Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Parlano di "diritti delle donne" ma allo stesso tempo affermano che "uomo" e "donna" sono etichette superate, meri fattori culturali indotti dai bruti patriarchi.

Emancipazione della donna? Certo, attraverso l'apertura di un bel profilo su Onlyfans. Perché fare l'infermiera si chiede la signorina, in uno dei tanti articoli identici, quando con qualche foto dei piedi si possono guadagnare migliaia di euro in pochi giorni?

Davvero divertenti questi continui cortocircuiti della propaganda pseudo femminista occidentale.

WI
SEMINATE

Seminate le mani dei vostri figli, seminate loro la manualità, l'uso intero, completo, divino delle mani non solo le dita.
Seminate loro il corsivo con una stilografica affinché non si perdano nei geroglifici dello stampatello.
Seminate loro il martello, il cacciavite, la forbice per potare, insegnate loro cosa ci sia nella realtà oltre lo schermo, seminate loro la passione della creatività, l'uso della fantasia attraverso le mani, sì le mani, quelle col pollice opponibile, quelle che hanno creato opere d'arte senza l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
Le mani dei vostri figli, il loro uso sarà la vostra eredità, quella che permetterà loro di realizzare loro stessi in qualsiasi forma lo vogliano perché il tanto famigerato click non è più nulla senza corrente elettrica ma le loro mani, la loro fantasia espressa è il loro scudo verso questo plastico mondo semplificato che gli urla contro per condurli nel metaverso della zootecnia applicata.
Seminate loro l'uso costruttivo e divino delle mani.

WI
L'uomo contemporaneo è spinto ad un'estrema estroversione. Fra canzoncine, balletti, tonnellate di video insulsi, cibo spazzatura, gossip, influencer, gli individui si intrattengono dal momento in cui li desta la sveglia a quello in cui si addormentano con lo smartphone in mano, o guardando netflix.
Meditazione? Tempo perso!
Riflessione? Che noia!
Introspezione? Che strana parola!
Contemplazione? Lasciamola ai monaci!
Al motto di "il tempo è denaro" l'essere umano è divenuto un ingranaggio paradossale: un narcisista senza individualità, estraneo a se stesso, cui apparenza vince sempre sull'essenza.

Fa che la tua sveglia sia il sole, il buio la tua ninna nanna; non definire "tempi morti" quei preziosi lassi di tempo fra una distrazione e un'altra. È in quei momenti che rischi davvero di incontrare te stesso.
Come dici?
Hai una vita troppo frenetica per dedicare del tempo al silenzio, all'immobilità, alla tua coscienza, ai tuoi demoni interiori?
Appunto.

Cento Elefanti
A proposito di medicalizzazione.
Si parla tanto di salute riproduttiva.
Intesa come controlli medici, anticoncezionali, aborto se fai danno, parto medicalizzato.
Nessuna conoscenza della fisiologia, delega all'esperto che sa mentre le donne non sanno.
Allo stesso modo la salute in generale e la prevenzione non è vita sana, cibo sano, integratori e vitamine, giusto uso di farmaci, aria aperta, riposo adeguato, cura del sistema immunitario che abbiamo in dotazione. È screening continui, dosi di vaccino continue perché l'immunità naturale non basta, abuso di farmaci, delega all'esperto che sa.
Perché l'esperto sa e l'uomo non può decidere come curarsi.
L'esperto, esperto di protocolli e non dell'essere umano nella sua interezza.

Chi parla di derive etiche senza mettere in discussione la medicalizzazione sta mentendo, alcuni volutamente, altri non hanno proprio la capacità di visione nella sua totalità.
Ma comunque mentono.
Non esiste una medicalizzazione cattiva e una medicalizzazione buona.
La medicina è un'arte al servizio dell'uomo.
Non dogma di potere sull'uomo.
Un ragazzo nel periodo dell'adolescenza e della post adolescenza ha dei momenti di forte tristezza ed è normalissimo che sia così. È una fase della vita in cui si elaborano delle domande, non si trovano risposte, ci si stacca dai genitori ma si vive assieme a loro.

