e culture, ma non per gli antirazzisti da Netflix.
«Mai un oggetto il quale debba il suo valore esclusivamente alla propria qualità di mezzo, alla sua convertibilità in valori più definitivi, ha raggiunto così radicalmente e senza riserve una simile assolutezza psicologica di valore diventando un fine»

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Solita musica.
Sì finge di non sapere che è stato Israele ad attaccare l’ambasciata iraniana in Siria contravvenendo a ogni trattato internazionale. Oltre ad ignorare la mattanza che da mesi Israele compie sui civili in Palestina.

Ora per un attacco dimostrativo che non ha colpito civili ecco subito il governo dei servi indignarsi.
Nulla di nuovo all'orizzonte.
Attaccare una sede diplomatica, peraltro in un' altra nazione, è un crimine che viola ogni legge di guerra.

Non si è vista nessuna condanna da parte dei politicanti occidentali per ciò che l'entità sionista ha fatto, provocando la reazione iraniana.

Una reazione "telefonata", simbolica, a cui tutti erano pronti, nessuna vittima e nemmeno danni rilevanti, ciò rende la "condanna" doppiamente ridicola oltre che ipocrita.

A Israele permettono tutto, di fatti macella palestinesi da oltre 6 mesi a Gaza, con la scusa del 7 Ottobre.

Almeno l' Iran ci mette la faccia e si espone in prima linea e anche direttamente per contenere i sionisti, il resto dei Paesi musulmani si comportano vigliaccamente e sono collaborazionisti, più o meno nascosti, quindi non esiste alcuno scontro di civiltà perché non esiste alcuna civiltà islamica che si contrappone all'anglosionismo.

Israele fa il bullo perché protetto dal Golem americano, senza dimenticare che possiede almeno 200 testate nucleari abusivamente e clandestinamente, ma ovviamente i "nostri" condannano chi invia droni che impiegano 8 ore per colpire il bersaglio e lancia missili con obiettivi comunicati e "concordati".

L' inferno in Medio Oriente avrà fine quando il Sionismo sarà terminato, come e quando non si sa, ma prima o poi avverrà, questione di tempo.
Il mondo delle campagne, tranne rarissime sacche di sopravvivenza, in Occidente non esiste più. In generale la meccanizzazione delle culture, l'industrializzazione dell'allevamento e la globalizzazione economica hanno distrutto la civiltà contadina, che si reggeva su un delicato equilibrio di economia di sussistenza, solidarietà comunitaria e un rigido sistema sociale di stampo feudale, il tutto all'interno di una peculiare cultura che fondeva cattolicesimo e retaggio precristiano, senso d'identità e genuino campanilismo. In sostanza, le campagne oggi sono delle periferie cittadine coltivate. Il contadino (quando non è bracciante sfruttato a giornata, altro prodotto della globalizzazione) è un imprenditore che non differisce culturalmente da qualsiasi altro attore del processo economico. Il ritorno alle campagne dei cittadini (spesso molto facoltosi) stanchi della città, che i media continuano a riportare come fenomeni positivi di fuga dalla vita inumana dei centri abitati, altro non sono che il tragico tentativo di ricostruire un orizzonte che non esiste più, il revival di chi se lo può permettere di un mondo a cui non è più possibile restituire innocenza, perchè il tipo umano e la cultura che lo sostenevano si sono estinti divorati dal mercato.

WI
Non solo la trap a spopolare tra i ragazzini, abbiamo anche quelli che scimmiottano il punk rock anni '90 con grottesche venature emo.

Ecco a voi i La Sad, sembrano una caricatura, una barzelletta, invece sono reali e ovviamente, come tutti i fenomeni da baraccone di questi tempi, spopolano.

Le grandi riviste musicali e i media li rilanciano.

Freschi di Sanremo, luogo ribelle per eccellenza, ecco a voi i nuovi artisti controcorrente, leggiamo qualche loro dichiarazione:

«Se vogliamo baciarci tra noi nessuno ci può giudicare», toh che strano, altri sostenitori del fluidismo. Sorprendentemente antisistema.

«A Sanremo se ci invitano urliamo quello che vorrebbero censurare», sì, la cosa più provocatoria che han fatto è stata quella di ballare con i Ricchi e Poveri.

«Dopo di noi niente sarà più come prima, vogliamo cambiare l'Italia», ma certamente!

"Siamo contro ogni forma di razzismo. Siamo per l’amore." Oh, ma che pensiero profondo e controcorrente, il sistema sta già tremando.

