Weltanschauung Italia
22.9K subscribers
717 photos
36 videos
4 files
673 links
Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

www.weltanschauung.info

https://amzn.eu/d/7lLH8ld

https://www.amazon.it/dp/B0BPQNCJNG

https://amzn.eu/d/2NkoyII
Download Telegram
Sempre lo stesso film. È una pellicola che si ripete costantemente negli anni.
Ogni volta che sale al governo il cosiddetto centrodestra ecco arrivare i giovini delle facoltà umanistiche a protestare contro 'il fascismo".

Non sono serviti anni e anni di cambi tra governi diversi di facciata ma identici nei programmi dell'agenda neoliberista.
Niente da fare, abbiamo i soliti studenti brachicefali ed i centri sociali che sono convinti di avere una coscienza politica e lo dimostrano sbraitando a vanvera contro "la destra" che li opprime.

Poveracci.

WI
OSCURITÀ E CHIAREZZA DEL PENSIERO

" Le cose profonde sono sempre preparate e avvolte da una certa oscurità: le stelle brillano soltanto di notte. Ma vediamo anche notti senza stelle. Questa immagine ci offre la possibilità di distinguere tra oscurità per eccesso di ricchezza e l’oscurità per carenza. Per il pensatore profondo, la preoccupazione della chiarezza, il problema dello stile, risiedono nel dissipare non tanto l’oscurità della notte che fa parte del suo oggetto, ma soltanto le nubi che velano gli astri. Quanto al pensatore superficiale, per poco che possieda talento, non gli è difficile risultar chiaro: il mondo profondo della notte essendogli sconosciuto. Il pensiero e la poesia profonda hanno due nemici: la luce del giorno e le nubi che oscurano le stelle. La loro notte è oscura ma limpida. Questa oscurità limpida caratterizza le grandissime opere. L’oscurità dell’uomo superficiale (ossia l’oscurità dell’impotenza e della goffaggine tecnica) somiglia ad una giornata di fitta nebbia: l’oscurità dell’uomo profondo (l’oscurità nata, cioè, dalla comunione con il mistero) è assai simile ad una notte stellata."

Buona notte.
Ci segnalano che un gentile professore ironizza costantemente sui propri canali sul fatto che qui su WI ci sarebbero utenti "negazionisti della Shoah" in area commenti.

Vede caro professore, quando lei, a marzo 2020, cambiava il suo avatar di facebook con "io resto a casa" (eh sì, è andata così ) noi qui venivamo già etichettati come "negazionisti" della "pandemia". Furono molti quelli che ci rimasero male per questo appellativo che i media affibbiarono immediatamente a chi mostrava perplessità sulla narrazione pandemica. Ma come, pensarono, ci accostano a quelli che negano la Shoah? Come si permettono?
In realtà si è trattato di un prevedibile meccanismo, le tecniche utilizzate sono sempre le medesime.
Tirare fuori quell'etichetta dal cilindro, serviva in quei giorni a stigmatizzare l'avversario, così come era servita fino ad allora a stigmatizzare quelli che si occupavano di revisionismo storico nel dopoguerra in maniera imparziale.

I miti fondativi di nuovi ordini non possono essere discussi. Ma questo purtroppo, personaggi come tal professore non lo possono capire, non avendo l'onestà intellettuale per approfondire argomenti spinosi che preferiscono dare per scontati, così come storia ufficiale racconta. Ed è per soggetti del genere che poi il sistema ha gioco facile e coglie sempre tutti impreparati.

Comunque, vogliamo dire al professore di non perdere il suo tempo a leggere un' area commenti che lo scandalizza così tanto. Qui continueremo a non censurare, non importa quanto strampalate possano essere le teorie che vengono proposte.
Ci sono già tutti gli altri canali che gridano al pericolo bruto del fascismo/nazismo appena si sfiorano certi argomenti. Noi no, a costo di prenderci noi stessi questa etichetta.

Stia sereno professore.

WI
Condoglianze alle famiglie delle vittime dell'incidente di Mestre.

