🫏 L’Asino per secoli è stato un protagonista fondamentale del mondo e della vita rurale ed è ancora oggi, in aree marginali, l’unico mezzo di trasporto e di supporto. In Sicilia l’asino #Ragusano è il frutto di incrocio con razze autoctone.
🏦 L’Istituto di Incremento Ippico di #Catania è riuscito a fissare dei caratteri peculiari e nel 1953 l’asino ragusano è stato riconosciuto ufficialmente ed è divenuta razza. L’asino ragusano ha un caratteristico mantello baio scuro con ventre “di biscia o di cervo”, muso grigio a peli rasati, criniera e coda nere, testa non pesante, profilo quasi rettilineo, fronte larga e piatta, occhi grandi cerchiati di pelo bianco, orecchie ben portate, dritte e di media lunghezza, groppa larga e arti robusti. Come la maggior parte delle razze locali di asini, oggi anche la ragusana è a rischio di estinzione: sono rimasti circa un migliaio di capi. L’asino è molto più longevo del cavallo: può raggiungere anche i 45 anni.
🥛 L’asino come animale da lavoro ormai è poco utilizzato, ma il suo latte, molto simile a quello umano e con caratteristiche ipoallergeniche è ricercato per i neonati che soffrono di problemi di intolleranze o che non si adattano al latte artificiale. Il 5-10% dei neonati, nei primi mesi di vita, presenta intolleranze al latte vaccino. In questi casi normalmente si propone in alternativa il latte di soia. Ma quello di asina ha un contenuto medio di caseina e albumine simile a quello del latte umano ed è gradevole, perché è ricco di lattosio (che favorisce anche l’assorbimento
intestinale del calcio, stimolando la mineralizzazione ossea nei primi mesi di vita).
Standard di razza - Asino Ragusano
1) AREA DI ORIGINE: i territori dei Comuni di Ragusa, #Modica, #Scicli e S.Croce Camerina (Regione Sicilia).
2) ATTITUDINE: soma, tiro e produzione mulina.
3) CARATTERI TIPICI: a) mantello: baio scuro, con ventre grigio chiaro esteso anteriormente e posteriormente alle facce interne degli arti fino ai due terzi dell’avambraccio e della coscia; focatura agli occhi, infarinatura del muso con peli rasati ben delimitato fin sopra le narici con sfumature focate; criniera e coda nere. b) conformazione: - testa: non pesante, con bella espressione, a profilo quasi rettilineo, con fronte larga e piatta, orecchie ben portate e di giusta lunghezza, occhi grandi a fior di testa - collo: ben attaccato alla testa ed alle spalle, muscoloso; - spalla: lievemente diritta e ben attaccata; - garrese: poco rilevato; - linea dorso-lombare: diritta; - lombi: larghi e bene attaccati; - groppa: larga; - petto: largo; - torace: ben attaccato; - arti: avambraccio muscoloso, stinco e pastoia di media lunghezza, garretti larghi; - articolazioni: ampie, robuste; - andature: normali; - appiombi: regolari - piede: ben conformato con unghia dura e nera. c) temperamento: nevrile ed energico.
4) DATI BIOMETRICI: (espressi in cm.)
Altezza al garrese: - Maschi 138 cm - Femmine 130 cm
Circonferenza toracica: - Maschi 150 cm - Femmine 142 cm
Circonferenza stinco: - Maschi 18 cm - Femmine 17 cm.
5) DIFETTI CHE COMPORTANO L’ESCLUSIONE DAL REGISTRO ANAGRAFICO: - Mantello: diverso da quello tipico, criniera grigia; - Balzane: zoccoli con unghie chiare, tenera o inclini a scheggiarsi; - Testa: muso nero, labbra cadenti; - Occhi: occhio porcino. - Taglia: marcatamente diversa dallo standard.
💻 INFO
👉🏻Paesi Etnei
✍🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🌅@cartolinesiciliaterramia
🏦 L’Istituto di Incremento Ippico di #Catania è riuscito a fissare dei caratteri peculiari e nel 1953 l’asino ragusano è stato riconosciuto ufficialmente ed è divenuta razza. L’asino ragusano ha un caratteristico mantello baio scuro con ventre “di biscia o di cervo”, muso grigio a peli rasati, criniera e coda nere, testa non pesante, profilo quasi rettilineo, fronte larga e piatta, occhi grandi cerchiati di pelo bianco, orecchie ben portate, dritte e di media lunghezza, groppa larga e arti robusti. Come la maggior parte delle razze locali di asini, oggi anche la ragusana è a rischio di estinzione: sono rimasti circa un migliaio di capi. L’asino è molto più longevo del cavallo: può raggiungere anche i 45 anni.
