We are the Net!
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We are the Net! è un podcast nato nel 2018 dalla mente di Fabio Mattis , consulente informatico freelance soprannominato lo “Sciamano Digitale”. Il sottotitolo, “siamo tutti connessi”
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We are the Net! pinned «Dal Boom al Crollo: gli NFT e il Mercato delle Criptovalute Ascolta: https://www.spreaker.com/user/wearethenet/che-fine-hanno-fatto-gli-nft In questo episodio speciale di "We are the Net!", esploriamo l'entusiasmante mondo degli NFT e delle criptovalute…»
Come monetizzare con Youtube Shorts
Ascolta/Leggi: https://bit.ly/MonetizzaYoutubeShorts

In questo episodio, esploriamo il dietro le quinte della monetizzazione su YouTube Shorts. Scopri come funziona la condivisione dei ricavi, quali sono i requisiti per diventare idonei e come i creatori possono guadagnare dai loro video brevi. Approfondiremo anche le sfide e le opportunità di monetizzazione sui video Shorts e esploreremo alternative creative per guadagnare online. Se sei un creatore o semplicemente curioso su come funziona il business dietro i video brevi, questo show è un imperdibile viaggio nel mondo della monetizzazione su YouTube Shorts.
L'India è sbarcata sulla Luna
Il vero saggio non si mostra ansioso di gloria e di onori, preferisce maturare in silenzio e lascia volentieri che siano gli altri a pavoneggiarsi e a mettersi in mostra. Ciò che gli preme è fare sì che le sue opere siano gravide di frutti e utili alla restante umanità
In preparazione la puntata 400 del #podcast.
Se qualcuno mi avesse detto 5 anni fa che sarei arrivato a questo traguardo, gli avrei risposto
"Solo?"
"In che senso?"
"Ma chi sei te che vieni a farmi ste domande?"
"Ma come si permette, lei non sa chi sono io!"
"Chi è lei?"
"Solo un effimero personaggio inventato in un post di fine estate"
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In questo periodo si fa un gran parlare di green, di ecologismo, di C02, di surriscaldamento globale e crisi climatica.

La questione ecologica per me rimane cruciale per la storia e la sopravvivenza della vita su questo pianeta.

Anni fa fui folgorato dalle proteste di Greta Thunberg e dall’escalation del gruppo “Friday for future”.

Avrei voluto che Greta prendesse uno qualsiasi di quei capi di stato che guardava sbavando sangue e lo pestasse come Bud Spencer quando menava il cattivo di turno.

Poi ho letto un po’ di cose in giro e non ho cambiato minimamente opinione se non nel fatto che, a mio modestissimo parere io e tutti quei manifestanti non avremmo potuto fare niente.

Non solo!

Il potere si è arrogato il diritto di risolvere la questione climatica usando i suoi soliti mezzucci: propaganda e dividi et impera!

Sono nate posizioni che negano totalmente il cambiamento climatico e altre che sono scaturite nell’ECO-ANSIA.

“Siamo gli scarafaggi del pianeta”, dicono alcuni, “Il clima è sempre cambiato nel corso della storia”, rispondono altri. “Dobbiamo proporre nuovi lockdown energetici”, “Nel medioevo c’è stata la glaciazione”, “Proponiamo mobilità per massimo 15 minuti nelle città”, “Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti perché faceva più caldo”.

Eccola qui la propaganda, la propagazione della paura, il “ditemi quello che devo fare e lo farò” e dall’altra parte “non è vero, l’ho letto in un canale che seguo su Telegram”

Chi ha ragione?

Chi seguire?

Questo il mio personalissimo ragionamento, partendo dalle basi.

L’ecologia è una branca della biologia che studia gli organismi viventi e il loro ambiente, esaminando le relazioni complesse tra gli organismi stessi.

Questo è il punto da cui partire. Prima cosa gli organismi viventi non sono solo gli uomini, ma anche piante e animali e se siamo arrivati fino a qui è perché per molto tempo c’è stato un discreto equilibrio tra i vari mondi. Se io come uomo vado a rompere le palle in una foresta dove la natura ha trovato un suo equilibrio permettendo l’esistenza di piante, animali predatori e predati, minerali e altre situazioni, forse sto disturbando queste relazioni complesse. Non ci dovrei stare lì, a meno che non sia per studio e facendo molta attenzione.

