Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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I governanti occidentali parlano di economia di guerra con la stessa nonchalance con cui parlavano di lockdown e greenpass...

La massa attende muta come muta diceva che del greenpass non si doveva nemmeno parlare perché significava dare potere alla cosa.
Per poi finire a scaricare il greenpass.

Vogliamo vedere questo "alzare le vibrazioni" mentre ci portano in guerra.
Sarà forse il caso di farsi venire il dubbio che "alzare le vibrazioni" mentre ognuno nella quotidianità concreta è impegnato solo a salvare il proprio orticello, non salva l'umanità, non ha alcun effetto e fa ridere quelli che ora hanno bisogno della guerra?

Quanti si rendono conto che questa umanità non è in grado di fare i conti nemmeno con l'idea della guerra?
Figuriamoci con l'economia di guerra o con il mandare in guerra i figli.
Siamo figli di questo tempo, siamo materialisti con una spruzzata di spiritualità.
DEINDUSTRALIZZAZIONE

Con un governo di "destra" stiamo vedendo una netta accelerazione del processo di deindustrializzazione dell'Italia.
Aziende come Stellantis (ex Fiat), Marelli e tante altre, una volta cedute a stranieri, stanno smantellando tagliando a destra e a manca.
Nel frattempo persone che lavoravano all'interno del settore industriale si stanno reinventando facendo tutt'altro. Chi si improvvisa coach di qualcosa, chi insegnante di ballo, di yoga o di qualsiasi nuova disciplina.
Che dire poi dei nuovi "mestieri" su cui bombardano sui social: "vuoi una entrata sicura di 3000 euro al mese stando seduto da casa? Clicca qui ed entra nel nostro gruppo premium, ti spiegheremo come fare!".

Un paese senza industria, fatto di trader, rider e coach improvvisati.
Un grande futuro ci attende.

WI
Qualcuno ci fa notare che spesso non approfondiamo abbastanza gli argomenti che trattiamo, che rispetto ai testi pubblicati tendiamo a comunicare in maniera più sbrigativa.
Tendenzialmente è vero.
I motivi sono due.
Il primo è che non riteniamo i social network un luogo adatto ad approfondire alcunché, ma forse utile a dare degli input su cui poi ognuno è libero di approfondire.

Il secondo è che gli autori di WI non lo fanno per lavoro, pertanto cercano, nel poco tempo libero a disposizione, di proporre brevi riflessioni e invettive tra le incongruenze del mondo postmoderno.

Per approfondire gli argomenti come si deve servirebbe molto tempo e un'attività quasi a tempo pieno, cosa che non possiamo permetterci, tra i mille impegni quotidiani.

Prossimamente pubblicheremo un testo inerente al ruolo della psicologia nei nostri tempi, ma per fare questo ci prendiamo del tempo, come giusto che sia.

I canali social prendeteli per quello che sono, brevi lampi digitali tra balletti su tik tok e spazzatura di ogni genere.

WI
L' ateismo è più un atteggiamento di porsi verso il mondo, che un rifiuto di Dio. L'uomo in quanto uomo ha in sé il desiderio della Felicità, ed anche se per qualche motivo esclude il Creatore, la domanda ineludibile rimane in lui. Questa è la famosa "impronta della sua sostanza".
Per questo un cercatore di verità, se resta integro nella sua ricerca, senza sostare o fermarsi nelle ideologie concepite nella storia, può essere una luce nelle tenebre.

Esiste una differenza abissale tra un onesto ateo in cerca e un atteggiamento anti-tradizionale, che più che di ricerca è di opposizione a qualunque forma di tradizione e di potenziale limite al proprio ego.
Eccola lì.
Quando il successo esplode e si diventa icone della musica pop, in automatico bisogna divenire anche paladine del mondo lgbtq&*s#€&@. Ogni anno un nuovo nome.

Ma noi dobbiamo applaudire questi "artisti", le loro sono scelte coraggiose.
Non è mica semplice di questi tempi trovare degli artisti che si battono per i diritti lgbtq#&*@!
Bisogna proprio essere controcorrente per prendere tali posizioni dal momento che viviamo in un paese omofobo e fascista dove non c'è libertà di pensiero.

E così anche Annalisa in reggicalze ha deciso di lottare, difatti con questa sua scelta coraggiosa sta rischiando la propria carriera per esternare opinioni diverse dalla massa.
Non è così?
Che brava Annalisa. Un applauso alla sua temerarietà.