Siamo alle solite.
Vedete, il fatto che il conducente possa aver avuto un malore e qualcuno possa pensare sia riconducibile alle vaccinazioni è lecito. Ma che canali e influencer titolino "Malore!", "Per colpa del vaccino sono morte 20 persone!" lo troviamo davvero indegno.

Il discorso è sempre lo stesso, non si può continuare a vendere questa narrazione spazzatura in cui senza sapere le reali cause si spara a zero per partito preso. No, non è corretto.

È così difficile fare silenzio e rispettare le vittime? O è più importante alimentare sospetti per ottenere like e denari?

WI
Se ci fosse stato un guard rail adeguato forse a Mestre non sarebbe successa questa tragedia stradale.

Perché la verità è questa, il malore, la distrazione o qualsiasi evento improvviso può mandare fuori strada qualsiasi mezzo, macchina, auto, moto, camion o bus.

Un ponte sopraelevato non può avere barriere vetuste e inadeguate, incapaci di resistere all' urto dei mezzi che circolano nella sede stradale, se ne vedono tutti i giorni, ovunque.

Per cosa paghiamo tasse, pedaggi e bolli?

Per rischiare la vita tra buche, strade buie, asfalto saponetta e guard rail arrugginiti che cederebbero anche con l'urto di triciclo?

Oramai l'indignazione in questo Paese è permanente.

DB
C'è un altro argomento tabù per gli utenti medi che vivono di controinformazione: il malore improvviso.

Appena si fa notare alle persone che approcciarsi al fenomeno "malori" in stile Paragone (ovvero titolone MALORE e clickbait per acchiappare soldi persino quando si tratta di verruche) allora scattano gli indignati: "voi da che parte state??Siete gatekeeper! Volete nascondere la verità!Tolgo il like!!"

Piantatela di venire qui ad avvelenare il clima con le vostre paturnie, abbiamo denunciato tutta la narrazione pandemica per primi qui sui social e allo stesso modo siamo qui a segnalare i furbetti che cavalcano le onde del dissenso.
Ma non vi rendete conto che vi osservano, cercano una fetta di marketing e poi creano le notizie ad hoc per voi? Davvero credete che sia controinformazione?

Un approccio serio alla questione non è quello di andare dietro al mainstream che parla di malori (vi siete chiesti perché lo fanno?) e fargli successivamente il controarticolo dicendo che "ha stato il vaccinoh".
La questione va affrontata seriamente prendendo in considerazione dati e molteplici fattori. Ovviamente ogni dubbio sugli inutili e dannosi sieri è lecito.

Qui nessuno è venuto mai a chiedevi like o donazioni. Abbiamo dei difetti ma non ci sono secondi fini su WI. Semplicemente cerchiamo di ponderare e dare valutazioni equilibrate senza andar dietro a fenomeni da baraccone. Non vi piace? Uscite pure, ci rendiamo conto che molta gente è qui solo per la questione "pandemia" ma noi esistiamo dal 2011 non dal 2020. Non ci mancherete affatto se questi sono i vostri approcci.

Scusate lo sfogo ma non se ne può più.

Buona serata.

WI
Ci dicono che siamo troppo rigidi sulle critiche all'istituzione scuola.
Ma davvero? Vorremmo ricordare, a chi ha la memoria corta, cosa è accaduto di recente, perché è molto indicativo.

Gli insegnanti non sierati sono stati sospesi, privati dello stipendio, demansionati e obbligati al doppio delle ore ed è stato vietato loro di incontrare gli studenti. Alla fine gli hanno concesso 36 ore di lavoro demansionato decurtandogli lo stipendio.

Capite? Fu banalmente una punizione pubblica in pieno stile "colpirne uno per educarne cento" che nulla aveva a che fare con motivazioni di tipo sanitario.

A scuola gli insegnanti che non si allineano vengono messi subito in riga e i ragazzi imparano a piegare la testa per convenienza.

Senza alcuna esagerazione affermiamo che la scuola dove mandiamo i nostri figli è un vero e proprio campo di rieducazione.

WI
Ottobre 2023, band "alternative" annullano concerti poiché "bosidivi" al tampone.

