MANERA & RANALLI LIVE TALK
ALLERGIE E ISTAMINA
📲 DOMENICA 21 MARZO alle 21.15 con la DIRETTA Facebook.
🧑⚕️ Io ed il mio amico Dott. Giulio Maria Ranalli affronteremo il tema delle allergie stagionali e sensibilità all’istamina cercando di dare qualche consiglio utile in vista del periodo delle fioriture primaverili.
Cercheremo di capire come l’alimentazione influisca sulla sintomatologia allergica e quanto il microbiota intestinale possa essere implicato.
In tutto questo cercheremo di capire quale sia il ruolo della sempre più citata intolleranza all’istamina.
📣 CONDIVIDETE e invitate amici, parenti, amanti, nonni e nonne, il parroco del paese ma anche il vostro medico di famiglia, una chiacchierata costruttiva può sempre essere utile.
❓ Se avete domande potete scriverle qui sotto nei commenti e proveremo a rispondere.
Per maggiori informazioni visitate il mio sito www.stefanomanera.it
Non è possibile rispondere singolarmente o affrontare casi specifici via Messenger.
#dottManera
#dottRanalli
#maneramedico
#ranallinutrizionista
#medicinafunzionale
#nutrizionefunzionale
#mangiareconsapevole
#integrazionefunzionale
#stefanomanera
#giuliomariaranalli
#malattiemetaboliche
#sistemaimmunitario
#allergie
#istamina
#microbiotaintestinale
#asseintestinocervello
ALLERGIE E ISTAMINA
📲 DOMENICA 21 MARZO alle 21.15 con la DIRETTA Facebook.
🧑⚕️ Io ed il mio amico Dott. Giulio Maria Ranalli affronteremo il tema delle allergie stagionali e sensibilità all’istamina cercando di dare qualche consiglio utile in vista del periodo delle fioriture primaverili.
Cercheremo di capire come l’alimentazione influisca sulla sintomatologia allergica e quanto il microbiota intestinale possa essere implicato.
In tutto questo cercheremo di capire quale sia il ruolo della sempre più citata intolleranza all’istamina.
📣 CONDIVIDETE e invitate amici, parenti, amanti, nonni e nonne, il parroco del paese ma anche il vostro medico di famiglia, una chiacchierata costruttiva può sempre essere utile.
❓ Se avete domande potete scriverle qui sotto nei commenti e proveremo a rispondere.
Per maggiori informazioni visitate il mio sito www.stefanomanera.it
Non è possibile rispondere singolarmente o affrontare casi specifici via Messenger.
#dottManera
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#microbiotaintestinale
#asseintestinocervello
Questi ultimi anni finiranno nella storia come il più grande fenomeno di manipolazione del consenso a cui l’umanità abbia mai assistito.
Il più grande esperimento di massa che ha visto convivere la manipolazione delle conoscenze scientifiche, dell’informazione e delle coscienze.
Ci hanno fatto credere che l’unico valore, non negoziabile, che la civiltà riconosce è la sopravvivenza biologica del singolo e in nome di questa hanno imposto ogni genere di sacrificio, limitando tutte le altre dimensioni dell'esistenza.
In tutto questo, il dissenso è stato ampiamente ed espressamente perseguitato e combattuto.
Le strategie di comunicazione si sono organizzate militarmente per isolare chi portava visioni e quesiti fuori dal pensiero comune, o manifestava il proposito di non omologarsi alla volontà generale in nome di valori che, fino al giorno prima, erano condivisi da tutti, se non addirittura considerati fondamentali.
Il violento scontro ideologico ha avuto come risultato, come abbiamo visto, una crescita della radicalità delle posizioni, un’assoluta mancanza di dialogo e un incremento delle tensioni sociali, il tutto funzionale per permettere e legittimare forme di repressione in nome della presunta necessità di mantenere ordine e coesione sociale.
Il governo ha rispolverato il paternalismo di stato basato sulla paura e sul puro istinto di sopravvivenza biologica.
Complici di tutto questo, i cosiddetti intellettuali politicizzati hanno discriminato, isolato e sbeffeggiato chiunque abbia rifiutato i ricatti di Stato.
Il loro progetto di discriminazione prosegue senza sosta perché a loro non importa nulla della scientificità dietro le scelte del governo, infatti non si oppongono al reintegro dei medici sospesi perché costituiscono un pericolo per l'incolumità dei pazienti o perché negano studi supportati da evidenze scientifiche, ma perché essi si oppongono al disegno sovranazionale attuale e dominante neoliberista, che pone sopra a tutto gli interessi dei mercati imposti tramite dogmi fideistici e questo per loro è assolutamente inaccettabile.
E insistono, nonostante l’evidente fallimento di tutto ciò che hanno difeso in questi due vergognosi anni.
Non tacciono e anzi sbraitano più di prima, colmi di osceno risentimento verso chi ha fatto scelte diverse e, sfortunatamente per loro, è ancora vivo e vegeto.