C'è chi in quel periodo accoglie la tristezza e il dolore, incanalandola in letture, ascolti e visioni e chi invece viene pressato da genitori e insegnanti ad essere "felice".
I primi conosceranno meglio se stessi, scenderanno negli abissi e risaliranno, come naturale che sia. I secondi passeranno la vita chiedendo sostegno agli "esperti" perché la tristezza va scacciata.

Il sollievo che può dare, in certe fasi della vita, una lettura "pesante" e depressiva come ad esempio quella dei quaderni di Cioran, il supporto che può dare un viaggio mentale attraverso i racconti oscuri di Poe o di Lovecraft, l'energia che si può ricevere da un certo tipo di musica per sfogare la propria rabbia interiore. Sono alcune delle medicine "naturali" a cui un ragazzo sano può ricorrere per conoscersi meglio e fare i conti con il proprio dolore.
Tutti gli altri vadano pure dagli "esperti" al primo accenno di tristezza, pastiglie a vita e sorrisi di plastica li attendono per l'eternità.

WI
Se si scorrono i reel sponsorizzati di Meta si possono notare tonnellate di annunci per "ottenere titoli di studio facilmente e velocemente".

Notiamo ancora una volta quanto sia caduta in basso la credibilità della scuola e dei suoi titoli.
Vuoi diplomarti? Basta pagare; c’è anche lo sconto e in pochi mesi «tutti promossi». Vuoi laurearti? Nessun problema, ci si iscrive all'università X e, versando qualche rata da usuraio, regalano pure la laurea con qualche test a crocette. Vuoi un master in cazzologia? Avanti dacci migliaia di euro e ti seguiremo noi nel percorso.

Ecco l'immagine della scuola di oggi: un luogo che fa credere a qualsiasi stupido di essere intelligente poiché certificato.

Dovete sapere che i figli degli italiani sono tutti geni, laureati e supercompetenti.
E i lavori manuali? Qui in Italia, a parte rari casi, non ci si abbassa a tanto, altrimenti poi i genitori del povero malcapitato mestierante come fanno a guardare in faccia gli altri genitori che hanno il figlio dottore o ingegnere?
No, non va bene, per i veri mestieri ci si rivolga agli stranieri. Se ne occupino loro. Noi italiani dobbiamo spendere per formare le nuove generazioni intellettuali del futuro. Non vedete che bei risultati d'altronde?
Siamo pronti a mettere su Instagram la foto del figlio col cappellino che raggiunge il traguardo mentre guardiamo con sprezzo il rumeno che ci cambia gli infissi di casa.

Viva l'Italia.

WI
Un tipico esempio di nevrosi dalla quale la personalità umana viene a poco a poco «divorata», fino al punto che l'uomo perde qualsiasi interesse per ogni altra cosa, è l'avidità di denaro. 

https://www.weltanschauung.info/2018/12/la-nevrosi-post-moderna-klorenz.html?m=1
Al di là di come la si pensi sulla questione Russa Ucraina, ancora una volta non si può non sottolineare la falsità della propaganda occidentale.

Secondo quanto hanno scritto in questi due anni di guerriglia, Putin era malato, girava col pannolone, avrebbe lasciato in breve tempo in mutande il suo popolo, i suoi consensi erano ai minimi storici ecc ecc ecc.

Quando la democrazia non risponde alla loro propaganda, allora non è democrazia, dunque ora sicuramente parleranno di brogli di fronte a un risultato schiacciante.
Peraltro vogliono fare credere che l'opposizione in Russia sia quella che dicono loro quando in realtà è ben altra cosa ed appoggia Putin su molte scelte in campo internazionale.

Quando ci sbarazzermo definitivamente della stampa in modo che costoro possano trovarsi un lavoro vero? Ci sono tanti bei mestieri che svolgono solamente gli stranieri, incomincino pure i giornalisti ad imparare, un contributo in sta vita devono pur darlo, non si può fare i parassiti di regime a vita.

WI
Da noi in Occidente ci dicono che per essere veramente giusti e "democratici" bisogna che alla guida degli Stati si alternino persone e partiti diversi.