Bravi ragazzi, la sicurezza prima di tutto.
Ci va responsabilità!
"Meglio farsi un controllo, che male può fare?".

Gli amici di Cento elefanti ci ricordano che siamo nel mese della sensibilizzazione sul cancro al seno ("PinkTober", l'Ottobre rosa).
Chi lo ha creato? Un'azienda farmaceutica che detiene brevetti "di successo" per prodotti farmaceutici proprio per il trattamento del cancro al seno. Casualità.

Ci ritroviamo di fronte ad una vera è propria campagna di marketing intenta a convincere donne sane a sottoporsi a scansione del proprio seno con mammografie radioattive, spesso trovando malattie che semplicemente non esistono.

Avvengono così epidemie di sovradiagnosi e sovratrattamenti con un immenso numero di cause ampiamente ignorate dall’establishment medico convenzionale.
Si è parlato più volte, specie in questi ultimi anni, di unione tra "dissidenti".
La realtà però, come abbiamo avuto modo di verificare, è composta solamente da personalismi ed ego spropositati.

Il mondo della dissidenza ha per esempio un suo "filosofo" di riferimento. Il ragazzo parla bene, ha anche delle posizioni interessanti rispetto alla narrazione dominante. Sfogliando qua e là nel web però si notano dinamiche.
Certo, nella propria attività ognuno guadagna come meglio crede, ma mettersi a sponsorizzare giochini online o andare su cameo a chiedere soldi per video dediche diviene davvero difficile da commentare.

Non è il solo ad avere questi approcci fatti di continue richieste di donazioni, abbonamenti, clickbait, selfie, soldi e ancora soldi.

La verità è che trattasi di ambienti scellerati, che riproducono nel piccolo le stesse logiche misere del mondo che vorrebbero combattere.

Mondi da cui ci sentiamo sempre più distanti.

WI
Essere un filosofo non è solamente avere pensieri sottili, e neppure fondare una scuola, ma amare la sapienza al punto da vivere secondo i suoi dettami, con una vita semplice, indipendente, magnifica e fiduciosa. E risolvere alcuni dei problemi della vita, non solo nella teoria ma nella pratica

