Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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I giornali stanno facendo a gara tra loro per sponsorizzare il nuovo libro postumo "Dare la vita" della Murgia. Sarà una grande operazione di marketing che sfrutterà il nome di una defunta per rilanciare pratiche indegne. Perché chiamarlo utero in affitto, commercio di infanti, compravendita infame di bambini non andava bene, meglio titolare "Dare la vita".
D'altronde lo sappiamo, trattasi di atti di generosità. Non vorrete mica dubitare di ciò, brutti medievali retrogradi?

Murgia da un lato, Vannacci dall'altro. Due facce della stessa medaglia.

Nel frattempo noi continuiamo a fare girare "Apolidi della verità".

https://www.libridelbardo.com/filosofia/1983-apolidi-della-verita.html

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Buona Notte.

WI
INDICE "Apolidi della Verità"

INTRODUZIONE
• L'Apolide della Verità -Tra pro-vocazione e convocazione

1 RIFLESSIONI DIGITALI
• A che punto siamo?
• Sani tra i folli
• Eravamo santi..
• “Vivere in pace”
• Osservazioni in era digitale
• Parole..
• Riprendersi il tempo

2 L’AVANZATA DELL’INUMANO
• Origine dell’ideologia antiumana
• Tecnica ed economia: l'inumano operante
• Disumano e transumano
• La scelta originaria
• Chat GPT e AI
• Replicabilità
• Semi dell’inumano

3 ALBA E TRAMONTO DELLE IDEOLOGIE
• Ideologia e pensiero unico
• Vettori politici ed egemonia del centro
• Disillusione postmoderna e ideologia liquida

4 IL PROBLEMA DELL’ALFABETIZZAZIONE
• Alfabetizzazione e cultura: grande equivoco
• Suprematismo culturale e società di massa
• A proposito di etnocentrismo, relativismo culturale e mito del progresso.
• Theuth, Thamus e i sapienti insipienti
• Riflessione a margine

5 LA NORMALIZZAZIONE DEL DISSENSO
• Sistema, antisistema e dissenso controllato
• La repressione: una questione di stile
• Gestire il dissenso
• Negazionismo

6 GUERRA E PACE
• Pace e libertà
• La retorica della pace

7 DEMOCRAZIA E ASTENSIONISMO
• Mistificazione semantica
• Oligarchie neoliberali
• La questione dell’astensionismo
• Strane alleanze
• Nuove forme di sussistenza

8 IL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE DI MASSA
• Banalizzazione
• Immigrazionismo
• Regresso
• Una lettura profetica

9 NUOVE EMERGENZE
• Attacco alle nuove generazioni
• Transizione ecologica
• Svolta green
• Ecologismo e antiumanesimo

10 L’ARTE NELL’EPOCA DELLA MORTE DI DIO
• Il Bene, la Verità e la Bellezza
• Il soggetto moderno quale falso assoluto
• Il postmoderno e la narrazione della realtà infondata
• Note su artigianato, economia ed industria
• Verità della post verità
• L’ombra di Zarathustra

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L’uomo che scaturisce dalle liriche di Trakl è un viandante, un essere che cerca di tendere al suo luogo originario. Ormai perduto e lontano, di lui resta solo un ricordo sbiadito. Uno straniero alla ricerca di un proprio centro interiore, smarrito da una modernità ormai incombente.

https://www.weltanschauung.info/2023/12/georg-trakl-tra-tormenti-e-intuizioni.html?m=1
Abbiamo "guru spirituali" convinti che sia cosa buona e giusta fare ricorso alla soluzione chimica degli psicofarmaci per affrontare le proprie ansie.
Ne abbiamo conosciuti tanti, in tutti gli ambienti, da preti a santoni new age. Soggetti sempre pronti a elargire consigli di benessere e disciplina interiore, dal loro pulpito, per poi finire miseramente a rifugiarsi in questi veleni.

Questa deriva degli psicofarmaci è davvero indicativa sullo stato di salute mentale dell'uomo postmoderno. Le persone ne fanno ricorso oramai come caramelle, a tutte le età. Anche chi dovrebbe mostrare un'altra via ci finisce dentro. In pochi osano dire chiaramente che gli psicofarmaci sono dei dannosi palliativi che non curano le cause del male ma, goffamente, i sintomi del malessere.
Rimandano solamente la soluzione al problema a data da destinarsi. Ma d'altronde a chi interessa ormai? L'importante è ergersi a guru, fingere di essere ciò che non si è nonostante si sia immersi in pieno in questa tendenza al veleno.

