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JPMorgan potrebbe scendere al livello 130?

Questo è il grafico di #JPMorgan. Il titolo è stato scambiato venerdi in chiusura a circa $137,80 vicino al massimo di $138,40 di novembre 2022.

Questa settimana ci saranno le trimestrali e se l'anticipazione del mercato è positiva allora potremmo aspettarci che salga ulteriormente a nuovi massimi altrimenti potrebbe testare il livello di supporto a circa $134 che se non è in grado di mantenere ci si potrebbe aspettare un ulteriore calo verso il prossimo livello di supporto a circa $130.

$JPM
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#NorgesBank, la banca centrale della Norvegia, risulta detenere una partecipazione pari al 3,317% in Banco #BPM.

Lo si apprende dalle comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti, nelle quali viene indicato che la data dell'operazione è il 10 gennaio 2023.

La scorsa settimana, sempre dalle comunicazioni della Consob, era emerso che #JPMorgan Chase aveva azzerato la propria partecipazione nella banca italiana.
Il CEO di #JPMorgan Jamie Dimon sarà estromesso perché collegato alle cause legali di Jeffrey Epstein, riporta il Financial Times.
📊MERCATI: RECAP DI IERI📊


➡️ JpMorgan, Wells Fargo, Citi, BlackRock nel primo #trimestre hanno registrato conti superiori alle attese, facendo tirare un sospiro di sollievo ai mercati, dopo la grande paura a seguito del fallimento di alcuni istituti regionali nordamericani.
In particolare, #JPMorgan (+7%) ha messo a segno ricavi record e ha superato le aspettative su profitti e giro d’affari.

➡️Il sentiment dei mercati globali sta migliorando trainato dalla sensazione che la #Fed si stia ormai avvicinando alla fine della politica dei rialzi dei tassi.

➡️Sul lato macro, tuttavia, si segnala il balzo delle prospettive sulla crescita dei prezzi nel breve termine emerso dai dati dell’università del #Michigan sul sentiment degli americani.
Sono stati diffusi anche i numeri sulle vendite al dettaglio, in calo dell’1% a marzo, che alimentano le ipotesi di recessione degli 🇺🇸Usa in scia al calo dei consumi.

➡️Christopher #Waller della Federal Reserve dice che
l’#inflazione Usa è ancora troppo alta e che il compito della banca centrale non è finito.
“C’è ancora del lavoro da fare”, finché non arriveranno segnali di rallentamento della domanda e di un’inflazione che si muova significativamente e continuamente verso l’obiettivo del 2%".

➡️Per la #Bce ha parlato la presidente Christine Lagarde, secondo la quale permane una notevole #incertezza sulla traiettoria dell’inflazione nonostante Eurotower preveda un progressivo rallentamento.
Rimarranno elevate e si attenueranno lentamente però le pressioni sull’inflazione ‘core’, favorite dalla rapida crescita dei salari nominali.


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Ecco cosa succederà con tassi più alti più a lungo.
Parla il CEO di
#JPMorgan

🔸Jamie #Dimon, CEO di JP Morgan, ha dichiarato al Times of India che lo scenario peggiore è quello con tassi al 7% e stagflazione. Ma a CNBC spiega perché considera il momento attuale positivo, dopo un periodo di enorme stimolo fiscale globale.

🔸"Il mondo non è in grado di reggere aumenti dei tassi fino al 7% senza precipitare nella stagflazione".

🔸A lanciare l’allarme è Jamie Dimon, numero uno di JP Morgan. ”Se, a fronte di un’economia in frenata,  aumenterà ancora il costo del denaro la crisi sarà inevitabile" – ha dichiarato in un’intervista ad un giornale indiano il banchiere più importante del pianeta – 
"Come dice Warren Buffett, solo quando scende l’onda scopri se qualcuno è nudo. Temo che ci siamo vicini”.
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🔹Questo è il momento di comprare bond: l’analisi di Bob Michele di #JPMorgan

Bob Michele
,  amministratore delegato, Chief Investment Officer e capo del gruppo Global Fixed Income  presso JPM Asset Management, parla di un copione già visto sul fronte dei rendimenti dell’obbligazionario e consiglia di “mettere da parte” quello che dicono le banche centrali.

🔹Il rendimento del Tesoro a 10 anni, alle 8 del mattino (ora americana), è salito di oltre 64 punti base, raggiungendo il 4,727%.

🔹Si tratta del livello più alto dal 15 agosto 2007, quando aveva raggiunto il 4,745%.