La chiesa di Santa Maria della Valle, detta la Badiazza, è situata a circa mezz’ora di cammino da Scala, paese a nord-est di Messina, ed è l’unica parte sopravvissuta di un monastero femminile sulla cui storia e, soprattutto, appartenenza all’Ordine di Cîteaux.
Alcuni testi danno la comunità monastica come “benedettina”, fondata tra la fine dell’XI e la prima metà del XII secolo, forse dai Normanni, altri invece come “cistercense”, nata tra il 1133 e il 1168 o ai primi del ‘200. Probabilmente le monache seguirono inizialmente la Regola di san Benedetto, ma poi decisero di aderire alla riforma cistercense, assumendo il rango di abbazia solo nel XIII secolo, quando il Capitolo Generale di Cîteaux decise di includere ufficialmente nella sua giurisdizione conventi femminili, anche se molti di essi rimasero soggetti all’autorità della diocesi.
Durante la prima metà del XIII secolo la primitiva chiesa fu ampliata insieme al monastero che cambiò nome in Santa Maria della Scala.
Un incendio nel 1282 danneggiò il complesso abbaziale che fu però restaurato e decorato agli inizi del XIV secolo. Gli studiosi riportano date differenti riguardo all’abbandono del complesso monastico da parte delle religiose: la fine del XIII, la metà del XIV o l’inizio del XVI secolo. L’abbazia cadde ben presto in rovina ed oggi rimane solo la chiesa.
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Alcuni testi danno la comunità monastica come “benedettina”, fondata tra la fine dell’XI e la prima metà del XII secolo, forse dai Normanni, altri invece come “cistercense”, nata tra il 1133 e il 1168 o ai primi del ‘200. Probabilmente le monache seguirono inizialmente la Regola di san Benedetto, ma poi decisero di aderire alla riforma cistercense, assumendo il rango di abbazia solo nel XIII secolo, quando il Capitolo Generale di Cîteaux decise di includere ufficialmente nella sua giurisdizione conventi femminili, anche se molti di essi rimasero soggetti all’autorità della diocesi.
Durante la prima metà del XIII secolo la primitiva chiesa fu ampliata insieme al monastero che cambiò nome in Santa Maria della Scala.
Un incendio nel 1282 danneggiò il complesso abbaziale che fu però restaurato e decorato agli inizi del XIV secolo. Gli studiosi riportano date differenti riguardo all’abbandono del complesso monastico da parte delle religiose: la fine del XIII, la metà del XIV o l’inizio del XVI secolo. L’abbazia cadde ben presto in rovina ed oggi rimane solo la chiesa.
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Il monastero della Badiazza era già cistercense, presenta una pianta a tre navate, coperte da volte a crociera acute costolonate, impostate su pilastri cruciformi, con un ampio transetto poco aggettante, di forma quadrata, sormontato da una cupola centrale. L’abside della chiesa è semicircolare ed è affiancata da due cappelle della stessa forma, che sono poste sul prolungamento delle navate laterali.
In Santa Maria della Valle è ben riconoscibile l’influenza di caratteri architettonici locali: il santuario, ben distinto dallo spazio delle navate, richiama, quelli analoghi delle cattedrali di Palermo e Monreale, e lo schema planimetrico della qubba islamica che era divenuta modello per le chiese cristiane di età normanna. Anche nella copertura a cupola, appoggiata su quattro grandi archi ogivali, è di chiara derivazione normanna, mentre le crociere costolonate a sezione rettangolare, impostati su peducci annegati nelle pareti sono caratteri riconducibili all’età sveva.
Da notare è la somiglianza della Badiazza con la chiesa cistercense di Santo Spirito del Vespro a Palermo, edificata tra il 1173 e il 1178, anch’essa influenzata dalla tradizione artistica arabo-normanna.
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Gaggi
Gaggi (Kàggi in siciliano) è un comune italiano di 3 135 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. Il nome ufficiale del comune era, fino al 1939, Kaggi.