Meglio i semplici che fanno quello che possono, che non coloro che si nascondono dietro tanti bei discorsi e poi mostrano un gap enorme tra parole e azioni.

Se non puoi essere le parole che dici, non le dire. Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.
Il cambiamento parte da qui.

WI
Osserviamo il degrado nelle città durante il periodo natalizio, ma nessuno osi dir nulla. L'importante è evitare d'esser appellati come fascisti o tacciati di "razzismo".

https://www.weltanschauung.info/2023/12/l-accoglienza-indifferente.html?m=1
Nel delirio di questo mondo "moderno" si riesce a criticare chi afferma che la maternità dovrebbe essere la massima aspirazione di una donna.
Creare una vita è la prima base di qualsiasi società.
Tutto quello che ci circonda esiste perché esiste la vita.
Senza le madri il genere umano si estinguerebbe e tutte le altre aspirazioni non esisterebbero.
E' un ruolo importantissimo quello che riveste una coppia e, ancora di più, chi, per volere della natura, partorisce una nuova vita.
Non conosciamo padri e madri che non siano stati felici di aver avuto una figlia o un figlio e nei cui occhi non si legga una gioia unica, speciale, incommensurabile.
Certamente è una frase controcorrente in un mondo che misura le persone con la materia e non con lo spirito.
Lo stesso mondo che ritiene "normale" che una donna possa partorire figli non suoi su commissione, che due persone dello stesso sesso possano avere figli o che si possano avere a sessant'anni.
Avere come massima aspirazione essere madre non esclude tutte le altre ma forse è una frase che guarda troppo avanti in questa società incastrata nel perenne presente.

RC
29 dicembre 1890, data del massacro di Wounded Knee da parte di soldati USA.

I tempi non sono cambiati. Il modus operandi è il medesimo: nel nome della "democrazia" e della "libertà" ogni nefandezza, oggi come allora, appare lecita. 

https://youtu.be/k-u6xCXICBo?si=ASd2SDYr9lf94Thm
" David Rosenhan è uno psicologo che insegna alla Stanford University quando, nel 1973, decide di intraprendere uno degli esperimenti più rivoluzionari nella storia della disciplina. L’obiettivo che Rosenhan voleva raggiungere era dimostrare non soltanto la fallacia delle diagnosi psichiatriche e l’inadeguatezza del metodo utilizzato per farle ma anche la pericolosità dell’etichettamento derivato dal ricevere una valutazione psichiatrica da parte delle istituzioni “competenti”. Per questo selezionò otto volontari. Ognuno di loro si presentò in una struttura ospedaliera lamentando di sentire delle voci nella mente che gli dicevano "vuoto", "cavo" e "inconsistente". A parte questa bugia, un nome e una professione di fantasia, gli otto non diedero altre informazioni false. Risposero ad ogni domanda sul proprio stato di salute, sulla famiglia, sulle proprie esperienze raccontando esclusivamente fatti ed emozioni reali. Fatti ed emozioni già esaminati da Rosenhan e ovviamente valutati come non patologici.
Dopo i colloqui tutti i pazienti furono ricoverati. Sette vennero bollati come schizofrenici, uno come maniaco-depressivo.
Questo avvenne in ognuno dei dodici ospedali in cui si presentarono nonostante fossero state scelte strutture diverse per posizione geografica, storia e orientamento del reparto psichiatrico.
Nessuno dei partecipanti all’esperimento pensava che sarebbe stato ricoverato nel reparto di psichiatria insieme agli altri malati. Per questo tutti reagirono cercando di dimostrare la propria salute mentale per farsi dimettere il prima possibile. Sebbene non dimostrassero alcun sintomo, si dimostrassero educati e collaborativi gli internati vennero trattenuti da 7 a 54 giorni e dovettero fingere di seguire le terapie prescritte.
Vennero tutti rilasciati con un foglio di via che affermava che la loro patologia era in remissione. Questo documento di fatto etichettava gli otto come malati mentali momentaneamente stabili ma passibili di ricadute. Insomma una volta che l’Istituzione psichiatrica aveva bollato un individuo non era possibile tornare indietro. Quando Rosenhan rese pubblici i risultati dell’esperimento suscitò tanto clamore e incredulità che un altro ospedale volle sfidarlo chiedendogli di inviargli nei tre mesi seguenti dei finti pazienti. Sui 193 individui che si presentarono nel reparto di psichiatria 41 vennero considerati impostori e 42 furono considerati sospetti.
Rosenhan non aveva mandato nessuno.
Rosenhan con questo esperimento riuscì a dimostrare l’insufficienza degli strumenti di valutazione psichiatrici, il fardello dello stigma istituzionale e sociale che ogni individuo bollato come malato deve subire per tutto il resto della propria esistenza, e il ruolo che i pregiudizi hanno nel determinare le diagnosi in questo ambito."
La sera del 31 dicembre, soprattutto i più giovani, sentono la pressione del "dover fare qualcosa", del "doversi divertire", altrimenti sei "sfigato".
Di conseguenza accade di ritrovarsi in serate che non piacciono, con gente che piace ancora a meno, a bere qualche bicchiere di troppo per dimenticare di star passando una serata inutile, indotta dalla smania del fare.

