Weltanschauung Italia
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Weltanschauung Italia è un canale culturale nato nel 2011. Contro-narriamo il tempo presente distorto dai media.

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Nelle democrazie liberali moderne l'alternanza di partiti sappiamo essere una farsa, i ministri passano, ma le segreterie rimangono e sono queste che fanno la politica vera e dettano le agende (decise ovviamente dai padroni d'oltreoceano, dai gruppi d'interesse sovranazionali e dalle banche di Bruxelles). Meloni o Letta nulla cambia sui temi essenziali.
I governi delle colonie sono a sovranità limitata e devono sempre rendere conto al padrone sulle questioni dirimenti (eh sì perché avendo perso la seconda guerra mondiale, l'Italia è stata colonizzata con ben 100 e oltre basi americane con tanto di atomica sul nostro suolo, e fino a prova contraria comanda chi ha i carri armati e non chi chiacchiera in parlamento o su youtube, che alla fine son due spazi con credibilità simile, ossia inutili).

Detto questo, diciamo anche che "Brothers of Italy" non sta facendo davvero nulla, neanche a livello pro forma, a parte servire Washington e Tel Aviv e discutere del reddito di cittadinanza.

Le destre parlamentari ed extraparlamentari sbagliano sia le analisi che le soluzioni, così come gran parte della "controinformazione" composta da personaggi snob dell'area cattolica tradizionalista, da convertiti, da sedicenti risvegliati (ma ancora usate questo linguaggio veterosessantottino new age tanto fastidioso? Siete poco originali e fuori tempo massimo), da quelli che per monetizzare vi dicono che "sta cadendo tutto", dai disfattisti pigri e ignavi del "e noi che ci possiamo fare" "che proponete", dagli autori da quattro soldi, da tutti coloro che a inizio "pandemia" ci davano letteralmente dei "complottisti".
Gente che avallava tutte le prime misure, e anzi attaccavano, come dei "Mentana" qualsiasi, chiunque invitasse a resistere, perché quello era il momento di resistere e non dopo a regole già sviluppate, acquisite e normalizzate.

Tutta questa cloaca è a dir poco dannosa.
Un velo pietoso poi su chi ha sempre usato i termini fascismo, nazismo a casaccio, questa parte di popolazione è definitivamente persa, inutile anche discuterci, meriterebbero di essere oppressi a vita e mascherati per obbligo.
Che dire poi della "costituzione più bella dl mondo"? È proprio attraverso di essa che stan facendo quello che vogliono. Una costituzione scritta appositamente in maniera generica e fumosa e quindi facilmente aggirabile, elaborata nell'esatto momento nel quale il paese aveva perso tutto, sovranità e autonomia di decisione compresa.

WI
Concedere diritti” suona bene, ma è solo un involucro colorato nel quale viene avvolta la caramella avvelenata della coercizione, un espediente retorico, un raggiro per imporre doveri e divieti.

https://www.weltanschauung.info/2021/11/la-pretesa-concessione-dei-diritti.html?m=1
L'uomo subisce due attrazioni, quella del mondo esteriore e quella del centro interiore. Attratto verso l'esteriore, sprofonda nella concupiscenza e nell'inquietudine; attratto verso l'interiore, trova la certezza e la pace.
Per l'uomo l'esteriorità è un diritto, e l'interiorità un dovere.
Abbiamo diritto all'esteriorità in quanto siamo uomini, o poiché siamo uomini; e dobbiamo realizzare l'interiorità - dunque vivere verso l'interiore - giacché la nostra sostanza spirituale non è di questo mondo; né di conseguenza il nostro destino.
L'esteriore è la dimensione degli accidenti; l'interiore, quella della sostanza. O in altri termini: l'esteriore è la dimensione delle forme; l'interiore, quella dell'essenza.
Quando l'uomo ha attuato l'equilibrio tra l'interiore e l'esteriore, quest'ultimo non equivale più alla concupiscenza e all'inquietudine; è quasi interiorizzato, i suoi contenuti sono trasparenti. È vedere la sostanza negli accidenti, o l'essenza nelle forme.
Allorché ci ritiriamo verso l'interiore, questo, per compensazione, si manifesterà per noi all'esteriore. La nobiltà dell'anima consiste nell'avere il senso degli archetipi.

