Forwarded from @newseifo #sicilia #provinciali
🗞 Monica Vitti, la picciridda di Messina dai “sitti vistini”
👉 Fonte Blog Sicilia
⚡ News e Info ⚡ #newsnazionali #BlogSicilia
👉 Fonte Blog Sicilia
⚡ News e Info ⚡ #newsnazionali #BlogSicilia
BlogSicilia
Monica Vitti, la picciridda di Messina dai “sitti vistini”
Monica Vitti e la Sicilia, è la storia di un amore impossibile da spezzare. La grandissima attrice italiana è morta oggi a Roma all’età di 90 anni. Sono in pochi a ricordare il legame dell’attrice con la Sicilia e con la città di Messina in particolare. …
❤1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
A chi percorre il lungomare che attraversa l’abitato di Ganzirri, parallelo alla costa, appare improvvisamente e massiccia a sbarrare la strada, quasi a difenderla dalla moderna invasione di quelle strane «scatole di latta» che camminano senza essere tirate dai cavalli, sconosciute ai suoi tempi: è la torre «Cariddi», a pianta circolare con due ampi ambienti sovrapposti.
L’intonaco caduto scopre la struttura muraria, composta da pietrame squadrato e regolarizzato con listature in laterizio, tenacemente cementato con malta.
Materiali e tipologia costruttiva che testimoniano l’antichità della costruzione, forse medievale e preesistente al progetto di rafforzamento cinquecentesco del Camiliani.
Francesco Maria Emanuele e Gaetani Marchese di Villabianca, nel suo manoscritto compilato nel ’700 ed intitolato «Delle torri di avviso, che d’ogni intorno i littorali circondano della Sicilia in difesa, e guardia di essa da legni nemici e da mori corsari sopra tutto della vicina Africa», ci ha lasciato di essa questa testimonianza: «Torre che sta sotto il Casale del Faro di Messina, a cui die il nome il possessore di casa Cariddi... È molto antica, e presso vi si vede la chiesa addimandata S. Caterina».
💻@sicil_iaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
L’intonaco caduto scopre la struttura muraria, composta da pietrame squadrato e regolarizzato con listature in laterizio, tenacemente cementato con malta.
Materiali e tipologia costruttiva che testimoniano l’antichità della costruzione, forse medievale e preesistente al progetto di rafforzamento cinquecentesco del Camiliani.
Francesco Maria Emanuele e Gaetani Marchese di Villabianca, nel suo manoscritto compilato nel ’700 ed intitolato «Delle torri di avviso, che d’ogni intorno i littorali circondano della Sicilia in difesa, e guardia di essa da legni nemici e da mori corsari sopra tutto della vicina Africa», ci ha lasciato di essa questa testimonianza: «Torre che sta sotto il Casale del Faro di Messina, a cui die il nome il possessore di casa Cariddi... È molto antica, e presso vi si vede la chiesa addimandata S. Caterina».
💻@sicil_iaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
La stirpe dei Ciclopi proveniva dalle steppe russe? Polifemo era un Kurgan? - La Voce dell'Isola
#storiesiciliane〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via www.lavocedellisola.it
#storiesiciliane〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
via www.lavocedellisola.it
Telegraph
La stirpe dei Ciclopi proveniva dalle steppe russe? Polifemo era un Kurgan? - La Voce dell'Isola
Shares
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🗞 Pasqua: 'L'ultima cena', vara Nissena '800 a scalo Fiumicino
#goodnews〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
👉 In mostra dal 4/2,opera artisti napoletani in legno e cartapesta
⚡ News e Info ⚡ #newsnazionali #AnsaSicilia
#goodnews〽️
@siciliaterramia🔆
@sicilianewseinfo📌
👉 In mostra dal 4/2,opera artisti napoletani in legno e cartapesta
⚡ News e Info ⚡ #newsnazionali #AnsaSicilia
ANSA.it
Pasqua: 'L'ultima cena', vara Nissena '800 a scalo Fiumicino
Dopo l'Expo di Milano del 2015, la 'vara' pasquale 'L'ultima cena', storica scultura in legno e cartapesta opera degli scultori napoletani Vincenzo e Francesco Biangardi, darà esposta all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino. (ANSA)
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
In ogni passeggiata nella natura l'uomo riceve molto di più di ciò che cerca. Non ti affrettare, il buon camminatore arriva. Fatti per correre o per rallentare, c'è anche chi ha deciso di camminare al passo che gli pare. L'atto di camminare senza fretta è un atto di rivolta.
