RangeloniNews
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L’Ucraina invade la Russia, per l’Ue e gli USA si tratta di azioni legittime

Ancora una volta l’Occidente dimostra la propria ipocrisia in merito al conflitto con la Russia, imponendo i soliti doppi standard. Ai numerosi smemorati ogni tanto è giusto ricordare come si sia arrivati a tutto ciò.

🇺🇦 Novembre 2013 - A Kiev scendono in piazza gruppi di manifestanti per protestare contro il governo.
🌈Occidente: il diritto di manifestare va garantito.

⚔️Le autorità schierano le forze dell’ordine per reprimere le manifestazioni che diventano sempre più violente ed armate.
🌈 Occidente: la repressione viene fortemente condannata

🇺🇦 Febbraio 2014 - I manifestanti per mezzo di un golpe ottengono il potere
🌈 Occidente: ha trionfato la democrazia

🇺🇦 le autorità golpiste di Kiev iniziano a mettere al bando i partiti dell’opposizione, televisioni, giornali, limitano l’uso e l’insegnamento della lingua russa, perseguitano la chiesa canonica ortodossa, riabilitano pagine di storia che lo stesso “mondo occidentale” aveva condannato.
🌈 Occidente: l’Ucraina ha intrapreso il processo di democratizzazione

🇷🇺 Primavera 2014 - In Donbass scendono in piazza gruppi di manifestanti per protestare contro le misure del nuovo governo
🌈Occidente: nessuna reazione; queste manifestazioni non ci piacciono perché filo-russe

⚔️Le autorità schierano le forze dell’ordine e l’esercito per reprimere le manifestazioni.
🌈 Occidente: nessuna reazione; le repressioni vanno bene perché colpiscono i “filorussi”

🇷🇺 I “filorussi” chiedono la federalizzazione, ma continuano a subire repressioni.
🇷🇺 I “filorussi” a quel punto chiedono un referendum per l’autonomia ma continuano a subire la repressioni del proprio esercito.
🌈 Occidente: I “filorussi” iniziano ad essere definiti “separatisti” e poi “terroristi”
⚔️ Non si trovano punti di incontro, inizia la guerra civile che durerà 8 anni, nonostante gli accordi di Minsk (verrà ammesso che questi accordi sono serviti per temporeggiare e parallelamente armare ed addestrare l’esercito ucraino).

🇺🇦🇷🇺Autunno 2021 - Kiev schiera ingenti forze sul confine con il Donbass, Mosca fa lo stesso, chiedendo per mesi garanzie di sicurezza agli USA (queste domande vengono puntualmente respinte). L’Occidente inizia ad armare massicciamente l’esercito ucraino.

🇷🇺 Febbraio 2022 - la Russia sconfina in Ucraina per difendere la popolazione del Donbass
🌈Occidente: è invasione

🇺🇦 Agosto 2024 l’Ucraina sconfina in Russia per difendere la popolazione della regione di Sumy
🌈Occidente: È un diritto dell’Ucraina.

Mentre la Russia è intervenuta direttamente nel conflitto difendendo le regioni del Donbass, l’Occidente ha fatto la stessa identica cosa senza però ammettere il proprio coinvolgimento e le proprie responsabilità, anche di fronte all’evidenza. In questa nuova fase del conflitto nella regione di Kursk l’esercito ucraino ha già fatto in tempo a superare una nuova “linea rossa”, legata all’uso dei missili statunitensi sui territori considerati russi dalla cosiddetta “comunità internazionale”. La Russia ha dimostrato di essere molto paziente e di saper incassare i colpi. Ma se prima o poi dovesse iniziare a chiedere conto di tutto ciò?

✍️ RangeloniNews
Questa notte l’esercito ucraino ha tentato un assalto via mare anche alla penisola di Kinburn, nella regione di Kherson.

L’attacco è avvenuto per mezzo di quattro motoscafi, due dei quali, come riporta il ministero della difesa russo, sono stati distrutti. I dodici soldati ucraini che hanno tentato lo sbarco sono rimasti uccisi dal fuoco russo.
Lukashenko: droni ucraini hanno violato lo spazio aereo bielorusso

Il presidente della Bielorussia oggi ha dichiarato che ieri, alle ore 18:10, per le forze dell'aeronautica militare e delle forze di difesa aerea bielorusse è stato disposto il massimo livello di prontezza al combattimento in quanto “le forze armate ucraine hanno violato tutti i tipi di regole di condotta violando lo spazio aereo della Repubblica di Bielorussia”.

