Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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"Ora mi sento me stess*" ci dice tale soggetto. L' asterisco messo dalla stampaglia non può mancare.

Ecco una significativa immagine del degrado occidentale.
Ieri sera su Sky, durante una partita di basket, i commentatori entusiasti annunciavano il primo arbitro "non binary" (??) della storia, presentando il tutto come un grande traguardo, un notevole progresso.

Le conquiste del mondo occidentale, inventare generi e spiattellare gusti sessuali per identificare la gente.

Avanti così.

WI
Oltre 10.000 vittime civili, di cui 4.000 bambini, è passato un mese e continuano impunemente.

Bombardano ospedali e persino ambulanze, utilizzando il metodo della rappresaglia, su 100 bersagli forse beccano un miliziano di Hamas.

I loro funzionari statali parlano persino di usare la bomba atomica su Gaza perché lì secondo costoro non vi sono persone.

E c'è gente che sta lì ancora a parlare del mandato britannico e dei tempi di Mosè per giustificare la loro abietta presenza in Terra Santa.

Chi difende i sionisti è loro complice e prima di tirare in ballo Hamas e la Jihad islamica bisogna sapere che i primi a "inventare" il terrorismo sono stati proprio i sionisti contro gli inglesi.

Chi è oppresso e non dispone di uno Stato con un esercito regolare si difende come può, spesso utilizzando la guerriglia, non è solo una prerogativa araba, in Europa abbiamo avuto l'IRA e l'ETA.

I sionisti farebbero diventare terroriste persino le suore carmelitane.

DB
Ci sono ambienti cattolici che parlano continuamente di scontro di civiltà, ma esattamente a cosa si riferiscono?
L'attuale occidente tarato sul modello anglosassone materialista è il loro riferimento per caso?
Può forse esistere una chiesa "della tradizione" dentro una società totalmente anti-tradizionale?
Una società tradizionale è per caso un non luogo dove si prega in latino, è vietato aborto e divorzio, ma si può continuare a vivere da materialisti esattamente come nella società mercantile?
No, una società tradizionale non è dominata dal mercato ma è corporativa.
In una società tradizionale non possono esistere la finanza prima dell'economia reale, la scienza della comunicazione, il marketing, gli infuencer, il divertimento fine a se stesso e tutte quelle cose che oggi definiscono le nostre vite e contribuiscono a dare forma alla nostra identità.

Costoro vivono di eterno dualismo, siccome hanno paura dell'Islam, allora sposano la democrazia liberale mercantile, quella che ha cancellato i diritti sociali e umani per tutelare i "diritti civili" fino al ridicolo.
Negli anni ' 80/90 veniva trasmessa in tv una pubblicità che recitava cosi: "prevenire è meglio che curare".

Nel secondo decennio degli anni 2000 esplode la narrazione del cambiamento climatico con allegate soluzioni istituzional/comunitarie.
L'Italia che ha un dissesto idrogeologico di vecchia data non investe nella prevenzione, anzi, investe in altro lasciando con le sue politiche che l'incuria avanzi, che le logiche e le esperienze geologiche in loco vengano progressivamente meno, abbraccia la narrazione in modo tale che ogni lieve eccezionalità venga amplificata dalle istituzioni sguinzagliando i media che alterano anche la realtà oggettiva.
Ed è così che in previsione di una tempesta-se pur eccezionale- in arrivo, la prevenzione risulta un palliativo.
Arginare l'incuria appare uno sforzo inutile e allora si chiudono le scuole (come successo in Veneto e Friuli Venezia Giulia) si bloccano i servizi pubblici e si lascia agire perché quello che conta è avallare l'ideologia a monte e il dato oggettivo non sono più l'incuria, i mancati investimenti e le negligenze opportunistiche che creano danni, bensì il cambiamento climatico causato dal pandino di nonno Mario.

WI
Una nota di colore giornaliera .

Stamane casualmente abbiamo letto un post sul web in cui si faceva apologia della fedeltà coniugale, veniva spiegato come molti uomini rifuggano le relazioni stabili per mancanza di coraggio e paure nell'affrontare le difficoltà.
Il testo proseguiva su questa linea, giunti alla fine dello scritto ecco la firma dell'autore: Osho Rajnesh.

Ma seriamente? Ora, non sappiamo se il testo fosse realmente suo, ad ogni modo ci ha fatto sorridere. Sarebbe come ascoltare Valentina Nappi che spiega l'importanza della castità prematrimoniale.