È situato a circa 160 chilometri ad est di Palermo e circa 45 chilometri a sud-ovest di Messina e a 8 chilometri lungo il braccio di strada provinciale, Giardini-Francavilla.
Se ne parla per la prima volta in un diploma del Conte Ruggero del 1017. Faceva parte dei villaggi di taormina. Fu uno dei tre sobborghi strappati a Taormina tra il 1583 e il 1653, per l'esattezza fu acquistato nel 1639, nel contesto della dominazione borbonica.
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Se ne parla per la prima volta in un diploma del Conte Ruggero del 1017. Faceva parte dei villaggi di taormina. Fu uno dei tre sobborghi strappati a Taormina tra il 1583 e il 1653, per l'esattezza fu acquistato nel 1639, nel contesto della dominazione borbonica.
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Festa della Musica a Selinunte per tornare a vivere - Sicilia
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Festa della Musica a Selinunte per tornare a vivere - Sicilia
(ANSA) - PALERMO, 17 GIU - Domenica 20 giugno, al tramonto, all'ombra del Tempio di Era, il suono di un grande Gong darà inizio alla 27ᵃ edizione della Festa della Musica, un evento internazionale che quest'anno si svolge in Sicilia, nel Parco archeologico…
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Golfo di Mondello
Mondello è un quartiere e località turistica di Palermo facente parte della VII Circoscrizione, sviluppato attorno ad un'ampia baia racchiusa tra Monte Pellegrino e Monte Gallo. Distaccato dalla città dal Parco della Favorita, è raggiungibile dal centro urbano per mezzo dei tanti viali reali alberati o tramite il lungomare dell'Addaura.
La frazione è rinomata per la spiaggia, che rappresenta uno dei lidi maggiormente noti ed ambiti in Sicilia, nonché per essere una delle capitali dell'Art Nouveau in Italia e nel Mediterraneo, grazie alle numerose ville private e strutture ricettive in stile Liberty costruite nel corso del Novecento sotto l'operato della scuola di Ernesto Basile.
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La frazione è rinomata per la spiaggia, che rappresenta uno dei lidi maggiormente noti ed ambiti in Sicilia, nonché per essere una delle capitali dell'Art Nouveau in Italia e nel Mediterraneo, grazie alle numerose ville private e strutture ricettive in stile Liberty costruite nel corso del Novecento sotto l'operato della scuola di Ernesto Basile.
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La sua particolare posizione, insieme alle peculiarità della conformazione del litorale, alla notevole fitodiversità, nonché alle testimonianze di vita umana e animale risalenti fino al Paleolitico, rendono tale località un patrimonio per lo studio della flora endemica, della geologia italiana, della paleontologia e dell'arte preistorica.
Attualmente, Mondello è regolamentata dalla variante generale al P.R.G. di Palermo approvata dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, che ne tutela il rispetto del verde storico e dell’edilizia esistente, in gran parte di un certo pregio.
Il quartiere è stato il luogo di fondazione, nel 1975, del Premio Mondello, kermesse letteraria oggi organizzata dalla Fondazione Sicilia insieme al Salone Internazionale del Libro di Torino. Inoltre, dal 1985 è la sede del World Festival on the Beach (precedentemente Windsurf World Festival
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Alla riscoperta dei borghi siciliani, si comincia con Geraci - Sicilia
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Alla riscoperta dei borghi siciliani, si comincia con Geraci - Sicilia
(ANSA) - PALERMO, 17 GIU - Ritornare nei borghi per scoprire tradizioni che sembravano perdute: come la tosature delle pecore, che sulle Madonie non è solo un lavoro, ma un momento di comunità. Per questo ritornare nei borghi acquista un sapore antico, che…
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In Sicilia la prima comunità energetica di autoconsumo collettivo - Live Sicilia
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In Sicilia la prima comunità energetica di autoconsumo collettivo - Live Sicilia
RAGUSA – Nasce a Ragusa la prima comunità energetica agricola italiana di autoconsumo collettivo. Il progetto, supportato da Enel X con la collaborazione della Banca Agricola Popolare di Ragusa, prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza…
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