F. Schuon
Tante interpretazioni, tanti "ma", "se", "però" dopo la sentenza sugli obblighi di siero.
In realtà c'è pochissimo da dire, per i giudici della Corte costituzionale togliere il lavoro alle persone non viola i limiti imposti dal rispetto della persona umana. L'hanno detto i giudici posti a garanzia della Legge fondamentale dello Stato.

Cosa non è chiaro ancora?
Perché continuare con fumose elucubrazioni?
In una società globale ed iper-connessa, l’esistenza umana si svolge nella continua ricerca di equilibrio fra il bisogno di gregarietà e il bisogno di solitudine, fra la paura di non esserci in mezzo agli altri (fear of missing out) e la repulsione del rumore mondano che logora ogni spazio - interiore ed esteriore - di sacralità. Similmente alle abitudini associative dei Neandertal, anche Bauman stabilisce a 150 il limite massimo di persone che ognuno di noi potrà conoscere mediamente bene nel corso della propria vita, di cui solo pochi potranno essere definiti veri amici. Tutte le altre persone, incontrate in varie circostanze - per studio, divertimento, lavoro o altre occasioni, a prescindere se di impatto positivo o negativo, resteranno delle semplici comparse. Questo vale sia per il mondo reale che per quello virtuale, trattandosi di due dimensioni speculari e/o complementari, anche se sostanzialmente diverse. Ad ogni modo, il bisogno di equilibrio richiede che l’individuo valuti in ogni situazione la quantità giusta di interazioni affinché possa far convivere la propria unicità con l’esigenza di comunicare e di identificarsi con l’insieme, senza trasformarsi in un mero ripetitore automatico di contenuti altrui e comportamenti di gruppo.

Da cosa possiamo dedurre la necessità di applicare un limite alle nostre interazioni/relazioni? Anche non sapendo nulla di sistemi vitali e scale di grandezza, possiamo notare che la quantità porta sempre un peggioramento della qualità, e non viceversa. Si potrebbe obbiettare che essere contornati da una maggiore quantità di persone, e magari con una circolazione degli scambi più veloce, aumenterebbe matematicamente la probabilità di “pescare”, di trovare il raro e l’eccezionale. Si, ma questo non dovrebbe valere per la mera quantità numerica, che non necessariamente garantisce una buona varietà/diversità, e in ogni modo la quantità richiede al nostro cervello un maggiore sforzo di selettività, ma i casi fortunati non sono mai dovuti allo sforzo selettivo, bensì alla pura casualità. Per esempio, avere tanti contatti su una piattaforma come il Fb non fa aumentare la percezione di originalità, ma al contrario - fa aumentare la probabilità che si veda lo stesso memè o la stessa citazione più volte, o la stessa fake news, magari prodotta appositamente dal mainstream per tenere occupati gli utenti, o la stessa dichiarazione idiotica di uno dei soliti personaggi pubblici, usata come argomento di confutazione da chi non si rende conto che, citando tali personaggi, non si ottiene la loro demolizione, ma la loro maggiore visibilità e promozione, amplificando in questo modo la stupidità come esempio e fattore di contagio. Con la virtualizzazione di quasi tutti gli aspetti della vita, e quindi con l’acquisizione di nuove abitudini e misure di grandezza, l’eccedenza dei contatti, nel virtuale come nel reale, non viene più percepita come qualcosa di minaccioso ed ostile, ma come un compulsivo e inconsapevole amplificatore del vero nemico, che è l’informazione tossica.