WI
Ogni tanto queste facce vanno ricordate.

Saverio Tommasi, del quotidiano spazzatura Fan Page, si divertiva alle spalle di milioni di persone cacciate dai posti di lavoro e dalla vita pubblica.
Tali soggetti continuano a fare "giornalismo", come nulla fosse.
Da giorni circola sempre la stessa notizia.
"È in arrivo una nuova pandemia, più tosta di quell'altra!Lo dicono i virologi!".

Poi apri l'articolo di questi novelli Nostradamus e ci trovi all'interno le opinioni di Pregliasco e della Capua, gente che ci ha campato alla grande negli anni scorsi.
Come dimenticare il Pregliasco e i suoi articoli "amatevi ma non troppo", sempre ospite ad ogni trasmissione TV che raggiunse il suo apice con la canzoncina di Natale sui sieri allegri.
Che dire poi della Capua che partì minimizzando il tutto intervistata da Montemagno per poi allinearsi e cominciare a scrivere libri sui virus dedicati ai bambini, oltre che ottenere ospitate ovunque in cui spiegava l'importanza di salutarsi col gomito e la necessità di capire quali dialetti contagiassero di più.

Noi possiamo anche sorridere di tali grotteschi soggetti, ma questi hanno le tasche piene e un ruolo ormai definito:, sono gli esperti pandemici.
E voi tutti dovete tacere e stare ad ascoltare, siete per caso virologi?

WI
Nel dicembre del 92, subito dopo la prima guerra del Golfo, Franco Battiato fece un concerto proprio a Baghdad in Iraq.
Cantò i suoi brani anche in arabo, assieme ad alcuni musicisti dell' Orchestra Sinfonica di Baghdad alla presenza di Tareq Aziz, allora braccio destro di Saddam Hussein.

Quanti artisti oggi possono permettersi di andare oltre le diatribe mondiali?
Chi ha il coraggio di andare a fare un concerto in Russia, in Siria o in Palestina?

Nessuno ovviamente, oggi abbiamo omuncoli, in stile Maneskin, che sbraitano “fu** Putin” dal palco o omertosi di vario genere. Chi si spinge a dire “stop al genocidio” non osa nominare né vittime né carnefici.

Gli “artisti” di oggi, sono davvero controcorrente, tutti lgbtq+çç@#, antirussi, antifascisti a vanvera e con le medesime posizioni imposte dal regime.

https://youtu.be/wIle3DePsYk?si=6_Oo2zwM7NHQDDKA
La Russia è stata costretta a invadere l'Ucraina a causa della tracotanza dell'Occidente e ciò è successo dopo ben 8 anni dal colpo di Stato di Maidan a fine 2013, finanziato e sostenuto dagli Stati Uniti per fare aderire Kiev alla NATO, peraltro causando la persecuzione dei russofoni.

Putin ha sempre avvertito che non avrebbe mai accettato l'Ucraina nell'alleanza atlantica, perché già quest'ultima, contravvenendo alle promesse fatte ai russi dopo il crollo del Muro di Berlino, si è allargata indiscriminatamente a Est minacciando la sicurezza della Russia.

Questa è la vera e principale causa della guerra.

Giorgia Meloni è una bugiarda, mente sapendo di mentire a tutta la nazione, dichiarando che Putin non si fermerà all' Ucraina perché vorrebbe conquistare i Paesi Baltici, la Moldova e persino la Polonia, cosa falsa e che non ha riscontro nella realtà perché significherebbe invadere Paesi della NATO, facendo applicare il famoso articolo 5 della stessa, obbligando le nazioni aderenti a intervenire a loro difesa contro la Russia, cosa che il Presidente russo non ha mai inteso di fare per ovvie e dimostrabili ragioni.

Costei ripete a pappagallo falsità senza alcuna vergogna.

Chiunque la sostenga e l' abbia votata si rende e si è reso complice della menzogna che sta trascinando l'Europa in una possibile guerra su larga scala.

Buona Pasqua.
A proposito di violenza sulle donne.

Un bambino piccolo che ha bisogno della mamma non sta rubando spazio agli adulti.
È la mamma che deve essere sostenuta.
E sostenuta non significa asili nido, sostituti della madre e esperti. Le madri non hanno bisogno di esperti con il bollino.

