Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Oramai non passa giorno che i media non tirino fuori storie di questo genere.

Il nuovo schiavo modello. Laureato, iper specializzato, sorridente, con poche pretese, dal sud in perenne trasferta nella carissima e fredda Milano, che vive col minimo indispensabile, grato comunque per l'opportunità che gli viene concessa.

Non avrai nulla e sarai felice.

WI
Onestà e valore della parola.

Abbiamo drenato la parola del suo storico valore divino dei vecchi testi religiosi. Oggi non vale più nulla, e chi ancora si fida della parola data, al giorno d’oggi, viene considerato uno stolto. Chiunque si permette di dare garanzie ed aspettative senza alcun riguardo per il potere contrattuale che ha con il futuro, perché essa è ormai totalmente scollegata dal concetto di reputazione ed affidabilità. Oggi le persone si permettono di prendere appuntamenti e responsabilità a voce per poi rivoltare tutto il giorno dopo, o anche dalla mattina alla sera, senza alcuna ripercussione sulla loro affidabilità e reputazione agli occhi degli altri. Siamo talmente abituati a questo meccanismo malsano che persino i politici si permettono di portare a termine intere campagne elettorali su progetti che non solo poi abbandonano appena raggiunto il loro scopo, ma a cui vanno addirittura contro. Tutto ciò senza nemmeno perdere la maggior parte dei consensi, che presto muta da base elettorale ad ufficio relazioni col pubblico, nel tentativo di giustificarsi verso coloro che si sentono traditi dal programma elettorale.

Crediamo sia fondamentale ristabilire un’affidabilità contrattuale legata alla reputazione della parola data fin dalle nostre piccole vite quotidiane se vogliamo costruire una base sul quale elevare tutto il resto. Perché senza affidabilità non c’è cooperazione, e senza cooperazione si costruisce solo miseria.

WI
Troviamo davvero sorprendente che i nostri testi circolino solamente grazie al passaparola.
Nessuna casa editrice, nessuna sponsorizzazione, nessuna presentazione, nessuna libreria ( a parte gli amici di Libreria Europa di Roma).
Eppure i libri circolano e quotidianamente ci arrivano richieste.
Stupisce inoltre la richiesta da parte di insegnanti e di gente che occupa posti dirigenziali nella società.

Il nostro obiettivo non è quello di pubblicare testi di analisi e approfondimento, bensì di cercare la chiave giusta per inserirsi nelle nuove modalità comunicative digitali.
I libri non hanno una struttura organica, trattasi di letture scorrevoli che accarezzano alcuni argomenti fondamentali per comprendere i tempi che stiamo vivendo.

Tentiamo di trasmettere una visione d'insieme che, in questo mondo sempre più veloce e superficiale, rischia di rimanere sommersa in tomi dimenticati.
Questo non significa affatto voler semplificare, ma fare accendere una scintilla e sorgere dei dubbi.

Nella speranza che questi testi possano servire per aprire nuovi orizzonti, ringraziamo di cuore tutti coloro che ci supportano.

WI
Novak Djokovic ha appena vinto anche l'Australian Open, battendo in finale Tsitsipas per 3 set a 0.