Le leggi della comunicazione non possono esimersi dalla logica del sistema economico che la sovrintende, e in un sistema aperto e bulimico l’informazione, e quindi la rispettiva discussione degli accadimenti, subisce la dinamica della osmosi e si satura di tutti gli stimoli esterni in pochissimo tempo, a volte il tempo di poche ore. Se noi riuscissimo a chiudere un po’ il nostro spazio personale alla comunicazione mediatica e ai fiumi d’informazione inutile che ci riversa addosso, riusciremmo a ricreare dentro di sé il senso dello straordinario e dell’artistico, a discapito del mondo esterno? Il senso di sacro della nostra interiorità dovrà essere molto potente per resistere alla pressione della realtà esterna, la quale, grazie al continuo emergenzialismo, è sempre più forte e fa sì che ogni cosa nuova e sconosciuta, che cerchiamo di coltivare, prima o dopo svanisca nella sua unicità.

(prosegue)
(continua)

L’accelerazione del cambio di un prodotto di mercato, ossia l’obsolescenza, vale anche per i prodotti/ gli argomenti della comunicazione di massa, ma in qualche misura riflette anche nel mondo interiore di ognuno di noi, dove, a prescindere dal numero e la selezione dei nostri contatti e relazioni, un invadente e pressante esterno cattura e stimola in modo artificiale il nostro interesse, per far ricadere ogni evento e ogni argomento nel dimenticatoio e sostituirlo con il successivo, creando una reattività compulsiva e un continuum senza memoria, privo di vera condivisione e dell’intensità del vissuto.

Zory Petzova
Articoli che descrivono realtà fantastiche.

Gruppi che si dichiarano antifascisti contrastano gruppi definiti di "estrema destra", "novax", e "nogreenpass".

Chiedono di continuare a inviare armi in Ucraina e di creare una piazza antifascista, ecologista e transfemminista.

Tutto ciò non è bellissimo? Siamo davvero strabiliati.
Chissà se, prima o poi, i fenomeni della controinformazione che continuano a chiamare fascisti e nazisti tutti, si renderanno conto di parlare lo stesso linguaggio e di alimentare tali dementi.

WI
Lunghi periodi di pace favoriscono l'insorgere di alcune illusioni ottiche. Tra queste la convinzione che l'inviolabilità del domicilio si fondi sulla Costituzione, che di essa si farebbe garante. In realtà l'inviolabilità del domicilio si fonda sul capofamiglia che, attorniato dai suoi figli, si presenta sulla porta di casa brandendo la scure." E. Jünger

https://www.weltanschauung.info/2022/12/illusioni-ottiche.html?m=1
Chissà come mai accade questo...

Secondo Repubblica bisogna formare i docenti. Certo, bisognerebbe spiegare alla gran parte degli insegnanti, ovvero i cialtroni mascherati, che l'ideologia gender sta facendo danni incalcolabili.
Questa vignetta de "L'Antidiplomatico" è perfetta.

Da mesi andiamo dicendo che tale Schlein sarà presentata come il volto del nuovo PD. Non era difficile intuirlo. Le sue "battaglie" sono quelle delle élite.

Date il tempo di fare esautorare la Meloni, ora il popolino aveva voglia di un po' di finto destrismo ed è stata accontentata. Al prossimo giro ci ritroveremo direttamente questa gente che riuscirà nell'impresa di far rimpiangere tutti i peggiori governi del passato.
Hai fiducia nell'informazione e negli esperti? All'epoca di Cristo il potere d'opinione era quello di Caifa e Hanna.

Hai fiducia nella giustizia? All'epoca di Cristo la giustizia era Pilato.

Hai fiducia nell'opinione pubblica? All'epoca di Cristo l'opinione pubblica era il popolo che gridava "crocifiggilo!!".

Hai fiducia nelle forze dell'ordine? All'epoca di Cristo le forze dell'ordine erano quelle che lo hanno materialmente inchiodato alla croce.