Da ciò nasce l'illusione della libertà e della cosiddetta democrazia, perché la direzione intrapresa dal sistema è eterodiretta e non subisce alcun arresto o modifica malgrado il susseguirsi di politicanti e partitelli.

Cambiano i musicanti, ma la musica rimane sempre la stessa.

Eppure dall'alto di questo pulpito intendono criticare la Russia che vede riconfermato per la quinta volta Vladimir Putin, perché è al potere da quasi 30 anni.

Quello che interessa è gridare allo scandalo, però poi non si fiata per quelli che qui si riciclano di continuo in ruoli diversi, dove si passa dall' essere Ministro della Difesa a Presidente della Repubblica , da Ministro degli Esteri a Commissario Europeo, da Presidente della Banca Centrale Europea a Primo Ministro e così via.

Ipocrisie occidentali.
19 marzo

Ai padri che non si arrendono, che sono d'esempio. Che non cedono, che percorrono la via maestra, che accettano la sfida.
Ai padri non omologati, con le spalle larghe e lo sguardo fiero. Che attraversano la burrasca non perdendosi d'animo, che dispensano sorrisi anche nei momenti più bui, che fanno scudo contro i dardi avvelenati scagliati dal mondo moderno.
Ai padri che naufragano, ancora, nella dolcezza dello sguardo puro dei propri figli, che gioiscono dei loro progressi, che si commuovono, senza farsi vedere, quando si addormentano, angelici, fra le loro braccia.
Ai padri stanchi ma non per questo domi, sempre pronti a prendere per mano le loro piccole creature, a portarli sulle spalle, a correre con loro in un prato a perdifiato, ad insegnargli ciò che veramente conta nella vita.

Ai padri che possono ancora guardarsi allo specchio, senza rimpianti, equilibristi del quotidiano, eroi, luce e speranza di questi tempi.
Ai padri che hanno ancora il coraggio di esserlo, stima e rispetto.

Tratto da: https://www.amazon.it/dp/B0BPQNCJNG
Ai padri che ci sono per la madre dei loro figli e per i figli.
A quelli che non cercano scuse e fanno di tutto per esserci al modo dei padri.
Che si prendono cura e non si nascondono dietro il mito della moglie sofferente che si occupa di tutto e lavora pure.
A quelli che non portano solo i soldi a casa.
Ma trovano il tempo di leggere una fiaba, di ascoltare cosa è successo a scuola, di parlare con la moglie.
Perché il matrimonio e la genitorialità sono un passo a due. E se è vero che ognuno può esser di appoggio all'altro nei momenti di debolezza, a nessuno dei due è lecito adagiarsi sulla disponibilità dell'altro.
E questa danza a due è la cosa più formativa per i figli: qui imparano l'amore, il rispetto, la carità, la pazienza, il coraggio.
A noi piacciono da morire i padri.
Danno ai figli quello che una madre non può dare. E la madre deve lasciare spazio al modo del padre. Ma il padre deve esserci.
Il matrimonio e la famiglia sono un cammino di crescita. Per persone mature.
Panem

Se c'è una cosa che accomuna popoli, etnie, culture di mezzo mondo è proprio il pane : sia esso pagnotta, con o senza sale, sia esso piadina, chapati, azimo, carasau e qualsiasi altra forma, il pane è ciò che lega l'uomo alla terra da secoli se non migliaia di anni.
Il pane rappresenta cultura, tradizione e vincolo con le proprie radici.
Il pane, rappresentato biblicamente, con detti popolari se non proverbi popolari è da decenni sotto attacco per opera dell'antitradizionalismo più spudorato nonché il mero globalismo più oscuro.
Si offrono continuamente surrogati di questo alimento che ha sfamato popoli nelle peggiori carestia, nelle crisi più crude.
Lo vediamo in continuazione nelle grandi distribuzioni che offrono additivi in percentuale maggiore alla farina di dubbia provenienza spacciati per pane.
Lo vediamo nei fast food dove l'involucro del pasto viene venduto come pane ma che non ha aspetto, forma e sapore di nessuna tradizione popolare, solo cicli di lavorazione di pseudo farina, possibilmente sostituita con trend culinari quali insetti o molecolare che indirizzerebbero il consumatore verso strade non tradizionali, sane quanto basta ai parametri delle suggerite cure alimentari.
Questo è il pane oggi: elementi farinacei che tutto hanno tranne un legame con la terra, con le mani sporche di lavoro orgogliose di nutrire il proprio territorio.
Pseudo panificazioni a discapito di chi lavora la terra e offre il genuino ai propri fratelli, compari e figli.