Ricordiamo ancora una volta Burioni, secondo il quale il serbo si stava rovinando la carriera poiché restio ad iniettarsi inutili e dannosi farmaci.
Strano peraltro che questo Djokovic sia ancora vivo, ditelo a a Draghi.
Viviamo in una società che eleva la razionalità a valore supremo. Ci illudiamo di vivere secondo i suoi princìpi e di aver costruito una società su fondamenta logiche. In realtà se davvero analizzassimo le nostre scelte quotidiane, piccole o grandi, secondo il modello tanto esaltato della logica ci accorgeremmo di quanto questa giochi una parte insignificante rispetto a quella restante, fatta di intuizioni istantanee ed influenze romantiche. Chi davvero sa essere analitico si rende subito conto che nella stragrande maggioranza dei casi la vita non permette di avere informazioni e conoscenze a sufficienza per fare scelte davvero logiche, basate quindi sull’analisi dei dati e dei risultati voluti. Pensare di vivere in una società razionale, pensare di essere una persona razionale, è dunque una delle storie che ci raccontiamo, una storia romantica che ci raccontiamo perché ci piace identificarci come “logici”, “sensati”. Se invece imparassimo la contemplazione entreremmo in uno stato in cui le azioni apparentemente non hanno alcun senso e non possono essere spiegate razionalmente, ma sono sentite giuste, e portano in un luogo in cui non si ha la pretesa di prevedere il futuro ed aspettarsi un risultato, ma si trova la pace nel sentimento che qualunque cosa arrivi sia il risultato di un’azione giusta. Con questo non si vuole demonizzare la capacità razionale, è però utile conoscere i propri strumenti e saper utilizzare quello opportuno. 
Bisogna costruire ponti con precisione matematica, ma vivere la vita secondo i nostri ideali romantici e non con la grigia illusione di essere dei computer.

WI
GIUSTIZIA SPORTIVA

I media, finita l'epopea sul virus e smorzato l'entusiasmo per la guerra in Ucraina, vanno avanti da mesi a titolare "cosa rischia la Juve?".

Premesso che per noi possono fare quel che vogliono, radiare la Juve, il Milan, l'Inter, poco ci interessa dal momento che il calcio è un settore ormai morto da tempo.
Quello su cui però invitiamo a fare attenzione e l'impatto di queste pseudosentenze sportive sull'industria nazionale.

Perché vedete, solo uno sciocco può pensare che il male si annidi in una società e fermarsi a una narrazione così demenziale.

Un conto è fare indagini SERIE a 360 a livello nazionale e internazionale, prendendosi tutto il tempo possibile per analizzare bilanci e quant'altro, un altro è cercare capri espiatori, tirare fuori sentenze sgangherate in pochi giorni e dare punti di penalizzazione secondo criteri inventati.

È un meccanismo già visto anni fa quando i media aggredirono e orientarono l'opinione pubblica, diedero sentenze e giudizi in una settimana e chiusero la questione spacciandola per "giustizia".
Qualcuno si prese la briga di fare una analisi seria valutando tutte le intercettazioni e i reali rapporti di potere? No, solo giudizi sommari, processi mediatici per il popolino tifoso e tutto il resto in prescrizione.

Questo modo di agire chiaramente non è orientato verso una reale pulizia sportiva, cosa che andrebbe fatta immediatamente, bensì è un agire a comando per seguire dei diktat.

Abbiamo un calcio in cui in Francia c'è la squadra principale con il presidente qatariota su cui meglio sorvolare, in Spagna società che beccano denaro dallo stato, un calcio inglese che è ormai una superlega con denaro che scorre a fiumi e un economia che ci gira attorno e in Italia? Qui si fanno processi grotteschi ad un club sfruttando lo stomaco popolare che non comprende quanto accade a tutto il settore e soprattutto non capisce che non c'è nessuna anima bella che ha una reale intenzione di fare giustizia.

Ribadiamo: attenti alle holding finanziare che ben conosciamo e all'impatto sull'Italia. A buon intenditore poche parole.

P.S: chi commenta da tifoso verrà bannato senza se e senza ma. Non ci interessa nulla della Juventus degli Elkann.

WI
Ogni pensiero umano è per definizione ideologico, laddove ideologia significa originariamente sistema ordinato di idee e concetti. L'accezione negativa del termine nasce invece dal tentativo di squalificare qualsiasi pensiero – ad eccezione del proprio – dichiarandolo compromesso dalla sua specifica posizione ideologica. Pensiero unico è quel pensiero che intende porsi autoritariamente come il solo valido, tradendo così la sua originaria vocazione politica, prima che epistemica.

https://www.youtube.com/watch?v=fghd0kQNsBc
Personalismi, diffamazioni, isterismi, infiltrazioni, ego, ego e ancora ego.
Questo è stato il prevedibile andazzo del teatrino "democratico".