Cristo non "era", È. E tutto quanto detto prima rimane dunque identico.
Nipote di un senatore, look da centro sociale e sorriso smagliante dalla infantile dolcezza alla Cip e Ciop, attentissima alle tematiche LGBT, bisessuale (ovviamente), paladina dell’ambientalismo autolesionistico in stile Luca Mercalli, Elly Schlein è lo stereotipo della rivoluzionaria da salotto, cresciuta tra aule occupate e viaggi negli Stati Uniti.

https://www.ildetonatore.it/2022/12/06/sinistre-biografie-elly-schlein-la-rivoluzionaria-del-salotto-buono-di-davide-cavaliere/
Non bisogna sottovalutare la nuova candidata a guidare il PD.
È un personaggio improbabile, ma non è lì a caso.

La Schlein pare uno scherzo ma è il perfetto contraltare della Meloni, il suo esatto opposto. Il personaggio ideale da muovere. A crearle apposta non sarebbero venute così polarizzate.

C'è una massa di giovani pronti a sostenere Elly la progressista. Cittadina del mondo.
I giovani non conoscono altro modo di fare politica se non i fantomatici "diritti civili".

Il numero di giovani con gravi problemi psicologici è aumentato a dismisura negli ultimi anni. Molti manifestano "disforia di genere" e vengono seguiti da psicologi che danno loro ragione a prescindere, così bramano un leader che dia loro "diritti". Allo stesso tempo, indotti dalla propaganda, sono ossessionati dalla Meloni che toglie loro "diritti".

La Meloni è stata fatta vincere, è l'intermezzo che serve a sedare qualunque idea di resistenza.
In attesa del prossimo step, già pianificato.
Osservate come la propaganda spinge verso la sparizione del contante.
I servi della stampa ci lavorano quotidianamente. Hanno anche affibbiato nuovi nomignoli dispregiativi come i "no-pos" per criminalizzare il dissenso.
Soliti schemi, solita spazzatura già decisa a tavolino che si sta cercando di far digerire pian piano alla popolazione mondiale.

WI
Ho la certezza matematica che se qualcuno iniziasse a diffondere nell'area "anti-sistema" i testi degli esponenti del fascismo intransigente (Berto Ricci, Solaro, Mario Carli, Sergio Panunzio, ... ma anche solo Bottai) su lavoro, economia, moneta, giovani e diritti sociali senza specificare chi erano gli autori la metà griderebbe al miracolo politico e l'altra metà chiederebbe "Ma chi l'ha scritto? Gramsci? Pertini? Berlinguer". Se poi per caso qualcuno tirasse fuori i concetti di "corporazione proprietaria" di Ugo Spirito e di "socializzazione delle imprese" di Bombacci alcuni penserebbero direttamente a Marx o al massimo Lenin. 

Questo antifascismo latente che caratterizza chi dice di opporsi al potere globalizzato con proposte stataliste o vagamente socialisteggianti è insomma ridicolo e ipocrita: parlano di "primato della politica sull'economia" ma poi reagiscono come la Boldrini e l'ANPI di fronte a chi arriva da quell'universo politico. Non è un antifascismo "ideologico" (che si può ritenere rispettabile in qualche modo), bensì un antifascismo di facciata moralista e bigotto che nasce dalla paura di essere etichettati come cattivi.

Vi do una brutta notizia: i media e l'opinione pubblica vi hanno già dato questa etichetta. Non da ieri, ma da decenni, chiunque si opponga allo status quo prima o poi riceve l’appellativo di “fascista”. Potete battere i pugnetti quanto vi pare e dare a vostra volta del “fascista” a chi vi accusa, ma non cambierà assolutamente nulla.

Tanto vale, a questo punto, lasciarvi sedurre da alcuni di questi autori maledetti: forse non vi piaceranno oppure, magari, potreste finalmente iniziare a capire perché il Sistema ha così tanto interesse a convincervi che siano stati dei mostri.