Progressi insipidi e malsani sotto il nome altisonante di BIO.

WI
"I Papà italiani sono i più vecchi della UE. Primo figlio a 36 anni di media"

Il mito dello studio ad ogni costo, dove devi ottenere dei master anche per fare due fotocopie.
Il mito della realizzazione professionale in un paese dove in realtà stanno bene solo i politici e i propri lacchè.
I mestieri veri vengono disprezzati e lasciati agli stranieri.

È nel DNA della gente italica, per anni si è sentita dire "studia che senza un pezzo di carta non vai da nessuna parte!".
E via tutti dietro alla realizzazione conforme agli scopi delle multinazionali senza ponderare e riflettere sui propri reali talenti.
Gente che ottiene tre lauree per poi diventare insegnante di ruolo a 50 anni ed esporre a ragazzini annoiati grotteschi programmi ministeriali.
Gente che insegue perennemente, tra corsi, concorsi e quant'altro, ambite posizioni a cui poi giunge con i capelli bianchi.

Nel frattempo la vita vola via, si sacrifica tutto per una favola mal raccontata per poi essere perculato dagli stessi che hanno inculcato tale visione.

Non sia mai che si metta in discussione un sistema profondamente malato e da rifondare in toto, no, meglio raccontare che la vita media si è allungata e i figli si possono fare anche a 50/60 anni.
Certamente.

WI
Se vuoi puoi tutto. O no?

Secondo ricercatori Cabanas e Illouz, autori del saggio “Happycracy" la scienza della realizzazione e del successo controlla le nostre vite con effetti potenzialmente devastanti sulla psiche degli individui.

L'emancipazione individuale è infatti materia delicata, difficilmente delegabile ad un esperto di marketing o di business.
“Cambia, impegnati e realizzati”. Benché i contenuti dei guru del business e del successo appaiano strumenti utili per un’evoluzione personale, il più delle volte non sono niente di più che comfort food per la mente oltre che un pericoloso rinforzo alla narrativa dominante.

Mascherata da autorevole opinione di un esperto, la narrazione del successo è il più delle volte una acritica adesione al sistema in cui viviamo in una versione portata all’ennesima potenza ed estremizzata: l’entusiasmo per il contesto neoliberale diventa estetica, smette di essere un ideale e si trasforma in habitus esistenziale: l’individualista motivato. Intelligente e ottimista è il modello che viene proposto per realizzarsi.

Il guru è colui che, in quanto vincente, è in grado di insegnare agli altri come sfruttare le infinite opportunità del mondo, apparentemente celate da una coltre di ozio e pigrizia. Chi ascolta diventa un cercatore ossessionato di sé stesso, dei propri errori e dei propri limiti. La chiave della realizzazione, nel lavoro come nella vita personale, è banalizzata in un’eterna trasformazione dell’io che non lascia spazio ad alcuna trasformazione del mondo. La carriera, intesa come corsa solitaria a discapito di tutto, è l’unica dimensione dove esercitare il proprio valore.

Sia chiaro, non dobbiamo correre il rischio di generalizzare, dal web possono essere reperite fonti interessanti e utili per il nostro sviluppo professionale. Tuttavia, la direzione intrapresa da molti guru del web ha permesso ai loro messaggi di uscire dal contesto di riferimento per invadere le sfere dell'intera esistenza, diventando un modello di lifestyle.

Nonostante la convinzione in un approccio individualista, ottimista e fiducioso la visione del mondo dei guru del web è il più delle volte una stampella del modello socio-economico in cui viviamo. L’estetica del successo non si configura come un modo di vivere individuale ma come rinforzo politico di un sistema prevaricante sui cosiddetti perdenti della società. Rimettere in discussione le contraddizioni del nostro modello non è ingrediente della ricetta del successo.

