Forwarded from Radio Onda D'Urto
MILANO: INTERVISTA ALLA MASCHERA DELLA SCALA LICENZIATA PER AVER URLATO “PALESTINA LIBERA” PRIMA DI UNO SPETTACOLO
Sulle frequenze di Radio Onda d’ Urto vi proponiamo l’intervista esclusiva alla lavoratrice della Scala licenziata dopo che lo scorso 4 maggio 2025 ha urlato “Palestina libera” prima di uno spettacolo (ad inviti) organizzato dal MEF e con la partecipazione della Presidente del Consiglio Meloni. A questa maschera licenziata dal Teatro milanese abbiamo…
Sulle frequenze di Radio Onda d’ Urto vi proponiamo l’intervista esclusiva alla lavoratrice della Scala licenziata dopo che lo scorso 4 maggio 2025 ha urlato “Palestina libera” prima di uno spettacolo (ad inviti) organizzato dal MEF e con la partecipazione della Presidente del Consiglio Meloni. A questa maschera licenziata dal Teatro milanese abbiamo…
Forwarded from Osservatorio Repressione
A Genova, nel carcere di Marassi, un gruppo di detenuti ha dato inizio a una rivolta aprendo diverse celle. Parte dei detenuti è salita sui tetti dell’istituto e sul camminamento delle mura di cinta salvo scendere spontaneamente.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo radiomobile del reparto operativo, i vigili urbani, la polizia e la guardia di finanza. Vigili del fuoco presenti a supporto. Intorno alle 15.30 la situazione è rientrata, con i reclusi che sono ritornati nelle celle.
Per il sindacato di polizia penitenziaria Uilpa: “Tutto questo è il segno tangibile dello stato di degrado delle carceri, che non può essere affrontato con interventi meramente repressivi, come l’introduzione del reato ‘impossibile’ di rivolta, ma agendo soprattutto sulla prevenzione attraverso l’umanizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori e delladetenzione”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. “Con 16mila detenuti oltre i posti disponibili, omicidi,suicidi, violenze di ogni tipo, stupri e molto altro ancora in carcere non c’è un ordine, inteso come ordinato svolgimento delle normali attività nell’alveo dell’ordinamento giuridico dello Stato, a cui potersi rivoltare, da qui l’’impossibilità’ del reato. Peraltro, dopo l’entrata in vigore del decretosicurezza, oggi approvato in via definitiva dal Senato, i disordini nelle carceri sono persino aumentati. Non vogliamo attribuire a questo un nesso dicausa ed effetto, ma di certo possiamo affermare senza tema di smentita che, almeno sinora, non ha funzionato neppure come effetto deterrente”,
Segui @ossrepressione
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo radiomobile del reparto operativo, i vigili urbani, la polizia e la guardia di finanza. Vigili del fuoco presenti a supporto. Intorno alle 15.30 la situazione è rientrata, con i reclusi che sono ritornati nelle celle.
Per il sindacato di polizia penitenziaria Uilpa: “Tutto questo è il segno tangibile dello stato di degrado delle carceri, che non può essere affrontato con interventi meramente repressivi, come l’introduzione del reato ‘impossibile’ di rivolta, ma agendo soprattutto sulla prevenzione attraverso l’umanizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori e delladetenzione”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. “Con 16mila detenuti oltre i posti disponibili, omicidi,suicidi, violenze di ogni tipo, stupri e molto altro ancora in carcere non c’è un ordine, inteso come ordinato svolgimento delle normali attività nell’alveo dell’ordinamento giuridico dello Stato, a cui potersi rivoltare, da qui l’’impossibilità’ del reato. Peraltro, dopo l’entrata in vigore del decretosicurezza, oggi approvato in via definitiva dal Senato, i disordini nelle carceri sono persino aumentati. Non vogliamo attribuire a questo un nesso dicausa ed effetto, ma di certo possiamo affermare senza tema di smentita che, almeno sinora, non ha funzionato neppure come effetto deterrente”,
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Forwarded from Carceri in rivolta
La vendetta