Rajnesh, uno degli uomini che è stato con più donne al mondo, ci parla di fedeltà coniugale. Fantastico.
Il guru della spiritualità da libreria Feltrinelli, che acchiappava qua e là pezzetti di dottrine e ne faceva sincretismo a suo uso e consumo. L'uomo pieno di denari, donne e Rolls Royce.

Ne abbiamo già scritto in passato, non ci torneremo ora, è solo curioso sistematicamente leggere queste lezioni morali sul web a firma Osho. Davvero comico.

P.s: ora arriverà qualche fan di Osho a dire che non lo abbiamo letto, capito, che lo han ammazzato i poteri forti ecc.
Ok, va bene. Si vadano a leggere cosa scrisse su di lui Rama Coomaraswamy o qualche testimonianza processuale su come andavano le cose in quelle comuni nell'Oregon.

WI
Analizzare determinati tipi di fenomeni storici, per loro natura complessi ed articolati, ragionando per slogan,  seguendo ciecamente mode e diktat culturali del momento, è il peccato originale di chi si appresta ad esaminare tali questioni ed a divulgare "studi" e conclusioni tratte.

https://www.weltanschauung.info/2022/11/viaggiare-nel-tempo.html?m=1
Volete un esempio di narrativa deviata?
Eccola in foto.
I vari pseudocontroinformatori del covid, come Giordano, Belpietro o la De Mari sono tutti allineati alla narrazione fallaciana dell'Islam che conquista l'Europa e Israele grande democrazia che difende la civiltà dai barbari.
È un po' come la narrazione "se cade l' Ucraina i russi invaderanno l'Europa".

Sono buffi, nel frattempo la gente muore.

WI
SE SIAMO UMANI

Noi che viviamo sicuri
nelle nostre tiepide case,
Noi che troviamo tornando a sera
cibo abbondante e i nostri cari:
Considerate se sono uomini
quelli schiacciati sotto le macerie di una guerra
in una terra che non conosce la pace
dove ci si scanna per una zolla di terra
dove si muore in nome di un dio della vendetta.
Considerate se sono donne
quelle che non distingui sotto la polvere che le ricopre
senza più lacrime per piangere
senza la voce per opporsi alla violenza
vuoti gli occhi e vuoto il grembo
che partorì bambini assassinati.
Meditate che questo sta accadendo:
urlo ai cieli queste parole
condividetele nei vostri cuori
coricandovi, alzandovi
Insegnatele ai vostri figli
O vi si sfasci la casa
la malattia vi impedisca
e un futuro nero e doloroso vi scaraventi nel buio.

Dal web
Quando si è crudeli con le persone, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, decennio dopo decennio, quando si nega alle persone la libertà e la dignità, quando le si umilia e le si intrappola in una prigione a cielo aperto, quando le si uccide come se fossero bestie, esse diventano molto arrabbiate.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-chris_hedges__lettera_a_un_bambino_di_gaza/39602_51516/?fbclid=IwAR1rs1CHmxLymh_1NlxSfoo8l1OtApSmcfCvDo4qs1a7eBhHSMtJDUOXqq8#google_vignette
La Scienza con la S maiuscola, è basata sulla sperimentazione.
Teorie e speculazioni trovano posto solo in fase di elaborazione di una tesi la quale poi deve passare al vaglio della messa in pratica.
Sebbene sia spesso inquinato da interessi economici e di potere, questo sistema limita l'apporto soggettivo di colui che lo adopera onestamente fornendoci una versione della realtà quanto più oggettiva possibile.
Contrariamente al dogma religioso, questa versione della realtà dovrebbe essere in costante aggiornamento.
Quando, invece si solidifica in un corpus di nozioni inoppugnabili veicolate da sacerdoti chiamati 'scienziati' questo prezioso strumento diventa un'arma puntata alla testa dei 'non credenti'.

Nell'epoca dello scientismo più sfrenato,
chi adopera il metodo scientifico è l'eretico.

Cento Elefanti
"È sempre stato così", "Ogni generazione ha le sue", "Sti ragazzi sono tutti uguali', "Boomer!".

Queste sono le frasi più comuni che si sentono nel momento in cui viene posta qualche perplessità sui comportamenti delle nuove generazioni.
In realtà va tutto bene, non c'è di che preoccuparsi.

Sono lì, con lo smartphone che è un prolungamento del loro corpo, a scattarsi continuamente selfie, a sciommiottare balletti demenziali sulle "note" di pseudocantanti trap.
Interiormente spenti, non comunicano, apatici nelle emozioni. D'altronde a che serve esprimersi? Per quello ci sono gli psicologi e casomai gli psicofarmaci a gestire gli umori.