🥛 L’asino come animale da lavoro ormai è poco utilizzato, ma il suo latte, molto simile a quello umano e con caratteristiche ipoallergeniche è ricercato per i neonati che soffrono di problemi di intolleranze o che non si adattano al latte artificiale. Il 5-10% dei neonati, nei primi mesi di vita, presenta intolleranze al latte vaccino. In questi casi normalmente si propone in alternativa il latte di soia. Ma quello di asina ha un contenuto medio di caseina e albumine simile a quello del latte umano ed è gradevole, perché è ricco di lattosio (che favorisce anche l’assorbimento
intestinale del calcio, stimolando la mineralizzazione ossea nei primi mesi di vita).
Standard di razza - Asino Ragusano
1) AREA DI ORIGINE: i territori dei Comuni di Ragusa, #Modica, #Scicli e S.Croce Camerina (Regione Sicilia).
2) ATTITUDINE: soma, tiro e produzione mulina.
3) CARATTERI TIPICI: a) mantello: baio scuro, con ventre grigio chiaro esteso anteriormente e posteriormente alle facce interne degli arti fino ai due terzi dell’avambraccio e della coscia; focatura agli occhi, infarinatura del muso con peli rasati ben delimitato fin sopra le narici con sfumature focate; criniera e coda nere. b) conformazione: - testa: non pesante, con bella espressione, a profilo quasi rettilineo, con fronte larga e piatta, orecchie ben portate e di giusta lunghezza, occhi grandi a fior di testa - collo: ben attaccato alla testa ed alle spalle, muscoloso; - spalla: lievemente diritta e ben attaccata; - garrese: poco rilevato; - linea dorso-lombare: diritta; - lombi: larghi e bene attaccati; - groppa: larga; - petto: largo; - torace: ben attaccato; - arti: avambraccio muscoloso, stinco e pastoia di media lunghezza, garretti larghi; - articolazioni: ampie, robuste; - andature: normali; - appiombi: regolari - piede: ben conformato con unghia dura e nera. c) temperamento: nevrile ed energico.
4) DATI BIOMETRICI: (espressi in cm.)
Altezza al garrese: - Maschi 138 cm - Femmine 130 cm
Circonferenza toracica: - Maschi 150 cm - Femmine 142 cm
Circonferenza stinco: - Maschi 18 cm - Femmine 17 cm.
5) DIFETTI CHE COMPORTANO L’ESCLUSIONE DAL REGISTRO ANAGRAFICO: - Mantello: diverso da quello tipico, criniera grigia; - Balzane: zoccoli con unghie chiare, tenera o inclini a scheggiarsi; - Testa: muso nero, labbra cadenti; - Occhi: occhio porcino. - Taglia: marcatamente diversa dallo standard.
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🎉 La festa di S. Giuseppe in Sicilia è una festa che tradizionalmente occupa un posto di tutto rispetto sia come festa religiosa sia come rituale accompagnato da specialità gastronomiche.
😇 La figura di S. Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo di Gesù, è molto venerata in Sicilia, ed è legato al profondo sentimento religioso diffuso in Sicilia e che si evince anche dalla diffusione del nome Giuseppe e tutti i suoi derivati: Peppe, Peppino, Pippineddu, Pino, Pippo, Giuseppa, Giuseppina, Pinuzzu, Peppina, Pina, Giusy, ecc…
La festa di San Giuseppe è caratterizzata da feste religiose con caratteristiche tipiche nei diversi comuni come diverse le specialità culinarie che si possono gustare in questa ricorrenza.
🍞 Dal punto di vista gastronomico la Sicilia è ricca di piatti tipici per il giorno di San Giuseppe.
Tipiche pietanze che venivano anche offerte dai più benestanti alle persone più disagiate erano il minestrone di San Giuseppe, il pane di San Giuseppe, la pasta con le sarde e il dolce tipico della ricorrenza è la famosa sfincia di San Giuseppe.
🏢 Nella città di #Caccamo si organizzano ben due manifestazioni per la festa di San Giuseppe, entrambe organizzate dalla Chiesa della SS Annunziata. La prima manifestazione è la domenica prima del 19.