Caso Cospito: chiesti fino a 6 anni per corteo a Milano, 'fu guerriglia urbana'
Caso Cospito: chiesti fino a 6 anni per corteo a Milano, 'fu guerriglia urbana' Milano, 29 mag. (LaPresse) - Dai 3 ai 6 anni di reclusione. Sono le richieste di condanna che la Procura di Milano ha fatto questa mattina nel processo a 11 anarchici milanesi e non, per i disordini nella manifestazione in solidarietà di Alfredo Cospito dell'11 febbraio 2023. "Non una manifestazione come tutte le altre ma organizzata al fine di fare guerriglia urbana", hanno detto nella requisitoria i pubblici ministeri Leonardo Lesti e Francesca Crupi ripetendo più volte l'espressione "guerriglia" davanti a giudici della decima sezione penale (collegio Bertoja-Taricco-Cantù Rajnoldi) e descrivendo le fasi più concitate, durate alcune minuti, delle colluttazioni fra manifestanti e agenti della Questura in servizio in Piazza XXIV Maggio e viale Sabotino. Le accuse sono a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, danneggiamento e travisamento. Gli esponenti della "galassia anarchica" avrebbero indossato "abbigliamento sintomatico di un atteggiamento aggressivo", hanno detto i pm ricordando gli "imbrattamenti di banche e negozi", il "danneggiamento di 2 auto Enjoy", il lancio di "bombe carta e petardi" e "l'accensione di fumogeni per permettere il travisamento di altri soggetti" come "tattica di guerriglia urbana". La pena più elevata a 6 anni è stata chiesta per un 30enne di Sesto San Giovanni gravato da recidiva infraquinquiennale e con precedenti per resistenza. Per gli altri le richieste più lievi da 3 anni (senza l'accusa di resistenza), 3 anni e 2 mesi, 3 anni e 6 mesi e 4 anni. Nel corso delle indagini della Digos, 6 persone sono state sottoposte a misura cautelare con ordinanza del gip Guido Salvini. È sparita nel processo la contestazione di getto pericoloso di cose per il lancio di alcuni gavettoni che il Tribunale del Riesame aveva ritenuto non sussistente per disporre gli obblighi e i divieti di dimora.
Caso Cospito: chiesti fino a 6 anni per corteo a Milano, 'fu guerriglia urbana'
Caso Cospito: chiesti fino a 6 anni per corteo a Milano, 'fu guerriglia urbana' Milano, 29 mag. (LaPresse) - Dai 3 ai 6 anni di reclusione. Sono le richieste di condanna che la Procura di Milano ha fatto questa mattina nel processo a 11 anarchici milanesi e non, per i disordini nella manifestazione in solidarietà di Alfredo Cospito dell'11 febbraio 2023. "Non una manifestazione come tutte le altre ma organizzata al fine di fare guerriglia urbana", hanno detto nella requisitoria i pubblici ministeri Leonardo Lesti e Francesca Crupi ripetendo più volte l'espressione "guerriglia" davanti a giudici della decima sezione penale (collegio Bertoja-Taricco-Cantù Rajnoldi) e descrivendo le fasi più concitate, durate alcune minuti, delle colluttazioni fra manifestanti e agenti della Questura in servizio in Piazza XXIV Maggio e viale Sabotino. Le accuse sono a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, danneggiamento e travisamento. Gli esponenti della "galassia anarchica" avrebbero indossato "abbigliamento sintomatico di un atteggiamento aggressivo", hanno detto i pm ricordando gli "imbrattamenti di banche e negozi", il "danneggiamento di 2 auto Enjoy", il lancio di "bombe carta e petardi" e "l'accensione di fumogeni per permettere il travisamento di altri soggetti" come "tattica di guerriglia urbana". La pena più elevata a 6 anni è stata chiesta per un 30enne di Sesto San Giovanni gravato da recidiva infraquinquiennale e con precedenti per resistenza. Per gli altri le richieste più lievi da 3 anni (senza l'accusa di resistenza), 3 anni e 2 mesi, 3 anni e 6 mesi e 4 anni. Nel corso delle indagini della Digos, 6 persone sono state sottoposte a misura cautelare con ordinanza del gip Guido Salvini. È sparita nel processo la contestazione di getto pericoloso di cose per il lancio di alcuni gavettoni che il Tribunale del Riesame aveva ritenuto non sussistente per disporre gli obblighi e i divieti di dimora.