L'importante è conformarsi per non essere emarginati dai coetanei, essere vuoti e superficiali, non avere la minima idea né interesse in ciò che accade nel mondo.

L'unica cosa che conta è crearsi una immagine da vendere agli altri che attesti la propria unicità. Dunque profilo Instagram, profilo Tik Tok, tatuaggi e l' illusione di essere degli individui.

Ma a scuola questi ragazzi vanno bene eh, i genitori sono tranquilli, convinti che i loro figli siano originali, svegli e intelligenti.

Il vuoto cosmico che avanza tra l'indifferenza generale.

WI
Buonanotte.
Stamane avevamo rilanciato una riflessione sul caso della piccola Indi Gregory che ci sembrava centrata.
Informandoci però meglio sul caso e sulla situazione specifica crediamo che il tutto sia più complesso e intricato di come viene presentato.
Spiace molto per i genitori della piccola e per il loro volere calpestato, ma oggi è inevitabile che si creino queste situazioni con annesse questioni etiche.

Il fatto è che una volta entrati nella meccanizzazione dei sistemi di mantenimento vitale, ci ritroviamo ad avere macchine in grado di prolungare la vita in maniera artificiale di un organismo che non può sopravvivere da solo.

La domanda dunque è: una vita che è mantenuta artificialmente e tecnologicamente, un organismo che non è più in grado di reggersi autonomamente è ancora vivo?

È un dilemma tragico, insolubile ed è difficile giungere a una visione univoca.

Ognuno si dia la sua risposta.

WI
Eccolo il solito trombone, da decenni considerato "colto" tanto da venire inserito nei temi d'esame nelle maturità scolastiche.

C'è ancora chi sostiene che si sia "rimbambito" negli anni, senza riuscire al cogliere il vuoto che ha SEMPRE rappresentato lui e tutti quelli come lui esaltati da una certa "cultura sinistra".

Oggi ce lo ritroviamo ancora sui giornali, questa volta ad annunciarci che ha scritto una nuova canzone per le donne in Iran! E certo, perché in Medio Oriente esiste solo l'Iran. Mai che questi fenomeni scrivano sulla condizione delle donne (ben più grave) in Arabia Saudita o in Qatar. Sono sempre politicamente correttissimi e dalla parte giusta.
Su Israele Palestina? Il signore non si pronuncia.
Ovviamente su sieri e green pass aveva già sentenziato in questi anni sostenendo totalmente la narrazione.

Questi sarebbero i "cantautori ribelli" che ha avuto l'Italia negli ultimi 50 anni.

Nell'indifferenziata.

WI
Una nota sul post di ieri relativo alla tragica morte della piccola Indi.

Non si discute nè la difesa della vita in ogni sua forma, né in particolare la difesa della vita dei più deboli. Si intendeva portare l'attenzione, invece, su un'altra questione, che il caso porta necessariamente in primo piano.

La tecnica sta obbligando l'uomo ad affrontare quesiti e bivi etici che le epoche precedenti alla nostra non conoscevano. In particolare, le macchine per il sostegno vitale creano condizioni di sopravvivenza artificiale che pongono la necessità di problematizzare la stessa nozione di vita e di vivente. Se non ci si rende conto che il problema è lo stesso del transumanesimo tecnologico, non si afferrano né i termini della questione, né il perimetro ideologico che essi coinvolgono. Per tentare di affrontare il problema etico e morale dell'accanimento terapeutico, ad esempio, le categorie tradizionali, ossia a misura d'uomo, si rilevano semplicemente inadeguate, perchè qui entriamo nel dominio dell'inumano, che avanza laddove l'umano arretra.

Il nostro è come sempre un invito al coraggio di pensare e al porsi domande scomode e destabilizzanti, dove la risposta non sia pregiudicata e precompresa. Non invitiamo al relativismo, ma a non dare per scontato l'esito del domandare, né ad accomodarsi su sentieri prestabiliti che ignorano le sfide del postmoderno.
Vero è che in un mondo sano, la possibilità di tali quesiti non dovrebbe neppure sussistere.

WI
Sulla questione della bimba Indi abbiamo fatto delle considerazioni sull'avanzata del transumanesimo tecnologico su cui pensiamo si debba meditare. Nel marasma delle opinioni arriva però il solito fenomeno a spararla grossa.

Ecco a voi il Professor Remuzzi, già noto per le sue contraddizioni in periodo "pandemico", affermare:

" Per Indi è stata una scelta giusta, i bambini non sono proprietà dei genitori! ".

