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La Chiesa Madre di Avola fu una delle prime strutture ad essere ricostruite in seguito al terremoto del 1693.
Ciò che più colpiste di questo edificio è la sua particolare architettura, mostrandosi diversamente in base alla prospettiva: nella vista frontale richiama quasi ai fasti di una torre, ma vista dall’alto ricorda la forma di una croce.
La Chiesa Madre di Avola è uno dei più importanti monumenti cittadini, il cui stile Barocco spicca all’interno della splendida piazza in cui è posta, ricca di storia e di fascino.
🎥 @toninonucifora
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
📚#sicil_iaterramia
Ciò che più colpiste di questo edificio è la sua particolare architettura, mostrandosi diversamente in base alla prospettiva: nella vista frontale richiama quasi ai fasti di una torre, ma vista dall’alto ricorda la forma di una croce.
La Chiesa Madre di Avola è uno dei più importanti monumenti cittadini, il cui stile Barocco spicca all’interno della splendida piazza in cui è posta, ricca di storia e di fascino.
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La Scafazzata una specialità Siciliana.
La Sicilia in materia di dolci è una vera regina, bisogna ammetterlo. Cassate, cannoli, Iris fritti o al forno, per non parlare poi dei classici dolcetti per le feste come i mustazzoli, la frutta Martorana e chi più ne ha più ne metta.
In Sicilia, specialmente nelle zone di Palermo, è possibile vedere in piatti da dessert o coppe la scafazzata,
Ma perché si chiama proprio scafazzata? Dal dialetto siciliano sta ad indicare qualcosa di rotto, distrutto, frantumato e si prepara generalmente quando i gusci dei cannoli durante la fase di farcitura si rompono. Essendo realizzati con una pasta molto delicata, la frittura tende a renderli molto friabili ed è quasi una legge della fisica il romperne almeno uno! Ecco perché, per non gettarli e sprecarli si serve una sorta di cannolo scomposto, ma possiamo assicurarvi che il gusto sarà talmente invitante da far toccare il cielo con un dito proprio a tutti.
✍🏻@sicilianewseinfo
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La Sicilia in materia di dolci è una vera regina, bisogna ammetterlo. Cassate, cannoli, Iris fritti o al forno, per non parlare poi dei classici dolcetti per le feste come i mustazzoli, la frutta Martorana e chi più ne ha più ne metta.
In Sicilia, specialmente nelle zone di Palermo, è possibile vedere in piatti da dessert o coppe la scafazzata,
Ma perché si chiama proprio scafazzata? Dal dialetto siciliano sta ad indicare qualcosa di rotto, distrutto, frantumato e si prepara generalmente quando i gusci dei cannoli durante la fase di farcitura si rompono. Essendo realizzati con una pasta molto delicata, la frittura tende a renderli molto friabili ed è quasi una legge della fisica il romperne almeno uno! Ecco perché, per non gettarli e sprecarli si serve una sorta di cannolo scomposto, ma possiamo assicurarvi che il gusto sarà talmente invitante da far toccare il cielo con un dito proprio a tutti.
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Vediamo insieme come si prepara la scafazzata e gli ingredienti cui abbiamo bisogno:
350 gr di ricotta fresca di pecora;
200 gr di zucchero al velo;
1 pizzico di cannella;
100 gr di gocce di cioccolato;
Gusci per cannoli q.b.
1. Iniziamo la preparazione della scafazzata partendo dalla crema: Poniamo all’interno di un setaccio la ricotta e procediamo a schiacciarla contro le maglie con un cucchiaio. Eseguiamo quest’operazione con pazienza in quanto la ricotta dovrà risultare liscia e senza grumi.
2. Poggiamo il setaccio direttamente su una ciotola e man mano che la schiacciamo contro le maglie preleviamo quella rimasta attaccata sulla parte sottostante. Quando avremo setacciato tutta la ricotta aggiungiamo lo zucchero al velo ed il pizzico di cannella.
3. Aiutandoci con delle fruste elettriche montiamo tutti gli ingredienti insieme per qualche minuto fin quando otterremo un composto ben morbido, liscio e senza grumi. Uniamo anche le gocce di cioccolato e incorporiamole alla crema.
4. Inseriamo la crema all’interno di una sac-a-poche, lasciamola riposare in frigorifero per circa 20/30 minuti e poi riempiamo una coppa formando alla fine un ciuffetto. Spezzettiamo grossolanamente i gusci dei cannoli ed infilziamoli all’interno della crema decorando con zucchero al velo e granella di nocciole, mandorle o pistacchi. La nostra scafazzata è pronta per essere servita, vedrete che incredibile bontà, la Sicilia sarà tutta in tavola.
✍🏻@sicilianewseinfo
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350 gr di ricotta fresca di pecora;
200 gr di zucchero al velo;
1 pizzico di cannella;
100 gr di gocce di cioccolato;
Gusci per cannoli q.b.
