Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Molti dimenticano, ma circa 15 anni fa, quando in pochi parlavamo di "gender" ci veniva obiettato che erano teorie del complotto, che la questione era semplicemente quella di far approvare le unioni civili.

Vi era proprio derisione sull'argomento, venivamo appellati come gente delirante e, ovviamente, "omofoba", che costruiva teorie inesistenti in quanto "il gender non esiste!".

Oggi, come tutti possono notare, tali argomenti sono diventati di dominio pubblico, le grandi testate sfornano articoli su articoli spiegandoci le mille sfaccettature dei generi esistenti.

Noi ricordiamo bene quegli anni, uscì anche un libro, qualcuno ricorderà, dal titolo "unisex" che fu bollato come un testo di deliri complottisti, ci sono ancora gli articoli sul web di allora.

Come sempre accade alcuni riconoscono sul nascere determinati processi e gli intenti di chi vuol modificare la società, altri ridacchiano, ironizzano e quando le cose accadono fanno finta di nulla, rimangono comunque dalla parte "sana", mai ammettono di non averci capito nulla, preferendo salire sul carrozzone mediatico del momento.

La stessa cosa accade su tutte le altre tematiche anticipate, prima screditano e poi accolgono i nuovi paradigmi come nulla fosse.
L'onestà intellettuale, questa sconosciuta.

WI
LE NUOVE PROFESSIONI

Oggi è di moda accumulare titoli.
Lauree, master, specializzazioni di ogni genere.

Professioni con nomi inglesi e una generazione di utili idioti da mandare in piazza con le bandiere arcobaleno e con lo spauracchio fascismo da tenere sempre bene a mente.
Sono tutti dei liberali, ma non alla Benedetto Croce. Lo sono nella misura in cui, dagli anni Novanta, con la "fine delle ideologie" che doveva avviare il "mondo unipolare" e la "fine della storia", tutti i politici della colonia Italyland si sono dovuti definire come tali.
Che tradotto in termini pratici significa: adesione al "libero mercato", al suo modello di relazioni e al tipo umano cui dà forma. Adesione al "pensiero unico" in una delle forme disponibili, anche se il Liberalismo è abile nel presentarsi come a-ideologico sfruttando la carica ideale e sentimentale generata dalla parola "libertà".

EG
TEMPO E AMICIZIA

Chi non ha mai tempo per noi in realtà non è interessato a noi o vive ad un livello di consapevolezza molto basso.
Non è questione di do ut des, è questione che le relazioni sono fatte di reciprocità e uguaglianza, altrimenti non sono amicizia, sono un' altra cosa e va bene, ma non chiamiamola amicizia.
Non esiste non avere mai tempo per qualcuno a cui vogliamo sinceramente bene, il tempo è uno spazio del cuore. Dovremmo avere un sano bisogno di vedere e parlare con le persone a cui vogliamo davvero bene.
Non esiste non avere tempo nemmeno di dire una parola in un momento di difficoltà dell'altro, significa che non c'è spazio per l'altro nel cuore.

Proteggersi da presunte amicizie a senso unico è maturità e correzione fraterna. Nessun essere umano può avanzare la pretesa di essere pregato per il suo tempo.
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Girano molti video in cui si può osservare la signorina del PD ballare sfrenata tra gente nuda e imbarazzanti teatrini.

Questi erano gli stessi soggetti che facevano le loro fortune denunciando la scarsa serietà istituzionale di Salvini al Papeete. Il signor Scanzi ci scriverà un libro?

Eh ma loro sono dalla parte delle minoranze discriminate. Perché sì, questa è proprio una questione di minoranze, talmente minoranze che hanno tutte le più grandi banche e multinazionali del mondo a sostenerli. Oltre alla politica e all'arte, a partire da Hollywood.
Le minoranze...

Un degrado senza fine.
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Uno dei pochi artisti degni in circolazione: Enrico Ruggeri.
Cari amici, stasera, ore 19, saremo ospiti del canale YouTube indipendente del giornalista Francesco Capo.

Per chi ha piacere, parleremo di Apolidi della Verità.

A più tardi.

WI
Il non fare figli o il farli sempre più tardi non è solo una questione culturale, di immaturità, di menefreghismo. È anche una questione sociale e economica molto concreta.

https://www.weltanschauung.info/2024/07/figli-pane-e-compromessi.html
IL CORAGGIO

Il coraggio se uno non ce l'ha mica se lo può dare.

Con questa battuta Manzoni delinea una verità profonda dell'animo umano: se non abbiamo coraggio non possiamo comandarci di averlo.
Il coraggio o lo hai o non lo hai.
Non siamo tutti uguali e non a tutti è chiesto lo stesso coraggio.
Il problema grave insorge quando persone che non hanno coraggio, invece di riconoscere la propria natura, pretendono di insegnare agli altri come fare le cose, pretendono di ammaestrare. Fino a definire il non avere coraggio una virtù, definita in altri modi, come razionalità, mito dell'uomo mediano, quello che non prende mai posizione e apparentemente concilia sempre, quello che è sempre positivo.
Fino ad accusare chi ha coraggio di estremismo, di presunzione, di essere divisivo, giudicante, di non lavorare per l'unità.
In quale tempo l'uomo ha iniziato a condannare il coraggio e a decantare la sua mancanza ammantandola di altri nomi?

