Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Giacché può dirsi non esistere un solo campo nel quale la guerra segreta in qualche modo non si sia svolta e non continui a svolgersi tuttora. Il più importante campo per l’applicazione della conoscenza delle armi della guerra occulta è, tuttavia, quello interno, è il proprio pensiero. È qui che bisognerebbe stare in guardia, è qui che si dovrebbe essere capaci di riconoscere le influenze sottili che in dati frangenti cercano di suggerirci certe idee e certe reazioni. Giunti a tanto, quand’anche non fosse ancora possibile individuare nell’ambiente gli avversari, essi, quali pur siano, troverebbero a poco a poco sbarrate le vie principali della loro azione segreta.

Non si tratta di speculazioni filosofiche né di fantasticherie. Siamo convinti che nessun dirigente o combattente sul fronte della contro-sovversione e della tradizione può considerarsi maturo e all’altezza dei suoi compiti prima di aver sviluppato in sé la facoltà di presentire questo mondo di cause sotterranee tanto da affrontare l’avversario nel terreno adatto.

J.Evola
Ecco i manifesti che spuntano nelle città italiane.
Vuoi diplomarti? Basta pagare, ti fanno pure lo sconto e in pochi mesi "tutti promossi".
Vuoi laurearti? E che problema c'è? Iscriviti all'università Y e con qualche rata da veri usurai ti regalano pure quella con qualche test a crocette.

Ecco l'immagine della scuola, luogo che fa credere a qualsiasi stupido di essere intelligente poiché certificato.

Chiudete le scuole, diceva Papini 90 anni fa, chissà cosa direbbe oggi di fronte a questo ulteriore scempio.

WI
Si potrebbe pensare che la persona taciturna non abbia nulla di valore da dire, segno di una mente spenta o distratta;
si potrebbe pensare che la persona loquace abbia cose interessanti da condividere, segno di una mente curiosa e attiva.

Eppure il taciturno spesso ha un dialogo interiore intenso e profondo, non intaccato dal processo di verbalizzazione;
il loquace guarda e agisce fuori da sé, raramente dentro di sé.
Il primo mette puntualmente a disagio il secondo poiché il fiume di parole che precede quest'ultimo spesso cela la paura dell'introspezione.
E l'introspezione necessita di spazio e silenzio.

Ognuno di noi è loquace e taciturno, in misura variabile e a periodi alterni della nostra vita. A volte passiamo dall'uno all'altro nell'arco di qualche ora. Ciò è sano. Quel ch'è insalubre, invece, è rimanere stabilmente in uno solo di questi "contenitori".

L'arte del silenzio ci insegna a dar il giusto valore alle parole pronunciate.

Dal canale Cento Elefanti
Nel mondo di costei forse è possibile che tutti guadagnino migliaia di euro mostrando a pagamento su internet piedi, culi e tette, ma il mondo vero richiede, per fortuna, persone che lo facciano funzionare e progredire, che purtroppo sono in massima parte sfruttate a causa di un sistema economico iniquo, tra precariato, contratti da fame e orari infami, il tutto con il beneplacito dei governi.

Una colpa ce l'abbiamo, ovvero quella di permettere a lei e ai suoi simili non solo di guadagnare vendendo virtualmente il proprio corpo, ma anche di sputare sentenze sui lavoratori.

Esiste anche una colpa più grande, quella di non dimostrarsi capaci di defenestrare una classe politica ed imprenditoriale indegna che poggia sul capitalismo più infame possibile.

DB
A differenza del mito, che è il codice di una rivelazione primordiale, le fiabe nascono dal libero gioco dell'anima di un popolo, il quale precipita e sedimenta in forma narrativa, al fine di essere conservato e tramandato.

https://www.weltanschauung.info/2021/01/fiabe-una-pedagogia-spirituale.html?m=1
Il mondo moderno è angosciato, si crede già morto o sul punto di morire e non vede attorno a sé altra uscita che le tenebre, la morte e il nulla. E tuttavia, agli occhi del primitivo, questa terribile esperienza d’angoscia è indispensabile alla nascita di un uomo nuovo. Nessuna iniziazione è possibile senza un’agonia, una morte e una risurrezione rituali. Giudicata nella prospettiva delle religioni primitive, l’angoscia del mondo moderno è il segno di una morte imminente, ma di una morte necessaria e salvatrice perché sarà seguita da una risurrezione e renderà possibile l’accesso a un nuovo modo d’essere, quello della maturità e della responsabilità.

