Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Ottobre 2023, band "alternative" annullano concerti poiché "bosidivi" al tampone.

Bravi ragazzi, la sicurezza prima di tutto.
Ci va responsabilità!
"Meglio farsi un controllo, che male può fare?".

Gli amici di Cento elefanti ci ricordano che siamo nel mese della sensibilizzazione sul cancro al seno ("PinkTober", l'Ottobre rosa).
Chi lo ha creato? Un'azienda farmaceutica che detiene brevetti "di successo" per prodotti farmaceutici proprio per il trattamento del cancro al seno. Casualità.

Ci ritroviamo di fronte ad una vera è propria campagna di marketing intenta a convincere donne sane a sottoporsi a scansione del proprio seno con mammografie radioattive, spesso trovando malattie che semplicemente non esistono.

Avvengono così epidemie di sovradiagnosi e sovratrattamenti con un immenso numero di cause ampiamente ignorate dall’establishment medico convenzionale.
Si è parlato più volte, specie in questi ultimi anni, di unione tra "dissidenti".
La realtà però, come abbiamo avuto modo di verificare, è composta solamente da personalismi ed ego spropositati.

Il mondo della dissidenza ha per esempio un suo "filosofo" di riferimento. Il ragazzo parla bene, ha anche delle posizioni interessanti rispetto alla narrazione dominante. Sfogliando qua e là nel web però si notano dinamiche.
Certo, nella propria attività ognuno guadagna come meglio crede, ma mettersi a sponsorizzare giochini online o andare su cameo a chiedere soldi per video dediche diviene davvero difficile da commentare.

Non è il solo ad avere questi approcci fatti di continue richieste di donazioni, abbonamenti, clickbait, selfie, soldi e ancora soldi.

La verità è che trattasi di ambienti scellerati, che riproducono nel piccolo le stesse logiche misere del mondo che vorrebbero combattere.

Mondi da cui ci sentiamo sempre più distanti.

WI
Essere un filosofo non è solamente avere pensieri sottili, e neppure fondare una scuola, ma amare la sapienza al punto da vivere secondo i suoi dettami, con una vita semplice, indipendente, magnifica e fiduciosa. E risolvere alcuni dei problemi della vita, non solo nella teoria ma nella pratica

https://www.weltanschauung.info/2023/01/walden-di-hdthoreau.html?m=1
Un'escalation in Israele potrebbe innescare una reazione a catena. I palestinesi non hanno alcuna possibilità in una guerra del genere, perché non possono distruggere Israele o infliggergli una sconfitta militare significativa, ma anche Israele non ha nulla per cui combattere. La Palestina è tecnicamente territorio israeliano, che non controlla e non può controllare in nessun caso. È altrettanto impossibile distruggere fisicamente tutti i palestinesi.
Se fossimo in una situazione internazionale diversa, i palestinesi potrebbero contare sulla compassione della sinistra internazionale, ma gli Stati Uniti sono guidati da neocons e globalisti. Di certo non si preoccupano dei palestinesi, anche se non sono nemmeno troppo vicini alle politiche nazionaliste di Israele.
Ma è la reazione a catena - e soprattutto il comportamento degli Stati islamici (in primo luogo Iran, Turchia, Arabia Saudita, altri Stati del Golfo ed Egitto) - che potrebbe essere la logica continuazione. O almeno, questo è ciò che gli strateghi di Hamas potrebbero aver avuto in mente quando hanno deciso di iniziare il conflitto.
Il multipolarismo si sta rafforzando, l'intensità dell'egemonia occidentale nel non-occidente collettivo si sta indebolendo. Gli alleati dell'Occidente nel mondo islamico - soprattutto la Turchia e i sauditi - non seguono automaticamente ogni ordine di Washington. Questa è la situazione in cui il polo islamico, che di recente si è unito in modo provocatorio ai BRICS, sarà messo alla prova.
Naturalmente, il conflitto potrebbe estendersi ad altri territori. Non si può escludere il coinvolgimento dell'Iran e di Hezbollah, il che significa il potenziale trasferimento delle ostilità ai territori del Libano e della Siria. Nello stesso Israele ci sono abbastanza palestinesi che odiano ferocemente gli ebrei. Tutto questo potrebbe avere conseguenze imprevedibili.
A mio avviso, gli Stati Uniti e i globalisti cercheranno di spegnere tutto ora, poiché non possono ottenere nulla di buono da un'ulteriore escalation.
Un'altra cosa: le analogie tra separatismo, irredentismo, ecc. in diverse regioni del mondo non sono più valide. L'Occidente riconosce sia l'unità territoriale sia il diritto alla secessione dei popoli quando ne trae vantaggio e non li riconosce quando non sono vantaggiosi. Non ci sono regole. In effetti, dovremmo trattare la questione allo stesso modo (e in effetti lo facciamo). Ciò che è favorevole a noi è giusto.
Nel conflitto israelo-palestinese, è difficile - almeno per ora - che la Russia scelga una sola parte. Ci sono pro e contro in ogni configurazione. I legami con i palestinesi sono antichi e, ovviamente, sono vittime, ma il fianco destro di Israele cerca anche di perseguire una politica neutralmente amichevole nei confronti della Russia e, così facendo, si discosta dalla selvaggia e inequivocabile russofobia dell'Occidente collettivo.
Molto dipenderà ora dall'evoluzione degli eventi futuri.
Sì, e naturalmente non dobbiamo perdere di vista la dimensione escatologica degli eventi. I palestinesi hanno chiamato la loro operazione "Tempesta di Al-Aqsa", cioè la tensione intorno a Gerusalemme e all'orizzonte messianico (per Israele) della costruzione del Terzo Tempio sul Monte del Tempio (impossibile senza demolire la Moschea di Al-Aqsa, importante santuario musulmano) sta crescendo di nuovo. I palestinesi stanno cercando di accendere la sensibilità escatologica dei musulmani - sia degli sciiti, che sono sempre più sensibili a questo tema, sia dei sunniti (del resto, non sono estranei ai motivi della fine del mondo e della battaglia finale). Israele e il sionismo sono il Dajjal per i musulmani.
Fino a che punto sia una cosa seria, lo vedremo presto, ma in ogni caso è chiaro che chi ignora l'escatologia non capirà nulla della grande politica moderna. E non solo in Medio Oriente, anche se lì è più evidente.