Il presidente bielorusso ha affermato che i droni d'attacco giunto dall'Ucraina sono stati distrutti parzialmente dalle forze bielorusse ed in parte dalla Russia.
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Le guerre sono sempre state combattute sul campo, nelle trincee, così come sul piano dell’informazione e della propaganda. L’approccio e le tattiche si evolvono costantemente, adeguandosi alle nuove realtà. Sul fronte mediatico la Russia ha spesso zoppicato, ma ultimamente sta cambiando, soprattutto nei significati che vengono comunicati
Russia, stabilizzato il nuovo fronte di Kursk, ma le tensioni rimangono

Secondo il The New York Times le truppe russe sono riuscite a fermare l'avanzata ucraina nel nord della regione di Kursk, anche se singole unità ucraine continuino a tentare di attaccare, senza ottenere risultati.

Allo stesso tempo il NYT afferma che i russi, oltre a migliorare la situazione sul campo nei pressi di Kursk, proseguono ad avanzare
su Chasov Yar, Toretsk e Pokrovsk, ottenendo successi tattici.

Oggi la Russia ha annunciato l’introduzione dell’operazione contro-terroristica (KTO) nelle Regioni di Belgorod, Kursk e Bryansk, una misura che prevede l’introduzione di restrizioni, maggiori misure di sicurezza ed evacuazione della popolazione in alcune aree.

Oltre agli sforzi che la Russia dovrà fare per riottenere il controllo dei territori della regione di Kursk, rimane alta la probabilità di un nuovo attacco da parte dell’esercito ucraino lungo il confine. Anche la Bielorussia di Lukashenko ha dichiarato di rafforzare la frontiera con l'Ucraina nelle direzioni di Gomel e Mozyr, schierando armi pesanti e corpi speciali in seguito alla violazione dello spazio aereo da parte di droni ucraini.
Centrale nucleare di Zaporozhye nuovamente colpita dai bombardamenti ucraini

Il governatore della Regione di Zaporozhye Balitsky ha riferito che a seguito di un nuovo bombardamento della città di Energodar da parte delle Forze Armate dell'Ucraina, si è verificato un incendio presso l'impianto dei sistemi di raffreddamento della centrale nucleare.

“Il personale del Ministero delle situazioni di emergenza è intervenuto sul luogo dell'incendio, domando i focolai”, ha riferito il governatore della regione.
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Bulgaria, in fiamme officine dove vengono riparate le attrezzature militari dell’esercito ucraino

In Ucraina, ormai quotidianamente, i veicoli riconducibili ai militari vengono distrutti dalle fiamme. Anche fuori dai confini ucraini non mancano le manomissioni agli obiettivi militari legati all’esercito di Kiev. Nella notte tra l'8 e il 9 agosto a Sofia, in Bulgaria, ignoti hanno incendiato un'officina in cui, secondo le testimonianze dei residenti delle aree circostanti, venivano riparate apparecchiature delle forze armate ucraine. Le autorità ufficiali, nonostante le indagini in corso, cercano di non dare risalto alla notizia. In questi ultimi mesi in Europa sono aumentati i casi di sabotaggio dei magazzini, delle strutture logistiche e di altre infrastrutture legate in modo diretto o indiretta alla fornitura di assistenza alle Forze Armate d’Ucraina.
🇺🇦🇷🇺 Dopo l’attacco ucraino a Kursk sono sparite le voci su possibili trattative e sulla pace

Oggi sia Putin che Zelensky hanno commentato la nuova escalation.

Putin ha affermato che “con Kiev, dopo gli attacchi ai civili ed agli impianti per l’energia nucleare, non c'è più nulla di cui parlare. "Il nemico, indubbiamente, riceverà una risposta degna. Tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati, senza dubbio, saranno raggiunti".

Allo stesso tempo il presidente ucraino ha dichiarato che i fatti di Kursk determineranno la fine per Putin: “24 anni fa, il disastro del “Kursk” (riferendosi all’incidente del sommergibile, n.d.r) ha segnato l'inizio simbolico del suo governo . Ora è chiaro che questo è il suo finale”.

