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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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🇲🇹 IL FALCONE MALTESE

Con l'atto di donazione siglato da Carlo V in qualità di Re di #Sicilia ebbe inizio la vicenda storica dello Stato monastico di #Malta, capeggiato dai Cavalieri Ospitalieri sotto l'alta sovranità del Regno siciliano. A simboleggiare la dipendenza dei Cavalieri sarà, fino al 1798, il curioso "tributo del falcone maltese".

Originatosi al tempo delle crociate, l'Ordine di San Giovanni di #Gerusalemme, meglio noto come Ordine dei Cavalieri Ospitalieri, ebbe il suo quartier generale dapprima a #Cipro e poi, dal 1309, a #Rodi, da dove venne espulso solo alla fine del 1522 per via dell'occupazione ottomana dell'isola greca.

Dopo un peregrinare durato circa sette anni, guidati dal gran maestro Philippe Villiers de L'Isle-Adam, i Cavalieri Ospitalieri ottennero finalmente la concessione dell'arcipelago maltese - contea siciliana dai tempi di Ruggero I d'#Altavilla - come loro nuova sede. A sancire l'accordo, favorito da Papa Clemente VII, fu l'atto di donazione siglato da Carlo V d'#Asburgo a #CastelfrancoEmilia il 24 marzo 1530.

Per Carlo l'accordo aveva la finalità di garantire alla strategica Malta un costante presidio contro le incursioni dei pirati ottomani; per l'Ordine, viceversa, Malta costituiva l'opportunità di amministrare un territorio in forma semi-autonoma, con modalità simili (ma non uguali) a quanto avvenuto a Rodi fino al 1522. Oltre al controllo di Malta e #Gozo, l'accordo dava ai Cavalieri la giurisdizione anche sulla città libica di #Tripoli, persa tuttavia nel 1551 a favore degli ottomani. L'insediamento dei Cavalieri a Malta si concretizzò qualche mese dopo l'atto di donazione, con l'approdo del gran maestro nell'isola il 26 ottobre 1530.

L'accordo prevedeva una serie di condizioni politiche ed ecclesiastiche volte a mantenere uno stabile rapporto di vassallaggio tra il Regno di Sicilia e i Cavalieri. Per simboleggiare la dipendenza di questi ultimi dalla Sicilia, Carlo istituì il cosiddetto "tributo del falcone maltese". Esso si sostanziava nell'invio di un falcone maltese al viceré di Sicilia, da effettuare ogni anno nel giorno di Ognissanti. Tale tradizione perdurò fino al 1798, anno dell'invasione napoleonica di Malta, che pose fine al dominio dei Cavalieri sull'arcipelago.
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🌟Nati Oggi

🔸 Il 26 Ottobre del 1962 nasce a #Catania Maria Grazia Cutili, aveva 39 anni quando si trovava in Afghanistan come giornalista inviata del “Corriere della Sera”. Morì a Sarobi per un attentato dei talebani, il cui governo a Kabul era appena caduto.

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L’evento sismico registrò una #magnitudo momento di 7,32 e quindi è da considerarsi il terremoto più forte mai registrato nell'intero territorio italia ed è il ventitreesimo terremoto più disastroso della storia dell'umanità tra quelli storicamente accertati.

L'evento coinvolse un area nei quali insistono 45 centri abitati. Riferendoci ai danni sono superiori al XI grado MCS (scala Mercalli) interessando una superficie di circa 5600 km² e causando circa 60.000 vittime.

L’intensità dell’evento provocò un maremoto che colpì le coste ioniche della Sicilia e lo Stretto di Messina e raggiungendo le Isole Eolie e nel versante Orientale e Sud della Sicilia fino a Marina di Ragusa per circa 300km di coste. #Augusta (SR) fu tra le località maggiormente colpite.

Le cronache dell’epoca raccontano che prima il porto si prosciugò causando gravi danni alle navi ormeggiate, e che successivamente il mare, sommerse il quartiere della zona portuale fino alla chiesa di S. Domenico, a circa 150m dal mare. La città di #Catania fu lambita dal mare fino alle mura. Onde di altezza mai viste si ripeteremo per oltre 15 minuti spazzando ogni cosa.

Il mare riuscì a penetrare la città fino a piazza San Filippo e provocò la rottura di ormeggi le cui barche furono trascinate sul molo del porto.

Il mare raggiunse le campagne devastandole. A #Siracusa furono contati ripetizioni di tre ritiri e inondazioni.

Il porto rimase asciutto per più di 70 metri rendendo visibile il fondale. Gravi danni subirono Messina, #Agnone, #Mascali, #Taormina, #Giardini Naxos, #Mazzarelli (oggi Marina di Ragusa), #Lipari e a #Gozo (Malta).

In Memoria di un evento che sconvolse la Sicilia Orientale portando morte e devastazione.

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