Radio UX
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Ne approfitto per un paio di segnalazioni. La prima: il 1 dicembre, a Trento, Patrizia Bertini, Davide Macchi, Elisabetta Olgiati, Domenico Polimeno e Attilio Raiteri parleranno di DesignOps.
Temo che i biglietti siano già tutti esauriti, ma c'è la lista d'attesa, su eventbrite:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-designops-il-design-dei-processi-creativi-753652764707
La seconda segnalazione, di autopromozione: il 31 gennaio inizia una nuova edizione del mio corso online "Grounded UX: le radici cognitive". Tutti i dettagli qui: https://www.bussolon.it/formazione/grounded-ux-i-fondamenti-cognitivi.html
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Buongiorno a tutte e tutti. Vi ricordo l'appuntamento di oggi pomeriggio, alle 18.30, con Marco Bertoni.
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Buongiorno. Alcune news:
È in linea il podcast di Radio UX con la conversazione con Marco Bertoni, in cui abbiamo parlato di #inclusione, #accessibilità, intersezionalità e accessibilità cognitiva.
E, colpo di scena, per qualche minuto Radio UX si è trasformata in Radio Maria ;)
https://www.bussolon.it/ux/podcast/2023_11_Marco_Bertoni.html
https://www.bussolon.it/ux/podcast/ nella pagina di Radio UX ci sono i link per iscriversi al podcast sulle principali piattaforme: Apple, Spotify, Google, Audible e Amazon, oltre a spreaker che è il servizio dove gli episodi sono caricati.
Il protagonista del prossimo episodio è Carlo Frinolli, martedì 19 dicembre alle 18.
https://www.bussolon.it/ux/newsletter/intenzioni.html
Infine, è online l'ultimo post della mia newsletter, in cui parlo delle insidie della ricerca:
"il social desirability bias, l'intention-behavior gap, l'illusione dell'introspezione, l'ipotetical bias sono alcune delle distorsioni cognitive che possono avere un impatto negativo sulla validità della ricerca, se nelle interviste (e peggio ancora nei questionari) non si adottano delle strategie per ridurne la probabilità."
Se non siete ancora iscritti alla newsletter potete farlo con il form che trovate in fondo al post.
Vi ricordo l'appuntamento di oggi pomeriggio alle 18 con Carlo Frinolli
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Negli scorsi mesi con Selene Moretti abbiamo fatto una serie di interviste per approfondire il tema dello stress. Non è stato sorprendente notare che, quando chiedevamo ai partecipanti di raccontarci un loro episodio stressante, molti parlassero di esperienze lavorative. Meno ovvio è stato accorgerci, nel momento di fare le analisi dei dati raccolti, che almeno la metà di loro, nel raccontare l'episodio stressante, riferivano di una sorta di ingiustizia subita.
Il dato, in retrospettiva, era così importante che decidemmo di studiare la letteratura sul tema della giustizia.
https://www.bussolon.it/ux/newsletter/ricerca-quantitativa-e-qualitativa.html
Non puoi generalizzare i risultati di una indagine quantitativa (ad esempio di un questionario) se le persone che hanno risposto sono state reclutate con un campionamento "di convenienza", tipo mettendo un link sui social, o pubblicizzandolo su una newsletter. E chi lavora in ambito applicativo raramente ha la possibilità di fare un campionamento rappresentativo. E dunque, dobbiamo abbandonare l'idea di raccogliere dati quantitativi?
Risposta breve, no. La risposta più articolata è nell'ultimo post della mia newsletter.
https://www.bussolon.it/formazione/ricerca-qualitativa-e-quantitativa.html
Ne approfitto per ricordarvi che è ancora possibile iscriversi al corso online di 4 lezioni da due ore e mezza ciascuna in cui ci focalizzeremo sulle metodologie di ricerca qualitativa, quantitativa e sulla loro possibile combinazione (mixed methods)

Il corso si terrà il giovedì dalle 16:30 alle 19:15 (con breve pausa) su piattaforma google meet, dal 5 al 26 giugno 2025.
Per gli iscritti a questo canale telegram il prezzo è di 280€