✝️ UN MARTIRE DA MAZARA AL GIAPPONE
Il 22 ottobre 1633, a #Nagasaki, il missionario mazarese Giovanni Matteo Adami veniva torturato fino alla morte con la pratica dell’“Ana-tsurushi”, resa famosa in Occidente dal romanzo “Silenzio” di Shūsaku Endō, a cui è ispirato il film “Silence” (2016) del regista siculoamericano Martin Scorsese.
Nato il 17 maggio 1576 a #MazaradelVallo, Giovanni Matteo Adami si trasferì a #Roma quando era ancora adolescente. A dispetto degli auspici della famiglia che ambiva per lui ad un futuro militare, a 16 anni Adami decise di entrare a far parte dei Gesuiti.
Ordinato sacerdote e divenuto predicatore, nel 1602 Adami lasciò l’Italia alla volta dell’Oriente, giungendo a #Macao dopo aver attraversato l’#India. Nel 1604 il missionario siciliano approdò in #Giappone, paese destinato a divenire la terra della sua difficile missione e del suo martirio.
Nel 1612 le autorità di #Edo (l’odierna #Tokyo) promulgarono degli editti volti a contrastare la diffusione del cristianesimo. Sempre più ostacolato nella sua azione, Adami fu esiliato a Macao nel novembre 1614. Dopo 4 anni, nel luglio 1618, riuscì a tornare in Giappone insieme ad un gruppo di religiosi nipponici.
Rifugiatosi a #Inawashiro, città all’epoca governata da un cristiano, Adami riuscì a convertire numerosi locali, ma una volta iniziate le persecuzioni anche lì, fu costretto a scappare. Giunto a Nagasaki nel 1630, fu catturato e martirizzato tre anni dopo, all’età di 57 anni.
Insieme alle storie del nativo di #ChiusaSclafani Giuseppe Chiara, dello stefanese Giacinto Giordano Ansalone e del palermitano Giovanni Battista Sidotti, quella di Giovanni Matteo Adami è la vicenda più nota tra quelle relative ai missionari siciliani vissuti nel Sol Levante a cavallo tra seicento e settecento.
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🌟NATI OGGI
🎨 1786: Nasce a #Catania il pittore Giuseppe Zacco.
🥀 SCOMPARSI OGGI
⛰️ 1866: Muore a Catania il geologo Carlo Gemmellaro.
👉🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
Il 22 ottobre 1633, a #Nagasaki, il missionario mazarese Giovanni Matteo Adami veniva torturato fino alla morte con la pratica dell’“Ana-tsurushi”, resa famosa in Occidente dal romanzo “Silenzio” di Shūsaku Endō, a cui è ispirato il film “Silence” (2016) del regista siculoamericano Martin Scorsese.
Nato il 17 maggio 1576 a #MazaradelVallo, Giovanni Matteo Adami si trasferì a #Roma quando era ancora adolescente. A dispetto degli auspici della famiglia che ambiva per lui ad un futuro militare, a 16 anni Adami decise di entrare a far parte dei Gesuiti.
Ordinato sacerdote e divenuto predicatore, nel 1602 Adami lasciò l’Italia alla volta dell’Oriente, giungendo a #Macao dopo aver attraversato l’#India. Nel 1604 il missionario siciliano approdò in #Giappone, paese destinato a divenire la terra della sua difficile missione e del suo martirio.
Nel 1612 le autorità di #Edo (l’odierna #Tokyo) promulgarono degli editti volti a contrastare la diffusione del cristianesimo. Sempre più ostacolato nella sua azione, Adami fu esiliato a Macao nel novembre 1614. Dopo 4 anni, nel luglio 1618, riuscì a tornare in Giappone insieme ad un gruppo di religiosi nipponici.
Rifugiatosi a #Inawashiro, città all’epoca governata da un cristiano, Adami riuscì a convertire numerosi locali, ma una volta iniziate le persecuzioni anche lì, fu costretto a scappare. Giunto a Nagasaki nel 1630, fu catturato e martirizzato tre anni dopo, all’età di 57 anni.
Insieme alle storie del nativo di #ChiusaSclafani Giuseppe Chiara, dello stefanese Giacinto Giordano Ansalone e del palermitano Giovanni Battista Sidotti, quella di Giovanni Matteo Adami è la vicenda più nota tra quelle relative ai missionari siciliani vissuti nel Sol Levante a cavallo tra seicento e settecento.
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🎨 1786: Nasce a #Catania il pittore Giuseppe Zacco.
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