Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

www.weltanschauung.info

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"Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangono sempre lontani; che se uno soffre il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita"

https://www.weltanschauung.info/2024/01/il-deserto-dei-tartari-di-dino-buzzati.html?m=1
Da quasi 7 anni questo scempio costituzionale viene accettato nel silenzio generale.
A nessuno interessa. Noi ogni tanto rilanciamo la questione.

https://www.corvelva.it/speciale-corvelva/papers/la-genesi.html
VIVERE IN ITALIA NEL 2024

- Prezzi fuori controllo
- Multe a pioggia
- Zone cittadine controllate da bande di immigrati
- Furti e danneggiamenti all'ordine del giorno
- Servizi cari e scadenti
- Riparazioni dai prezzi folli che conducono inevitabilmente a ricomprare sempre il nuovo
- Bollette alle stelle
- Sanità ormai totalmente privatizzata
- Mondo del lavoro sottopagato e con furberie contributive di ogni genere
- Asili vietati ai bambini che non si sottopongono a duecentocinquanta dosi in pochi mesi
- Istruzione pubblica in mano ad un corpo insegnante ignorante
- Politici incompetenti, privilegiati, tra i più pagati al mondo
- Raccomandazioni e ancora raccomandazioni in ogni settore

A tutto questo aggiungiamoci l'italiano medio che guarda il prossimo solo come un pollo da spennare e il quadretto è completo.

Buona notte!

WI
Apprezziamo le vostre richieste di dediche ed autografi sui libri e le riceviamo come attestato di stima ed affetto, tuttavia vale la pena chiarire che l'anonimato e la tensione all'impersonalità per noi non sono una scelta fatta a cuor leggero, ma un impegno e un programma. Se avete compreso il nostro messaggio di fondo, che è la volontà di superare personalismi ed egocentrismo, in cerca di una oggettività nuda e trasparente, quale dovrebbe essere la condizione della ricerca del vero, allora dovreste apprezzare il nostro rimanere in disparte dietro i pensieri e le visioni che esprimiamo. Questo passa anche attraverso il non curarsi di noi come autori, che vi invitiamo a manifestare non chiedendoci di personalizzare le opere. Ci mettete sinceramente in difficoltà.

Un abbraccio a tutti gli amici che ci scrivono. Weltanschauung Italia è chiunque condivida la nostra visione.
Ennesimo articolo delirante su "La Verità" della nota dottoressa.
Non sappiamo se la sua sia malafede o solamente analfabetismo storico ma rimane il fatto che da un lato del fronte "no green pass" si continuano a spargere ciarle e mistificazioni fomentando odio.

Lo ribadiamo, essere stati contrari alle misure degli ultimi anni o sposare qualche battaglia come quella sul gender, non rende automaticamente credibili.

Con questo mondo del "dissenso" che fa battaglie a compartimenti stagni senza mai avere una visione di insieme ci teniamo a debita distanza.

WI
Ogni giorno che passa ci rendiamo conto di come prenda sempre più piede nella vita delle persone il consulto dallo psicologo.
È la società stessa spinge a risolvere da tali "esperti" della mente; famosi influencer consigliano a giovani e meno giovani di non aver paura di affrontare le proprie debolezze e affidarsi ad un "esperto".

Senza entrare adesso in discorsi complessi su che cosa è realmente la psicologia moderna e quali sono le sue implicazioni, facciamo semplicemente notare come in quasi la totalità dei casi la gente non avrebbe alcun bisogno di andare a buttare denaro da questi soggetti. Il problema principale è che le persone sono sempre più isolate, si accerchiano di anime superficiali, mettono maschere continuamente e non hanno nessuno che realmente li ascolti.
Il punto essenziale è proprio che le persone non si sentono ascoltate e comprese e tendono così ad autoisolarsi, c'è il timore di aprirsi con gli altri ed esternare le proprie debolezze.
È questo che fa lucrare lo psicologo e lo spinge nel limbo delle figure essenziali di questo secolo, semplicemente la mancanza di ascolto e una vita vissuta sempre in mezzo agli altri ma con il cuore chiuso e inespresso.

Si cominci a ricercare la qualità e non la quantità dei rapporti, ci si apra con persone amichea e molte cose si risolveranno da sole senza finire danneggiati, oltre che svuotati nelle tasche, da un settore deleterio come quello della psicologia moderna.

WI
Se, come scrive Nietzsche, il nichilismo è lo svalutarsi di tutti i valori, crediamo non sia azzardato affermare di trovarci di fronte a una forma di nichilismo generazionale che non ha precedenti.

https://www.weltanschauung.info/2017/02/nichilismo-e-satanismo-nel-post-moderno.html?m=1
Grazie anche a Roberto per questo suo giudizio cosi perentorio.