Il drammatico paradosso è constatare che per loro curare e guarire le persone sono diventati atti ciarlatani da combattere, così come il ragionamento e il dubbio (da sempre humus del pensiero) sono diventate attitudini pericolose, da vietare e punire.
Questa classe di individui non è più definibile "intellettuale" (classe ormai davvero rara e in via di estinzione) e potrebbe essere benissimo etichettata, dopo questa drammatica deriva di cervelli, con la più giusta definizione di "ciarpame prezzolato".
Badate bene, oggi non abbiamo vinto nessuna guerra.
Accogliamo il reintegro con gioia, ma anche con grande attenzione.
L’armata degli odiatori e dei nemici della libertà sta affilando i coltelli, pronta a scatenare l’inferno pur di far tornare lo status quo precedente.
A meno che non si compia un risveglio profondo e definitivo delle coscienze, ho ben pochi dubbi su come andrà a finire, del resto abbiamo visto benissimo che dignità, diritti, libertà e autodeterminazione per costoro sono semplicemente parole con cui riempirsi la bocca, per muovere a loro piacimento masse inerti e utilizzabili persino per mercanteggiare il nostro bene più prezioso: la salute.
#stefanomanera
Il più grande esperimento di massa che ha visto convivere la manipolazione delle conoscenze scientifiche, dell’informazione e delle coscienze.
Ci hanno fatto credere che l’unico valore, non negoziabile, che la civiltà riconosce è la sopravvivenza biologica del singolo e in nome di questa hanno imposto ogni genere di sacrificio, limitando tutte le altre dimensioni dell'esistenza.
In tutto questo, il dissenso è stato ampiamente ed espressamente perseguitato e combattuto.
Le strategie di comunicazione si sono organizzate militarmente per isolare chi portava visioni e quesiti fuori dal pensiero comune, o manifestava il proposito di non omologarsi alla volontà generale in nome di valori che, fino al giorno prima, erano condivisi da tutti, se non addirittura considerati fondamentali.
Il violento scontro ideologico ha avuto come risultato, come abbiamo visto, una crescita della radicalità delle posizioni, un’assoluta mancanza di dialogo e un incremento delle tensioni sociali, il tutto funzionale per permettere e legittimare forme di repressione in nome della presunta necessità di mantenere ordine e coesione sociale.
Il governo ha rispolverato il paternalismo di stato basato sulla paura e sul puro istinto di sopravvivenza biologica.
Complici di tutto questo, i cosiddetti intellettuali politicizzati hanno discriminato, isolato e sbeffeggiato chiunque abbia rifiutato i ricatti di Stato.
Il loro progetto di discriminazione prosegue senza sosta perché a loro non importa nulla della scientificità dietro le scelte del governo, infatti non si oppongono al reintegro dei medici sospesi perché costituiscono un pericolo per l'incolumità dei pazienti o perché negano studi supportati da evidenze scientifiche, ma perché essi si oppongono al disegno sovranazionale attuale e dominante neoliberista, che pone sopra a tutto gli interessi dei mercati imposti tramite dogmi fideistici e questo per loro è assolutamente inaccettabile.
E insistono, nonostante l’evidente fallimento di tutto ciò che hanno difeso in questi due vergognosi anni.
Non tacciono e anzi sbraitano più di prima, colmi di osceno risentimento verso chi ha fatto scelte diverse e, sfortunatamente per loro, è ancora vivo e vegeto.
Il drammatico paradosso è constatare che per loro curare e guarire le persone sono diventati atti ciarlatani da combattere, così come il ragionamento e il dubbio (da sempre humus del pensiero) sono diventate attitudini pericolose, da vietare e punire.
Questa classe di individui non è più definibile "intellettuale" (classe ormai davvero rara e in via di estinzione) e potrebbe essere benissimo etichettata, dopo questa drammatica deriva di cervelli, con la più giusta definizione di "ciarpame prezzolato".
Badate bene, oggi non abbiamo vinto nessuna guerra.
Accogliamo il reintegro con gioia, ma anche con grande attenzione.
L’armata degli odiatori e dei nemici della libertà sta affilando i coltelli, pronta a scatenare l’inferno pur di far tornare lo status quo precedente.
A meno che non si compia un risveglio profondo e definitivo delle coscienze, ho ben pochi dubbi su come andrà a finire, del resto abbiamo visto benissimo che dignità, diritti, libertà e autodeterminazione per costoro sono semplicemente parole con cui riempirsi la bocca, per muovere a loro piacimento masse inerti e utilizzabili persino per mercanteggiare il nostro bene più prezioso: la salute.
#stefanomanera
Nel 2010 proprio in questi giorni mi trovavo in Rwanda per partecipare a una missione umanitaria.
All'epoca era ancora molto vivo il ricordo del genocidio del 1994 quando circa 1.000.000 di persone furono brutalmente trucidate e si potevano ancora osservare i processi popolari nelle campagne.
Ricordo molte bene agli incroci delle strade i capannelli di persone che circondavano l'imputato di turno vestito con una tuta arancione molto visibile e riconoscibile.
