CATANIA (22 dicembre 2020) - Spettacolare eruzione dell’Etna la scorsa notte con esplosioni e fontane di lava ben visibili da Catania e da molti paesi pedemontani. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo continua a monitorare le colate laviche: quella lungo la Valle del Bove che si muove sulla parete occidentale di quest’ultima con il fronte che ha raggiunto la quota stimata di circa 2400 metri. Dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile osservare una piccola esplosione freatica in Valle del Bove, determinata dall’interazione del flusso lavico con il manto nevoso. Anche la colata diretta a Sud-Ovest è tuttora alimentata ed il fronte si trova ad una quota stimata di circa 2500 metri sul livello del mare. Dal punto di vista sismico, il tremore vulcanico ha mostrato un netto decremento della sua ampiezza media riportandosi attualmente su un valore medio.
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Fiumara d'Arte
(Villa Margi - Messina - Sicily)
Monumento per un Poeta Morto (1989)
Conosciuta come la “Finestra sul mare”, per il chiaro impatto visivo, la scultura, ideata da Tano Festa e dedicata al fratello poeta, è un inno al colore e all’infanzia, temi ricorrenti nelle opere dell’artista. La cornice, alta 18 metri, realizzata in cemento armato ed armatura ferrosa, è il trionfo dell’azzurro, non di quello che vediamo di solito sulla tavolozza di un pittore, ma di quello che c’è nell’animo, quando un poeta-scultore come Tano Festa, che fu insieme adulto e bambino, decide di affacciarsi sull’infinito. Questa enorme finestra che tenta di incorniciare il mare, esprime il senso limitato di una possibilità diversa di fermarsi con il pensiero sull’orizzonte. Ma e’ anche una tensione alla serenità, anch’essa ricercata da Festa, spezzata dal monolite nero, senso finito della nostra esistenza, che “buca” la gioiosa finestra ornata dalle tipiche candide nuvolette ricorrenti
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Monumento per un Poeta Morto (1989)
Conosciuta come la “Finestra sul mare”, per il chiaro impatto visivo, la scultura, ideata da Tano Festa e dedicata al fratello poeta, è un inno al colore e all’infanzia, temi ricorrenti nelle opere dell’artista. La cornice, alta 18 metri, realizzata in cemento armato ed armatura ferrosa, è il trionfo dell’azzurro, non di quello che vediamo di solito sulla tavolozza di un pittore, ma di quello che c’è nell’animo, quando un poeta-scultore come Tano Festa, che fu insieme adulto e bambino, decide di affacciarsi sull’infinito. Questa enorme finestra che tenta di incorniciare il mare, esprime il senso limitato di una possibilità diversa di fermarsi con il pensiero sull’orizzonte. Ma e’ anche una tensione alla serenità, anch’essa ricercata da Festa, spezzata dal monolite nero, senso finito della nostra esistenza, che “buca” la gioiosa finestra ornata dalle tipiche candide nuvolette ricorrenti
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la “Finestra sul mare” e lungomare di Villa Margi
Villa Margi è una frazione di Reitano, comune italiano della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Sul lungomare di Villa Margi è installata l’opera ideata da Tano Festa Monumento per un poeta morto (1989), meglio nota come Finestra sul mare. La scultura, alta 18 metri, è dedicata alla memoria del fratello poeta Francesco e costituisce, insieme ad altre undici opere di arte contemporanea poste nel comprensorio, il museo all’aperto Fiumara d’arte.
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Villa Margi è una frazione di Reitano, comune italiano della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Sul lungomare di Villa Margi è installata l’opera ideata da Tano Festa Monumento per un poeta morto (1989), meglio nota come Finestra sul mare. La scultura, alta 18 metri, è dedicata alla memoria del fratello poeta Francesco e costituisce, insieme ad altre undici opere di arte contemporanea poste nel comprensorio, il museo all’aperto Fiumara d’arte.
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Forwarded from News e Info CULINARIA (👑🇶 🇺 🇪 🇪 🇳👑)
Panettone Vulcano, la ricetta della Chef Maria Rosa Furnari per un dolce Made in Catania dedicato all'Etna - INGREDIENTI e PROCEDIMENTO
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Panettone Vulcano, la ricetta della Chef Maria Rosa Furnari per un dolce Made in Catania dedicato all'Etna - INGREDIENTI e PROCEDIMENTO
Un panettone totalmente made in Catania, una ricetta – con tanto di ingredienti e procedimento – dedicato a mamma Etna e ideato dalla Chef catanese Maria Rosa Furnari di Ristoworld: è quella che di seguito vi proponiamo. Un dolce fatto in casa semplice da…
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Il presepe più antico del mondo si trova in Sicilia, a Siracusa.
Il più antico presepe del mondo si trova in Sicilia, a Siracusa ed è scolpito in un sarcofago in marmo risalente al IV secolo d.C.
Il prezioso reperto si trova al museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa ed è conosciuto come il sarcofago di Adelfia. Adelfia era la moglie del conte Valerio, sposa a cui il marito volle dedicare un’urna di marmo decorata da immagini del Vecchio e del Nuovo Testamento tra cui una delle prime scene della natività di Cristo risalente al IV secolo d.C..
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Il più antico presepe del mondo si trova in Sicilia, a Siracusa ed è scolpito in un sarcofago in marmo risalente al IV secolo d.C.
Il prezioso reperto si trova al museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa ed è conosciuto come il sarcofago di Adelfia. Adelfia era la moglie del conte Valerio, sposa a cui il marito volle dedicare un’urna di marmo decorata da immagini del Vecchio e del Nuovo Testamento tra cui una delle prime scene della natività di Cristo risalente al IV secolo d.C..
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Il Sarcofago venne ritrovato nel luglio del 1872 da Francesco Cavallari all’interno delle Catacombe di San Giovanni. Siracusa è la seconda città al mondo dopo Roma per grandezza delle sue catacombe. Sotto le strade e le piazze della città, si nascondono tracce antichissime risalenti alle primissime comunità cristiane dell’isola.
A impreziosire il sarcofago è la raffinata decorazione tra cui spiccano le scena dell’Adorazione dei re Magi. I tre re camminano verso destra recando i loro doni e protendendo le mani verso Gesù. Una rustica capanna ripara il bambino in fasce, deposto in un cesto e scaldato dal fiato del bue e dell’asinello mentre Maria siede accanto.
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A impreziosire il sarcofago è la raffinata decorazione tra cui spiccano le scena dell’Adorazione dei re Magi. I tre re camminano verso destra recando i loro doni e protendendo le mani verso Gesù. Una rustica capanna ripara il bambino in fasce, deposto in un cesto e scaldato dal fiato del bue e dell’asinello mentre Maria siede accanto.
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"Iucamu 'e catti?", ecco l'origine delle carte siciliane: nelle nostre mani un pezzo di storia @sicilianewseinfo
#goodnews 〽️
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"Iucamu 'e catti?", ecco l'origine delle carte siciliane: nelle nostre mani un pezzo di storia
SICILIA – Colorate, affascinanti e riconoscibilissime. Le carte siciliane sono tra i giochi più diffusi e praticati, specialmente in occasione delle festività natalizie dove si riesce a mettere temporaneamente da parte la quotidianità per rilassarsi. Spesso…
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