Forwarded from Failures of Capitalism
Il dolore del padre del trentenne morto dopo che la polizia lo ha bloccato con il taser: "Era necessario usarlo su mio figlio? La polizia conosceva la sua patologia, voglio la verità". #ANSA https://t.co/Bn4iMEWQDm
ANSA.it
Morto dopo essere stato colpito dal taser, tre indagati per la rissa.
Mentre si attendono i risultati dell'autopsia, la Procura di Pescara sta indagando ad ampio raggio per chiarire le circostanze che hanno portato alla morte di Riccardo Zappone: il 30enne di Pescara - con precedenti per droga e seguito dal Centro di salute…
Forwarded from S'È DESTRA - postaggio selvaggio
Maja inizia lo sciopero della fame in carcere a Budapest dopo il rigetto dei domiciliari. Non ci sono i presupposti per un equo processo in Ungheria per i militanti antifascisti, la vita di Maja che è una persona non binaria è a rischio in un paese che perseguita la comunità Lgbtq+
Forwarded from Anarchismus in Dresden
❤️🔥 Maja went on hunger strike today, June 5, 2025.
Maja has been in pretrial detention for eleven months—isolated, deprived of their rights, and held in conditions akin to torture. Nothing has changed in Maja’s situation for eleven months.
Now Maja is taking the ultimate step: a hunger strike.
The reason for this is the renewed postponement of a decision on the conversion of their pretrial detention to house arrest. Instead of acting immediately, the court in Budapest, Hungary has postponed the decision until June 20.
✊🏽 Take action and support Maja’s demands!
We stand in solidarity with Maja!
Free Maja!
[en] https://abcdd.org/en/2025/06/05/maja-is-on-hunger-strike/
[de] https://abcdd.org/2025/06/05/maja-ist-im-hungerstreik/
#freemaja #bringmajaback #freeallantifas #hungerstreik #budapest #budapest_komplex
Maja has been in pretrial detention for eleven months—isolated, deprived of their rights, and held in conditions akin to torture. Nothing has changed in Maja’s situation for eleven months.
Now Maja is taking the ultimate step: a hunger strike.
The reason for this is the renewed postponement of a decision on the conversion of their pretrial detention to house arrest. Instead of acting immediately, the court in Budapest, Hungary has postponed the decision until June 20.
✊🏽 Take action and support Maja’s demands!
We stand in solidarity with Maja!
Free Maja!
[en] https://abcdd.org/en/2025/06/05/maja-is-on-hunger-strike/
[de] https://abcdd.org/2025/06/05/maja-ist-im-hungerstreik/
#freemaja #bringmajaback #freeallantifas #hungerstreik #budapest #budapest_komplex
Forwarded from InfoAut
Infiltrati tra attivisti e partiti: il caso italiano ed europeo
Riprendiamo questo ariticolo di Checchino Antonini da Diogene Notizie, che partendo dal caso italiano del poliziotto infiltrato dentro Potere al popolo, ricostruisce alcuni dei maggiori casi degli ultimi anni. Buona lettura!
Giovani, carini e appena arruolati. Praticamente infiltrati
Dopo la denuncia di Pap abbiamo ripercorso due celebri cicli di infiltrazioni nello stato spagnolo e in…
https://infoaut.org/divise-e-potere/infiltrati-tra-attivisti-e-partiti-il-caso-italiano-ed-europeo/
Riprendiamo questo ariticolo di Checchino Antonini da Diogene Notizie, che partendo dal caso italiano del poliziotto infiltrato dentro Potere al popolo, ricostruisce alcuni dei maggiori casi degli ultimi anni. Buona lettura!