Invece noi cosa facciamo? Continuiamo a deforestare, disboscare, usare sempre più territorio senza sistemare quello vecchio da ristrutturare, perché costa meno.

Penso alle centinaia di capannoni che vedo sorgere e abbandonare nel circondario dove abito. Di ospedali-mostri nati in mezzo alla campagna sempre più difficili da raggiungere senza mezzi di trasporto a motore. Di colline prima verdeggianti ed ora strette da serpenti di catrame e violentate da ville di lusso, ognuna con la sua piscina, il suo garage automatico e il recinto per i cani che altrimenti nel parco sporcherebbero.

Vogliamo parlare di CO2? Quanto si consuma per produrre i materiali per erigere tutti questi mostri?

Dove andranno a finire gli animali che prima vivevano in questi ecosistemi? Più cementiamo, più eliminiamo alberi, più per forza di cose aumenterà la temperatura a terra.

E non raccontatemi che per ogni albero tagliato ne viene piantato uno da qualche altra parte. Vogliamo forse creare boschi e foreste squadrate come città romane.

Quest’ultima cosa mi fa pensare alle colonie novecentesche in Africa e i loro perimetri fatti con il righello.

Si è mai visto un bosco fatto con il righello?



L’Ecologia concentra la sua attenzione sui processi che regolano la distribuzione e l'abbondanza degli organismi.

Qui mi sembra chiaro che l’abbondanza ce la vogliamo tenere tutta noi o, meglio, il mercato. E che cos’è il mercato? È l’offerta di beni e servizi da parte di venditori verso possibili acquirenti.

Ovvero non esiste. Il mercato non è una persona, non è un animale, non è un sicomoro, un coniglio, un salice piangente, una fragola, una colomba, una formica, una bambina venezuelana, una rana, un ciuchino, uno scoiattolo, un’euglena viridis.
Il mercato è solo un concetto, tra l’altro da umanizzare nel senso più alto del termine.

E quanta abbondanza abbiamo ricevuto in questi millenni dalla natura… dal Sole che ogni giorno ha baciato questa nostra Terra che ci ha regalato frutti, ci ha protetto, ci ha dato da bere, ci ha dato delle case e ora come ringraziamento vorremmo dominarla.

Non si capisce come possa mancare questa connessione. L’homo consumante ha dimenticato tutto questo. Ha spezzato la connessione sia spirituale che materiale.



L’Ecologia studia le forme di simbiosi e cooperazione tra le specie.

Ma noi distruggiamo ed inquiniamo eliminando la cooperazione, ma così facendo che come se segassimo un ramo sul quale siamo seduti.

E poi avete notato come sia sparita dai radar la parola “inquinamento”?

Si parla solo di green, una parola che spesso viene svuotata dal suo significato, ma ricordiamoci che il mondo fa un po’ schifo è perché è inquinato.

L’inquinamento e i conseguenti cambiamenti climatici hanno sempre portato emigrazioni in massa di popoli andando a creare squilibri tra le popolazioni che già vivevano in aree meno colpite.

Se un contadino in una zona remota del mondo non ha più acqua per innaffiare i suoi campi, molto probabilmente cercherà un altro modo per sopravvivere spostandosi in aree più confacenti.

Delle volte queste emigrazioni hanno migliorato e irrobustito altre popolazioni, altre volte sono sfociate in guerre ormai centenarie.

Aprite la bibbia o altri testi antichi e analizzateli.

Delle volte basta anche solo qualche partita a quei videogiochi dove si fanno crescere le civiltà.

L’Ecologia è spiritualità?

Per me sì, perché il grande mistero di perché siamo al mondo dipende dalla Natura, dalla creazione di ecosistemi e da quella scintilla divina che, fortunatamente, ancora non comprendiamo del tutto.

Connetterci alla Natura ci permette di comprenderci, di capire perché delle volte siamo violenti, tristi, affamati, performanti.

Connettersi non lo interpreto come fare 10 minuti di yoga al dì, con tanto di saluto al sole, ma di starne delle volte immerso, delle volte autoescludendosi perché non si è preparati o non si è nel posto giusto.

Capire che siamo un granellino nell’infinito, ma al tempo stesso una scintilla divina esattamente come un cactus.

Abbiamo solo modi di vivere diversi. E non voglio diventare un cactus, voglio solo essere presente.