Una delle cause del male di questo tempo sta proprio nella pretesa dei non coraggiosi di mettersi in cattedra, di dare il passo, di dare lezioni a chi ha piu coraggio di loro.
Di fronte ai quali dovrebbero parlare come Don Abbondio e ammettere di non avere coraggio.
Chi non ha coraggio ha come primo istinto quello di conservare le proprie posizioni. Avere coraggio significa sapere uscire da se stessi.
In una società giusta e tradizionale c'è posto per tutti, anche per i non coraggiosi. Ma non sono in prima fila, non sono in cattedra.
La richiesta di Borghi della lega è sacrosanta, il rischio però è quello, ancora una volta, di stabilire l'equazione 'no vax=dementi'. Perché?
Perché la narrazione deve essere che chi espone perplessità sui sieri deve per forza di cose essere anche troglodita, razzista, fascista, omofobo, reazionario ecc.

Ad invocare l'eliminazione delle coercizioni in vigore con la legge Lorenzin dovrebbe essere qualunque persona intelligente, razionale e rispettosa di ogni forma di dignità umana.
Invece se ne deve "occupare" un partito che darà inavitebilmente da mangiare alle virostar e ai "sinistri" che potranno così scatenarsi nel dire che chi propone queste cose è un buzzurro, antiscientifico.

Negli altri paesi europei ci sono pochi o nessun obbligo. La gente va avanti come meglio ritiene.
Questo è giusto che avvenga anche in Italia.

La libertà vaccinale nel nostro paese non cambierebbe nulla, rimarrebbe tutto fortemente consigliato e non obbligatorio. Se cambiasse qualcosa allora vorrebbe dire che la gente ha sempre e solo aderito per ricatto e non perché convinta. Ma non è così, vero?

WI
Leggiamo:

"Non sarà esaminato l'emendamento al decreto legge sulle liste d'attesa presentato dal senatore della Lega Claudio Borghi, che chiede di cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. A quanto si apprende da fonti parlamentari, l'emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando martedì mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto."

Come ampiamente previsto.
Lo schema utilizzato è sempre il solito, da un lato le istanze in mano a "un bruto antiscientifico che non sa di che parla", dall'altro la scienzah, gli "esperti" infallibili.

Basta leggere i commenti delle masse alla notizia, sono all'incirca così:

"Ecco torniamo al medioevohhh", "Nella lega sono ignorantihhh", sbraitano.

Peccato che in pochissimi conoscano la realtà dei fatti oltre questi furbeschi schemi.

Rinfreschiamo la memoria, facciamo leggere la vera storia alle persone di buonsenso perché non la si dimentichi mai:
W LA PUGLIA, W IL PD

Il PD in Puglia, con la scusa di combattere l'emendamento Borghi,
vuole promuovere una legge per estendere l'obbligo vaccinale anche ai vaccini raccomandati.
Insomma i bambini ormai in Italia vengono considerati dei veri e propri polli da batteria e a nessuno pare interessare la questione.

Non solo, apprendiamo anche che, sempre in Puglia, é stata approvata una legge contro "l'omotransfobia". Chiaramente, come sappiamo, non si tratta di questioni di tutele di minoranze bensì di pura propaganda genderista.

W LA PUGLIA, W IL PD

WI
È un po' che non si parla più del dislivello di stipendio tra uomini e donne che giocano a calcio. Ne sentiamo la mancanza.

Curiosità, in questi giorni la Juventus acquista un calciatore brasiliano che ha una moglie a sua volta calciatrice.
Accade così che all'arrivo a Torino, a lei vengano rivolte più attenzioni che a lui, oltre al fatto che lei ha milioni e milioni di follower sui social. Stampa e tifosi impazzano. Per le sue prestazioni sportive? O semplicemente perché ritenuta una bella donna?
Non ponete neppure la questione, sessisti!
Bisogna parificare gli stipendi! Non è giusto che le donne prendano meno degli uomini nel calcio, è una questione di diritti, di parità di genere!

WI
PICCOLI FERRAGNEZ

Negli anni abbiamo avuto varie persone che si sono proposte per collaborare con noi. Le nostre richieste sono sempe state semplici, in primo luogo che condividessero il fattore anonimato contro ogni personalismo da social network.

La maggioranza non ha mai digerito questo punto, probabilmente interessati al canale solo per sponsorizzare se stessi.
Scrivere e divulgare senza un ritorno di visibilità, senza un tornaconto personale è per quasi tutti un ostacolo insormontabile.

Ad oggi WI è composto solo da tre persone con qualche amico esterno a cui non importa promuovere se stesso ma le idee.