«Dovete tutti andare a fare in culo!». Dei geni, non c'è che dire.

Prossimo passo sarà gridare fuck Putin a casaccio in stile Maneskin e poi il quadretto sarà completo.

Siamo davvero commossi da queste nuove leve, sono una speranza per il futuro.

WI
IL FETICCIO SCIENTISTA

I soliti noti sbandierano uno studio che nega la correlazione tra sieri e morti improvvise.
I soliti buoni fanno notare che esistono studi migliori che invece la mettono in evidenza.
Se pensate di cambiare "gli altri" con argomenti razionali e scientifici siete totalmente fuori strada.
Non sono le battaglie a suon di dati che creano cambiamento.
Ognuno di noi è circondato di situazioni drammatiche dopo la campagna sieri.
Alcuni aprono gli occhi, altri no.
È una disposizione interiore.
Non esistono argomenti.
Soprattutto non esiste uno scientismo buono contro uno scientismo cattivo.
È lo scientismo il problema.
La verità va detta, anche da un punto di vista scientifico, ma credere che i dati cambieranno le masse, significa fare dello scientismo un idolo.
Durante la cosiddetta pandemia dicevano ogni cosa e il suo contrario, la maggioranza finiva per affidarsi all'esperto certificato perché non era in grado di capire.
E l'esperto certificato è quello dello "scientismo cattivo".
È rassicurante per chi ha tre dosi in corpo poter credere che non c'è correlazione tra sieri e morti improvvise.
Non lo cambiate con i dati.
I medici coscienziosi hanno sempre curato per il covid, eppure ti dicevano, in mezzo ad una pandemia creduta tragica, che non c'erano dati scientifici.
Come se l'evidenza empirica non esistesse.
Il problema è lo scientismo.
Anche i "buoni" hanno un disperato bisogno di nascondersi dietro i dati, di credere disperatamente che lo scientismo salva.
Uno dei grandi tranelli del cosiddetto "sistema" è far credere, a colui che considera se stesso un "ribelle" o un "antagonista", che il sistema sia un corpo estraneo, qualcosa che si può accogliere o rifiutare, un nemico esterno a cui è possibile dichiarar guerra, che si può vincere o a cui si può soccombere.

https://www.weltanschauung.info/2024/04/siete-fuori-dal-sistema.html?m=1
Praticamente il messia.
Un santo. Un apostolo. Un profeta.
Dopo "Whatever It takes" (2011).
Dopo "Non ti vaccini, ti ammali, muori" (2021).
Dopo i successi ottenuti nell'affondamento della Grecia e dell'Italia.
Solo lui può tentare ciò per cui l'euro è stato imposto: gli Stati Uniti d'Europa.

Marione, il migliore.
A Israele si concedono cose che ad altri non sono concesse.

In 6 mesi ha fatto il quadruplo delle vittime civili di due anni di guerra in Ucraina, uccide i quadri dirigenziali iraniani, compresi gli scienziati sul suolo persiano e in giro per il mondo, colpisce sedi diplomatiche in territorio straniero, effettua bombardamenti contro Stati sovrani impunemente, viola risoluzioni ONU bellamente.

Vuole impedire che l'Iran abbia le armi nucleari quando esso stesso ne possiede abusivamente e clandestinamente centinaia.
Anche volendo, nessuno al mondo ha la capacità allo stato attuale di cancellare Israele dalla faccia della Terra, quindi lo spauracchio della "distruzione di Israele" agitato con l'alibi del tragico passato ebraico è semplicemente una barzelletta.

La recente reazione iraniana è stata di facciata, dichiarata, comunicata e concordata, nemmeno una vittima e dovremmo essere tutti contenti.

Non si tratta di convertirsi a Maometto, quando peraltro la maggioranza degli Stati islamici non muove un dito contro Israele, né di arruolarsi nei Pasdaran, bisogna solo avere il coraggio di dire la verità, se a Israele si continua a permettere tutto, prima o poi finirà molto male.
Troppo spesso facciamo quel che facciamo o diciamo quel che diciamo per piacere ad altri, per farci accettare o accogliere da un gruppo o quantomeno "non restare soli".
Troppo spesso quel gruppo condiziona chi siamo realmente imponendo implicitamente una blanda omologazione al gruppo stesso piuttosto che la conoscenza di sé, dei propri gusti, talenti e capacità individuali.

Non v'è modo più squallido di condurre la vita che sprecarla andando dietro a ciò che gli altri vogliono da te senza che neanche tu stesso sappia cosa realmente vuoi.