1. Iniziamo la preparazione della scafazzata partendo dalla crema: Poniamo all’interno di un setaccio la ricotta e procediamo a schiacciarla contro le maglie con un cucchiaio. Eseguiamo quest’operazione con pazienza in quanto la ricotta dovrà risultare liscia e senza grumi.
2. Poggiamo il setaccio direttamente su una ciotola e man mano che la schiacciamo contro le maglie preleviamo quella rimasta attaccata sulla parte sottostante. Quando avremo setacciato tutta la ricotta aggiungiamo lo zucchero al velo ed il pizzico di cannella.
3. Aiutandoci con delle fruste elettriche montiamo tutti gli ingredienti insieme per qualche minuto fin quando otterremo un composto ben morbido, liscio e senza grumi. Uniamo anche le gocce di cioccolato e incorporiamole alla crema.
4. Inseriamo la crema all’interno di una sac-a-poche, lasciamola riposare in frigorifero per circa 20/30 minuti e poi riempiamo una coppa formando alla fine un ciuffetto. Spezzettiamo grossolanamente i gusci dei cannoli ed infilziamoli all’interno della crema decorando con zucchero al velo e granella di nocciole, mandorle o pistacchi. La nostra scafazzata è pronta per essere servita, vedrete che incredibile bontà, la Sicilia sarà tutta in tavola.
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Una delle città di cui sono affascinato "Messina" con il Santuario di
Cristo Re,tutto il suo splendore
📸✍🏻 @pioandreaperi
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Cristo Re,tutto il suo splendore
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Pochi conoscono questa meravigliosa località siciliana tra mare cristallino e natura incontaminata
@sicilianewseinfo📌
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#siciliadavedere⚜
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Pochi conoscono questa meravigliosa località siciliana tra mare cristallino e natura incontaminata
La Sicilia non è bella solo per il mare turchese che la circonda ma è bella perché è ricca di storia, cultura e natura. Nella grande città metropolitana di Messina si trova un borgo davvero affascinante che vive prevalentemente di turismo e commercio. C’è…
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Granita e brioscia: la colazione perfetta l'hanno inventata i siciliani
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Granita e brioscia: la colazione perfetta l'hanno inventata i siciliani
18 Giu 2021 Prodotti Granita a colazione, must dell’estate siciliana. Granita e brioscia col tuppo: il modo migliore per iniziare la giornata. Quando arriva l’estate, arriva anche il momento di concedersi questo momento speciale. Un rituale e un’autentica…
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Una RISERVA ricca di STORIA e NATURA LUSSUREGGIANTE! La riserva della TIMPA!
Situata nel territorio del comune di Acireale, in provincia di Catania, rappresenta il più importante tratto di costa etneo, ricoperto da una lussureggiante vegetazione.
Si tratta di un massiccio formato a gradinate e faglie, originato dal cratere centrale. Fanno memoria di questo territorio: le piccole stradine interne; i canali d’irrigazione (in dialetto “saie”) e i muretti a secco.
Per esplorare la riserva è possibile imboccare un sentiero seicentesco che parte da Acireale, attraversa la parte centrale della timpa e arriva al borgo marinaro di Santa Maria La Scala.
Il sentiero chiamato “le Chiazzette” porta ad un belvedere che si apre ad un panorama di incomparabile bellezza.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
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Situata nel territorio del comune di Acireale, in provincia di Catania, rappresenta il più importante tratto di costa etneo, ricoperto da una lussureggiante vegetazione.
Si tratta di un massiccio formato a gradinate e faglie, originato dal cratere centrale. Fanno memoria di questo territorio: le piccole stradine interne; i canali d’irrigazione (in dialetto “saie”) e i muretti a secco.
Per esplorare la riserva è possibile imboccare un sentiero seicentesco che parte da Acireale, attraversa la parte centrale della timpa e arriva al borgo marinaro di Santa Maria La Scala.
Il sentiero chiamato “le Chiazzette” porta ad un belvedere che si apre ad un panorama di incomparabile bellezza.
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In un viaggio un turista domanda ad un altro turista :
-Ciao di dove sei?
L’altro risponde
-Della Sicilia .
E il signore gli dice
-la Regione del crimine, della Mafia, di chi non lavora, dei ladri, ecc ecc
Il Siciliano risponde sereno
-Scusi, lei è Mafioso ?
E il turista risponde
-No, io no, perché?
Perché se fosse sportivo mi avrebbe identificato con Totò Schillaci, Vincenzo Nibali, Anna Rita Sidoti, Enzo Maiorca.
Se lei fosse musicista mi avrebbe identificato
Con Vincenzo Bellini, Franco Battiato, Carmen Consoli, Mario Venuti.
