Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Giorni fa un post su Guccini ha suscitato qualche polemica.
A fronte di una nostra considerazione sul valore del cantautore, molti hanno risposto che costui "è peggiorato in vecchiaia, un tempo non era così...".

A nostro parere il Guccini anziano, pasciuto borghese che vota PD e sponsorizza sieri, è la perfetta risultante di ciò che ha prodotto nella sua carriera. A cosa porta infatti una certa ideologia "sinistra"? Esattamente a diventare come Guccini, siamo pieni di esempi di personaggi che fanno questo percorso lineare con uno pseudoribellismo giovanile con conseguente borghesizzazione. A meno che non si maturi. Qualche esempio di personaggi di area "sinistra" maturati nel tempo?

1. Pasolini maturando cominciò a interessarsi di tematiche importanti, pensiamo ad esempio al suo interesse verso il tradizionalista Coomaraswamy. Si rese conto di tante contraddizioni d'area che ora non stiamo qui ad elencare ma che ben spiega nei suoi ultimi testi.

2 Gaber, ad un certo punto della sua carriera a teatro produsse un pezzo dal titolo "quando è moda è moda", una vera bordata contro i sinistri e le loro ipocrisie.

3. De Andrè negli ultimi anni si mise a cantare in genovese invitando a riscoprire identità e a valorizzare le tradizioni locali per non finire in un mondo senza più riferimenti in mano alle multinazionali.

4. Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante dei CCCP, è stato ancora più radicale nel suo percorso, approdando a lidi opposti rispetto all' ideologia che lo rese famoso.

Questo per dire che chi rimane sulle banali posizioni gucciniane, nel tempo non potrà che diventare uno stanco borghese.
Chi invece si mette in discussione, ampliando i propri orizzonti culturali, approda verso nuove prospettive e abbandona l' ambiente "sinistro". Un ambiente tossico, ipocrita, fallimentare e funzionale allo status quo.

WI
La presunta decisione di giocare "El clasico" Real Madrid Barcellona a Città del Messico anziché, come di consueto, in terra spagnola, rappresenta un ulteriore passo verso un calcio sempre più "moderno", scollato dalla gente, dalla passione, dal tifo, freddo, asettico, posticcio, patinato, più simile ad un videogioco che ad un evento sportivo, specchio fedele di un mondo sempre meno attento alla tradizione, al folklore, alle emozioni, al cuore.
La scelta, dettata da meri interessi economici, non solo non tutela gli appassionati, penalizzati dal fatto che l'evento si terrà addirittura in un altro continente, ma incarna in tutto e per tutto un precendente per cui le partite di cartello di un campionato possano esser giocate ovunque, senza tener conto alcuno di ciò che questi appuntamenti in realtà rappresentano, trasformandosi in lussi riservati a pochi. Eterne e sane rivalità, che affondano le proprie radici nella memoria collettiva di un popolo, il senso di aggregazione e gioia che alberga incontaminato nell'atmosfera che si respira da sempre in eventi di questo tipo, vengono spazzati via dal vento devastatore del cambiamento, vessillo di nuovi paradigmi che impongono la distruzione sistematica della storia, della cultura, della tradizione, del senso di comunità un tempo forte ed inscalfibile.

Nell'era dell'artifizio, il calcio si adegua, si globalizza, distaccandosi definitivamente dallo spirito, dal senso ultimo, dai valori di cui si faceva, un tempo lontano, orgoglioso portatore.

" Ancora oggi le partite della domenica in uno stadio affollato e il palco di un teatro, che ho amato con una passione senza pari, sono gli unici posti al mondo in cui mi sento innocente » (A. Camus)

WI
" L'amico è innanzitutto colui che non giudica.
Egli apre la porta al viandante, alle sue stampelle, al suo bastone deposto in un canto e non gli chiede di danzare per giudicare la sua danza. E se il viandante parla della primavera oramai sopraggiunta, l'amico è colui che riceve dentro di sé la primavera. E se egli racconta l'orrore della carestia nel villaggio dal quale proviene, l'amico soffre con lui la fame. Nell'uomo, l'amico è la parte destinata a te e che apre per te una porta che forse non aprirebbe mai per nessun altro."