Un grazie particolare a chi sta supportando la casa editrice Passaggio al Bosco e la Libreria Europa di Roma.

https://www.libridelbardo.com/filosofia/1983-apolidi-della-verita.html

https://www.passaggioalbosco.it/categoria-prodotto/weltanschauung-italia/

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WI
Una partita di calcio, con tutti i suoi interpreti, se la si osserva attentamente, è una metafora della vita.
Si possono trarre tanti insegnamenti da essa, facciamo un esempio, ovviamente chi conosce i calciatori di cui parliamo riuscirà a seguire meglio la nostra considerazione.

A fine anni '90, inizi del '00 molti ricorderanno che in Italia giocava un calciatore dal nome Filippo Inzaghi.
Nella sua carriera, tra Atalanta, Parma, Juve e Milan, costui fece sempre tantissimi gol, eppure aveva una tecnica molto limitata per un calciatore che gioca e incide a certi livelli. Il suo compito, la sua bravura era quella di saper finalizzare le azioni dei suoi compagni di squadra, atleti fortissimi del calibro di Zidane o Kakà che in confronto a lui erano, palla al piede, sopra di dieci livelli. Eppure i gol di Filippo erano quelli che alla fine decidevano le partite e nessuno come lui era capace a farlo. Di recente lo stesso Inzaghi in una intervista afferma:

"Quando vidi Zidane per la prima volta ero alla Juve.
Le prime settimane, correvo per il campo e ammiravo quello che faceva con il pallone.
Lo guardavo come un bambino guarda un cartone animato.
In allenamento provavo a fare quello che faceva lui, ma non riuscivo a fare nulla.
Lo guardavo e riguardavo... poi un giorno mi venne vicino e disse: "Bravo!!!
Sei fortissimo sotto porta... complimenti!!!".
Io non dissi nulla, pensai: "ma se sono bravo io, lui cosa è?!"
Passavano le settimane e quando ne aveva l'occasione, mi rinnovava i complimenti.
Io invece lo guardavo e non capivo come potevo giocare a calcio.
Poi un giorno gli dissi: "Tu sei una cosa incredibile, non ho mai visto nessuno trattare la palla come fai tu".
Lui sorrise e disse: "Se io faccio quello che fai tu, vengo ricoverato in ospedale. Aspettare la palla lì davanti per un'intera partita. È da pazzi!!!"
Dopo quelle parole capii che ognuno è nato per fare un qualcosa.
Io sapevo fare goal, e lui sapeva far cantare il pallone". -

Quando cerchiamo di imitare gli altri, quando seguiamo i modelli che ci vengono imposti, violentiamo noi stessi.

Essere ciò che si è, ognuno ha un sua specificità ed un suo ruolo nel mondo, bisogna prenderne atto mettendo da parte invidie ed emulazioni indotte da società e famiglia.
Solo così si può iniziare un percorso di quiete interiore e consapevolezza, semplicemente scoprendosi, accettandosi e puntando sulle proprie caratteristiche, anche quando queste sembrano essere estranee al mondo.

WI
"Se andate a parlare con i bambini dell'asilo o della prima elementare, troverete classi piene di appassionati di scienza. Fanno domande profonde. Chiedono: "Cos'è un sogno, perché abbiamo le dita dei piedi, perché la luna è rotonda, qual è il compleanno del mondo, perché l'erba è verde?". Sono domande profonde e importanti. Vengono fuori da sole. Se andate a parlare ai ragazzi dell'ultimo anno delle superiori, non c'è nulla di tutto questo. Non sono più curiosi. Tra l'asilo e l'ultimo anno delle superiori è successo qualcosa di terribile"

Sagan
"Mio figlio va bene a scuola!!"

Con questa frase il genitore medio si autoconvince che vada tutto bene.
Le valutazioni della scuola attuale secondo costoro sarebbero un parametro per soppesare la loro riuscita genitorialità.

E così vediamo questi figli, dei geni secondo la scuola, non avere alcuna curiosità per la conoscenza. Le loro librerie casalinghe sono vuote, con giusto qualche banale e conforme testo scolastico che sono obbligati a sfogliare, essi passano il tempo su tik tok.
Argomenti? Nessuno, apatia.

Ma ai genitori cosa interessa? L'importante è che a scuola vadano bene e che i grotteschi insegnanti di oggi ( la maggioranza) gli comunichino che i loro ragazzi siano tanto intelligenti in modo da potersi poi vantare con amici e parenti: "mio figlio prende bei voti a scuola!!".