Mircea Eliade
Una certa espressione del pensiero unico, quella più snob e sedicente colta, da una ventina d'anni sta cercando maldestramente, ma con determinazione e prepotenza, di assimilare autori o opere intellettuali assolutamente disomogenei al proprio orizzonte, in modo da rivendicare a sè tutto ciò che di buono lo spirito umano abbia prodotto nei secoli. Tale iniziativa sorge per rimediare, da una parte, a una radicata invidia causata dalla desolante miseria nel proprio repertorio culturale di esemplari di qualità, dall'altra perché alcuni autori o scritti sono realmente pericolosi in quanto capaci di portare critiche talmente fondate e radicali all'orizzonte condiviso da farne tremare le fondamenta. 
Un esempio su tutti: le recenti vicende editoriali che riguardano la nuova traduzione de "Il Signore degli Anelli" di Tolkien, esigenza nata dichiaratamente per sottrarre l'opera del professore di Oxford all'egemonia storica dell'ermeneutica di destra - fenomeno che si ritiene tipicamente italiano - e, resa docile, portarla nel recinto domestico dei buoni, bravi e frequentabili. Per i neoliberali è intollerabile che un autore di tale portata e di una reputazione non oscurabile, possa essere pietra di scandalo del proprio modello, e così lo si è sequestrato e ortopedicizzato, con l'intenzione di premasticarlo e predigerirlo in modo da farne un omogeneizzato privo di veleni (o di principi attivi) per le masse.

WI
"Incitamento all'odio" e "fake news" sono la più grande invenzione che il sistema ha escogitato negli ultimi anni per censurare ogni forma di pensiero critico e non allineato. Due concetti così labili, così indefiniti, così volutamente fumosi da poter includere virtualmente qualsiasi enunciato e qualsiasi formulazione.

Quando possiedi i mezzi di produzione/comunicazione e stabilisci le regole, decidi tu ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

WI
I social hanno dato voce, nel bene e nel male, a tutti.
Chiunque da una tastiera può scrivere quello che pensa, o magari lo scrive prima di pensare.
Va quindi di moda dire che se non parli con chiunque ne abbia voglia in un dato momento sei uno che teme il confronto.
Chiariamo un punto, nessuno può impedire ad un altro di parlare, ma nessuno può obbligare ad ascoltare.
Non è vero che tutte le opinioni hanno lo stesso peso: il pensiero di chi fa uso di logica e ragione (e onestà intellettuale) non è uguale all'opinione di chi ripete slogan.
Una persona che fa uso di logica riconosce perfettamente chi ripete solo slogan e sa che la discussione sarà una inutile perdita di tempo.
Analogo discorso vale per chi ha difficoltà non cognitiva, ma emotiva, a comprendere un testo perché riporta tutto a se stesso e prende la posa dell'offeso mandando in vacca qualunque discussione.
E non è una questione di pensarla allo stesso modo, è proprio una questione di capacità di ascolto e argomentazione.

Due persone che hanno posizioni diverse ma usano entrambe logica e ragione possono discutere con grande beneficio per entrambi.
Chi possiede la logica sa che perderà solo tempo a discutere con chi ha imparato delle parti a memoria.
"Dispiace per quello che non ha potuto studiare, andava così bene a scuola, invece doveva lavorare perché..."
Quante volte abbiamo sentito questo ragionamento?
In alcuni casi può essere vero, ma al contrario invece, quanti ne abbiamo visti sprecare la loro vita ed il loro eventuale "talento" sia lavorativo che sportivo perché "dovevano studiare"?