Buongiorno ☀
💻 @sicil_iaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
📍#Sortino
📸#nature #etna #paesaggio
Buongiorno ☀
💻 @sicil_iaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
📍#Sortino
📸#nature #etna #paesaggio
👍1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Catania celebra Sant’Agata, la sua patrona, durante tutto l’anno, ma in particolare i festeggiamenti si svolgono dal 3 al 5 febbraio. La ricorrenza di febbraio è legata al martirio, mentre quella di agosto ricorda il ritorno a Catania delle sue spoglie.
Fu il senese Giovanni di Bartolo a realizzare nel 1376 il Busto Reliquario di Sant'Agata. La Santa, affiancata da 2 angeli, stringe con la mano destra una lunga croce in argento ricoperta di smeraldi. Con la mano sinistra tiene una tavoletta con scritto “mentem santam spontaneam, honorem deo et patrie liberationem”
Il volto della statua a mezzo busto è realizzato in smalto e i capelli in oro. In realtà,al di sotto degli oltre 250 pezzi tra gioielli,ori e pietre preziose che la ricoprono,si nasconde un forziere cavo,al cui interno è custodito il vero tesoro di Catania: le reliquie della calotta cranica di Agata,del costato e di alcuni organi.Il mostro ai piedi della Santa raffigura la peste sconfitta.
💻@sicil_iaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
Fu il senese Giovanni di Bartolo a realizzare nel 1376 il Busto Reliquario di Sant'Agata. La Santa, affiancata da 2 angeli, stringe con la mano destra una lunga croce in argento ricoperta di smeraldi. Con la mano sinistra tiene una tavoletta con scritto “mentem santam spontaneam, honorem deo et patrie liberationem”
Il volto della statua a mezzo busto è realizzato in smalto e i capelli in oro. In realtà,al di sotto degli oltre 250 pezzi tra gioielli,ori e pietre preziose che la ricoprono,si nasconde un forziere cavo,al cui interno è custodito il vero tesoro di Catania: le reliquie della calotta cranica di Agata,del costato e di alcuni organi.Il mostro ai piedi della Santa raffigura la peste sconfitta.
💻@sicil_iaterramia
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Guardate che meraviglia questo scatto di Giancarlo Tinè 😍 Un pilastro di luce prende vita grazie alla luminosità del magma espulso dall'Etna, e sembra uscire direttamente dalla bocca del vulcano!
Generalmente, i pilastri di luce sono causati dalla luce solare e quindi appaiono come una colonna luminosa che si estende verso l'alto sopra un Sole che sorge o tramonta. In alternativa, altri pilastri luminosi, alcuni piuttosto colorati, sono stati osservati sopra le luci delle strade e delle case.
Questo pilastro di luce, però, era illuminato dalla luce emessa dal magma incandescente dell'Etna. L'immagine in primo piano è stata catturata a metà dello scorso Giugno con un singolo scatto, poche ore dopo il tramonto.
Le temperature rigide sopra la nuvola di cenere del vulcano hanno creato cristalli di ghiaccio sia nei cirri in alto sopra il vulcano, sia nel vapore acqueo condensato espulso dall'Etna. Questi cristalli di ghiaccio - per lo più orientati di piatto verso il suolo ma comunque fluttuanti nell'aria - hanno poi riflesso la luce dalla caldera del vulcano, generando questa meraviglia.
La foto è stata premiata come APOD dalla Nasa il 21 Novembre dello scorso anno.
🌋Etna
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
Generalmente, i pilastri di luce sono causati dalla luce solare e quindi appaiono come una colonna luminosa che si estende verso l'alto sopra un Sole che sorge o tramonta. In alternativa, altri pilastri luminosi, alcuni piuttosto colorati, sono stati osservati sopra le luci delle strade e delle case.
Questo pilastro di luce, però, era illuminato dalla luce emessa dal magma incandescente dell'Etna. L'immagine in primo piano è stata catturata a metà dello scorso Giugno con un singolo scatto, poche ore dopo il tramonto.
Le temperature rigide sopra la nuvola di cenere del vulcano hanno creato cristalli di ghiaccio sia nei cirri in alto sopra il vulcano, sia nel vapore acqueo condensato espulso dall'Etna. Questi cristalli di ghiaccio - per lo più orientati di piatto verso il suolo ma comunque fluttuanti nell'aria - hanno poi riflesso la luce dalla caldera del vulcano, generando questa meraviglia.
La foto è stata premiata come APOD dalla Nasa il 21 Novembre dello scorso anno.
🌋Etna
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
❤1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Torre San Filippo e il fantasma della dama 🏰
Secondo la misteriosa leggenda sulla Torre San Filippo appare lo spettro di una dama. 👸🏼
La donna si butta dalla torre per sfuggire a 7 cani sguinzagliati dal marito, tradito col guardiacaccia. 🦌
Questa scena si ripete puntualmente il 7 di ogni mese.