L. Di Mambro
Il futuro radioso dell' Italia in una solare istantanea.
Per la scienza, per il progresso, per i diritti LGBT, delle minoranze, per l'accoglienza, dalla parte degli ultimi, contro il fascismo ed ogni sorta di discriminazione.
Con il loro sorriso, essi rappresentano la speranza in un domani migliore, la forza tranquilla, la gioia e la trepidazione che accompagna il cambiamento. I perfetti traghettatori verso un avvenire luminoso, all'insegna dell'Europa, della cooperazione internazionale, della pace, del ritrovato amore universale.
Viva il bel paese, libero e democratico, da sempre dalla parte migliore, quella dei buoni e dei giusti.

WI
Questi sono gli stessi che approvavano il Marchio Verde per accedere nei loro locali, perché pur di guadagnare si trasformavano nei kapò del governo, lesti e celeri nel controllare il codice QR ed ad impedire l'accesso a chi ne era sprovvisto.

Lo schema visto durante la cosiddetta pandemia sarà sempre attuale col presentarsi di ogni nuovo fenomeno, dove avremo sempre i realisti più realisti del Re che ancor prima delle leggi cominciano a bramarne la promulgazione.

Dai mercanti, salvo poche eccezioni, non bisogna mai aspettarsi nulla, perché per loro natura sono votati alla materia ed al danaro e qualsiasi cosa possa favorirli sarà accettabile.
Non si rendono conto di avallare un sistema che potrebbe ottenere un controllo totale su ogni singolo essere umano.

DB
Leggiamo: "I genitori dello stesso sesso e i loro figli".

Genitore: dal lat. genĭtor -oris, der. di gignĕre ‘generare.

Figlio: lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc

Osservate come usino parole a sproposito per deviare le menti.

E poi "nell'interesse superiore dei bambini".

Ma si sa, noi siamo dei maledetti omofobi fascisti e non capiamo quanto sia buona ed inclusiva la UE il cui solo scopo è tutelare le minoranze.
È facile fare demagogia contro l'assistenzialismo, ciarlando di persone che possono lavorare, ma dove? Come? Per quanto?
Vogliamo parlare, ad esempio, della miriade di marchi italiani comprati da fondi esteri con conseguente delocalizzazione e perdita di posti di lavoro?

Se non si affronta seriamente il discorso lavoro si è poi complici dello schifo che i lavoratori italiani subiscono e si presta il fianco ad imprenditori disonesti che useranno la revoca del reddito di cittadinanza per sfruttare ancora di più la gente.

Che usino piuttosto la Guardia di Finanza e impongano all'ispettorato del lavoro controlli a tappeto presso le aziende, per verificare contratti, orari e paghe dei lavoratori.

Le invettive contro il reddito di cittadinanza senza inquadrare la situazione a 360 gradi, sono slogan vuoti.
Le società “primitive” sono società nelle quali non si lavora mai più di tre o quattro ore al giorno, perché i bisogni vengono volontariamente limitati e al “tempo libero”, viene assegnata la priorità rispetto all'accumulazione dei beni.
Nell'Antichità europea, il lavoro viene disprezzato proprio perché è considerato il luogo per eccellenza dell'assoggettamento alla necessità. Questo disprezzo lo troviamo tanto nei greci e nei romani quanto nei traci, nei lidii, nei persiani e negli indiani.

https://www.weltanschauung.info/2019/08/lideologia-del-lavoro-ade-benoist.html?m=1
Saltano fuori compilation musicali di progetti dell'underground industriale a favore dell'Ucraina.

Non bastavano tutti gli "artisti" mainstream a fare da eco alla propaganda antirussa, anche nei mondi sotterranei della musica di nicchia troviamo lo stesso conformismo e la medesima mancanza di comprensione della complessità degli eventi.

https://www.weltanschauung.info/2021/07/la-natura-della-musica-industrial-ed-il.html?m=1