Quanti giovani ad esempio sono promettenti atleti, ma gli viene sostanzialmente imposto, come implicita e subdola manipolazione, che quello che fanno è solo un hobby ma "quello che conta è finire gli studi".
E così magari uno sportivo, invece che fare una carriera da professionista con la quale avrebbe campato a vita facendo qualcosa che ama, finisce per prendersi un diplomuccio o una laureetta, per trascinare la sua vita in un noiosissimo ufficio o una stressante azienda, relegando quella che era la sua stessa via al venerdì sera con gli amici a calcetto o allo sparring in palestra. Non sarà mai realmente soddisfatto e continuerà a ripetere "eh ma sai lo studio è importante...", finendo per trasmettere ai propri figli lo stesso atteggiamento distruttivo e portatore di totale infelicità e insoddisfazione.
Non sappiamo precisamente chi sia questo caso umano che afferma certe robe, ma leggete cosa sono capaci di scrivere di fronte ad una tragedia: l'uomo bianco, la "famiglia tradizionale".

Cervelli al macero.
La situazione è davvero irrecuperabile.
Borse, investimenti, criptovalute, gioco d'azzardo, qualsiasi ambito in cui si cerca di guadagnare del denaro non è mai innocuo.
Chi entra nelle dinamiche del denaro è convinto di trovarsi in un terreno non nocivo in cui cerca semplicemente di migliorare la propria condizione economica. Non è così, in realtà una volta dentro, entrano in gioco dei meccanismi deleteri per l'anima.

"La capacità del denaro di crescere come un tumore sul corpo che gli ha dato vita sino a invaderlo completamente, soffocarlo e distruggerlo, deriva dalla sua natura squisitamente tautologica, dalla sua attitudine ad autoalimentarsi,
diventando così un fine, un fine ultimo, un fine che non ha altri fini al di fuori di se stesso. E poiché il denaro è un sacco vuoto, un puro Nulla, il suo fine non ha mai fine, si pone in un futuro irraggiungibile, trascinando con sé, in questa corsa verso il niente, l'uomo."

WI
Parliamo di "Diabel", un film del 1972 che fu ultra censurato in patria con il regista costretto all'esilio dalla sua Polonia.

Al pubblico Zulawski non è mai piaciuto, i suoi film non potevano piacere; il suo è stato un cinema respingente.

https://www.weltanschauung.info/2012/08/listeria-di-zulawski.html?m=1
“(…) Sradicare le persone dalla propria storia per farne agenti dello sradicamento è l’imperativo.
Una umanità indistinta, intercambiabile, mobile in uno spazio artificiale ad uso e consumo di tecnologie sempre più sofisticate ma plausibili, in basso, ad un utilizzo intuitivo elementare.
Invasive dispensatrici di servizi per bisogni indotti che, come ragnatela, avvolgono lo spazio dell’esperienza umana, un suadente invito a smetterla con i propri piccoli sogni per connetterci tutti al grande sogno che scientificamente si sta allestendo per noi: la nuova umanità.(...)”

https://www.weltanschauung.info/2023/06/non-invano-di-giovanni-lindo-ferretti.html?m=1
Nelle scuole chiedono ai ragazzi, nel 2023, se hanno mai subito discriminazioni nella loro vita. Incredibile. Accade davvero.
Ma a chi lo stanno chiedendo? A quelli che non potevano salire su un autobus senza tre dosi?
La dissonanza cognitiva come stile di apprendimento.
Il bi-pensiero come stile di vita.

W la s(q)uola.
Fatti di cronaca agghiaccianti ce ne sono sempre stati, ma negli ultimi tempi c’è a chi piace strumentalizzare ogni cosa che accade per il proprio tornaconto personale. In generale si tende ad inventare termini e banalizzare il tutto ad esempio con termini quali “femminicidio”.
Ma cambiamo per un attimo prospettiva.
Non siamo più ad un secolo fa, dove i matrimoni venivano spesso organizzati dalle famiglie, ora le donne “liberate”, se vogliono formare una famiglia e crescere dei figli, hanno la possibilità di scegliere il partner oculatamente. Lo fanno?
È curioso notare come spesso tali donne “evolute” non si accorgano minimamente della pericolosità del tipo d’uomo che infilano dentro casa, si ritrovano loro malgrado sempre vittime di un soggetto inaffidabile o violento. Ma perché è cambiato dopo eh, prima non era mica così, raccontano alle amiche nel loro vittimismo esasperato.
La realtà è che molte di loro si propongono agli uomini come oggetti sessuali, poiché non hanno coltivato null’altro e non sono in grado di mettere delle basi autentiche nei rapporti che vogliono nutrire. Se le senti, vogliono essere amate per quello che sono, per la loro unica e insostituibile singolarità. A conti fatti però si accontentano di uomini incolti e vuoti, per non rassegnarsi allo zitellaggio finendo per omologarsi a un certo tipo di soggetti della società dell’apparenza.