Dire alle madri che sono solo affari loro se hanno figli, è violenza.
Dire che hanno bisogno di esperti perché non sono capaci, è violenza.
Dire che devono rinunciare al rapporto con il figlio o al lavoro, è violenza.

Una comunità sana sostiene la diade madre-bambino, la coppia, la famiglia nelle sue scelte educative, che non possono banalmente aderire a modelli precostituiti.
Per tutelare le donne e la famiglia occorre mettere in discussione la follia del mondo moderno, impastato di competizione e prestazione.
Perché anche dire alle donne che devono fare tutto correndo senza lamentarsi, è violenza.
Ci avete fatto caso che la costante perdita di posti li lavoro va di pari passo con l'aumento di annunci di promesse di rendite passive?

"Smetti di lavorare, realizza i tuoi sogni", questi sono all'incirca i messaggi che arrivano agli italiani.

E così mentre l'industria italiana viene affossata i grandi social media si riempiono quotidianamente di migliaia di annunci di promesse di rendite; finti negozi online, trading, schemi ponzi, scommesse sportive, giochini, corsi per ottenere soldi senza fare nulla, investimenti su cose, sfruttamento dell'intelligenza artificiale per generare denaro ecc ecc.

La verità è che questi soggetti che vendono immagini di libertà, da Dubai o chissà dove, non sono liberi, felici, né tantomeno ricchi. Sono inconsapevoli pedine insoddisfatte, schiave di giri di malaffare e negatività che continuano a perpetuare.

È tutto orchestrato dai soliti noti che vendono finte alternative per tenere buone le masse. Usano persone per chiedere investimenti minimi promettendo grandi rendite. E così l'italiano disorientato da un mondo del lavoro impazzito, a furia di esser bombardato da questi pseudoannunci di guru di ogni genere, cede e ci prova.
I suoi risparmi vanno in fumo, qualcuno si arricchisce alle sue spalle, mentre in altre parti del mondo progettano il futuro.

WI
Buona serata da Vyacheslav Motkov (aka S.Morgan), compositore russo di musica elettronica onirica, con una vasta produzione alle spalle. Praticamente sconosciuto e ignorato, probabilmente è un problema di nazionalità...

https://youtu.be/UfLvR5kpVvY?si=Q8vh_tp3iM3I6i9i
Non è la "purezza" quella che ritroviamo nel cinema giapponese di un Tsukamoto, ma il prototipo di una specie di processo hegeliano dei contenuti istintuali che, dopo essere passato per i due rapporti inferiori, quello "puro" e naif e quello negativo del rigetto dall'altro da sé (che pure fa parte di sé), ormai lo ingloba tutto in se stesso, diventando autoconsapevole e metabolizzandolo fino in fondo all'interno di processi cognitivi del tutto razionali.

https://www.weltanschauung.info/2011/09/il-post-erotismo-di-tsukamoto.html?m=1
Quando "critichiamo" le nuove generazioni implicitamente ci stiamo riferendo anche a quelle passate perché è evidente che c'è una responsabilità collettiva che non nasce ieri e non si può attribuire solo alle nuove leve. Sarebbe disonesto.

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una foto di alcuni giovani, totalmente assorti dagli smartphone in un museo.
Ma vogliamo dirla tutta?

Chi è che sin da piccolissimi lascia i bambini in balia di tablet e smartphone perché è più semplice gestirli? Le generazioni precedenti.

Chi li getta giornate intere davanti alla tv? Le generazioni precedenti.

Chi sta costantemente con lo smartphone in mano di fronte ai figli? Le generazioni precedenti.

Chi non trasmette alternative culturali valide nascondendosi dietro "eh ma son tutti così i giovani d'oggi!"? Le generazioni precedenti.

Chi passa il tempo a mostrare la propria inutile esistenza sui social network alimentando becere invidie sociali? Le generazioni precedenti.

L'epoca dell' apatia e dell'ignoranza al suo apogeo è responsabilità di tutti, non certo degli ultimi arrivati.

Certo, fa comodo puntare il dito su di loro, sulla musica che ascoltano, il modo in cui si esprimono ma guardate i loro genitori e i loro nonni e capirete molte cose.

"Eh ma noi negli anni '70/80/90 eravamo così e cosà". NO. L'albero si riconosce dai frutti, le generazioni precedenti non sono state un esempio, eccezioni permettendo che fortunatamente ci sono. Prendiamone atto.