Aleksandr Dugin
Il 9 ottobre, alle 22.39 di sessant'anni fa, la vela bianca del progresso in calcestruzzo veniva scavalcata dall'onda di morte che procurò in soli quattro minuti 1910 vittime (alcune mai trovate) nei pressi di quella che era ed è chiamata "la diga del Vajont" spazzando via interi paesi.

https://www.weltanschauung.info/2023/10/il-disastro-del-vajont.html?m=1
Miss Portogallo la vince un uomo.
Un becero concorso di bellezza non è un problema su cui dibattere, ma il punto è un altro.
Un concorso di bellezza per donne lo vince un uomo e non accade nulla, è ritenuto normale, d'altronde cambiano le parole, non è un uomo a vincere ma "una donna transgender".

Certo, c'è ancora una buona fetta della popolazione mondiale che rimane esterefatta da notizie simili ma la parte occidentale più "istruita", supporta queste stramberie, basta leggere i commenti sotto la notizia dei quotidiani più letti. C'è chi si complimenta "sei bellissima" (issimA?), chi credendosi evoluto afferma "ha il diritto di sentirsi come meglio crede!" e così via di banalità in banalità.

Ad ogni modo ribadiamo, la notizia passa come normale. Un uomo vince ad un concorso di bellezza per donne. Ripetiamolo assieme, un uomo vince un concorso di bellezza per donne.
Un uomo vince un concorso di bellezza per donne. Cosa c'è di male? Medievali.
Va tutto bene.

WI
Era il 1985, Bettino Craxi, dopo la famosa "Crisi di Sigonella" parlò così in Parlamento:

Vedete, io contesto all’Olp l’uso della lotta armata non perché ritenga che non ne abbia diritto, ma perché sono convinto che lotta armata e terrorismo non risolveranno il problema della questione palestinese. L’esame del contesto mostra che lotta armata e terrorismo faranno solo vittime innocenti, ma non risolveranno il problema palestinese. Non contesto però la legittimità del ricorso alla lotta armata che è cosa diversa”. 

Altri tempi. Ne è passata di acqua sotto i ponti nel frattempo.
Sulla questione israelo-palestinese è già stato detto tutto negli anni. Chi è interessato a comprendere può trovare materiale di ogni genere.

Quello che vogliamo risottolineare in questi giorni di guerriglia è solo una cosa, ovvero che il giornalismo occidentale non è credibile e non può spiegare né raccontare alcuna guerra.
Sono faziosi e scorretti, come in tutti gli ambiti d'altronde.
Come non notare per esempio la diversità con cui da sempre vengono considerati i morti, a seconda della nazionalità.
Se sono morti occidentali o israeliani trattasi di crimini contro l'umanità, se invece siriani, iracheni, yemeniti divengono numeri da trafiletto.

Detto questo, crediamo che la situazione sia molto più intricata e oscura di quanto stanno raccontando. Non è una lotta buoni/cattivi ma qualcosa di più ampio e complesso che ovviamente la stampa non racconterà mai, impegnata com'è a creare una narrazione di pancia per indurre le masse ad avere le posizioni che servono a lorsignori.