Ansia, narcisismo e depressione sono, secondo molti studiosi, i rischi più comuni legati ad un messaggio troppo legato all'ideologia del successo: non realizzarsi (o non rialzarsi dopo un fallimento) è vissuto come una sconfitta personale di cui vergognarsi intimamente.

Forse dobbiamo iniziarne a parlarne, con maggiore attenzione.

A.Sahebi
Va bene la passione per le citazioni sui social...
Ma era "in piedi tra le rovine".
Non "seduti comodamente sul divano a guardare le rovine".

Siamo stati posti dal destino a vivere il tempo del 2024, non del 1954.
Alle sfide del nostro tempo dobbiamo rispondere.
Sarà forse il caso, noi tutti, di iniziare a dimostrarlo questo coraggio oltre che postarlo sui social?
Il primo grande attentato rivendicato dal cosiddetto Isis in Russia, che si verifica poco tempo dopo la morte di Navalny, proprio quando è diventato chiaro a tutti definitivamente che in Ucraina non c'è più trippa per gatti e Putin è stato riconfermato per la quinta volta alla guida.

Non esistono eventi scollegati durante una guerra, seppur molto diversi tra loro essi fanno parte di un unico filo conduttore.

È uno scontro a tutti livelli.

Se in futuro la Cina farà la guerra per Taiwan state certi che l' Isis colpirebbe "casualmente" anche a Pechino.

E questa è l' ennesima prova che certe cellule terroristiche sono creature dell' Occidente e per esso si intende la sua guida angloamericosionista.
70000 casi di aggressioni di cani l' anno solo in Italia è una realtà di cui non si parla mai. Se lo si fa notare si viene subito attaccati da fanatici che ti rimproverano perché il cane è vittima a prescindere e "tu odi i cani non ti permettere sai".

Genitori che filmano su tik tok i propri figli piccoli con la testa dentro la bocca dell'animale. Essi devono dimostrare il falso mito del cane buono sottacendo sul fatto che l'indole dell'animale può anche essere ingestibile.

Hanno armi da guerra in casa, non sanno gestirle e spesso sono pure fanatici "antiumani" perché, a detta loro, "l'animale non ti tradisce".
I governanti occidentali parlano di economia di guerra con la stessa nonchalance con cui parlavano di lockdown e greenpass...

La massa attende muta come muta diceva che del greenpass non si doveva nemmeno parlare perché significava dare potere alla cosa.
Per poi finire a scaricare il greenpass.

Vogliamo vedere questo "alzare le vibrazioni" mentre ci portano in guerra.
Sarà forse il caso di farsi venire il dubbio che "alzare le vibrazioni" mentre ognuno nella quotidianità concreta è impegnato solo a salvare il proprio orticello, non salva l'umanità, non ha alcun effetto e fa ridere quelli che ora hanno bisogno della guerra?

Quanti si rendono conto che questa umanità non è in grado di fare i conti nemmeno con l'idea della guerra?
Figuriamoci con l'economia di guerra o con il mandare in guerra i figli.
Siamo figli di questo tempo, siamo materialisti con una spruzzata di spiritualità.
DEINDUSTRALIZZAZIONE

Con un governo di "destra" stiamo vedendo una netta accelerazione del processo di deindustrializzazione dell'Italia.
Aziende come Stellantis (ex Fiat), Marelli e tante altre, una volta cedute a stranieri, stanno smantellando tagliando a destra e a manca.
Nel frattempo persone che lavoravano all'interno del settore industriale si stanno reinventando facendo tutt'altro. Chi si improvvisa coach di qualcosa, chi insegnante di ballo, di yoga o di qualsiasi nuova disciplina.
Che dire poi dei nuovi "mestieri" su cui bombardano sui social: "vuoi una entrata sicura di 3000 euro al mese stando seduto da casa? Clicca qui ed entra nel nostro gruppo premium, ti spiegheremo come fare!".

Un paese senza industria, fatto di trader, rider e coach improvvisati.
Un grande futuro ci attende.

WI