https://www.weltanschauung.info/2023/01/walden-di-hdthoreau.html?m=1
Un'escalation in Israele potrebbe innescare una reazione a catena. I palestinesi non hanno alcuna possibilità in una guerra del genere, perché non possono distruggere Israele o infliggergli una sconfitta militare significativa, ma anche Israele non ha nulla per cui combattere. La Palestina è tecnicamente territorio israeliano, che non controlla e non può controllare in nessun caso. È altrettanto impossibile distruggere fisicamente tutti i palestinesi.
Se fossimo in una situazione internazionale diversa, i palestinesi potrebbero contare sulla compassione della sinistra internazionale, ma gli Stati Uniti sono guidati da neocons e globalisti. Di certo non si preoccupano dei palestinesi, anche se non sono nemmeno troppo vicini alle politiche nazionaliste di Israele.
Ma è la reazione a catena - e soprattutto il comportamento degli Stati islamici (in primo luogo Iran, Turchia, Arabia Saudita, altri Stati del Golfo ed Egitto) - che potrebbe essere la logica continuazione. O almeno, questo è ciò che gli strateghi di Hamas potrebbero aver avuto in mente quando hanno deciso di iniziare il conflitto.
Il multipolarismo si sta rafforzando, l'intensità dell'egemonia occidentale nel non-occidente collettivo si sta indebolendo. Gli alleati dell'Occidente nel mondo islamico - soprattutto la Turchia e i sauditi - non seguono automaticamente ogni ordine di Washington. Questa è la situazione in cui il polo islamico, che di recente si è unito in modo provocatorio ai BRICS, sarà messo alla prova.
Naturalmente, il conflitto potrebbe estendersi ad altri territori. Non si può escludere il coinvolgimento dell'Iran e di Hezbollah, il che significa il potenziale trasferimento delle ostilità ai territori del Libano e della Siria. Nello stesso Israele ci sono abbastanza palestinesi che odiano ferocemente gli ebrei. Tutto questo potrebbe avere conseguenze imprevedibili.
A mio avviso, gli Stati Uniti e i globalisti cercheranno di spegnere tutto ora, poiché non possono ottenere nulla di buono da un'ulteriore escalation.
Un'altra cosa: le analogie tra separatismo, irredentismo, ecc. in diverse regioni del mondo non sono più valide. L'Occidente riconosce sia l'unità territoriale sia il diritto alla secessione dei popoli quando ne trae vantaggio e non li riconosce quando non sono vantaggiosi. Non ci sono regole. In effetti, dovremmo trattare la questione allo stesso modo (e in effetti lo facciamo). Ciò che è favorevole a noi è giusto.
Nel conflitto israelo-palestinese, è difficile - almeno per ora - che la Russia scelga una sola parte. Ci sono pro e contro in ogni configurazione. I legami con i palestinesi sono antichi e, ovviamente, sono vittime, ma il fianco destro di Israele cerca anche di perseguire una politica neutralmente amichevole nei confronti della Russia e, così facendo, si discosta dalla selvaggia e inequivocabile russofobia dell'Occidente collettivo.
Molto dipenderà ora dall'evoluzione degli eventi futuri.
Sì, e naturalmente non dobbiamo perdere di vista la dimensione escatologica degli eventi. I palestinesi hanno chiamato la loro operazione "Tempesta di Al-Aqsa", cioè la tensione intorno a Gerusalemme e all'orizzonte messianico (per Israele) della costruzione del Terzo Tempio sul Monte del Tempio (impossibile senza demolire la Moschea di Al-Aqsa, importante santuario musulmano) sta crescendo di nuovo. I palestinesi stanno cercando di accendere la sensibilità escatologica dei musulmani - sia degli sciiti, che sono sempre più sensibili a questo tema, sia dei sunniti (del resto, non sono estranei ai motivi della fine del mondo e della battaglia finale). Israele e il sionismo sono il Dajjal per i musulmani.
Fino a che punto sia una cosa seria, lo vedremo presto, ma in ogni caso è chiaro che chi ignora l'escatologia non capirà nulla della grande politica moderna. E non solo in Medio Oriente, anche se lì è più evidente.

Aleksandr Dugin
Il 9 ottobre, alle 22.39 di sessant'anni fa, la vela bianca del progresso in calcestruzzo veniva scavalcata dall'onda di morte che procurò in soli quattro minuti 1910 vittime (alcune mai trovate) nei pressi di quella che era ed è chiamata "la diga del Vajont" spazzando via interi paesi.

https://www.weltanschauung.info/2023/10/il-disastro-del-vajont.html?m=1
Miss Portogallo la vince un uomo.
Un becero concorso di bellezza non è un problema su cui dibattere, ma il punto è un altro.
Un concorso di bellezza per donne lo vince un uomo e non accade nulla, è ritenuto normale, d'altronde cambiano le parole, non è un uomo a vincere ma "una donna transgender".

Certo, c'è ancora una buona fetta della popolazione mondiale che rimane esterefatta da notizie simili ma la parte occidentale più "istruita", supporta queste stramberie, basta leggere i commenti sotto la notizia dei quotidiani più letti. C'è chi si complimenta "sei bellissima" (issimA?), chi credendosi evoluto afferma "ha il diritto di sentirsi come meglio crede!" e così via di banalità in banalità.

Ad ogni modo ribadiamo, la notizia passa come normale. Un uomo vince ad un concorso di bellezza per donne. Ripetiamolo assieme, un uomo vince un concorso di bellezza per donne.
Un uomo vince un concorso di bellezza per donne. Cosa c'è di male? Medievali.
Va tutto bene.

WI
Era il 1985, Bettino Craxi, dopo la famosa "Crisi di Sigonella" parlò così in Parlamento:

Vedete, io contesto all’Olp l’uso della lotta armata non perché ritenga che non ne abbia diritto, ma perché sono convinto che lotta armata e terrorismo non risolveranno il problema della questione palestinese. L’esame del contesto mostra che lotta armata e terrorismo faranno solo vittime innocenti, ma non risolveranno il problema palestinese. Non contesto però la legittimità del ricorso alla lotta armata che è cosa diversa”. 

