🇮🇹 UN PLEBISCITO FARSA?
«Il Popolo Siciliano vuole l'Italia una ed indivisibile con Vittorio Emanuele Re costituzionale, ed i suoi legittimi discendenti?»: con questo quesito - elaborato da Francesco Crispi e dal giurista Raffaele Conforti - 575.000 siciliani furono chiamati al voto il 21 ottobre 1860, per quello che sarebbe passato alla storia come un plebiscito dal dubbio valore morale, storico e politico.
Con esso fu sancita - a dispetto degli auspici della Rivoluzione Siciliana del 1848 e delle insurrezioni antiborboniche del 1860 - l’annessione pura e semplice della #Sicilia al nascente Regno d’Italia sabaudo.
A differenza di quanto originariamente previsto dal prodittatore Antonio Mordini, che tra il 5 ed il 9 ottobre aveva indetto delle votazioni per l’elezione di un’Assemblea Costituente Siciliana - incaricata di studiare le modalità più opportune per conciliare le forti istanze di autogoverno con l’orizzonte dell’unità italiana - le pressioni provenienti dal #Piemonte fecero sì che l’intento iniziale venisse accantonato a favore di un ambiguo plebiscito fissato per il 21 ottobre.
A rendere dubbio il valore della consultazione furono soprattutto le modalità del suo svolgimento: votazione palese, con schede prevotate e urne separate, quasi a intimorire chi volesse esprimere un voto contrario al risultato desiderato. Il totale dei voti validi ammontò a 432.720, con il 99,85% favorevole al Sì e lo 0,15% (667 voti) a sostegno del No.
I risultati furono annunciati il 4 novembre da Pasquale Calvi, mentre il 2 dicembre - in occasione della visita di Re Vittorio Emanuele II a #Palermo - vennero presentati al sovrano. Infine, il 17 dicembre un regio decreto sancì ufficialmente che «Le province siciliane faranno parte integrante dello Stato italiano».
A 730 anni esatti dalla fondazione del Regno di Sicilia, l’Isola si apprestava così a perdere qualsiasi barlume di soggettività politica propria sopravvissuta al periodo del Regno delle Due Sicilie (1816-1860).
____
🌟Nati Oggi
🔢 1855: Nasce a Palermo lo studioso Giovanni Battista Guccia, fondatore del più antico Circolo Matematico d’Italia.
🥀 Scompsrsi Oggi
🎬 1944: Muore a #SanDiego l’attore Henry Armetta, nativo di Palermo.
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🌅@cartolinesiciliaterramia
«Il Popolo Siciliano vuole l'Italia una ed indivisibile con Vittorio Emanuele Re costituzionale, ed i suoi legittimi discendenti?»: con questo quesito - elaborato da Francesco Crispi e dal giurista Raffaele Conforti - 575.000 siciliani furono chiamati al voto il 21 ottobre 1860, per quello che sarebbe passato alla storia come un plebiscito dal dubbio valore morale, storico e politico.
Con esso fu sancita - a dispetto degli auspici della Rivoluzione Siciliana del 1848 e delle insurrezioni antiborboniche del 1860 - l’annessione pura e semplice della #Sicilia al nascente Regno d’Italia sabaudo.
A differenza di quanto originariamente previsto dal prodittatore Antonio Mordini, che tra il 5 ed il 9 ottobre aveva indetto delle votazioni per l’elezione di un’Assemblea Costituente Siciliana - incaricata di studiare le modalità più opportune per conciliare le forti istanze di autogoverno con l’orizzonte dell’unità italiana - le pressioni provenienti dal #Piemonte fecero sì che l’intento iniziale venisse accantonato a favore di un ambiguo plebiscito fissato per il 21 ottobre.
A rendere dubbio il valore della consultazione furono soprattutto le modalità del suo svolgimento: votazione palese, con schede prevotate e urne separate, quasi a intimorire chi volesse esprimere un voto contrario al risultato desiderato. Il totale dei voti validi ammontò a 432.720, con il 99,85% favorevole al Sì e lo 0,15% (667 voti) a sostegno del No.
I risultati furono annunciati il 4 novembre da Pasquale Calvi, mentre il 2 dicembre - in occasione della visita di Re Vittorio Emanuele II a #Palermo - vennero presentati al sovrano. Infine, il 17 dicembre un regio decreto sancì ufficialmente che «Le province siciliane faranno parte integrante dello Stato italiano».
A 730 anni esatti dalla fondazione del Regno di Sicilia, l’Isola si apprestava così a perdere qualsiasi barlume di soggettività politica propria sopravvissuta al periodo del Regno delle Due Sicilie (1816-1860).
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🎬 1944: Muore a #SanDiego l’attore Henry Armetta, nativo di Palermo.
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