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Capire le relazioni internazionali
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Pubblichiamo un notiziario settimanale, Voltaire, attualità internazionale, che riassume i fatti e gli argomenti degli uni e degli altri, abbiamo iniziato nell'estate 2022 e progressivamente abbiamo costituito una squadra di specialisti che ci permette di avere uno sguardo sul mondo intero. Questo notiziario, benché ancora imperfetto, già ora non ha equivalenti. Questa preziosa fonte d'informazione è accessibile solo su abbonamento: • Sottoscrizione annuale, 150 euro • Sottoscrizione (...)

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L'accoglienza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu da parte di una sessione congiunta del Congresso degli Stati Uniti non è semplicemente un'operazione contro il presidente Joe Biden, è anche un sostegno alla continuazione del massacro a Gaza voluta dalla maggioranza parlamentare israeliana. Inoltre, viste le pressioni di Netanyahu per entrare in guerra contro Hezbollah, coinvolgendo l'Iran e gli Stati Uniti, sarà un ulteriore passo nella strategia dell'atomizzazione della Persia.

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Viktor Orbán, primo ministro ungherese, ha assunto la presidenza di turno del Consiglio europeo del secondo semestre 2024. In un intervento pubblicato sul Financial Times , ha illustrato alla comunità imprenditoriale il proprio programma: «Il nostro obiettivo è creare un ambiente favorevole agli affari, garantendo alle imprese l'accesso a un'energia sicura e a prezzi accessibili, nonché la possibilità di affrontare la concorrenza riducendo al minimo gli adempimenti amministrativi». (...)

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L'Iran sta cercando una risposta adeguata all'assassinio da parte di Israele di un leader straniero, Ismael Haniyeh, sul proprio territorio. Il problema è trovare una risposta consona alla difesa della propria sovranità, ma nel contempo non vigorosa al punto da indurre gli Stati Uniti a schierarsi a fianco dei “sionisti revisionisti” nella guerra nucleare che vuole Tel Aviv.

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Il 23 luglio, presente il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, i rappresentanti di Hamas e Fatah hanno firmato la Dichiarazione Congiunta di Beijing, sancendo la loro riconciliazione. Dopo pochi giorni Israele ha assassinato a Teheran il negoziatore di Hamas, Ismail Haniyeh. Wang ha chiamato l'omologo iraniano, Ali Bagheri, offrendogli sostegno e riconoscendo il diritto dell'Iran a difendere la propria sovranità. Gli ultimi contatti diplomatici tra Cina e Israele risalgono alla (...)

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Le elezioni presidenziali in Venezuela sono state l'ennesima occasione per gli Occidentali di destabilizzare il Paese. La stampa internazionale ha consapevolmente presentato una versione completamente falsa dei fatti per screditare il presidente Nicolás Maduro e sostenere il suo principale sfidante, Edmundo González.

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Abbas Araghchi, ex negoziatore dell'Accordo sul nucleare iraniano (JCPoA) e nuovo ministro degli Esteri dell'Iran, ha presentato alla televisione di Stato le linee guida della politica internazionale del governo del presidente Massoud Pezeshkian. L'Iran continuerà a sostenere l'Asse della Resistenza (cioè tutti i gruppi sciiti filo-iraniani del Medio Oriente) e la Siria. Continuerà anche a collaborare con Cina e Russia. Tuttavia, sarà più disponibile al compromesso con qualsiasi potenza lo (...)

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Dopo aver organizzato il rovesciamento di Imran Khan in Pakistan, gli Stati Uniti sono riusciti a rovesciare anche Sheikh Hasina in Bangladesh. Un terzo cambiamento di regime sarebbe in preparazione nella regione. Washington, faro del “mondo libero”, non si smentisce: impone ai popoli leader in dispregio della loro volontà.

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L'attuale primo ministro britannico, Keir Starmer, ha fatto campagna per la Brexit, in linea con gli interessi della classe dirigente e con la visione di Winston Churchill. All'epoca era ministro ombra del Partito Laburista incaricato del referendum. All'insaputa dell'allora primo segretario del partito Jeremy Corbin, Starmer ha aderito alla Commissione trilaterale, istituita da David Rockfeller, Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski per rafforzare i legami economici degli Stati Uniti e (...)

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Le menzogne di Benjamin Netanyahu stanno crollando. Ora si ammette che il controspionaggio aveva avvertito il primo ministro dieci settimane prima dell'inizio dell'operazione della Resistenza palestinese. Il primo ministro non può più negare quanto negò dopo le rivelazioni del New York Times dell'esistenza di rapporti di allerta risalenti a un anno prima dell'attacco.

