Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Sono i media a plasmare le nostre attitudini percettive, a stabilizzare criteri di senso collettivi che ci consentono la comprensione del presente e che fungono
da costante contesto di riferimento per orientare anche la nostra esperienza personale.
Altrettanto evidente dovrebbe essere l'inconsistenza della linea di demarcazione fra democrazia e totalitarismo che i teorici del pluralismo tentano di tracciare assumendo come discriminanti delle nozioni tanto deboli quanto ambigue di autonomia dell'opinione pubblica e di policentrismo dei mezzi di comunicazione di massa. Contro le tesi classiche del pluralismo democratico, l'indagine
scientifica e l'esperienza storica sembrano provare che l'efficacia persuasoria dei massmedia opera assai più in profondità nei paesi a democrazia pluralistica (e a economia di mercato) che non nei paesi totalitari.

Danilo Zolo, Il principato democratico, 1992
“ I tifosi del Newcastle si stringono intorno a Tonali in quella che potrebbe essere l’ultima partita prima della squalifica: cori e applausi per il centrocampista italiano durante il riscaldamento”

Questo passaggio è indicativo sull’intelligenza del tifoso medio del calcio.
Beniamini milionari che nulla hanno a che vedere col senso di appartenenza ad un club, anche laddove infrangono le regole rendendo ancor meno credibile questo sport, vengono applauditi e compresi.
“Eh ma la ludopatia è una malattia!”, affermano stringendosi attorno al milionario coccolato di turno.

“Ludopatia”, altro termine inventato dalla nuova psicologia che appiccica etichette dappertutto e inventa cure.

WI
Notizie davvero incommentabili.

Buona serata.

WI
“Esistono tre modi con cui l’uomo tenta di superare il senso di solitudine: la sessualità, il conformismo e l’attività creativa.

Nel primo caso in risultato è un sempre crescente senso d’isolamento, poiché l’atto sessuale, senza amore, non riempie mai il baratro che divide due creature umane, se non in modo assolutamente momentaneo.

La soluzione più frequente scelta dall’uomo è l’unione col gruppo. Se io sono uguale agli altri, sia nelle idee che nei costumi, non posso avere la sensazione di essere diverso. Sono salvo: salvo dal terrore della solitudine. L’unione ottenuta mediante il conformismo, non è intensa né profonda; è superficiale e, poiché è il risultato della routine, è insufficiente a placare l’ansia della solitudine.

Un terzo modo per raggiungere l’unione è l’attività creativa: sia che il contadino coltivi il grano o il pittore dipinga un quadro, l’uomo si unisce col mondo nel processo di creazione. Questo, tuttavia, vale solo per il lavoro produttivo, per il lavoro nel quale io progetto, produco, vedo il risultato della mia fatica. Ma nel moderno processo di lavoro, il dipendente, anello di una catena senza fine, è un’appendice della macchina o dell’organizzazione burocratica”.

E. Fromm
" Come sono geniali gli americani, te la mettono lì, la libertà è alla portata di tutti, come la chitarra. Ognuno suona come vuole, e tutti suonano come vuole la libertà."

https://youtu.be/EGe-IRNVRMg?si=lLjrquZzCGYrd9vk
In cosa consisterebbe la superiorità morale dell'occidente?

La democrazia.
Il lavoro per tutti.
La libertà di espressione.
La scuola pubblica.
La sanità efficiente.
Il rispetto delle minoranze.

Votare è inutile, qualunque governo non risponde ai cittadini.
Il lavoro è disponibilità h24 o sei uno scansafatiche.
La libertà di espressione è sempre e solo nei perimetri delineati dalla "democrazia".
La scuola prepara al lavoro, se non ti sta bene sei fuori tempo e ti attacchi.
Se ti vuoi curare come ritieni opportuno te lo paghi, ma tanto paghi lo stesso.
Se sei minoranza che non odia a comando i novax, i russi, i palestinesi, puoi anche crepare.

L'occidente è quella ideologia dove tutti la devono pensare liberamente allo stesso modo (nessuno ti vieta ufficialmente di pensare in altro modo, ma se lo fai non esisti) ma chiunque deve essere libero di sposare un albero, se vuole.

La cosa fondamentale è non avere un pensiero critico sull' occidente.