Cento Elefanti
Le proteste per la Palestina sono l'ennesima occasione persa di un uomo moderno che vuole la posa dell'eroe senza evolvere, pretende la perla senza combattere con il drago.
Giuste nel principio, sono purtroppo fortemente politicizzate, incapaci di una visione unitaria che metta insieme tutti i tentacoli dell'attuale totalitarismo democratico, dove l'essere umano non è più tale ma vale quanto produce, dove ci si pretende laici ma lo scientismo diventa una religione, dove si gioca ancora all'antifascismo perché "aiuto il governo di destra", come se il totalitarismo scientista non fosse stato imposto da un governo progressista, di sinistra e ateo. Oltre che orgogliosamente antifascista.
Come se la borgatara Giorgia non fosse cameriera degli USA e della Nato esattamente come il PD, Renzi, Conte e Draghi.
Dove la Nato manda al macello gli ucraini in funzione antirussa ma il fascista è Putin.
Dove si nega la natura e la differenza biologica tra maschile e femminile dimenticando che l'uomo fluido preda delle sue sensazioni è molto più facilmente manipolabile.
Dove anche chi fa "dissenso" fa uso di tecniche di manipolazione.

Non abbiamo bisogno ancora di proteste politicizzate in senso partitico, dove ognuno ha bisogno di un recinto al cui interno sentirsi bravo e perfetto e il male è tutto fuori.
Ognuno vorrebbe combattere solo dei fantomatici altri senza toccare nulla di se stesso.
Il neoliberismo è dentro di noi.
Ognuno è intriso di neoliberismo nelle relazioni quotidiane.
Dal modo in cui vuole conquistare la propria posizione sociale a costo di lasciare cadaveri sulla strada e calpestarli, al modo in cui misura gli altri secondo leggi di potere e convenienza, al modo in cui è incapace di una visione unitaria e collaborativa.
È credibile chi riconosce che il mondo in cui ci troviamo abbiamo contribuito tutti a costruirlo e il cambiamento parte da noi stessi.
Chi non vuole mettere in discussione se stesso ma combattere solo un nemico dal proprio recinto fa il gioco del potere.
Le proteste settoriali sono fallimentari. E facilmente represse con la violenza.
Come la storia insegna.
Negli «egualitaristi» Stati Uniti, i quali, stando a pensatori come Fukuyama, hanno raggiunto una società senza classi, il potere economico è concentrato a un grado che non ha precedenti nella storia. Malgrado tutta la retorica della libera impresa, nove decimi dell'economia si trovano nelle mani di cinquecento maggiori imprese e l'ottanta per cento di quei nove decimi è nelle mani delle prime cento società classificate tali.
In data 1980, prima che il recente scoppio in takeover a Wall Street concentrasse ulteriormente il potere, un rapporto senatoriale USA mostrava che la proprietà di controllo sui pacchetti d'azioni di tutte queste imprese era concentrata nelle mani di due dozzine di istituzioni finanziarie: banche, compagnie assicuratrici e di fondi pensioni. La proprietà, ovvero il controllo, di queste istituzioni, a sua volta, è
sempre nelle mani di queste stesse istituzioni. Più di un terzo delle quote azionarie della Citi-bank, ad esempio, erano detenute da ventiquattro dei suoi principali «concorrenti». I cinquecento individui che siedono nei consigli d'amministrazione di queste potenti istituzioni controllano direttamente, tramite la proprietà del capitale societario, gli interessi dominanti di tutte queste istituzioni, sicché gli azionisti ai quali devono «rispondere», davanti a cui sono responsabili, primariamente sono essi stessi, l'uno verso l'altro.
Analoghi meccanismi di controllo, diversi nei particolari, esistono in Europa Occidentale e in Giappone. Nella valutazione della rivista Fortune, non più di mille individui controllano o posseggono oltre il novanta per cento della capacità economica mondiale.