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Lo sciopero generale in Israele appena terminato non è stato solo una manifestazione contro la retorica secondo cui non si deve negoziare con i terroristi e che le FDI libereranno gli ostaggi detenuti a Gaza. Segna anche un inizio di presa di coscienza del fatto che il primo ministro Benjamin Netanyahu non sta difendendo gli ebrei. È vero che gli israeliani ebrei non sono ancora consapevoli della pulizia etnica di Gaza, ma stanno prendendo consapevolezza dei pogrom anti-arabi in Cisgiordania. Gradualmente stanno iniziando ad ammettere che i nemici non sono i loro vicini, ma sono tra loro: i sionisti revisionisti.

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Il 9 settembre il banchiere italiano Mario Draghi ha presentato il rapporto sul «Futuro della competitività europea». Il documento, in due volumi di oltre 400 pagine, sostiene che l'Europa deve essere costruita dai banchieri. Il documento rileva il limitato margine di investimento della Ue (32% del PIL) rispetto agli Stati Uniti (142% del PIL) a causa della persistenza di sistemi pensionistici a ripartizione (tranne che nei Paesi Bassi, in Danimarca e in Svezia). Raccomanda pertanto di (…)

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Siamo abituati a vedere Israele commettere atrocità prendendo a preteso la propria sicurezza e gli anglosassoni prenderne le difese nel Consiglio di sicurezza. Siamo spettatori di crimini che non comportano alcuna conseguenza giudiziaria. Questa situazione sta per finire. La Corte internazionale di giustizia ha tolto di mezzo il paralogismo di Tel Aviv e ha riconosciuto lo Stato di Palestina membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Ormai non si potrà più fingere di non vedere la sofferenza dei palestinesi e costoro potranno perseguire i loro carnefici.

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In Occidente la censura è diventata un metodo di altri tempi per governare. La Nato sta conducendo una guerra cognitiva: non combatte idee e ragionamenti, ma agisce per compromettere la facoltà delle persone di tener conto della forma mentis di altre culture. Questa guerra ha dapprima portato alla messa al bando dei media russi, RT, Sputnik e così via; poi a pressioni molto forti su opinion leader come Scott Ritter e Jürgen Eslässer, che non vedono i russi come nemici perché sono in grado di capirli.

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Gli Stati Uniti hanno ritirato dal Medio Oriente i loro due gruppi navali: l'USS Theodor Roosevelt e l'USS Abraham Lincoln. Il 15 settembre Ansar Allah (i «seguaci di Dio», spregiativamente chiamati “Houthi”, cioè la «banda della famiglia Houthi», dalla propaganda atlantista) ha lanciato un missile al centro di Israele. Secondo il portavoce di Ansar Allah, ha percorso 2.040 chilometri in 11 minuti. Le FDI sostengono invece che non si è trattato di un missile ipersonico. La difesa antiaerea (…)

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Le esplosioni di cerca-persona e di walkie-talkie provocate dal Mossad in Libano non sono solo crimini di guerra contro i civili. Non hanno colpito i combattenti, ma le forze di polizia di Hezbollah e i civili in mezzo a loro. Sollevano un problema di sicurezza molto più ampio. I Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno immediatamente bloccato l'uso non solo di strumenti di comunicazione, ma anche di apparecchiature elettroniche di fabbricazione occidentale. Israele è lo specialista mondiale di spyware. Ora sappiamo che gli israeliani non solo possono intercettarci a nostra insaputa, ma anche ucciderci. Questo vale per il Libano e per tutto il mondo.

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Amos Hochstein, in qualità di rappresentante speciale del presidente Joe Biden e non come ufficiale israeliano, ha suggerito al presidente francese Emmanuel Macron di proporre un'iniziativa di pace per il Libano. I presidenti Biden e Macron hanno immediatamente emesso una dichiarazione congiunta: «È tempo di trovare una soluzione al confine tra Israele e Libano che garantisca sicurezza e permetta ai civili di tornare nelle loro case. I reciproci attacchi dal 7 ottobre, e in particolare (…)

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L'Unione Europea non è stata fondata dagli europei, ma dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, allo scopo di controllarli meglio. La Commissione Europea, che un tempo si chiamava Alta Autorità, è l'amministrazione non-eletta cui è affidato il compito d'imporre la volontà degli anglosassoni ai Paesi membri. Negli ultimi anni è riuscita a estendere le proprie prerogative a scapito della sovranità degli Stati membri, senza tuttavia modificare i Trattati. Nella stessa ottica, il primo ministro Michel Barnier introduce nel governo francese i Democratici statunitensi e la fazione fascista di Israele.

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Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, è stato assassinato il 28 settembre 2024, esattamente 54 anni dopo la morte improvvisa di Gamal Abdel Nasser, presidente della Repubblica Araba Unita (Egitto). • Il riferimento a Nasser non è casuale: il rais morì (ufficialmente per un problema cardiaco) subito dopo aver respinto il piano di pace arabo-israeliano del segretario di Stato William P. Rogers e mentre si preparava a destituire il suo terzo vicepresidente, Anwar Sadat. Hassan (…)

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