"La libertà è alla portata di tutti, come la chitarra
Ognuno suona come vuole, e tutti suonano come vuole la libertà"
Nell'epoca industriale deteneva il potere chi aveva i mezzi di produzione e il capitale; nell'età dell'informazione comanda chi detiene i mezzi di comunicazione e gli strumenti di trasmissione, elaborazione e trasporto dei dati.

https://www.weltanschauung.info/2020/02/lera-dellinformaticismo.html?m=1
C'è un eccesso di gioia nel constatare che l'attuale campagna di vaccinazione non decolla per mancanza di adesioni.
llusioni di risvegli.
In realtà significa che l'italiano medio se non è costretto non si vaccina (infatti molti sostengono che in Italia sono servite misure più restrittive perché negli altri paesi si vaccinano senza pistola puntata).
Questa realtà a chi ha retto qualunque vessazione fa anche più incazzare.
Meglio qualcuno che si è vaccinato per convinzione e poi ha cambiato idea, magari per danno. È più attendibile.
Chi di suo non si vaccinerebbe, ma di fronte ad un ricatto regge quanto un gatto in tangenziale, non sarà mai attendibile, non potrai mai riporre fiducia in lui. Sono quelli che in trincea ti dicono vai avanti che ti copro, poi ti volti e sono scappati alla prima bomba.
La domanda è: bene, ci fa piacere che non corri a fare la quinta dose, ma quanto sei disposto a reggere per non farla?
Media is too big
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Dopo Ahmadinejad, un altro reperto storico in CNN da Larry King.
Ormai nelle scuole è sdoganato il grottesco concetto di "Carriera alias". I grandi traguardi civili del mondo occidentale dove le scuole non sono credibili, non formano nessuno, cadono a pezzi ma gli studenti possono cambiare nome e identificarsi come gli pare.

Qui non è più un problema morale, ma ontologico.
Purtroppo possiamo denunciare questa deriva ma non è più arginabile.
È giusto parlare, argomentare, aiutare, consci però del fatto che non esistono soluzioni istituzionali.
Occorre arrivare allo schianto e nel frattempo salvarne il più possibile.
Cercare soluzioni istituzionali è ruotare a vuoto intorno a sé stessi.
Parlarne serve solo per costruire alternative e accogliere chi crolla nel momento in cui l'inganno non regge più.

Chi manipola questi ragazzi, perché dietro un adolescente che chiede la carriera alias ci sono associazioni che li usano come testa d'ariete per sfondare porte, sa bene che crolleranno. Ma non gli interessa, gli forniranno lo psicologo truffaldino di base e gli psicofarmaci.
Oggi Guy Montag non brucia più i libri degli altri. Lavora alle informazioni, inondando la «sua» gente di una quantità enorme di dati.
La tattica è cambiata, ma l'obiettivo è sempre lo stesso, tagliar fuori dalle informazioni vere, ridurre la comunicazione multicentrica, saturare il desiderio di sapere con delle nonconoscenze.
Così Guy Montag ha lasciato il mondo di Fahrenheit 451 per quello dei Megabyte. È
del resto comprensibile. Oggi il controllo sociale non si esercita più attraverso la sottrazione ma l'accumulo: virtuale libertà sessuale contro la repressione reale, ammasso di merci nei grandi magazzini,
canali televisivi ventiquattro ore su ventiquattro.

Emanuele Bevilacqua, Sabotaggio elettronico, 1995
Sui social ci sono canali, pagine e gruppi con migliaia e migliaia di iscritti che si ritrovano quotidianamente per perculare i "complottisti". Si credono intelligenti, son lì a fare i brillanti, a ironizzare su tutto con quell'aria di superiorità di chi è razionale e non un delirante analfabeta che si informa sul web.
Certo, la rete effettivamente è piena di soggetti paranoici che vedono complotti e segni ovunque, ma dal lato opposto questi che sghignazzano spalleggiandosi tra loro non sono certo migliori.

Tali personaggi che passano le loro giornate in tal maniera sono mai andati oltre nella comprensione dei fatti storici? Hanno mai approfondito chi sono le minoranze che da sempre direzionano gli eventi? Si sono mai chiesti, nelle loro misere esistenze, chi detiene, al di là delle apparenze, il vero potere nei paesi democratici sviluppati?
Porsi tali domande vuol dire constatare che i governanti, eletti dopo omeriche battaglie elettorali, si ritrovano impotenti di fronte a forze planetarie di cui non se ne conoscono gli obiettivi, che operano a modo loro seguendo agende.
La democrazia è una barzelletta per costoro. Essi stanno al di sopra delle interminabili discussioni in cui concetti come il bene pubblico, la pace sociale, la
libertà e l'uguaglianza hanno ancora un senso. Non hanno tempo da perdere.

Tutto ciò non è "complottismo", sono le basi per comprendere come si muove il mondo. Ma questi ridacchiano, chiamano tutti "analfabeti funzionali" e si fanno forza tra loro ironizzando su qualsiasi teoria non allineata.

Soggetti irrecuperabili.

WI
Stavamo guardando casualmente uno spezzone di uno dei salottini serali di rai tre.
Ad un certo punto danno la parola a Di Battista che giustamente sottolinea le valanghe di morti innocenti che sta facendo Israele. Gli rispondono che sì, non è molto giusto ma Hamas ha iniziato per prima eh. Il dibattito va avanti così, a colpi di opinioni, tutti puliti, ordinati, seduti, a esporre il loro punto di vista. Ovviamente di base c'è sempre che Israele è una democrazia amica, il problema è solo Nethaniayu.