Se lei avesse viaggiato mi starebbe domandando delle perle del mediterraneo come le isole Eolie, della Città Di Messina e della sua bellezza, di capo Peloro, dei laghi di Ganzirri, di Taormina e del suo Teatro Greco, dei faraglioni di Acitrezza, di capo Milazzo , del Santuario di Tindari, del Teatro e degli scavi, dei laghetti di Marinello, del Parco dei Nebrodi, delle spiagge più belle del mondo, del Castello di Donna Fugata, della bellezza di Noto e Siracusa, di Erice, di Palermo e le sue chiese barocche, di Cefalù, di Catania e dell'Etna, di Enna e dei mosaici di Piazza Armerina, delle saline di Trapani, della riserva dello Zingaro che parte da Cala Mazzo di Sciacca fino alla Tonnarella Dell'Uzzo di San Vito Lo Capo, della della Valle dei Templi e della scala dei Turchi di Agrigento, delle Egadi con Favignana, Levanzo e Marettimo o delle Pelagie con Lampedusa, Lampione, Linosa e l'isola dei Conigli, della Pignolata di Messina, delle granite, dei cannoli, della cassata, degli arancini, del Nero D'Avola, del Nerello Mascalese, del Cataratto, della caccia al pescespada sullo stretto e della cucina Siciliana.
Se fosse più informato adesso staremmo parlando di Archimede, di Ettore Majorana, di Verga, di Sciascia, di Pirandello, di Camilleri, di Renato Guttuso, Antonello Da Messina ecc...
La SICILIA E'
Dove i vicini sono parenti e ti offrono il caffé
Dove andare a mangiare è sempre una festa
Dove la domenica vai a casa di ospiti e devi portare Il vassoio di pasticcini
Dove ti incontro per strada e ti abbraccio come se fossi tuo fratello
Dove vedi giocare ancora i bambini per strada ecc
Comunque vedo solo che conosce quello che le piace...
Io voglio solo dirle che la Sicilia è più di quello per cui certi ignoranti come lei che ci puntano il dito
Noi Siciliani siamo persone oneste, intelligenti, lavoratori, socievoli , allegri, orgogliosi, solari, fieri di essere Siciliani e tante altre cose che non le vado a spiegare.
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-Ciao di dove sei?
L’altro risponde
-Della Sicilia .
E il signore gli dice
-la Regione del crimine, della Mafia, di chi non lavora, dei ladri, ecc ecc
Il Siciliano risponde sereno
-Scusi, lei è Mafioso ?
E il turista risponde
-No, io no, perché?
Perché se fosse sportivo mi avrebbe identificato con Totò Schillaci, Vincenzo Nibali, Anna Rita Sidoti, Enzo Maiorca.
Se lei fosse musicista mi avrebbe identificato
Con Vincenzo Bellini, Franco Battiato, Carmen Consoli, Mario Venuti.
Se lei avesse viaggiato mi starebbe domandando delle perle del mediterraneo come le isole Eolie, della Città Di Messina e della sua bellezza, di capo Peloro, dei laghi di Ganzirri, di Taormina e del suo Teatro Greco, dei faraglioni di Acitrezza, di capo Milazzo , del Santuario di Tindari, del Teatro e degli scavi, dei laghetti di Marinello, del Parco dei Nebrodi, delle spiagge più belle del mondo, del Castello di Donna Fugata, della bellezza di Noto e Siracusa, di Erice, di Palermo e le sue chiese barocche, di Cefalù, di Catania e dell'Etna, di Enna e dei mosaici di Piazza Armerina, delle saline di Trapani, della riserva dello Zingaro che parte da Cala Mazzo di Sciacca fino alla Tonnarella Dell'Uzzo di San Vito Lo Capo, della della Valle dei Templi e della scala dei Turchi di Agrigento, delle Egadi con Favignana, Levanzo e Marettimo o delle Pelagie con Lampedusa, Lampione, Linosa e l'isola dei Conigli, della Pignolata di Messina, delle granite, dei cannoli, della cassata, degli arancini, del Nero D'Avola, del Nerello Mascalese, del Cataratto, della caccia al pescespada sullo stretto e della cucina Siciliana.
Se fosse più informato adesso staremmo parlando di Archimede, di Ettore Majorana, di Verga, di Sciascia, di Pirandello, di Camilleri, di Renato Guttuso, Antonello Da Messina ecc...
La SICILIA E'
Dove i vicini sono parenti e ti offrono il caffé
Dove andare a mangiare è sempre una festa
Dove la domenica vai a casa di ospiti e devi portare Il vassoio di pasticcini
Dove ti incontro per strada e ti abbraccio come se fossi tuo fratello
Dove vedi giocare ancora i bambini per strada ecc
Comunque vedo solo che conosce quello che le piace...
Io voglio solo dirle che la Sicilia è più di quello per cui certi ignoranti come lei che ci puntano il dito
Noi Siciliani siamo persone oneste, intelligenti, lavoratori, socievoli , allegri, orgogliosi, solari, fieri di essere Siciliani e tante altre cose che non le vado a spiegare.
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