Un ego irrisolto che sempre brama e agisce come un tiranno. L'egoismo è la vera "ideologia" di questo mondo.
Allora chi dice dieci? La signora all'angolo dice dieci! Dieci uno, dieci due...ma ecco che un simpatico signore lì in fondo dice tredici...aspettate! Il suo vicino dice quindici! Quindici uno, quindici due....MILLE.
L'ingegner Cane dice 1000...mille uno, mille due, mille tre. Andata.

W la scienzah.

WI
Ogni anno riparte il tran tran sul fatto che bisogna boicottare Sanremo.
Ovviamente nessuno di noi vedrà quel pessimo palcoscenico propagandistico con musica di serie Z, ma rimane il fatto che, come ogni anno, faranno boom di ascolti. È un fatto.
Totalmente inutili le campagne di boicottaggio sul web e le raccolte firme ( ma basta, qualcuno ancora crede a ste robe?).
Pertanto la cosa migliore da fare è ignorarli, perché per una grossa fetta di popolazione Sanremo rimane una "tradizione" su cui sollazzarsi.
Giorni fa un post su Guccini ha suscitato qualche polemica.
A fronte di una nostra considerazione sul valore del cantautore, molti hanno risposto che costui "è peggiorato in vecchiaia, un tempo non era così...".

A nostro parere il Guccini anziano, pasciuto borghese che vota PD e sponsorizza sieri, è la perfetta risultante di ciò che ha prodotto nella sua carriera. A cosa porta infatti una certa ideologia "sinistra"? Esattamente a diventare come Guccini, siamo pieni di esempi di personaggi che fanno questo percorso lineare con uno pseudoribellismo giovanile con conseguente borghesizzazione. A meno che non si maturi. Qualche esempio di personaggi di area "sinistra" maturati nel tempo?

1. Pasolini maturando cominciò a interessarsi di tematiche importanti, pensiamo ad esempio al suo interesse verso il tradizionalista Coomaraswamy. Si rese conto di tante contraddizioni d'area che ora non stiamo qui ad elencare ma che ben spiega nei suoi ultimi testi.

2 Gaber, ad un certo punto della sua carriera a teatro produsse un pezzo dal titolo "quando è moda è moda", una vera bordata contro i sinistri e le loro ipocrisie.

3. De Andrè negli ultimi anni si mise a cantare in genovese invitando a riscoprire identità e a valorizzare le tradizioni locali per non finire in un mondo senza più riferimenti in mano alle multinazionali.

4. Giovanni Lindo Ferretti, ex cantante dei CCCP, è stato ancora più radicale nel suo percorso, approdando a lidi opposti rispetto all' ideologia che lo rese famoso.

Questo per dire che chi rimane sulle banali posizioni gucciniane, nel tempo non potrà che diventare uno stanco borghese.
Chi invece si mette in discussione, ampliando i propri orizzonti culturali, approda verso nuove prospettive e abbandona l' ambiente "sinistro". Un ambiente tossico, ipocrita, fallimentare e funzionale allo status quo.

WI
La presunta decisione di giocare "El clasico" Real Madrid Barcellona a Città del Messico anziché, come di consueto, in terra spagnola, rappresenta un ulteriore passo verso un calcio sempre più "moderno", scollato dalla gente, dalla passione, dal tifo, freddo, asettico, posticcio, patinato, più simile ad un videogioco che ad un evento sportivo, specchio fedele di un mondo sempre meno attento alla tradizione, al folklore, alle emozioni, al cuore.
La scelta, dettata da meri interessi economici, non solo non tutela gli appassionati, penalizzati dal fatto che l'evento si terrà addirittura in un altro continente, ma incarna in tutto e per tutto un precendente per cui le partite di cartello di un campionato possano esser giocate ovunque, senza tener conto alcuno di ciò che questi appuntamenti in realtà rappresentano, trasformandosi in lussi riservati a pochi. Eterne e sane rivalità, che affondano le proprie radici nella memoria collettiva di un popolo, il senso di aggregazione e gioia che alberga incontaminato nell'atmosfera che si respira da sempre in eventi di questo tipo, vengono spazzati via dal vento devastatore del cambiamento, vessillo di nuovi paradigmi che impongono la distruzione sistematica della storia, della cultura, della tradizione, del senso di comunità un tempo forte ed inscalfibile.