Attualmente il castello è in vendita ma a quanto pare la legenda ha scoraggiato tutti i potenziali acquirenti per timore di diventare cornuti. 🤘🏻
🏰Torre_San_Filippo
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
#legende #castelli #sicily
Secondo la misteriosa leggenda sulla Torre San Filippo appare lo spettro di una dama. 👸🏼
La donna si butta dalla torre per sfuggire a 7 cani sguinzagliati dal marito, tradito col guardiacaccia. 🦌
Questa scena si ripete puntualmente il 7 di ogni mese.
Attualmente il castello è in vendita ma a quanto pare la legenda ha scoraggiato tutti i potenziali acquirenti per timore di diventare cornuti. 🤘🏻
🏰Torre_San_Filippo
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
#legende #castelli #sicily
❤1
C’è un luogo, in provincia di Ragusa, che sembra essere uscito dai racconti di R.R. Martin e il paesaggio non ha nulla da invidiare al regno di Westeros.
C’è un posto, abbandonato,un antico maniero di proprietà della famiglia Ottaviano, completamente lasciato a sé stesso,
dimenticato, impervio, con una storia da raccontare: Torre San Filippo. Immerso nelle magnifiche campagne iblee, lo stile di questo antico castello è completamente diverso dalle residenze nobiliari che si trovano in provincia: portone gotico, pianta labirintica, torre che parla di un’antica leggenda.
Molto probabilmente, il castello è stato rimaneggiato nel 1884 ed era usato come punto di avvistamento del feudo del proprietario terriero.
Si narra che l’antico proprietario vivesse con il figlio che si innamorò perdutamente di una donna bellissima. I due si sposarono e vissero felicemente nel castello fin quando arrivò nella tenuta un guardiacaccia dall’aspetto “vichingo”. Il guardiacaccia e la moglie divennero amanti fin quando lo stalliere del palazzo non li denunciò.
Il signore del castello, allora, pugnalò a morte il rivale in amore e scatenò contro la moglie i propri cani. Per sfuggire a loro e presa dalla paura, la donna si rifugiò sulla torre e si suicidò, per evitare di finire in pasto ai cani del marito. I contadini del posto raccontano che il 7 di ogni mese è possibile udire il latrato dei cani e vedere una donna lanciarsi dalla torre.
Un posto, che potrebbe essere visitabile per il pubblico e che, invece, resta chiuso e abbandonato a sé stesso.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
#legende #castelli #sicily
C’è un posto, abbandonato,un antico maniero di proprietà della famiglia Ottaviano, completamente lasciato a sé stesso,
dimenticato, impervio, con una storia da raccontare: Torre San Filippo. Immerso nelle magnifiche campagne iblee, lo stile di questo antico castello è completamente diverso dalle residenze nobiliari che si trovano in provincia: portone gotico, pianta labirintica, torre che parla di un’antica leggenda.
Molto probabilmente, il castello è stato rimaneggiato nel 1884 ed era usato come punto di avvistamento del feudo del proprietario terriero.
Si narra che l’antico proprietario vivesse con il figlio che si innamorò perdutamente di una donna bellissima. I due si sposarono e vissero felicemente nel castello fin quando arrivò nella tenuta un guardiacaccia dall’aspetto “vichingo”. Il guardiacaccia e la moglie divennero amanti fin quando lo stalliere del palazzo non li denunciò.
Il signore del castello, allora, pugnalò a morte il rivale in amore e scatenò contro la moglie i propri cani. Per sfuggire a loro e presa dalla paura, la donna si rifugiò sulla torre e si suicidò, per evitare di finire in pasto ai cani del marito. I contadini del posto raccontano che il 7 di ogni mese è possibile udire il latrato dei cani e vedere una donna lanciarsi dalla torre.
Un posto, che potrebbe essere visitabile per il pubblico e che, invece, resta chiuso e abbandonato a sé stesso.
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@siciliaterramia
🌎@postidavedere
#legende #castelli #sicily
❤1👍1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Albero dell'anno in Europa: Italia rappresentata dal Castagno dei 100 Cavalli
#goodnews〽️
@sicilianewseinfo📌
@siciliaterramia🔆
via www.cataniatoday.it
#goodnews〽️
@sicilianewseinfo📌
@siciliaterramia🔆
via www.cataniatoday.it
Telegraph
Albero dell'anno in Europa: Italia rappresentata dal Castagno dei 100 Cavalli
Il Castagno dei 100 Cavalli, vincitore del concorso Albero Italiano 2021, è in gara per l'Italia al concorso internazionale European Tree of the Year 2022. Il "gigante di Sant'Alfio", che sorge alle pendici dell'Etna, è in competizione con altri 16 alberi…