Per fortuna ci sono eccezioni avulse a tali logiche, genitori che seguono realmente la formazione del figlio soprattutto fuori dai banchi di Stato.
Sono una netta minoranza ma da questi bisogna ripartire.

WI
Il post di ieri non voleva essere una generalizzazione verso tutti i docenti e i genitori, è ovvio che ci sono eccezioni e non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Non si può però negare che in percentuale parliamo davvero di piccole minoranze.

Semplicemente voleva essere una riflessione di superficie che mirava a scardinare la credenza che "l'andare bene a scuola" sia aprioristicamente un valore positivo.
Se un ragazzo non prende mai un libro in mano, non ha argomenti, nessuna curiosità su nulla, vive di tik tok e trap, è apatico e massificato, avere "bei voti a scuola" non significa nulla, non ci si può lavare la coscienza di fronte ad un evidente fallimento formativo e umano.
Il fatto che impari a memoria quelle tre cosette che gli vengono inculcate a scuola, la quale mira solamente ad inserirlo negli ingranaggi della società, non lo rende automaticamente un bravo ed intelligente ragazzo.

Eppure a sentir parlare certi genitori e ad osservare la pochezza di gran parte del corpo insegnante, pare che stia andando tutto bene e le valutazioni sono alle stelle.

A livello culturale basta questionare questi ragazzi, hanno voti alti di storia o italiano? Provate a fargli qualsiasi domanda, rimarrete basiti dalla loro ignoranza. E così come per tutte le altre discipline.
Peccato che sulla pagella siano però identificati come piccoli geni e i loro voti siano altissimi.

Qualcuno, giustamente, potrà dire che è sempre stato così, ne parlarono Giovanni Papini e Ivan Illich un secolo fa, sì, ma ora la deriva è totale ed attorno ad essa troviamo mandrie di genitori entusiasti e professori fuori dalla realtà.

Sicuri che vada tutto bene?

WI
Forse sarebbe il caso di comprendere che la borghesia come classe sociale non esiste più, e che certi modelli interpretativi della società tipici del secolo scorso non sono più adeguati a elaborare sintesi teoriche e strategie politiche efficaci.

https://www.weltanschauung.info/2024/02/esiste-ancora-la-borghesia.html?m=1
I papà cavallucci marini.

Il "progresso" della società occidentale non si ferma.

https://youtu.be/hfBnsfjgBA8?si=d-Q9t0z17mRo2m_7
Sta scritto: «E Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza». Poi, però, qualcosa deve essere andato storto e siamo arrivati al simulacro di uomo che imperversa a cavallo tra modernità e post-modernità. E quest’“ultimo uomo” (Nietzsche) ha creato a propria immagine e somiglianza una cosa chiamata “Intelligenza artificiale” che in realtà si potrebbe ribattezzare “Intelligenza idiota”.
Premesso che non sono pregiudizialmente ostile a questa diavoleria che con parsimonia utilizzo, non posso fare a meno di dire che in essa è stata travasata tutta l’idiozia dell’uomo contemporaneo.
Un mio conoscente utilizza una particolare applicazione GPT (per la precisione Dall-e, un’applicazione di OpenAI – la stessa che fornisce ChatGPT, per intenderci) per la realizzazione di composizioni grafiche. Così gli chiede di realizzare, per esempio, un elefante rosa che corre sulla neve per illustrare un libro di fiabe per bambini e lui prontamente sforna il disegno.
Ieri gli ha chiesto di realizzare un’immagine di Richard Wagner. L’Idiota artificiale inizia la realizzazione e poi a metà strada si blocca. Motivo: “Non posso soddisfare la tua richiesta perché il personaggio è considerato politicamente scorretto”.
Il grafico ribatte: “Scusa, ma stiamo parlando di uno dei più grandi compositori tedeschi dell’800”.
Risposta: “Sì, ma la musica di Wagner è associata a ideologie condannabili”.
Avrete capito a cosa allude l’Idiota artificiale…
Guardate che questo che ho scritto è tutto vero, potete eventualmente provare voi stessi.
A me è venuta in mente tutta una serie di nomi e personaggi e non oso pensare quale risposta si ottiene chiedendo la realizzazione di una loro immagine.
Insomma, per chiudere, benvenuti nel futuro prossimo venturo, con l’Idiota artificiale creato ad immagine e somiglianza dell’umanoide che oggi imperversa in questo mondo e che ha pensato bene di trasferire in questa strepitosa invenzione la propria “coscienza etica”, alla quale quella del babbuino sicuramente spiccia casa.