Cari amici questa è la sera dove le masse fanno chiasso senza motivo spinti da questa irrequietezza del "divertirsi" a vanvera. È un magnifico momento per mettere su un bel disco, per guardare un bel film, leggere un buon libro, chiacchierare serenamente con le persone più care o semplicemente non fare nulla.

Buon 2024.

WI
Per chi fosse interessato a breve ci arriveranno finalmente un po' di copie di "Apolidi della Verità". Abbiamo anche fatto sistemare qualche refuso presente nelle prime stampe.

Chi vuole può scriverci a weltanschauungdb@gmail.com

BUON 2024.

WI
Su Rai 3 ieri sera è andato in onda, in anteprima, l'ennesimo speciale su Gaber.

Abbiamo già trattato altre volte l'argomento divulgazione dell'opera di Gaber dopo la sua morte. In sostanza da anni si cerca di ricordare il cantautore milanese attraverso le voci di grandi nomi dello spettacolo e della politica. L'importante è divulgare, che se ne parli.
Eppure fu proprio Gaber in una prosa a mettere in guardia tutti dalla cattiva divulgazione. Ma tant'è, la figlia così ha deciso.

Anche stavolta non è stato diverso, hanno cercato di ripercorrere superficialmente il percorso di Gaber attraverso le voci di Fabio Fazio, Jovanotti, Pierluigi Bersani, Claudio Bisio, Gianni Morandi, Michele Serra e personaggi di questo tenore.

E così tra un Fazio che parla de "A pizza", da lui giudicata un capolavoro, un Jovanotti che ascolta stranito "quando è moda è moda" commentando in modo insensato e un Bersani che parla a vanvera di "Io se fossi dio", scorre l'ennesima accozzaglia documentaristica su un artista che scrisse cose molto interessanti con il suo teatro canzone.

Unica nota positiva, almeno stavolta non hanno chiamato Scanzi. Deo gratias.

WI
Ospedali intasati per l'influenza, come ogni inverno, da sempre. Eccezion fatta per gli anni in cui si è dovuta costruire una tragica farsa costruita sulle morti di chi non veniva curato (vi ricordate quando ci dicevano di non andare al pronto soccorso, se ci si sentiva male, e di chiamare per telefono e farsi "curare" così?) o di chi veniva curato male, accusando chi, al contrario, salvava le vite di stregoneria.
Una differenza in effetti c'è. Questa situazione, secondo l'Ordine dei medici di Roma, appare peggiore rispetto agli anni precedenti il 2020.
In sostanza ci sono molte più persone di prima che si prendono l'influenza e devono andare in ospedale.
Gli anni in cui milioni di persone sane sono state obbligate a respirare dentro una maschera, a non fare sport, a non andare in vacanza, a non uscire di casa, a non vedere i parenti, a non vedere gli amici, a non lavorare, a non viaggiare, a non condividere, a non socializzare, a fare tutto il contrario di quello che dovrebbe fare una persona sana che sana vuole rimanere.
Gli anni in cui milioni si persone sane sono state sottoposte a trattamenti sanitari inutili e approssimativi ma sostanzialmente obbligatori che, a detta di qualsiasi medico intellettualmente onesto, hanno, nel migliore dei casi, indebolito i loro sistemi immunitari.
Quegli anni iniziano a presentare il conto.
Adesso basta un soffio di vento e ci si ammala.

RC
Dopo quasi un mese siamo riusciti ad ottenere un po' di copie, con qualche refuso da prime stampe sistemato.

Domattina cominciamo a spedire. Per noi non essendo un lavoro è tutto molto impegnativo.

Grazie per la pazienza.