Buona domenica.
PROPAGANDA SUBLIMINALE

"Nel 1958 fu fatto negli Stati Uniti un esperimento. Durante la proiezione di un film (Picnic) vennero fatte comparire alcune volte in sovraimpressione sullo schermo le scritte Coca Cola e pop-corn, ogni volta per una frazione di secondo, un tempo così breve che la parte cosciente del cervello non riesce a registrare. In effetti per vedere la scritta bisognava riproiettare il film al rallentatore. Nessuno degli spettatori, quindi, si accorse della scritta, però il consumo di Coca-Cola e di pop-corn aumentò del 58%. Nello stesso anno la Federal Communication Commission e la National Broadcasting Federation proibirono tali pubblicità “invisibili”, permettendo solo pubblicità subliminali nelle quali i messaggi e i simboli qualificanti potevano — sia pure a fatica — essere rilevati anche dalla coscienza, facendo intervenire la sua capacità di selezione critica. Negli Stati Uniti i messaggi “invisibili” continuano a essere usati nell’addestramento militare e in altre applicazioni speciali, essendo fra l’altro responsabili di varie efferatezze compiute in azioni militari e paramilitari, per esempio di counter insurgency. É legittimo pensare che tali sistemi siano usati anche in altri paesi, probabilmente anche in Italia."

John Kleeves, 1999.
Buongiorno.
Stamane abbiamo fatto uno scroll veloce sui social, tutti commentavano le dichiarazioni di una partecipante ad un evento rai. Non sono dunque solo i media a fare eco a personaggi utili alla propaganda ma è soprattutto la controinformazione a spendersi.

Abbiamo chi raccoglie firme, chi organizza manifestazioni, chi organizza controeventi, chi discute su ogni dichiarazione rilasciata dai partecipanti all'evento.
Più ne si parla, in positivo o negativo che sia, e più l'attenzione verso tale show propagandistico cresce.

Come al solito sarà un successo per loro, eppure bastava ignorarli per depotenziarli e fiaccarli.
L'indifferenza è sempre la migliore arma.

WI
Secondo alcune anime belle lgbtqy*#&+!, negli anni settanta/ottanta gli artisti erano sessualmente "oppressi", e dunque oggi essere volgari e mettere in piazza la propria sessualità sarebbe controcorrente.

Nulla di più falso. Che la generazione precedente abbia vissuto un'era oppressiva è una totale mistificazione della realtà.

Gli artisti che facevano gli "estremi", in tal senso, c'erano anche allora. Con la differenza che la musica la sapevano fare e "l'estremo" era un corollario del personaggio, non il fondamento della notorietà.
L'informazione è movimento: quando la si afferra e la si trattiene, essa si rivela inconsistente e si dissolve. Ad essa va contrapposta la stabilità della cultura, concepita come un sapere solido, germogliato nel grembo di un popolo e fiorito sotto il sole della tradizione. La cultura, intesa nel suo significato autentico, è da sempre la fortezza spirituale su cui il vento della propaganda e dell'ideologia si infrangono. Luogo di identità e di memoria, permane oltre le mode e l'avvicendarsi dei potenti. Mai come oggi vi è urgenza di abbandonare l'informazione e tornare a vivere la cultura. 

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Sotto gli occhi compiaciuti di Mattarella, Benigni ieri sera si è lanciato in un sermone sulla bellezza della costituzione italiana.
Ha parlato di una costituzione che ci tutela sempre e comunque, che non discrimina.

Qualcuno ricordi a quel signore che fino a qualche mese fa i ragazzini non potevano salire sugli scuolabus né fare sport. Molte persone sono state cacciate dal posto di lavoro e nei locali, compresi i bagni, non potevano entrare se non accettavano i veleni di stato.
Tutto è accaduto con fior fior di costituzionalisti che ne decantavano la legittimità.

Ha avuto anche il coraggio di ricordare che "L'Italia ripudia la guerra", da sgranare gli occhi.
È consapevole Benigni che l'Italia sta mandando armi da mesi all'Ucraina?

La domanda sorge dunque spontanea, Benigni ci è o ci fa?