Si parla di migliaia di morti innocenti in pochi giorni tra cui moltissimi bambini e ci si limita a dare qualche opinione un po' sdegnata tra una pubblicità e l'altra.
Ma come si fa a guardarsi allo specchio dopo aver partecipato a tali scempi? Mandateli tutti in trincea questi fenomeni.

WI
Quello che lascia perplessi, di fronte all'immensa prigione palestinese per due milioni di persone, è l'atteggiamento del mondo, soprattutto quello musulmano, incapace di fermare i sionisti nonostante i numeri soverchianti, né politicamente né militarmente.

Nessuno osa sfidare davvero Israele perché esso ha 200 testate nucleari, seppur "abusive", sapendo che la sua intrinseca vocazione "apocalittica" trascinerebbe il mondo verso l'abisso nucleare, se la sua esistenza fosse davvero minacciata.

Nessuno Stato arabo attaccherà direttamente Sion, a meno che non si prepari nei bunker antiatomici, al massimo si potrebbe pensare a un intervento a Gaza e in Cisgiordania, ma per riportare l'ordine e eliminare le cellule di Hamas in sinergia con i sionisti, evitando uno sterminio su larga scala.

L' unica arma che hanno sempre avuto i palestinesi di fronte ad una situazione di invasione e sopraffazione è solo quella del martirio.
Ci segnalate il solito signore che da mesi non fa altro che screenshottare quello che scrivete in area commenti per poi fare post sul suo canale gridando al "nazismoh!".

Amici, non fategli pubblicità, ci fa anche tenerezza, è pieno di ansie e timori per via della sua ignoranza.
Un esempio di un suo ragionamento: un utente consiglia di leggere Mattogno e Faurisson?
Oddio, va censurato altrimenti siete "nazistihh", "sostenete i nazistihh".

Questo è il livello, tal signore, che ribadiamo alla prima ora sosteneva i lockdown rinchiudendosi in casa, si è creato in questi anni un piccolissimo seguito perché era contro il green pass. Ma come speriamo abbiate capito tutti, il fatto di essere stati contro quello strumento non è da solo indice di intelligenza e il soggetto in questione è qui a ricordarcelo.

Ad ogni modo lasciatelo delirare in pace nelle sue paturnie da protestante confuso.

WI
A proposito della questione "revisionista". Ci siamo già espressi molte volte, per esempio nell'articolo sottostante.

La nostra posizione la conoscete già dunque, il revisionismo è un bene, su qualsiasi fatto storico.
Esistono i confronti e chi falsa i dati va smentito con i fatti non con la censura preventiva.
Chi usa termini come "negazionismo" non si rende conto di essere caduto in una trappola.

https://www.weltanschauung.info/2021/11/il-revisionismo-storico-e-un-male.html?m=1
All’ONU l’Italia sulla risoluzione presentata dalla Giordania si è astenuta. Perché, dice Meloni, si voleva evitare una escalation (sic! In che modo si sarebbe incorsi nella escalation se avesse votato a favore?) e "perché nella risoluzione non si definiva e condannava Hamas come organizzazione terrorista". Già che c’era poteva lamentare il fatto che in quella risoluzione non si citavano i boscimani colpevoli di non esaltare il valore universale della pizza napoletana. Il fulcro centrale di quella risoluzione era la richiesta di una tregua umanitaria, una sospensione delle ostilità per soccorrere la popolazione civile. Neutra nel non citare la prospettiva storico-cronachistica di Israele e di Hamas. Si richiedeva una tregua, come la richiedono anche non pochi ebrei.
Ma niente, la Meloni ha scelto la strada dell’asservimento alla linea USA piuttosto che assecondare quella di alcune nazioni europee, come la Francia e la Spagna. Perché questo è il melonismo: infingardo, servile, miope. E con quel voto, sia detto en passant, ha definitivamente seppellito il tanto sbandierato “Piano Mattei”, (si ricordi che Mattei finanziava la resistenza algerina… e dunque se lo assumi come “logo” ne devi far proprio anche lo spirito che sottende) già nato cadavere e che attendeva solo di essere inumato. Perché non è immaginabile che Meloni, presso i Paesi arabi e africani, dopo quel voto, possa apparire credibile e affidabile, svincolata dalla strategia imperialista dell’Occidente a guida USA. Sarà gentilmente mandata a quel paese.
Ma se il melonismo si manifesta sempre più come aborto politico, non è che a “sinistra” stiano molto meglio. Nelle manifestazioni filopalestinesi che si sono svolte in varie città italiane, la componente di sinistra-sinistra estrema, relativamente alla guerra a Gaza, definisce Netanyahu, il suo governo – e anche Israele nel suo complesso – *nazista*. Si può essere antinazisti fino al midollo e assumerlo come “male assoluto”, ma quella guerra a Gaza, la modalità con cui viene condotta, è da definirsi GUERRA LIBERALE, come è inconfutabilmente certificato sul piano storico. Seve ricordare i liberali bombardamenti angloamericani di Norimberga, Amburgo, Dresda… e quelli in Italia, da Milano a Taranto, passando per Roma? Hiroshima e Nagasaki (che vuoi che siano due bombette atomiche)… e poi ancora: Serbia, Iraq, Afghanistan, Siria, Libia… Quindi, quella di Israele è una GUERRA LIBERALE, nello stile militare e nell’assunzione del casus belli. E del resto Israele è stato edificato da una popolazione (quelli della così detta “diaspora”) essenzialmente occidentale introitando, stando in Occidente, la stessa “evoluzione” liberale per poi richiamarsi al “mito fondante” della Terra promessa… manipolando l’essenza dell’ebraismo. Ma glissiamo su questi aspetti, che è un discorso lungo e periglioso.
Israele ha di sé una specifica visione, come essenza e come missione, ma questa sua visione non collima con quella USA che concepisce Israele come un cuneo ostile e a sé fedele nell’universo arabo-musulmano. Il supporto USA a Israele è utilitaristico nel quadro della strategia imperialista USA, con il quale però condivide una certa quota parte di valori occidentale e la concezione del conflitto. E in questo contesto, la guerra che sta portando avanti Israele è una GUERRA LIBERALE, nello stile e nell’essenza. Altro che nazismo!
Quindi, come il melonismo non sfugge alla logica concettuale del liberismo e dell’imperialismo americano, allo stesso modo la sinistra che si declina filopalestinese e antisraeliana non sugge alla medesima logica, che è quella dell’infernale governo di Netanyahu e dell’insipiente governo Meloni.