WI
Mentre l'etica tradizionale chiedeva all'uomo e alla donna di essere sempre più sé stessi, di esprimere con tratti sempre più decisi ciò che fa dell'uno un uomo, dell'altra una donna – ecco che la civiltà nuova volge verso il livellamento, verso l'informe, verso uno stadio che invero non sta al di là, ma al di qua dell'individuazione e della differenza dei sessi.
E si è scambiata per conquista una abdicazione.

J. Evola
Dopo la "sbornia" di Capodanno, ogni anno tra cotechini e lenticchie si ripetono cazzate per migliorare un futuro che si dimostra sempre peggiore del passato e del presente, a causa dell'avidità, dell'ignoranza e dell'egoismo.

Bisogna dire basta a un modello basato sul tutto e subito 7 giorni su 7 importato da quella sciagura per l'umanità denominata Capitalismo di stampo anglosassone, che sta comportando costi sociali altissimi e alienando la gente, impossibilitata oramai a far conciliare lavoro, famiglia e vita privata, intrappolata in un circolo vizioso da girone dantesco.

Si sopravviveva benissimo anche quando la Domenica e nei festivi supermercati, negozi e panifici erano chiusi.

Nessuno è mai morto di fame o è andato in fallimento, basta organizzarsi.

Se si aspetta che i governi di "destra" o "sinistra" prendano provvedimenti in tal senso si finirà per trasferire la residenza direttamente sul posto di lavoro.

Solo noi possiamo cambiare certe cose.
« Il patriarcato esiste ovunque. Io ho iniziato a lavorare a 17 anni nel mondo dello spettacolo e l’ho sperimentato sulla mia pelle."

Dichiarazioni di Sabrina Salerno, anche lei attivissima nel comodo fronte "anti-uomini-patriarchi".

Difatti noi ce la ricordiamo in quei tempi di cui parla, si fece strada col talento e con le sue movenze aggraziate.

Sicuramente ora qualche medievale malpensante, amante del patriarcato, starà pensando che gli stessi che lei disprezza sono coloro che le resero la vita un paradiso economico.

Ma suvvia siate seri, a darle il successo fu solamente il suo straordinario talento di ballerina e la sua voce da soprano. O non è così?
Non sono stati certo gli "uomini-patriarchi" a renderla famosa, altrimenti vorrebbe dire che il suo successo fu dovuto solamente a dei balletti scimmieschi con tette ballonzolanti e testi senza contenuti. Non è possibile, siate seri. Grazie.

WI
Questa è una delle immagini più esplicative riguardo la "piccolezza" dell' Europa rispetto al resto del mondo, dove una ventina di città bastano per eguagliare la popolazione di quasi tutto il vecchio continente.

Città cinesi sono "grandi" come mezza Francia, la capitale indiana come l'intera Scandinavia, il Cairo come tutto il meridione d'Italia.
Certo, non è il numero della popolazione a stabilire la qualità della vita e lo sviluppo economico, ma da sempre una grande potenza fa del fattore demografico uno dei cardini per proiettare la propria egemonia sul resto del mondo.

Decenni di politiche "progressiste" hanno oramai castrato l'Occidente che malgrado tenti di sopperire con l'immigrazione, che resta un boomerang, non è assolutamente in grado di reggere il confronto con altre realtà, giovani e in forte espansione o comunque demograficamente stabili.

Il declino è oramai una realtà che va accettata.

A Bruxelles intanto pensano solo alle macchine elettriche (costruite in Cina), tutto va per il meglio.

DB
Al momento solo recensioni positive per "Apolidi della Verità". Grazie.
Continuate a farci avere le vostre opinioni, sono preziose.

WI
Questo film danese è una sorta di thriller psicologico con un finale allegorico, va letto necessariamente in chiave metaforica.
Se si leggono i commenti del pubblico ci si ritrova davanti ad osservazioni di questo tipo:

"Eh ma perché tizio in quella scena non ha fatto così? Perché nel finale non ha agito in modo diverso?"

Questo tipo di considerazioni sono molto indicative. Le persone non avendo più capacità astrattive e aspettandosi solo del cinema di intrattenimento, non sono in grado di andare oltre, di concepire forme di pensiero astratte. Non capiscono che può esserci un livello di lettura che non è solo quello puramente narrativo. Non sono educati a capire che si possono riversare significati alti all'interno di un'opera d'arte come può essere un film.

Ecco uno dei motivi per cui il cinema è prevalentemente spazzatura. Il pubblico medio ha un solo livello di lettura, quello narrativo base. Di conseguenza, a parte alcune forme di cinema di nicchia, non possono che uscire film di basso livello.

WI