Nell'era dell'artifizio, il calcio si adegua, si globalizza, distaccandosi definitivamente dallo spirito, dal senso ultimo, dai valori di cui si faceva, un tempo lontano, orgoglioso portatore.

" Ancora oggi le partite della domenica in uno stadio affollato e il palco di un teatro, che ho amato con una passione senza pari, sono gli unici posti al mondo in cui mi sento innocente » (A. Camus)

WI
" L'amico è innanzitutto colui che non giudica.
Egli apre la porta al viandante, alle sue stampelle, al suo bastone deposto in un canto e non gli chiede di danzare per giudicare la sua danza. E se il viandante parla della primavera oramai sopraggiunta, l'amico è colui che riceve dentro di sé la primavera. E se egli racconta l'orrore della carestia nel villaggio dal quale proviene, l'amico soffre con lui la fame. Nell'uomo, l'amico è la parte destinata a te e che apre per te una porta che forse non aprirebbe mai per nessun altro."

Buona domenica.
PROPAGANDA SUBLIMINALE

"Nel 1958 fu fatto negli Stati Uniti un esperimento. Durante la proiezione di un film (Picnic) vennero fatte comparire alcune volte in sovraimpressione sullo schermo le scritte Coca Cola e pop-corn, ogni volta per una frazione di secondo, un tempo così breve che la parte cosciente del cervello non riesce a registrare. In effetti per vedere la scritta bisognava riproiettare il film al rallentatore. Nessuno degli spettatori, quindi, si accorse della scritta, però il consumo di Coca-Cola e di pop-corn aumentò del 58%. Nello stesso anno la Federal Communication Commission e la National Broadcasting Federation proibirono tali pubblicità “invisibili”, permettendo solo pubblicità subliminali nelle quali i messaggi e i simboli qualificanti potevano — sia pure a fatica — essere rilevati anche dalla coscienza, facendo intervenire la sua capacità di selezione critica. Negli Stati Uniti i messaggi “invisibili” continuano a essere usati nell’addestramento militare e in altre applicazioni speciali, essendo fra l’altro responsabili di varie efferatezze compiute in azioni militari e paramilitari, per esempio di counter insurgency. É legittimo pensare che tali sistemi siano usati anche in altri paesi, probabilmente anche in Italia."

John Kleeves, 1999.
Buongiorno.
Stamane abbiamo fatto uno scroll veloce sui social, tutti commentavano le dichiarazioni di una partecipante ad un evento rai. Non sono dunque solo i media a fare eco a personaggi utili alla propaganda ma è soprattutto la controinformazione a spendersi.

Abbiamo chi raccoglie firme, chi organizza manifestazioni, chi organizza controeventi, chi discute su ogni dichiarazione rilasciata dai partecipanti all'evento.
Più ne si parla, in positivo o negativo che sia, e più l'attenzione verso tale show propagandistico cresce.

Come al solito sarà un successo per loro, eppure bastava ignorarli per depotenziarli e fiaccarli.
L'indifferenza è sempre la migliore arma.

WI
Secondo alcune anime belle lgbtqy*#&+!, negli anni settanta/ottanta gli artisti erano sessualmente "oppressi", e dunque oggi essere volgari e mettere in piazza la propria sessualità sarebbe controcorrente.

Nulla di più falso. Che la generazione precedente abbia vissuto un'era oppressiva è una totale mistificazione della realtà.

Gli artisti che facevano gli "estremi", in tal senso, c'erano anche allora. Con la differenza che la musica la sapevano fare e "l'estremo" era un corollario del personaggio, non il fondamento della notorietà.