M.Murelli
"Non sapevo che aveste pubblicato dei libri, non ne ha parlato nessuno".

Curioso questo messaggio che ci è arrivato oggi su Instagram.
Caro amico, ma chi dovrebbe parlarne esattamente?
Da queste parti non siamo mai stati ben visti, né dai "debunker" di regime che ci hanno dedicato in passato grotteschi articoli, ma anche dai "dissidenti" che, stranamente ci leggono sempre, ma poi si tengono distanti per tutta una serie di posizioni poco gestibili nei loro circuiti perimetrati.

In questo articolo di qualche anno fa avevamo descritto il fenomeno:

https://www.weltanschauung.info/2020/12/perche-ci-odiano.html?m=1

Ma in fondo che importa?
Chi vuol sapere sa, chi invece aspetta input dai soliti ambienti chiaramente non sa ed è giusto che sia così.

WI
6 Febbraio 1945

"La Corte condanna Brasillach Robert alla pena di morte; ne ordina la fucilazione." UNA VOCE DAL PUBBLICO: "È una vergogna!" BRASILLACH: "È un onore…!".

Il poeta e scrittore Robert Brasillach, si consegnò spontaneamente alla polizia di Parigi dopo che, come ricatto, i gendarmi avevano arrestato l'anziana madre.
Mente brillante, furono in tanti gli intellettuali francesi, molti dei quali antifascisti (tra cui anche Camus), che ne chiesero la grazia.
Grazia mai concessa da De Gaulle.
Morirà davanti al plotone di esecuzione voluto dai "liberatori", colpevole di "crimini intellettuali", dopo aver gridato "Viva la Francia!",

È anche per questo che oggi personaggi come Macron si ritrovano a essere presidente della Francia.

“Se Brasillach fosse ancora tra noi, avremmo potuto giudicarlo. Invece ora è lui a giudicarci." (A. Camus)
EDUCAZIONE CIVICA AL LICEO

Argomento: agenda 2030 e libertà di espressione
Il docente invita gli studenti a esprimersi liberamente perché se non pensano con la loro testa poi verranno controllati

Studente 1 fa riferimento al caso di un carabiniere che avrebbe offeso il presidente della Repubblica. Chiede se è libera espressione.
Prof: no perché è fuori legge...e il carabiniere va destituito dal ruolo se non rispetta la legge.

Studente 2 chiede se coloro che negli anni precedenti erano critici sui sieri con argomenti di scienza esercitavano libera espressione.
Prof: sì, il problema era che erano fuori legge...
Studente 3 chiede quale legge impedisce di criticare le scelte mediche.
Prof: eh io la chiamo legge ...
E parte una filippica sul fatto che se lo stato ti dice di fare il siero per il bene comune tu devi farlo altrimenti limiti la libertà altrui...
Contesta che siano stati reintegrati medici, insegnanti e forze dell'ordine che hanno rifiutato l'obbligo. Se hanno mancato ad una legge dovevano essere radiati. Perché solo a casa tua puoi fare come ti pare.

Il docente ritiene Orwell un genio perché leggerlo apre la mente.
No, non avvertono dissonanza.

L'idea che la libertà di espressione è dentro i confini delle leggi decise arbitrariamente è figlia dell'antifascismo e del "puoi dire tutto dentro un perimetro deciso a priori".

Auguri a chi coltiva ancora la stolta illusione di salvare le istituzioni dal di dentro.
In questi giorni si può ammirare la totale inutilità, il servilismo e l' imbecillità dei giornalisti italiani. Non che i restanti giorni dell'anno essi spicchino per acume ma il periodo sanremese li fa brillare particolarmente.
Non solo cominciano a monopolizzare l' "informazione" con bizzarri personaggi che rilanciano con foga ed entusiasmo per fare eco alla solita propaganda, si mettono anche a fare gli intellettuali scrivendo righe su righe in cui analizzano i vestiti dei partecipanti in gara, dando voti mentre sorseggiano un drink. E dibattono, litigano tra loro, tifano per lo sciamannato di turno.

"La signorina X dal palco ha mandato un messaggio alla comunità queer", wow fantastico, che coraggio, che libertà!!

"E il signor K con la gonna? Avete visto come sfida er patriarcato?"

Sono straordinari.

"Sì vabbe’, lo ammetto: la scomparsa dei fogli e della stampa sarebbe forse una follia…ma io se fossi Dio di fronte a tanta deficienza non avrei certo la superstizione della democrazia", cantava Gaber anni fa.
No, non sarebbe affatto una follia. Togliere questo squallido giochetto dalle mani di tali servi sarebbe solo un grande traguardo.

WI