M.Murelli
REPETITA IUVANT

Di solito chi è stato vittima di persecuzioni, oppressione e genocidio dovrebbe mostrare molta più empatia e comprensione su certe cose evitando di fare provare ad altre popolazioni simili esperienze, ma quando si crede di essere tra gli "eletti" equiparando gli altri alla stregua di animali parlanti ciò non accade.

Se si pensa di combattere un animale si finisce per comportarsi da tale, vengono meno le leggi di guerra, i "diritti umani" e tutti i buoni propositi al riguardo.

Ecco spiegato il perché a Gaza si sta procedendo a un massacro collettivo senza alcuna remora, trucidando civili e bombardando ospedali e chiese.

In Palestina in nemmeno tre settimane è stato ucciso quasi lo stesso numero di civili che si è avuto in Ucraina in quasi due anni di guerra.

Israele, al contrario della Russia, non solo non riceve alcuna sanzione, ma viola ogni risoluzione internazionale, venendo meno a qualsiasi proporzionalità, logica e ragione in nome della vendetta, tenendo imprigionate 2 milioni di persone togliendogli acqua e corrente elettrica, bombardandole a tappeto.

DB
Non abbiamo capito che OGNI VOLTA che su un argomento esiste narrazione a senso unico e nessuna possibilità di confronto, pena la criminalizzazione del dissenso, dobbiamo fare un passo indietro e toglierci dalle fazioni di tifosi.
Metterci in una posizione di osservazione, non solo del fatto in sé, ma delle fazioni.
È la sola posizione che sia dotata di intelletto e dignità.
Invece andiamo avanti a contrapposizioni estreme, a tifoserie e OGNI VOLTA sulla pelle di morti innocenti.
Ognuno capisce fin dove gli conviene.
La motivazione fondamentale delle prese di posizione è quasi sempre una certa misura di convenienza.
Buoni - cattivi
Presentabili - impresentabili
Degni - Indegni
Viviamo dentro una società fondata sulla manipolazione, anche chi la riconosce su un settore può esserne vittima in un altro.

La presenza a se stessi è la prima tutela.
Oggi abbiamo, come ogni anno, i social che pullulano di cattolici indignati per la festa di Halloween. Loro non permetteranno mai ai loro figli di partecipare a questo scempio!
Le maschere dei mostri proprio non le mandano giù, molto meglio quelle di pezza con cui fasciavano il volto ai figli mentre li salutavano col gomito e li sieravano come polli da batteria.
Il genitore cattolico medio è uno sveglio, lui non ci casca mica alle feste sataniche. In questi giorni è anche impegnato a mettere le bandierine di Israele in oratorio. Lui è sempre dalla parte giusta, al fianco di chi sta combattendo una lotta per la civiltà contro i bruti che vogliono distruggere i "valori" dell'occidente.

Eh sì, il genitore cattolico medio è proprio sveglio, a lui non la si fa proprio.

WI