Altri tempi. Ne è passata di acqua sotto i ponti nel frattempo.
Sulla questione israelo-palestinese è già stato detto tutto negli anni. Chi è interessato a comprendere può trovare materiale di ogni genere.

Quello che vogliamo risottolineare in questi giorni di guerriglia è solo una cosa, ovvero che il giornalismo occidentale non è credibile e non può spiegare né raccontare alcuna guerra.
Sono faziosi e scorretti, come in tutti gli ambiti d'altronde.
Come non notare per esempio la diversità con cui da sempre vengono considerati i morti, a seconda della nazionalità.
Se sono morti occidentali o israeliani trattasi di crimini contro l'umanità, se invece siriani, iracheni, yemeniti divengono numeri da trafiletto.

Detto questo, crediamo che la situazione sia molto più intricata e oscura di quanto stanno raccontando. Non è una lotta buoni/cattivi ma qualcosa di più ampio e complesso che ovviamente la stampa non racconterà mai, impegnata com'è a creare una narrazione di pancia per indurre le masse ad avere le posizioni che servono a lorsignori.

WI
Ci segnalate che il quotidiano "La Verità" sta sostenendo a spron battuto la narrazione proIsraele. E dunque? Ci sarebbe da stupirsi?

Specialmente in questi ultimi anni in molti hanno elevato a paladini della libera informazione personaggi e testate critiche con la gestione pandemica, dimenticando tutto il resto.
Un esempio tra i tanti? La dottoressa De Mari che scrive proprio su "La Verità", paladina delle piazze no green pass, è stata una di quelle che negli anni ne ha dette di ogni sulla causa palestinese arrivando a insultare persino Vittorio Arrigoni appena morto (leggere la lettera dei familiari di Arrigoni alla De Mari per capire).

Essere contro la narrazione pandemica non è sinonimo di ampiezza di vedute, né tantomeno di onestà intellettuale.
Poi è legittimo farsi la propria idea su talune questioni, ma senza abbracciare acriticamente le versioni mainstream e fare da eco alla propaganda.

WI
Esiste un inganno nel mito del "voler vivere in pace" nel 2023 (a livello individuale non mondiale), come se per vivere in pace fosse assoluto il fare finta che: che tutto sia passato, che va tutto bene, che basta dimenticare, che non ci sono conseguenze.
Come se chi si rende conto del tempo che stiamo vivendo non fosse capace di godersi una serata con gli amici, una passeggiata, un tramonto, un camino acceso, la bellezza dei figli, una chiacchierata con un fratello, un bel film, un buon bicchiere di vino.
Nel mito dei "vogliamo vivere in pace" chi rifiuta la menzogna è sempre arrabbiato.
Eppure la realtà è che la consapevolezza del tempo in cui siamo chiamati a vivere fa gustare con più profondità l'amicizia, il tempo con le persone care, la bellezza, la vita spirituale. Porta a evitare le discussioni inutili, le conoscenze superficiali, le maniere di facciata, le ipocrisie, il tempo buttato, il tempo che ci insegue, il chiacchiericcio. Tutto ha un suono e un colore diverso, le priorità si rimettono in fila. Il silenzio, la lentezza, l'incontro tra anime affini scandiscono il tempo.
Soggetto radicale, ultima incarnazione ermeneutica di una serie di figure che lungimiranti profeti degli ultimi tempi hanno tratteggiato in folgoranti intuizioni (Nietzsche, Jünger ed Evola, giusto per citare i più influenti), egli è colui che, abbandonati tutti i riferimenti e i sostegni tradizionali, trova in sé stesso e solo in sé stesso il senso, la trascendenza e il sacro, ossia ciò che l'epoca premoderna garantisce per specifiche caratteristiche cicliche, ciò che il moderno oblia a favore dell'immanenza, e ciò che il postmoderno perverte e surroga in forme infernali.

https://www.weltanschauung.info/2023/10/teoria-e-fenomenologia-del-soggetto.html?m=1