♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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GLI ALTAVILLA IN ORIENTE

Il 20 ottobre 1097 ebbe inizio il lungo assedio crociato di #Antiochia, destinato a durare quasi un anno ed a condurre alla fondazione del Principato cristiano di Antiochia. A guidare l’assedio fu il Principe di #Taranto Boemondo d’#Altavilla, figlio del Duca Roberto il Guiscardo e cugino del futuro Re Ruggero II di #Sicilia.

L’antica città siriaca fu strappata ai turchi selgiuchidi dopo un assedio difficile e sanguinoso, terminato il 28 giugno 1098. Ad aiutare Boemondo I nell’impresa arrivarono crociati da mezza Europa. Tra di essi anche il cugino destinato a passare alla storia come Tancredi di #Galilea, figlio di Emma d’Altavilla, personaggio che ispirerà Torquato Tasso per la sua “#Gerusalemme Liberata”.

Alla presa della città, Boemondo divenne il primo Principe di Antiochia. Nei decenni successivi Ruggero II di Sicilia tentò più volte di ottenere il controllo del Principato d’Antiochia in nome della stretta parentela esistente tra lui ed il fondatore Boemondo I, morto nel 1106.

Il tentativo del sovrano siciliano non fu mai premiato, ma il ramo antiocheno degli Altavilla manterrà il possesso del Principato fino al 1163, cioè fino alla morte di Costanza d’Antiochia, a cui succedette Boemondo III, il figlio nato dal matrimonio di lei con Raimondo di #Poitiers.

In alcune fonti dei secoli successivi, come la “Dissertazione su i titoli e regni de' quali s'inaugura il monarca siciliano” del giureconsulto Giovanni Maria Sarri (1735), tra i numerosi titoli attribuiti ai sovrani di Sicilia viene elencato anche quello di "Princes Antiochiæ".
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🌟Nati Oggi

1840: Nasce a #Palermo lo scultore Domenico Costantino.
🎬 1948: Nasce a #Palermo l’attore Luigi Maria Burruano.

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🇲🇹 IL FALCONE MALTESE

Con l'atto di donazione siglato da Carlo V in qualità di Re di #Sicilia ebbe inizio la vicenda storica dello Stato monastico di #Malta, capeggiato dai Cavalieri Ospitalieri sotto l'alta sovranità del Regno siciliano. A simboleggiare la dipendenza dei Cavalieri sarà, fino al 1798, il curioso "tributo del falcone maltese".

Originatosi al tempo delle crociate, l'Ordine di San Giovanni di #Gerusalemme, meglio noto come Ordine dei Cavalieri Ospitalieri, ebbe il suo quartier generale dapprima a #Cipro e poi, dal 1309, a #Rodi, da dove venne espulso solo alla fine del 1522 per via dell'occupazione ottomana dell'isola greca.

Dopo un peregrinare durato circa sette anni, guidati dal gran maestro Philippe Villiers de L'Isle-Adam, i Cavalieri Ospitalieri ottennero finalmente la concessione dell'arcipelago maltese - contea siciliana dai tempi di Ruggero I d'#Altavilla - come loro nuova sede. A sancire l'accordo, favorito da Papa Clemente VII, fu l'atto di donazione siglato da Carlo V d'#Asburgo a #CastelfrancoEmilia il 24 marzo 1530.

Per Carlo l'accordo aveva la finalità di garantire alla strategica Malta un costante presidio contro le incursioni dei pirati ottomani; per l'Ordine, viceversa, Malta costituiva l'opportunità di amministrare un territorio in forma semi-autonoma, con modalità simili (ma non uguali) a quanto avvenuto a Rodi fino al 1522. Oltre al controllo di Malta e #Gozo, l'accordo dava ai Cavalieri la giurisdizione anche sulla città libica di #Tripoli, persa tuttavia nel 1551 a favore degli ottomani. L'insediamento dei Cavalieri a Malta si concretizzò qualche mese dopo l'atto di donazione, con l'approdo del gran maestro nell'isola il 26 ottobre 1530.

L'accordo prevedeva una serie di condizioni politiche ed ecclesiastiche volte a mantenere uno stabile rapporto di vassallaggio tra il Regno di Sicilia e i Cavalieri. Per simboleggiare la dipendenza di questi ultimi dalla Sicilia, Carlo istituì il cosiddetto "tributo del falcone maltese". Esso si sostanziava nell'invio di un falcone maltese al viceré di Sicilia, da effettuare ogni anno nel giorno di Ognissanti. Tale tradizione perdurò fino al 1798, anno dell'invasione napoleonica di Malta, che pose fine al dominio dei Cavalieri sull'arcipelago.
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🌟Nati Oggi

🔸 Il 26 Ottobre del 1962 nasce a #Catania Maria Grazia Cutili, aveva 39 anni quando si trovava in Afghanistan come giornalista inviata del “Corriere della Sera”. Morì a Sarobi per un attentato dei talebani, il cui governo a Kabul era appena caduto.

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👑 IL BAMBINO CHE DIVENNE GRANDE

Il 26 dicembre 1194 nasceva a #Jesi, vicino #Ancona, uno dei personaggi più noti della storia europea: Federico II di #Svevia, Re di #Sicilia, sovrano del Sacro Romano Impero e Re di #Gerusalemme.