Dopo l’attacco a sorpresa iniziale da parte ucraina, ora il perimetro del fronte si è abbastanza stabilizzato, anche se le violente battaglie persistono. In alcuni settori l’esercito di Kiev tenta di infiltrarsi ulteriormente nei villaggi russi, in altri sono i combattenti di Mosca a premere sulle difese ucraine. Se nei primi giorni della nuova offensiva in rete apparivano video di soldati russi catturati dagli ucraini, ora questo fenomeno accade sempre più spesso a parti inverse.
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La battaglia di Kursk inizia a rivelarsi sempre più una trappola per l’esercito di Kiev

Uno dei principali problemi per l’esercito di Mosca nei primi giorni dell’invasione Ucraina in territorio russo si è rivelata la mancanza di adeguate fortificazioni difensive. Ora questo problema si sta ritorcendo contro le truppe ucraine, costrette a nascondersi nelle boscaglie. Ciò spesso non è sufficiente a mascherare i propri mezzi e le proprie tracce. I droni russi osservano e colpiscono sempre più veicoli ucraini, mettendo in gravi difficoltà la fanteria ucraina che spesso rischia di finire accerchiata senza possibilità di ritirarsi.
Forwarded from La terza ROMA
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L'AIEA non ha determinato la causa dell'incendio nella torre di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporozhye.

▪️La dichiarazione afferma che gli esperti non sono stati in grado di trarre conclusioni sulla base dei dati ottenuti.

Non sono stati in grado di trarre una conclusione o più semplicemente non possono dire la causa dell'incendio? È sempre la solita storia, gli esperti internazionali non possono accusare la parte Ucraina, nemmeno di fronte all'evidenza. Quale può essere la fiducia in queste organizzazioni, se invece di essere super partes, prendono ordini da Washington?

https://t.me/terzaroma
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Al forum militare internazionale "Army-2024", presso il parco “Patriot” di Mosca, tra le attrezzature militari e le innovazioni in campo bellico è presente anche lo stand del Dipartimento militare della Chiesa Ortodossa.

Presso questo stand sono esposte le attrezzature da campo dei cappellani militari, e materiale informativo. Inoltre è possibile porre domande e parlare con i cappellani militari, i quali illustrano le attività promosse dal dipartimento sinodale per l'interazione con le Forze Armate e le forze dell'ordine nelle zone di guerra.
❗️Germania, emesso un mandato di arresto nei confronti di “Vladimir Z”, cittadino ucraino sospettato di essere coinvolto nel sabotaggio dei «Nord Stream».

Secondo gli investigatori tedeschi ad aver manomesso i gasdotti russi piazzando cariche esplosive sono tre istruttori subacquei ucraini. Tutti e tre i sospettati hanno già lasciato il territorio tedesco.

A bordo dello yacht sul quale presumibilmente si trovava la squadra di sabotatori si trovavano cinque uomini e una donna.

I media russi hanno pubblicato i nomi di tre dei sospetti ucraini : si tratterebbe dei residenti di Kiev Vladimir Zhuravlev, Evgeny e Svetlana Uspenskij. Tra essi il principale sospettato è “Vladimir Z.” (Zhuravlev).

Secondo i media tedeschi, lo scorso giugno le autorità di Berlino avevano emesso un mandato per l'arresto di Vladimir, ma la Polonia (paese dove soggiornava il sospettato,) ha ignorato la richiesta.

Secondo il portale polacco Onet, citando fonti della Procura, all’inizio luglio il sospettato ucraino “Vladimir Z.” ha lasciato la Polonia raggiungendo l'Ucraina.
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🇺🇦 Crimini di guerra - L’esercito ucraino (l’80esima brigata d’assalto, creata su modello NATO) rivendica l’attacco con un drone kamikaze sull’auto a bordo del quale viaggiava il giornalista russo Evgenij Poddubny.

Il corrispondente dell’emittente Russia24 lo scorso 7 agosto è rimasto gravemente ferito da un drone kamikaze nella regione di Kursk, in Russia.

All’Ucraina tutto è concesso. I comandanti dell’esercito di Zelensky sono talmente convinti della loro impunità, che addirittura pubblicano in rete le loro gesta, vantandosi di aver tentato di uccidere l’ennesimo giornalista. Anche di fronte a queste prove, i colleghi nostrani fanno finta che tutto ciò sia normale.
Circa 1000 km di strada ed eccoci a Kursk, nel capoluogo della regione attaccata dall’esercito di Zelensky.

Ho raggiunto questa regione per vedere con i miei occhi quello che sta accadendo, per parlare con la gente, senza filtri.

Le prime impressioni ed emozioni si scontrano con la realtà di Donetsk, città abituata al pericolo delle bombe da 10 anni. A Kursk, diversamente dal Donbass, a mettere in guardia da possibili pericoli ci sono le sirene e gli sms inviati dalle autorità locali. In questa ora e mezza ho già ricevuto due volte i messaggi in merito a possibili attacchi missilistici. In tutto sono 11 gli allarmi lanciati oggi in questa regione. Sorprende anche l’assenza di coprifuoco ed il traffico anche in orario serale, cosa che a Donetsk si nota decisamente meno.

In questi giorni farò il possibile per raccontare questa realtà, coinvolta da nuove battaglie.