Penso che la scelta di scendere da un mondo spirituale ad uno materiale, per accumulare esperienza ci ponga al cospetto delle cose più come un esploratore che si meraviglia di tutto che come una ruspa che deve creare una spianata per il parcheggio dell’ennesimo centro commerciale.
LA MIA IDEA DI ECOLOGIA
Speciale puntata 400
🎧 Ascolta: https://bit.ly/Ecologia400

Nel mio discorso sull'ecologismo, voglio esprimere la mia profonda preoccupazione per il futuro del pianeta. In questo periodo, si parla molto di ecologia, cambiamento climatico e crisi ambientale. La questione ecologica rimane cruciale per la storia e la sopravvivenza della vita sulla Terra.
Sono stato ispirato anni fa dalle proteste di Greta Thunberg e dal movimento "Friday for Future". Avrei voluto che Greta prendesse uno qualsiasi di quei capi di stato che sembravano indifferenti e li scuotesse. Ma col tempo ho riflettuto e mi sono reso conto che, nel mio modesto parere, noi manifestanti da soli non avremmo potuto fare abbastanza.
Il potere politico sembra usare propaganda e divisioni per affrontare la questione climatica. Alcuni negano completamente il cambiamento climatico, mentre altri soffrono di "eco-ansia". Queste divisioni creano confusione su chi abbia ragione.

Ritengo che sia importante iniziare con le basi. L'ecologia studia gli organismi viventi e il loro ambiente, analizzando le complesse relazioni tra di loro. Gli organismi viventi non sono solo gli esseri umani, ma anche piante e animali. Se disturbo gli equilibri naturali, sto danneggiando l'ecosistema. Dobbiamo considerare l'effetto delle nostre azioni sull'ambiente.
Continuiamo a deforestare, a consumare il territorio senza rigenerarlo e a produrre materiali per costruire edifici sempre più grandi. Questo ha un impatto enorme sulla biodiversità e contribuisce all'aumento delle temperature.

L'ecologia si concentra anche sulla cooperazione tra le specie. Ma la nostra società sembra distruggere questa cooperazione, causando squilibri. L'inquinamento è spesso trascurato, ma è la causa principale dei cambiamenti climatici.

La connessione tra ecologia e spiritualità è evidente. La Natura è parte del grande mistero dell'esistenza. Connettersi con essa ci aiuta a comprendere noi stessi e il nostro posto nel mondo.
Penso che la scelta di vivere in armonia con l'ambiente sia cruciale per il futuro del pianeta. Dobbiamo riconnetterci con la Natura e capire che siamo solo una piccola parte di un universo vasto e complesso. La nostra responsabilità è proteggere e preservare questo mondo per le generazioni future.
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Ve l'avevo detto che ci sarebbero state gustose novità all'orizzonte.

Questo è un progetto a cui tengo tantissimo (ho anche messo la camicia nel video... per dire...)

Siamo un gruppo di professionisti che vuole far bene il suo lavoro (ci mancherebbe...), ma vuole fare tanta divulgazione per rendere il web, e non solo, un posto inclusivo

https://youtu.be/or80ulHPOxA?si=RyWBYRX0jJNfvHcaVe
Da One Piece a West Digital: crese l'entusiasmo!
Puntata 401
🎧 Ascolta: https://bit.ly/OnePieceWestDigital

One Piece è la serie del momento. È on-line su Netflix da poco tempo e ha già superato un sacco di record.
Io non sono solito andare dietro alle mode, ma in questo momento devo dire che è una delle serie che mi appassiona di più.

E cosa c'entra con il progetto West Digital?
Lo potrai scoprire solo ascoltando la puntata

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Coordinate per West Digital
Pagina Linkedin: https://www.linkedin.com/company/76167827/
Canale Youtube: https://www.youtube.com/@westdigitalilsalottodigita2616

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Video citati nella puntata
WestDigital: formazione e informazione x imprese e studi professionali ambiziosi
https://youtu.be/or80ulHPOxA?si=YL0qDCgFtfYwQZYD

Presentazione Fabio Mattis
https://youtu.be/YCxNcj2M_W8?si=e3WqKE6RbGx29z-p
[Recensione] A piedi nudi sulla Terra
Puntata 402
🎧 Ascolta: https://bit.ly/46gxEHu
Mabon 2023
Puntata 403
🎧 Ascolta: https://bit.ly/3LU9qLt