WI
Ci segnalate che il quotidiano "La Verità" sta sostenendo a spron battuto la narrazione proIsraele. E dunque? Ci sarebbe da stupirsi?

Specialmente in questi ultimi anni in molti hanno elevato a paladini della libera informazione personaggi e testate critiche con la gestione pandemica, dimenticando tutto il resto.
Un esempio tra i tanti? La dottoressa De Mari che scrive proprio su "La Verità", paladina delle piazze no green pass, è stata una di quelle che negli anni ne ha dette di ogni sulla causa palestinese arrivando a insultare persino Vittorio Arrigoni appena morto (leggere la lettera dei familiari di Arrigoni alla De Mari per capire).

Essere contro la narrazione pandemica non è sinonimo di ampiezza di vedute, né tantomeno di onestà intellettuale.
Poi è legittimo farsi la propria idea su talune questioni, ma senza abbracciare acriticamente le versioni mainstream e fare da eco alla propaganda.

WI
Esiste un inganno nel mito del "voler vivere in pace" nel 2023 (a livello individuale non mondiale), come se per vivere in pace fosse assoluto il fare finta che: che tutto sia passato, che va tutto bene, che basta dimenticare, che non ci sono conseguenze.
Come se chi si rende conto del tempo che stiamo vivendo non fosse capace di godersi una serata con gli amici, una passeggiata, un tramonto, un camino acceso, la bellezza dei figli, una chiacchierata con un fratello, un bel film, un buon bicchiere di vino.
Nel mito dei "vogliamo vivere in pace" chi rifiuta la menzogna è sempre arrabbiato.
Eppure la realtà è che la consapevolezza del tempo in cui siamo chiamati a vivere fa gustare con più profondità l'amicizia, il tempo con le persone care, la bellezza, la vita spirituale. Porta a evitare le discussioni inutili, le conoscenze superficiali, le maniere di facciata, le ipocrisie, il tempo buttato, il tempo che ci insegue, il chiacchiericcio. Tutto ha un suono e un colore diverso, le priorità si rimettono in fila. Il silenzio, la lentezza, l'incontro tra anime affini scandiscono il tempo.
Soggetto radicale, ultima incarnazione ermeneutica di una serie di figure che lungimiranti profeti degli ultimi tempi hanno tratteggiato in folgoranti intuizioni (Nietzsche, Jünger ed Evola, giusto per citare i più influenti), egli è colui che, abbandonati tutti i riferimenti e i sostegni tradizionali, trova in sé stesso e solo in sé stesso il senso, la trascendenza e il sacro, ossia ciò che l'epoca premoderna garantisce per specifiche caratteristiche cicliche, ciò che il moderno oblia a favore dell'immanenza, e ciò che il postmoderno perverte e surroga in forme infernali.

https://www.weltanschauung.info/2023/10/teoria-e-fenomenologia-del-soggetto.html?m=1
I fattori emotivi sono l'elemento più inappropriato per giudicare uno scenario di guerra o un contesto geopolitico. Evocare il dramma delle morti, la tragedia della violenza, lo scempio della distruzione per indurre una presa di posizione unilaterale e fanatica è un gioco sporco, a cui la propaganda ricorre corroborandone gli effetti con slogan e semplificazioni martellanti.
Un sano realismo imporrebbe innanzitutto la consapevolezza che la guerra è sempre un affare sporco di sangue e compromesso, e che ovunque possiamo trovare vittime, eroi, carnefici, e martiri da esibire a favore della causa di turno. Inoltre, per quanto possibile, sarebbe opportuna una preventiva presa di distanza dal fatto bruto, per considerare in prospettiva gli esiti e le conseguenze di possibili scenari risolutivi.
Invitiamo tutti a chiedersi: quale nuovo ordine sorgerebbe da una vittoria Nato sulla Russia, a fronte di una inverosimile cacciata dei russi dagli ex territori ucraini?
Se Israele confermasse la sua hybris sfrontata radendo al suolo ciò che resta della comunità palestinese nella striscia di Gaza, realizzando così il suo mai celato desiderio di annettere i territori occupati in barba a qualsiasi risoluzione Onu o condanna internazionale, quali sarebbero gli esiti di tale politica di forza nel contesto geopolitico del Medioriente e nel processo di risveglio dell'orgoglio islamico?
Ognuno, a monte di qualsiasi partecipazione emotiva e cordoglio, dovrebbe cercare di darsi queste risposte.

WI
Due giorni fa abbiamo letto: "Il ministro della Difesa israeliano ha ordinato l’assedio totale di Gaza: stop a cibo, luce, acqua e benzina."