Eric J.Lerner, "Il big bang non c'è mai stato", 1994
La solita manfrina fascisti/antifascisti in televisione e poi sui social è solo teatro buono per la campagna elettorale.
Come sempre soffiano sul fuoco delle categorie novecentesche di destra e sinistra per assicurarsi che la gente vada a votare.
I progressisti il PD perché "aiuto tornano i fascisti".
I conservatori la Meloni perché "aiuto i comunisti mangiano i bambini".
Purché non si pensi, non si immagini, non si sogni nemmeno una possibilità di un mondo diverso dalla democrazia liberale, paradiso sulla terra.
Tutto purché non ci si soffermi sul fatto che sarebbero tutti pronti a inchinarsi a Draghi ( e a ciò che rappresenta) presidente commissione UE.
Una persona è libera quando può, all'interno dell'ambiente in cui si trova, realizzare la propria vocazione, cioè esprimere pienamente se stessa nei propri talenti e nel compimento dei propri obiettivi. Da questo punto di vista, l'attuale ordine sociale non garantisce alcuna possibilità di realizzazione. Si tratta infatti di un sistema costruito essenzialmente sul primato dell'economia e della produzione; l'aver posto l'esigenza materiale a fondamento di tutto ha fatto sì che esigenze squisitamente umane, quali ad esempio quella di una realizzazione individuale perseguita sulla scorta della propria personale vocazione, fossero ampiamente trascurate. Oggi troviamo persone in possesso di straordinari talenti e capacità, che valorizzati e messi a frutto potrebbero costituire un inestimabile capitale sociale, svolgere ruoli per cui non hanno nessuna naturale predisposizione, con risultati mediocri e somma frustrazione personale.

Tratto da "Verba Contra"
"Lo scudetto di cartone? Quanto mi fa godere, eravamo gli unici a non aver imbrogliato!!", Ignazio La Russa.

Lo sappiamo bene, il politico italiano all'interno del sistema parlamentare è fondamentalmente un omertoso ed un bugiardo.

Costui, anche fuori dal proprio ambito, rispecchia le medesime caratteristiche.
Ecco un esempio, Ignazio La Russa, da una vita in politica a rappresentare la finta destra, interviene sul mondo del calcio come fosse un tifoso da bar.

Ora non tutti conosceranno la storia di calciopoli dello sport italiano e non staremo qui a raccontarla, ma un politico, nel momento in cui interviene su una questione dovrebbe farlo seriamente, non da tifosotto di borgata.

Invece no, così come in politica, assistiamo alla fiera dell'omertà e del falso dal momento che la società calcistica in questione fu premiata nonostante fosse colpevole di reato ( i suoi dirigenti chiamavano allegramente gli arbitri per chiedere un occhio di riguardo) e tutto finì in prescrizione.

Certo, parliamo di una questione di poco conto, ma è indicativa di come certi soggetti in politica affrontino poi anche le questioni più importanti che riguardano la vita del Paese.

WI
Il solito 25 APRILE

Come ogni anno entreranno in atto, con la complicità mediatica ed il protagonismo istituzionale, la retorica ed il falso moralismo.
Ricordiamo che con il piano Marshall (1948) abbiamo ricostruito il nostro paese concependolo libero e democratico ma ipotecandone il futuro con gli esportatori di libertà e democrazia. Nel 1949 con l'adesione (come uno dei paesi fondatori) alla NATO, la più grande truffa ideologico/militare dell'ultimo secolo, vincolammo il paese a supporto, molto spesso logistico, a veri e propri crimini commessi da questa organizzazione. Nel 1957 (ma di fatto consolidata nel 1992 con il trattato di Maastricht) l'Italia si lega mani e piedi a quella che si può tranquillamente definire la "colonia unita" del leviatano a stelle e strisce, l'unione europea. Una libera e "democratica" sudditanza somministrata per endovena composta da illusioni e consumismo dilazionati negli anni. Ora che il baratro economico e sociale del nostro paese e non solo, causato dall'imposizione alla dipendenza dei nostri liberatori, si avvicina c'è ancora qualcuno che, assente della veste ipocrita, celebra come liberazione il giorno del 25 aprile?
Quante volte abbiamo visto in questi anni le vecchie generazioni scagliarsi contro le nuove per via della pochezza artistica della musica trap e similari.
Poi andavi a vedere da chi arrivavano le critiche ed erano fan di personaggi come Ligabue, Pelù o Vasco Rossi.

Questo fatto ci ha sempre fatto molto ridere e siamo contenti che finalmente i loro idoli escano allo scoperto affermando di apprezzare le nuove leve, così magari molti la finiranno di sentirsi superiori quando loro stessi ascoltavano soggetti banali come i sopraelencati.

Peraltro Vasco Rossi, quello dei tamponi, dei sieri, dell'omertà sulla Palestina, quello che ieri ha pubblicato un video in cui cantava "Bella Ciao in questa bella Repubblica democratica e antifascista"

Vi è chiara la linea di continuità tra ciò che ascoltavate voi e ciò che ascoltano i vostri figli?
Speriamo di sì.

WI