Giovani, carini e appena arruolati. Praticamente infiltrati
Dopo la denuncia di Pap abbiamo ripercorso due celebri cicli di infiltrazioni nello stato spagnolo e in…
https://infoaut.org/divise-e-potere/infiltrati-tra-attivisti-e-partiti-il-caso-italiano-ed-europeo/
Forwarded from Radio Onda D'Urto
UNGHERIA: PROSEGUE IL PROCESSO CONTRO L’ANTIFASCISTA MAJA T. CHE HA INIZIATO UNO SCIOPERO DELLA FAME CONTRO LA SUA DETENZIONE
Prosegue a Budapest il processo a Maja T., l’antifascista tedesca inquisita nello stesso procedimento che vede imputata anche l’eurodeputata Ilaria Salis. Ieri mattina, 4 giugno 2025, dopo il diniego dei domiciliari Maja ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame. La vita di Maja in carcere è poi a rischio: persona…
Prosegue a Budapest il processo a Maja T., l’antifascista tedesca inquisita nello stesso procedimento che vede imputata anche l’eurodeputata Ilaria Salis. Ieri mattina, 4 giugno 2025, dopo il diniego dei domiciliari Maja ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame. La vita di Maja in carcere è poi a rischio: persona…
Forwarded from Interkiezionale News
MAJA IST IM HUNGERSTREIK!
Free Maja! - Bring back Maja!
Freiheit für alle Antifaschist*innen!
Stoppt dem Gesinnungsjustiz-Prozess in Ungarn!
Demonstration
📆Fr. 6. Juni
🕖19:00 Uhr
📍Bhf. Friedrichstraße
➡️Infos unter:
@free.maja & @freebudapesttwo
(Route: Auftakt am Denkmal für die Kindertransporte am Bhf. Friedrichstr. --> Unter den Linden --> Ende an der Ungarischen Botschaft, Unter den Linden 76)
👉https://de.indymedia.org/node/515864
MAJA IST IM HUNGERSTREIK!
Free Maja! - Bring back Maja!
Freiheit für alle Antifaschist*innen!
Stoppt dem Gesinnungsjustiz-Prozess in Ungarn!
Demonstration
📆Fr. 6. Juni
🕖19:00 Uhr
📍Bhf. Friedrichstraße
➡️Infos unter:
@free.maja & @freebudapesttwo
(Route: Auftakt am Denkmal für die Kindertransporte am Bhf. Friedrichstr. --> Unter den Linden --> Ende an der Ungarischen Botschaft, Unter den Linden 76)
👉https://de.indymedia.org/node/515864
"Concerning Violence" è un documentario basato sull'opera di Fanon e sui movimenti di liberazione africani. Narrato da Lauryn Hill. https://youtu.be/XMvHJmIIjjY?si=ESlBr-PK4DWFC7Mt&t=379
YouTube
Concerning Violence Documentary 2014 | Anti-Imperialism & Frantz Fanon's Wretched of the Earth
"Concerning Violence is a 2014 documentary film written and directed by Göran Hugo Olsson.It is based on Frantz Fanon's essay, "Concerning Violence", from his 1961 book The Wretched of the Earth. American singer and actress Lauryn Hill served as the narrator…
Forwarded from Liberi/e di lottare - Fermiamo Guerra & Decreto sicurezza
⚡️🇫🇷🇮🇱🚫I portuali del terminal di Fos-sur-Mer (Marsiglia) hanno bloccato l’esportazione di tre container contenenti canne di cannoni fabbricate da Aubert et Duval, destinati al porto di Haifa, tramite la nave Contship ERA della compagnia israeliana ZIM.
🔻 La stessa nave effettuerà uno scalo tecnico a Genova sabato 7 giugno e i portuali francesi hanno chiesto ai loro colleghi italiani di sorvegliare il carico per verificare l’assenza di armamenti a bordo.
🔻 In risposta il CALP ha annullato la manifestazione prevista per domani convocando una conferenza stampa alle ore 18:00 presso Music for Peace (sala Vick) e un presidio sabato mattina alle ore 8:00 al Varco di Ponte Etiopia.
🔗 Fonte
📣 @chronocol.media
🔻 La stessa nave effettuerà uno scalo tecnico a Genova sabato 7 giugno e i portuali francesi hanno chiesto ai loro colleghi italiani di sorvegliare il carico per verificare l’assenza di armamenti a bordo.
🔻 In risposta il CALP ha annullato la manifestazione prevista per domani convocando una conferenza stampa alle ore 18:00 presso Music for Peace (sala Vick) e un presidio sabato mattina alle ore 8:00 al Varco di Ponte Etiopia.
🔗 Fonte
📣 @chronocol.media