In questa primo evento si svolge ‘A Retina che è una sfilata di muli bardati a festa accompagnati dalla banda musicale, che fa il giro del paese raccogliendo offerte in natura, le cosiddette prumisioni che i devoti fanno al Santo. Già due domeniche prima della festa, alla chiesa dell’Annunziata, viene accesa ‘A Scalunata di San Giuseppe. In queste giornate vengono accesi dei ceri lungo la scalinata in cima alla quale si trova la statua di S. Giuseppe col Bambino.
🏙️ In molti paesi vengono allestiti gli Altari di San Giuseppe e vengono imbandite le Tavolate di S. Giuseppe, in cui intere famiglie, in virtù di una promessa fatta al santo, contribuiscono nella preparazione di cibi e pietanze tipiche da offrire ai poveri. Questo rito si conserva in molti comuni, ma negli ultimi anni a Salemi è diventato un vero e proprio evento turistico.
Anche nell’agrigentino la festa è sentita e partecipata, in particolare a Ribera dove i festeggiamenti iniziano dalla domenica precedente.
Nella città sfilano uomini a cavallo che portano per le vie della città dei rami d’ulivo con al seguito un carro che porta una torre di varie forme di pane benedetto sormontata dal quadro di San Giuseppe.
🏬 Il centro storico di Palermo, invece si illumina con le spettacolari Vampe di S. Giuseppe, degli immensi falò dove vengono bruciati anche vecchi oggetti. Le vampe sono da tempo vietate, ma la tradizione è così forte che la sera del 18 le cataste di legna si illuminano in diverse piazze del centro.
Anche nel Ragusano, a #Scicli la notte del 16 marzo, fin dal medioevo si ripete la Cavalcata di S. Giuseppe nella quale uomini a cavallo accendono i fuochi benedetti lungo la città.
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La festa di San Giuseppe è caratterizzata da feste religiose con caratteristiche tipiche nei diversi comuni come diverse le specialità culinarie che si possono gustare in questa ricorrenza.
🍞 Dal punto di vista gastronomico la Sicilia è ricca di piatti tipici per il giorno di San Giuseppe.
Tipiche pietanze che venivano anche offerte dai più benestanti alle persone più disagiate erano il minestrone di San Giuseppe, il pane di San Giuseppe, la pasta con le sarde e il dolce tipico della ricorrenza è la famosa sfincia di San Giuseppe.
🏢 Nella città di #Caccamo si organizzano ben due manifestazioni per la festa di San Giuseppe, entrambe organizzate dalla Chiesa della SS Annunziata. La prima manifestazione è la domenica prima del 19.
In questa primo evento si svolge ‘A Retina che è una sfilata di muli bardati a festa accompagnati dalla banda musicale, che fa il giro del paese raccogliendo offerte in natura, le cosiddette prumisioni che i devoti fanno al Santo. Già due domeniche prima della festa, alla chiesa dell’Annunziata, viene accesa ‘A Scalunata di San Giuseppe. In queste giornate vengono accesi dei ceri lungo la scalinata in cima alla quale si trova la statua di S. Giuseppe col Bambino.
🏙️ In molti paesi vengono allestiti gli Altari di San Giuseppe e vengono imbandite le Tavolate di S. Giuseppe, in cui intere famiglie, in virtù di una promessa fatta al santo, contribuiscono nella preparazione di cibi e pietanze tipiche da offrire ai poveri. Questo rito si conserva in molti comuni, ma negli ultimi anni a Salemi è diventato un vero e proprio evento turistico.
Anche nell’agrigentino la festa è sentita e partecipata, in particolare a Ribera dove i festeggiamenti iniziano dalla domenica precedente.
Nella città sfilano uomini a cavallo che portano per le vie della città dei rami d’ulivo con al seguito un carro che porta una torre di varie forme di pane benedetto sormontata dal quadro di San Giuseppe.
🏬 Il centro storico di Palermo, invece si illumina con le spettacolari Vampe di S. Giuseppe, degli immensi falò dove vengono bruciati anche vecchi oggetti. Le vampe sono da tempo vietate, ma la tradizione è così forte che la sera del 18 le cataste di legna si illuminano in diverse piazze del centro.
Anche nel Ragusano, a #Scicli la notte del 16 marzo, fin dal medioevo si ripete la Cavalcata di S. Giuseppe nella quale uomini a cavallo accendono i fuochi benedetti lungo la città.
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