WI
Permetteteci una parentesi musicale per un gruppo che non ha certo bisogno di sponsorizzazioni.
I Depeche Mode non sbagliano un colpo. Invecchiano, perdono membri ma continuano ad essere ispirati.

Come non apprezzare anche il rimando a "Il settimo sigillo" di Ingmar Bergman in questo nuovo singolo.

https://youtu.be/iIyrLRixMs8
Buongiorno dalla "costituzione più bella del mondo".

I migliori sono quelli che continuano a non capire e a gridare che "è stata violata la sacra costituzione!!", senza ammettere di aver sempre tutelato un qualcosa di funzionale allo status quo.

Forza difensori della costituzione, avanti con un'altra battaglia! Vi diamo un consiglio, fondate un nuovo partito con un nome tipo "costituzione e libertà" o qualche menata simile.

Il circo democratico continua.

WI
Un libro che, spingendosi al di là delle barriere ideologiche, dei nazionalismi e dei pregiudizi storici, affronta un argomento decisamente trascurato dalla storiografia europea, che risulta quanto mai rilevante alla luce delle vicende e degli avvenimenti presenti, poiché solo analizzando il passato si può comprendere il presente e guardare al futuro. 

https://www.weltanschauung.info/2023/02/la-rus-di-kiev-storia-del-piu-grande.html?m=1
Quante volte capita di seguire dibattiti dove nel momento in cui viene fatta notare l'irrealtà delle posizioni genderiste si risponde: “ma tu critichi e poi credi all’uomo dei cieli?".
Questo modo di rispondere, oggi molto in voga, è effimero da qualsiasi posizione lo si voglia osservare.
Trattasi sostanzialmente di una bella via di fuga; il fatto che chi cerchi un dibattito possa a sua volta credere anche a babbo natale, non dovrebbe confondere il giudizio di ciò che viene detto.

https://www.weltanschauung.info/2023/02/lacune-e-vie-di-fuga.html?m=1
La cosa che fa davvero ridere di tutti questi personaggi del mondo dello spettacolo che sguazzano nei palchi rai è il fatto che davvero credano di essere "trasgressivi".

Gente che va in TV a dire "uhh viva il sesso, libbertá", gente che si tatua ovunque e si mette lo smalto e le unghie finte cercando di scandalizzare qualcuno dichiarandosi "perverso".

Spiegate a questi personaggi grotteschi che oggi un ragazzino con lo smartphone, oltre ad essere indottrinato dalle istituzioni con la scusa del rispetto delle minoranze, ha accesso a qualsiasi perversione gratuitamente online.

Ma davvero pensano di stare trasgredendo con questi proclami bizzarri sul sesso libero?

Qualcuno li prenda a schiaffi, magari si svegliano e la smettono una volta per tutte di credersi protagonisti di un cambiamento già indotto da tempo.

WI
Cosa dire delle decine di migliaia di italiani finiti nelle Foibe?

Solo rispetto, commozione e suffragio per costoro, ancora oggi bistrattati da chi in maniera approssimativa giustifica i crimini di Tito e dei suoi partigiani comunisti jugoslavi spinti dall'odio etnico, di classe e dall'invidia verso gli italiani.

Una sciagura che non è possibile addebitare esclusivamente all'epopea fascista come vorrebbero certe correnti politiche progressiste e sinistroidi, perché già dai tempi della Serenissima esistevano problemi in quei luoghi, amplificati poi dall'infame politica anti-italiana e filoslava dell'Impero Austro-Ungarico.

Italiani traditi due volte, prima da uno scandaloso trattato di pace nel 1947 che consegnava alla Jugoslavia terre italiane, poi dall'ancora più vergognoso Trattato di Osimo nel 1975, fatto di nascosto.

DB
Come previsto, checché ne dicano i soliti incanalatori di dissenso, anche stavolta Sanremo ha fatto una valanga di ascolti.
Raccogliere firme e invitare al boicottaggio sono state attività dispendiose e totalmente inutili.

"Ma voi non dicevate di ignorarli? Perché ne state parlando? Ma vi guardate quella roba?"