WI
A prescindere da eventuali simpatie o odi viscerali per Russia o Israele, a parere nostro non è possibile comprendere l'attuale situazione internazionale, né tantomeno tentarne una valutazione il più razionale e oggettiva possibile, senza tener presenti alcuni concetti fondamentali:

https://www.weltanschauung.info/2024/04/comprendere-la-situazione-internazionale.html?m=1
L'istanza unipolarista, nonostante sia un fenomeno squisitamente occidentale, non coincide con gli interessi dell'Occidente, ma solo con quelli delle èlite che ne decidono le sorti, le quali, appartenendo a strutture e organizzazioni perlopiù sovranazionali e sostanzialmente apolidi, non possono propriamente essere collocate nè definite geograficamente. Se appelliamo come occidentale l'istanza unipolarista, e Occidente quei paesi che la promuovono e la sostengono, è solo perchè ideologicamente essa è nata nelle regioni che tradizionalmente vengono così definite, e attualmente ne costituiscono il centro di irradiamento sia culturale che politico. Da questo punto di vista, l'unipolarismo che tende ad uniformare culture, tradizioni ed etnie, è nemico dei popoli occidentali quanto di qualsiasi altro popolo nel mondo, pertanto possiamo affermare che l'Occidente (promotore dell'unipolarismo mondialista) è nemico dell'Occidente (vitale e concreto), così come in particolare l'Europa (quale struttura artificiale sovranazionale) è nemica dell'Europa (dei popoli e delle culture).
Ritrovare l'orgoglio e la dignità di essere europei non può che passare attraverso la meditazione di una via autoctona e identitaria al multipolarismo, che si unisca senza confondersi a quella di tutti i popoli che reclamano il diritto alla propria autonomia e al proprio destino, rifiutando il controllo e la massificazione imposti dalle centrali transnazionali dell'unico e dell'omogeneo.

WI
Il cosiddetto "satanismo razionalista", sviluppato pienamente nella sua istanza razionale, ossia purgato da residui mitologici, simbolici e romantici, altro non è che il modello dell'individualismo moderno, con tutti i suoi corollari di ateismo, scientismo, materialismo, anarchismo e superomismo velleitario. Chi dei due mente camuffandosi per l'altro, Satana o la modernità? O sono semplicemente uno lo specchio dell'altro?

https://www.weltanschauung.info/2024/04/il-satanismo-razionalista.html?m=1
A Mediaset cercano di fare audience in tutti i modi, di recente invitarono in trasmissione persino una rom borseggiatrice dichiarata. Ora è la volta dei "trapper", pagati lautamente per partecipare ai loro teatrini per poi essere cacciati dallo studio (e gli ascolti salgono).

Abbiamo visto uno spezzone di ieri, sostanzialmente accade che invitano questi ragazzini per redarguirli su quanto siano bruti e stupidi.
Da un lato abbiamo così queste generazioni precedenti che si pongono sul piedistallo, come se questi ragazzi non fossero anche le risultanti della loro inettitudine, dall'altro i giovani che aumentano sia la visibilità che le distanze dagli adulti visti come tromboni che non li ascoltano trattandoli come fenomeni da baraccone.

Ottimo lavoro.

WI
I danneggiati da vax chiedono giustizia per essere stati ingannati..

Siamo dentro un sistema che ha garantito l'immunità a chi faceva le punture e ha costretto le sue vittime a firmare il consenso ad un trattamento sperimentale.
Pretendere di avere giustizia in tribunale, per sole vie legali, senza mettere in discussione il contesto, è un pochino ingenuo.
Sarebbe come dire che esiste uno scientismo buono opposto ad uno scientismo cattivo, ma è lo scientismo che va messo in discussione e la cornice della società che lo regge.

Davvero si crede che ad un sistema che ha dato l'immunità ai colpevoli e ha costretto le vittime a firmare la loro condanna, interessi qualcosa del bene comune e della vita umana?
Questi hanno tutto da perdere.
Mentiranno fino alla fine.

L'ex ministro degli obblighi va in giro a presentare libri. Non dovrebbe avere il pudore almeno di starsene in un angolo?
No, evidentemente gli hanno garantito di essere intoccabile.
Non teme nulla. È protetto dal contesto scientista.