" Non è detto che un genitore, per quanto buone siano le sue intenzioni, faccia la scelta più giusta. Pensiamo a coloro che non vogliono vaccinare i figli per il morbillo. In questi casi c’è per fortuna una società civile che protegge i bambini anche dagli errori che un genitore fa per troppo amore".

Subito come iene si precipitano sugli eventi per presentare le loro istanze disgustosamente scientiste tacciando per criminali i genitori che non seguono i loro diktat.

Ignobili.

WI
Cari amici, ci siamo quasi.
A dicembre, un nuovo testo.

https://youtu.be/iAv4Yjwmkww?si=Gub8KNo_JRXmuRcM
Le sanzioni alla Russia? Non funzionano ci dicono.
Ci risiamo, sempre lo stesso meccanismo. Abbiamo visto il medesimo scenario ad esempio in Iraq, in Siria o con i lasciapassare durante la "pandemia".
All'inizio l'Iraq aveva le armi chimiche, Assad gasava la gente a vanvera e il green pass serviva per riaprire i luoghi e ritrovarsi tra persone non "contagiose".
Facevi notare le incongruenze momento in cui facevano propaganda a tappeto? Ti davano del negazionista e ti emarginavano. Lo dici ora? Silenzio, lo ammettono loro stessi, nessuno chiede scusa e sia chiaro: rimani comunque un complottista.

Ma non eravate voi che scrivevate che Putin era malato e in fin di vita, che la Russia con le sanzioni sarebbe finita gambe all'aria, che l'Iraq aveva potentissime armi chimiche, che Assad aveva gasato tutti, che il green pass tutelava la salute pubblica?

Nessuna risposta, tacete complottisti.
Alla prossima propaganda.

WI
Un bimbo piccolo nel passeggino totalmente assorto dal cellulare che tiene in mano: questa è l'immagine che più di ogni altra rappresenta l'essenza profonda del tempo che stiamo vivendo, in questo preciso istante.
Mettendo da parte per un momento ogni discorso etico o morale sull'opportunità dell'uso della tecnologia da parte dei piccolissimi, resta un fatto indiscutibile: messo di fronte alla possibilità di scegliere, l'infante vedrà quell'apparecchio come l'oggetto che più è in grado di attirare la sua attenzione.
Inutile ovviamente aggiungere che la stessa predilizione si riscontra anche da parte degli adulti: quello che però nel caso degli infanti genera riflessioni ancora più profonde nasce dal fatto che per i più piccoli ogni aspetto del mondo è una novità, e di conseguenza un potenziale spettacolo.
Eppure, di fronte ad uno spettacolo così vasto, il mondo virtuale vince a mani basse nel momento in cui possono decidere da soli sul dove concentrare la loro attenzione.

Ora, uno degli argomenti centrali del nostro tempo è lo studio del modo in cui il progresso della tecnologia abbia non solo mutato, ma stravolto le nostre abitudini.
Ma questo studio, essenziale, spesso trascura un aspetto altrettanto importante, che viene ancor prima: la tecnologia infatti ci ha cambiati, ma questo progresso non è piovuto dal cielo, all'improvviso.
E' stata l'inventiva umana che da decenni non ha fatto altro che ingegnarsi per raggiungere questo obbiettivo, ovvero la creazione del mondo virtuale e dei dispositivi da cui usufruirne.
Non sono stati internet e gli smartphone a generare una mutazione delle abitudini umane: al contrario, essi sono il risultato di ciò che gli uomini hanno sempre desiderato avere tra le mani.
La loro diffusione immediata, istantanea e totalizzante, il loro imporsi nell'uso quotidiano di tutti, a prescindere dall'età, dall'istruzione e dal ceto sociale, testimoniano in maniera eclatante il fatto che l'umanità non aspettava altro da millenni che il possedere tali strumenti.

La vera domanda è quindi la seguente: perchè gli uomini bramavano con tale foga la creazione e l'accesso immediato ad un mondo virtuale?

Qui la questione si fa ulterioremente complessa.
Basterà osservare di sfuggita che l'essenza profonda dell'universo virtuale è affine alla metafisica, ne rappresenta infatti una parodia semplificata, accessibile e immediata.
Una fuga dal mondo, un togliere lo sguardo da una realtà che genera in maggior parte dolore e fatica.
Ne consegue la creazione di un mondo altro, epurato da tutto ciò che è sofferenza.
Il mondo dei cieli riflesso, ribaltato, fatto piccolo e accessibile, racchiuso dentro uno specchio.
E' come se l'umanità non cercasse altro, da secoli.

CB