In sostanza annunciava un crimine contro l'umanità tra gli applausi scroscianti delle liberaldemocrazie e della stampa.
 
Siamo alle solite, ecco il tipico esempio di tifo cialtrone da parte di chi vorrebbe far credere di raccontare o trattare una guerra con serietà. Fingono imparzialità, ma in realtà eiaculano ogni volta che Israele attacca, come se si trattasse di un gioco e non morissero civili inermi.

Ricordiamo per esempio che dopo l'11 settembre, un noto quotidiano italiano titoló il giorno successivo: "Forza America attacca".
Questo è il loro modus operandi. Fingono di narrare dei fatti, in realtà fanno i tifosi e distorcono la realtà a piacimento del padrone.

Tutto dal loro laido divano di casa, ovviamente.

WI
Le industrie dell'auto e i loro indotti stanno licenziando a più non posso negli ultimi tempi. Motivi? La transizione ecologica dicono..

Ad ogni modo, quello che si prospetta è che per molti cittadini la mobilità sarà un problema sociale pesante con costi delle vetture nuove inaccostabili, un mercato dell' usato carissimo e le assicurazioni in spaventoso aumento (studi indicano da +40 a +200% di costi riparazione veicolo elettrico).

Tutta la fiscalità oggi sui carburanti da petrolio dovrà inevitabilmente gravare anche sull'energia elettrica per far quadrare i conti degli stati, quindi l'elettricità andrà alle stelle.
L'obiettivo è che solamente pochi facoltosi possano permettersi un'auto e la relativa libertà di movimento.

Il progresso...

WI
Bizzarro, no?

Quel simbolo su un qualcosa che rappresentò la sua antica disfatta dimostra, ancora una volta, che la storia è completamente ribaltata.

Buonanotte.
Dopo il quotidiano "La Verità", un altro idolo dei "dissidenti" crolla miseramente.

Tal Mario Giordano, che secondo molti era da seguire perché "contro i vaccini", ieri sera fa una puntata patetica sparando a zero sui "terroristi" palestinesi e tutti coloro che ne prendono le difese (ovvero quelli che cercano di ragionare sulla complessità degli eventi senza tifare starnazzando).
Cita la Fallaci, invita Magdi Allam, sbraita, tifa, fa propaganda e altera la realtà....allora come la mettiamo? Eravamo noi ad avere la puzza sotto il naso o forse ora capite che il Giordano di turno serviva per dare un minimo di contrappeso istituzionale e ben educato sui media nazionali? Ricordiamo che la presunta “pluralità di pensiero” è il sale della finzione democratica.

Chissà che qualcuno non si renda conto una volta per tutte che qui non spariamo a zero sui "dissidenti" per sport o per sentirci migliori di qualcuno, semplicemente facciamo umilmente notare che chi sta sui grandi schermi ha sempre un suo ruolo ben definito, non è certo una scheggia incontrollata in grado di infastidire qualcuno.
Le basi, le basi...

WI
Vi siete mai chiesti perché sui social e sui media proliferano notizie che propongono le seguenti storie "edificanti"?

- Da trent'anni senza luce e gas: andiamo a conoscere Tonino.

- In due, quattro gatti e otto cani girano il mondo con un camper degli anni Cinquanta e vivono delle "visualizzazioni" dei loro video su TikTok.

- L'uomo che ha rinunciato ai vestiti: ma in paese gli vogliono tutti bene e gli offrono il caffè.

- È l'unica abitante di questo borgo abbandonato. Non ha la macchina e scende giù un paese una volta alla settimana per fare del baratto.

- Non si lava da quando aveva 18 anni: si può vivere anche senz'acqua corrente.

EG
L'unica "democrazia" del Medio Oriente, a causa delle violente incursioni di Hamas, per rappresaglia usa un embargo totale che colpisce 2.000.000 di persone, lasciandole senza acqua, senza elettricità e senza medicine, bombardando per giunta la loro terra con armi al fosforo, sulla carta "proibite".

Si pensi all'Ucraina, di come la Russia sacrificando un grande numero di soldati utilizzi un metodo diverso da quasi due anni, pur potendo fare tabula rasa, in modo da non colpire oltremodo i civili, eppure la "reductio ad hitlerum" di Putin è praticamente quotidiana.

Questo dimostra come "loro" non rispondano ad alcun principio se non a quello della vendetta, senza alcuna proporzione e senza dimostrare quella superiorità morale che dovrebbe appartenere a quello che si definisce "popolo eletto" in uno Stato "democratico".

Prima di appiccicare etichette e di spiattellare sui profili in rete, sui monumenti e sui balconi quella bandiera bianca e blu stellata sarebbe utile riflettere.

DB