Tra i tanti, mi colpì molto il racconto di alcuni superstiti che ci raccontarono che nella stessa chiesa del villaggio in cui soggiornavamo, in una sola notte furono rinchiuse e uccise 3000 persone, adulti e bambini, a colpi di machete.
Mi dissero che rivoli di sangue scorrevano dalla grande porta della chiesa.
Oggi si celebra la Giornata della Memoria, per non dimenticare giustamente la perfetta macchina di morte che condusse all'Olocausto.
Mi piacerebbe che la Giornata della Memoria divenisse trasversale e universale e servisse a far ricordare senza distinzioni del colore della pelle, del credo religioso, dell'etnia di appartenenza e dell'orientamento sessuale, tutti i genocidi e i massacri con cui l'uomo ha lordato la sua stessa storia.
Solo per ricordare alcuni tra i massacri più recenti, mi piacerebbe che fossero ricordati il genocidio silenzioso e sistematico del popolo palestinese (numero di morti indefinito), dei nativi americani (stimati più di 100.000.000 di morti), il genocidio del Rwanda (1.000.000 di morti), i massacri delle Foibe (stimati 2.500 morti e 7.500 scomparsi), l'eccidio del popolo armeno (1.000.000 - 1.500.000 morti), l'holodomor ucraino e i gulag russi (stimati 10.000.000 di morti), il genocidio cambogiano per mano dei Khmer Rossi (2.000.000 di morti), l'indimenticato massacro di Srebrenica (stimati 10.000 morti), i massacri del Darfur e del Biafra (2.500.000 morti), il massacro di Timor Est, i desaparecidos argentini e la strage degli omosessuali nei campi di concentramento nazisti, i lager degli ospedali psichiatrici, le decine di migliaia di morti innocenti con il pretesto delirante di esportare la democrazia occidentale.
Vorrei che tutti fossero ricordati con il medesimo trasporto e con la medesima dignità perché come ben scrive il filosofo e saggista spagnolo Georges Santayana: “Chi non sa ricordare il passato è condannato a ripeterlo".
Testo: #stefanomanera
All'epoca era ancora molto vivo il ricordo del genocidio del 1994 quando circa 1.000.000 di persone furono brutalmente trucidate e si potevano ancora osservare i processi popolari nelle campagne.
Ricordo molte bene agli incroci delle strade i capannelli di persone che circondavano l'imputato di turno vestito con una tuta arancione molto visibile e riconoscibile.
Tra i tanti, mi colpì molto il racconto di alcuni superstiti che ci raccontarono che nella stessa chiesa del villaggio in cui soggiornavamo, in una sola notte furono rinchiuse e uccise 3000 persone, adulti e bambini, a colpi di machete.
Mi dissero che rivoli di sangue scorrevano dalla grande porta della chiesa.
Oggi si celebra la Giornata della Memoria, per non dimenticare giustamente la perfetta macchina di morte che condusse all'Olocausto.
Mi piacerebbe che la Giornata della Memoria divenisse trasversale e universale e servisse a far ricordare senza distinzioni del colore della pelle, del credo religioso, dell'etnia di appartenenza e dell'orientamento sessuale, tutti i genocidi e i massacri con cui l'uomo ha lordato la sua stessa storia.
Solo per ricordare alcuni tra i massacri più recenti, mi piacerebbe che fossero ricordati il genocidio silenzioso e sistematico del popolo palestinese (numero di morti indefinito), dei nativi americani (stimati più di 100.000.000 di morti), il genocidio del Rwanda (1.000.000 di morti), i massacri delle Foibe (stimati 2.500 morti e 7.500 scomparsi), l'eccidio del popolo armeno (1.000.000 - 1.500.000 morti), l'holodomor ucraino e i gulag russi (stimati 10.000.000 di morti), il genocidio cambogiano per mano dei Khmer Rossi (2.000.000 di morti), l'indimenticato massacro di Srebrenica (stimati 10.000 morti), i massacri del Darfur e del Biafra (2.500.000 morti), il massacro di Timor Est, i desaparecidos argentini e la strage degli omosessuali nei campi di concentramento nazisti, i lager degli ospedali psichiatrici, le decine di migliaia di morti innocenti con il pretesto delirante di esportare la democrazia occidentale.
Vorrei che tutti fossero ricordati con il medesimo trasporto e con la medesima dignità perché come ben scrive il filosofo e saggista spagnolo Georges Santayana: “Chi non sa ricordare il passato è condannato a ripeterlo".
Testo: #stefanomanera
Sono davvero felice di essere stato chiamato per essere uno degli speaker ufficiali al TEDx Asiago di settembre 2023.
Light on - Menti illuminate
Parlerò di Medicina e compassione: un nuovo modo di intendere la cura.
#stefanomanera #tedx #tedtalks #publicspeaking #compassion #empatia #compassione #empathy #tedxasiago
Light on - Menti illuminate
Parlerò di Medicina e compassione: un nuovo modo di intendere la cura.
#stefanomanera #tedx #tedtalks #publicspeaking #compassion #empatia #compassione #empathy #tedxasiago