A partorire Federico fu l’Imperatrice Costanza d’#Altavilla, ultima figlia del fondatore del Regno di Sicilia Ruggero II. Il bambino venne al mondo durante il viaggio della donna verso #Palermo, dove il giorno prima il marito Enrico VI aveva cinto la corona di Re di Sicilia strappata a Guglielmo III d’Altavilla.

Poiché già quarantenne, la gravidanza di Costanza destò molti sospetti e scetticismo. Proprio al fine di fugare ogni dubbio la regina siciliana decise pertanto di partorire il figlio in pubblica piazza, all’interno di un baldacchino allestito per l’occasione.

Alla nascita dello #StuporMundi la madre volle chiamarlo Costantino, ma successivamente egli sarà battezzato ad #Assisi con il nome di Federico Ruggero, imposto dal padre al fine di simboleggiare la duplice eredità germanica e siciliana del futuro sovrano, nipote dell’Imperatore Federico I Barbarossa e di Re Ruggero II di Sicilia.

A tal proposito il cronista Pietro da #Eboli scriverà: «Dall'una parte Ruggero, sarai dall'altra Federico. Sarai da stimare maggiore degli avi, creato con fato migliore, che ben vinci, appena nato, gli avi insieme col padre.»
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Nella complessa storia delle crociate medievali un ruolo del tutto speciale è rivestito dalla cosiddetta "sesta crociata", intrapresa da Federico II, re di #Sicilia e sovrano del Sacro Romano Impero, nell'estate del 1228.

A rendere unica nel suo genere la crociata di Federico fu soprattutto il carattere incruento ed eminentemente politico della stessa. La sesta crociata, infatti, lungi dall'essere foriera di spargimenti di sangue come avvenuto in precedenza, si risolse in un accordo diplomatico tra lo "Stupor Mundi" Federico ed il sultano ayyubide al-Malik al-Kamil (lo stesso che qualche anno prima aveva incontrato Francesco d'Assisi).

La speciale crociata di Federico ebbe luogo dopo un percorso irto di difficoltà, rinvii e controversie politiche.
Già nel 1215, ricevendo ad Aquisgrana la corona di "re dei romani" (cioè futuro imperatore), Federico fece solenne promessa di intraprendere una crociata in Terra Santa.

Secondo alcuni storici, a motivare il gesto di Federico, più che la politica, fu la sincera gratitudine a Dio per aver unito alla corona di Sicilia la promessa del trono imperiale, nonché la volontà di seguire l'esempio del nonno paterno Federico Barbarossa.

Nel 1220, in occasione della sua incoronazione a Roma come Sacro Romano Imperatore, Federico II rinnovò la promessa al cospetto di Papa Onorio III.

Un anno dopo, in seguito al fallimento della quinta crociata, il pontefice sollecitò lo Stupor Mundi ad avviare una sua spedizione in Terra Santa. Gli anni però passarono e nel 1225 Federico sposò Jolanda di Brienne, erede al trono di #Gerusalemme. In accordo con il papa fu stabilito che la crociata federiciana avrebbe avuto luogo non oltre il 1227.

Nell'agosto di quell'anno, Federico s'imbarcò da #Brindisi alla volta del Medio Oriente, ma a causa di un'epidemia scoppiata a bordo e che colpì lui stesso, fu costretto, appena giunto nella vicina Otranto, a rinviare la spedizione. Il nuovo papa, Gregorio IX, vide però nella presunta malattia dello Stupor Mundi un pretesto per sottrarsi all'antica promessa e perciò lo scomunicò.

Malgrado la scomunica, una volta ristabilitosi, Federico riprese i preparativi per la sua impresa. A tal fine inviò l'arcivescovo di Palermo, il suo fedelissimo Berardo di Castagna, in missione diplomatica presso il sultano, facendo pervenire ricchissimi doni al sovrano musulmano e saggiando le possibilità di un accordo politico.

Finalmente nel giugno 1228 salparono da Brindisi le navi di Federico. Giunto in Medio Oriente a settembre dello stesso anno, malgrado la diffidenza del clero locale provocata dalla scomunica pendente sul suo capo, il sovrano avviò personali trattative con la controparte musulmana, giungendo in fine alla stipula del Trattato di Jaffa il 18 febbraio 1229. In base all'accordo sottoscritto, ai cristiani sarebbe stato garantito il controllo decennale delle città sante di Betlemme, Nazareth e Gerusalemme (ad eccezione della Spianata del Tempio e della moschea al-Aqsa), nonché una fascia di territorio sulla costa.

In questo contesto si colloca l'ingresso trionfale di Federico a Gerusalemme, avvenuto il 17 marzo 1229 e seguito, il giorno dopo, dalla presa in possesso della corona reale.

Mai nella storia delle crociate i cristiani erano riusciti ad ottenere di più in termini territoriali. E per giunta ciò era avvenuto senza il bisogno di muovere guerra. Tuttavia, il successo dello Stupor Mundi, di certo agevolato dalla particolare formazione intellettuale da lui ricevuta presso la sofisticata corte di Palermo, inasprì il già complicato rapporto tra il sovrano ed il Papato, conducendo al paradosso della "crociata contro Federico", con la tentata invasione del Regno di Sicilia guidata da suo suocero Giovanni di Brienne.

A spuntarla, tuttavia, sarà ancora una volta lo Stupor Mundi, che nel 1230 otterrà la rimozione della scomunica.

👉🏻Paesi Etnei
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