La realtà è che anche la nostra "area" è piena di gente che a grandi proclami alterna l'esposizione della propria vita sui social, con tanto di cronache quotidiane della propria famiglia in stile Ferragnez.

Non ci si rende conto di essere perfettamente in linea con il mondo che si vorrebbe criticare.

Ci sono fondamentalmente tanti piccoli Ferragnez che non ce l'hanno fatta.

Miserie.

WI
Il "finanziarismo" non è un problema meccanico di una qualche deviazione del paradigma economico del capitalismo, ma una normale tappa del suo sviluppo - quella del suo trionfo a livello mondiale.

Lamentarsi del fatto che i volumi della speculazione finanziaria nelle borse mondiali superano più volte i bilanci dei paesi sviluppati, o che il trasferimento fittizio di capitali attraverso i computer della rete borsistica intralcia lo sviluppo dei settori produttivi reali, deviando gli investimenti verso le sfere dell'economia illusoria, è stupido e irresponsabile. L'alienazione della finanza dalla sfera produttiva, la virtualizzazione della sostanza economica sono il normale accordo finale dello sviluppo capitalistico.

https://www.weltanschauung.info/2017/05/il-finanziarismo-stadio-supremo-del.html?m=1
Operai che lavorano nei cantieri, sotto il caldo, tra fatica e bitume.

Come mai le femministe non rivendicano le "quota rosa" anche nei cantieri?
Il perché è facilmente comprensibile, e non scomodiamo la "forza" e la "resistenza" alla fatica. La verità è che il femminismo militante, cioè quella posizione ideologica frutto della cultura del piagnisteo che reclama sempre più "diritti" ed "eguaglianza" (ma a geometria variabile), è una posizione intellettualmente disonesta.
Queste femministe vogliono fare le poliziotte ma in miniera non ci tengono proprio ad andarci.

EG
Oggi il successo ha una sua caratteristica
Quella di coincidere totalmente con la popolarità
Uno ha successo solo se è popolare
E dato che i gusti della gente sono imprevedibili
Uno può essere popolare perché è bello, perché è simpatico, perché è bravo
No, non perché è bravo..
Perché è buono, perché è patetico, perché è demenziale, perché è bravo..
Eh, no, non perché è bravo..
Perché è ridicolo, perché è viscido, perché è antipatico, perché..
Ma non perché è bravo, perché magari fa schifo
E la gente per la strada, lo riconosce, lo ferma e gli dice
"Complimenti, lei è il più schifoso!"
Nessuno è esente da questa febbre di popolarità

Non ha importanza la qualità delle cose che fai
L'importante è farsi conoscere
E questo è un bel vantaggio per le giovani generazioni
Che dovevano occuparsi della loro formazione per diventare seri, preparati, uomini di pensiero
Ma quale pensiero..

Cretini, ma popolari
Oggi non esistono che due possibilità
O sei un cretino conosciuto, o sei un cretino qualsiasi.

Gaber,1999
Quarta Rivoluzione Industriale.

Siamo in una fase di nuova industrializzazione, la quarta rivoluzione industriale si esprime però in forme e modalità del tutto diverse, per cui le fabbriche italiane tendono a chiudere e ad essere fisicamente abbandonate (le zone industriali stanno diventando delle lugubri città fantasma) ma intanto cresce la nuova industrializzazione del territorio, con i poli della logistica e con gli impianti energetici da eolico e fotovoltaico. Solo chi vive chiuso nel suo appartamento nella metropoli non sa cosa sta accadendo ai nostri territori, che stanno venendo in molte zone letteralmente divorati da questo nuovo Nulla industriale. La cosa buffa è che ci stiamo ritrovando il territorio totalmente industrializzato ma non abbiamo più industrie. Nei megacapannoni ciclopici dei poli logistici si impacchettano, si smistano e si inviano oggetti fatti altrove. Fra poco queste 3 azioni potranno facilmente essere sostituite dall'intelligenza artificiale e dalla robotica. Nei mega impianti "green" dopo la costruzione non ci lavora quasi nessuno. E magari hai un mega fotovoltaico di 500 ettari dove va una volta a settimana un operaio a dare una controllata.
Ragionate da voi sul finale drammatico di questa Quarta Rivoluzione Industriale...

LB
Gli artisti che negli anni sono riusciti a riempire palazzetti e stadi avevano lunghe carriere e tanti album alle spalle.

Per intenderci i Depeche Mode non riempivano gli stadi a inizio carriera, nei primi anni '80. Stesso discorso dicasi per tutti gli altri che nel tempo hanno ottenuto larghi consensi.

Sorvolando sul discorso della qualità musicale di questi tempi, è indicativo notare come oggi soggetti con pochi brani pubblicati riescano a riempire palazzetti.

Non esiste più alcuna carriera artistica, solo pedine funzionali il cui successo viene decretato o da grotteschi talent show o da scelte decise aprioristicamente da qualcuno in grado di trasformare delle nullità in star per poi inserirle nell'apparato propagandistico.

WI