Certamente ogni caso è a se, non vogliamo giudicare singolarmente ogni rapporto, però una cosa è certa: diffidate di chi fa del mero vittimismo e punta il dito solo sul partner brutto e cattivo. Quando si sceglie un compagno bisogna assumersene la responsabilità.

Innanzitutto che si impari a stare bene con se stessi, perché senza questa base ogni rapporto sarà viziato in partenza. Dopodiché non ci si lasci sopraffare dall’orologio biologico del voler “sistemarsi” o “fare un figlio” solamente perché l’età avanza, la fretta non è mai una buona consigliera e i danni sono dietro l’angolo, purtroppo a volte anche tragici.

WI
La via più efficace per creare una psy-op di successo è fabbricare delle false piste e lasciare che le scoprano "quelli della controinformazione". E poi ritirare i documenti e smentire.

A quel punto non resta che stare a guardare, il fenomeno funziona da sé.

Questo poiché: 1) fra i ricercatori del settore è non di rado diffuso un certo analfabetismo dei mezzi di inchiesta, verifica, approfondimento e controllo (qualità che un tempo erano del giornalista d'inchiesta); 2) i controinformatori secondari tendono a riportare rapidamente lo "scoop" per non restare superati; 3) i fruitori del filone sono non meno emotivi del pubblico "normie" e tendono a credere a ciò che conferma meglio le loro credenze o aspettative; 4) più del pubblico convenzionalista si sentono investiti del compito platonico di "risvegliare" gli altri e perciò sono dei ripetitori attivi della notizia molto più degli altri; 5) l'ambiente è ormai talmente grande che il processo può autoalimentarsi e influenzare un parte non trascurabile della percezione pubblica.

Da: Il Veritiero
È uscito di recente un romanzo inedito di Céline, lo pubblica Adelphi, il titolo è "Guerra".

Molti lettori di Céline sono schizofrenici, adorano alla follia i due romanzi più famosi "Viaggio al termine della notte" e "Morte a credito", amano lo stile unico dello scrittore francese ma detestano le sue idee.

Cari amici, un letterato non si prende a pezzi, o tutto o niente. È inutile ignorare che Céline abbia anche prodotto testi come "Bagatelle per un massacro" o " La scuola dei cadaveri". I testi esistono e sono da sempre censurati, si può non condividere le feroci invettive dell'autore ma fare finta che non esistano ed allo stesso tempo gridare al genio ogni volta che tornano in libreria degli inediti dell'autore non è onesto.

WI
Certi "antisistema" hanno festeggiato per l'addio in Rai di Fazio, Littizzetto, Annunziata e Saviano.
Gli stessi che anni fa esultavano perché era stato messo Marcello Foa, che a loro dire avrebbe dato una svolta alla Rai.
Illusioni.
Così come in Parlamento i politici contano zero, allo stesso modo in Rai chiunque ci lavori non può modificare nulla, pena l'allontanamento.
Peraltro guardate un po' chi hanno già piazzato, l'ennesima patetica pedina: la Merlino.

La Rai ed i suoi palinsesti sono sempre stati e continueranno ad essere solamente volgare propaganda del potere costituito.
Calarsi in una “prospettiva tradizionale” ci consente di relativizzare i nostri valori e paradigmi che credevamo universali. L’importante è cercare di vedere l’altro dal suo punto di vista, cosa che noi raramente facciamo, anche perché siamo abituati, soprattutto quando ci troviamo di fronte a culture e mentalità molto lontane dalla nostra, ad applicare su tutte il nostro criterio storicista: inglobiamo, cioè, ogni espressione culturale, religiosa o filosofica nel nostro criterio di storia cosiddetto “scientifico”.

https://www.weltanschauung.info/2013/06/guardare-il-passato-da-una-corretta.html?m=1