Il fatto di invitare ad evitare di parlare del carrozzone sanremese nelle settimane precedenti per non dargli ulteriore visibilità, non toglie il fatto che riteniamo utile visionarne qualche spezzone, cosa che puntualmente facciamo.
Così come quotidianamente osserviamo la comunicazione dei media mainstream per captarne la propaganda, allo stesso modo facciamo attenzione a quel che accade in questi eventi.

In sintesi cosa si è potuto osservare su quel palco?
La prima cosa che ci è saltata all'occhio sono stati i giovani cantanti: malvestiti, travestiti, finto ribelli, "fluidi", problematici e banali nei contenuti.

Osservando queste nuove generazioni ci si rende conto dell'ottimo lavoro svolto dal potere, basti guardare anche solo un Sanremo di 20 anni fa per notare le differenze enormi nelle movenze e nei volti di questi giovani.
Oggi la combo perfetta che li identifica è sostanzialmente questa: tatuaggi, psicoterapeuta, identità di genere, totale disinteresse per il sociale e per qualsiasi questione che vada oltre un concetto generico di "libertà" identificata solamente come quella sessuale.

Altro da segnalare? Nulla di particolarmente interessante, vi è stata qualche spruzzatina propagandistica qua e là, per esempio l' Iran è stato presentato come "L'UNICO" paese mostro sulla terra, è stata letta la famosa lettera grottesca di Zelensky e vi sono state banalità varie come quelle sulla costituzione di Benigni, poco altro.

Insomma, per valutare l'efficacia e la direzione della propaganda, Sanremo è un buon concentrato di elementi.
Bisognerebbe evitare di chiederne il boicottaggio e limitarsi a osservarlo a distanza. Anzi, se qualche artista che ha davvero qualcosa da dire riuscisse a infilarsi nel baraccone lo faccia. Disturbare la loro narrazione a senso unico fatta di paillettes e politically correct sarebbe un piccolo atto di eroismo.

WI
" Ma parlate di cose serie!".

In area commenti abbiamo tanti soggetti che ci tengono costantemente a sottolinearci la loro superiorità morale e intellettuale, ammonendoci ed indicatoci gli argomenti di cui dobbiamo parlare per essere credibili secondo i loro standard.

Grazie cari amici, indicateci la via della purezza, meno male che ci siete voi a riportarci sulla retta via.
Il prossimo anno ad esempio abbiamo deciso di non visionare neanche un minuto del carrozzone sanremese, butteremo la TV e ci ritireremo in una baita in montagna ad ascoltare Wagner mentre leggeremo Wittgenstein sorseggiando un bicchiere di vino.

Solo una cosa però, oltre ad intervenire in modo snob sui post più "popolari", cercate anche di portare qualche contenuto quando trattiamo argomenti più profondi. Perché, stranamente, a parte queste lezioncine di purezza sui social, non abbiamo mai letto nulla da parte vostra sotto i nostri approfondimenti.

WI
Cosa ne farà il mondo di una gioventù priva delle virtù che la rendono tale? Lo vediamo già adesso: essere giovani significa essere docile materia plastica su cui imprimere il sigillo dell'obbedienza, che domani renderà, da adulti, dei cittadini degni e responsabili. Questa, perlomeno, è l'opinione che il potere manifesta nei confronti dei suoi giovani sudditi, laddove tutti gli sforzi educativi profusi negli ultimi anni appaiono finalizzati a imprimere più che una formazione, un'abitudine all'accondiscendenza e alla rassegnazione.
Esibiti come ribelli e romantici paladini dell'anti-sistema, altro non erano (e non sono) che una tautologia del lecito, una banale ripetizione del discorso condiviso sbraitata con piglio irriverente. In pratica, null'altro che la fiera ammissione della piena adesione agli imperativi dell'epoca, siano essi l'immigrazionismo spinto o l'inclusività ad ogni costo, l'ecologismo green o il globalismo oltranzista. Ribellarsi alla ribellione pare essere, in sintesi, l'unico adagio di queste generazioni adagiate.
Qualcuno sostiene che i grandi assenti di questa delicatissima fase storica siano appunto i giovani. Noi crediamo, invece, che abbiano un ruolo cruciale in quanto oggetto del contendere. Nel teatro del nuovo ordine sono al centro della scena: chi detiene oggi la loro formazione, infatti, si assicura l'egemonia nel domani.

WI