👑 IL RE FANCIULLO
Figlio di Re Pietro II e della moglie Elisabetta di Carinzia, Re Ludovico - detto il Fanciullo - morì il 16 ottobre 1355 presso il Castello di #Aci, ancora in giovanissima età a causa dell’epidemia di peste nera che colpì la #Sicilia in quegli anni.
Nato a #Catania tra il 1335 ed il 1337, Ludovico ascese al trono ancora in tenera età, nel 1342, alla morte del padre Pietro, in un momento di fortissime turbolenze interne ed esterne a causa dello scontro tra le fazioni dei “Latini” e dei “Catalani”, nonché per l’annosa guerra contro gli angioini di #Napoli.
A fargli da reggenti nei primi anni di Regno furono la madre Elisabetta e lo zio Giovanni di #Randazzo, entrambi morti per la peste tra il 1348 ed il 1352. Alla morte di Elisabetta, essendo ancora nella minore età, Ludovico fu affiancato dalla sorella maggiore Costanza.
Nel 1355, a causa della recrudescenza della peste, il giovane Re si rifugiò presso il Castello di Aci, cercando invano riparo dal contagio. Dopo la sua morte fu sepolto nella Cattedrale di Catania, accanto al nonno Federico III ed allo zio reggente Giovanni di Randazzo. A succedergli sul trono siciliano fu il fratello quattordicenne Federico IV il Semplice.
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🌟Nati Oggi
🔸1794: Nasce a #GalatiMamertino il rivoluzionario Giovanni Krymi.
🔸 1893: Nasce a #Messina l’inventore Giovanni Rappazzo.
✨Scomparsi Oggi:
🥀1699: Muore a #PalmadiMontechiaro la religiosa Isabella Tomasi, nota per il caso della “lettera del diavolo”.
🥀1914: Muore a #Roma il diplomatico Antonino Paternò Castello, nativo di Catania.
⚜Eventi
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Figlio di Re Pietro II e della moglie Elisabetta di Carinzia, Re Ludovico - detto il Fanciullo - morì il 16 ottobre 1355 presso il Castello di #Aci, ancora in giovanissima età a causa dell’epidemia di peste nera che colpì la #Sicilia in quegli anni.
Nato a #Catania tra il 1335 ed il 1337, Ludovico ascese al trono ancora in tenera età, nel 1342, alla morte del padre Pietro, in un momento di fortissime turbolenze interne ed esterne a causa dello scontro tra le fazioni dei “Latini” e dei “Catalani”, nonché per l’annosa guerra contro gli angioini di #Napoli.
A fargli da reggenti nei primi anni di Regno furono la madre Elisabetta e lo zio Giovanni di #Randazzo, entrambi morti per la peste tra il 1348 ed il 1352. Alla morte di Elisabetta, essendo ancora nella minore età, Ludovico fu affiancato dalla sorella maggiore Costanza.
Nel 1355, a causa della recrudescenza della peste, il giovane Re si rifugiò presso il Castello di Aci, cercando invano riparo dal contagio. Dopo la sua morte fu sepolto nella Cattedrale di Catania, accanto al nonno Federico III ed allo zio reggente Giovanni di Randazzo. A succedergli sul trono siciliano fu il fratello quattordicenne Federico IV il Semplice.
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🌟Nati Oggi
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🥀1699: Muore a #PalmadiMontechiaro la religiosa Isabella Tomasi, nota per il caso della “lettera del diavolo”.
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Feste, Sagre ed Eventi in Sicilia nel 2025
I prossimi eventi in Sicilia: Sagre, Feste tradizionali, fiere, mostre, convegni, eventi musicali, spettacoli teatrali, eventi per ragazzi e bambini, ecc.
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🤝 LA PACE IMPOSSIBILE
L'8 novembre 1347 veniva stipulata presso l'odierno Castello Ursino la Pace di #Catania tra Re Ludovico di #Sicilia e la Regina Giovanna I di #Napoli. Con tale accordo sembrò possibile porre fine all'annosa Guerra del #Vespro che ormai da decenni contrapponeva i casati di #Aragona e d'#Angiò. Protagonista della Pace di Catania fu il reggente del piccolo Re Ludovico, lo zio Giovanni di #Randazzo.
Giovanni, dopo aver attuato delle politiche volte al rafforzamento delle difese militari del Regno, tentò di giungere ad una soluzione diplomatica al conflitto. A tal fine trattò con la famiglia reale d'#Ungheria un accordo politico volto al riconoscimento dei diritti del nipote Ludovico.
Fallito questo accordo, dopo aver sventato altri attacchi militari angioini, passò a trattare direttamente con la Santa Sede, ottenendo nel 1347 la cessazione dell'interdetto gravante sulla Sicilia. Nell'agosto 1347, al fine di mettere pressione sugli angioini, tentò persino delle puntate militari verso Napoli.
Grazie alla sua avvedutezza e spregiudicatezza, Giovanni riuscì a completare il suo capolavoro diplomatico nel novembre 1347, con la mediazione di Papa Clemente VI. Tramite la Pace di Catania i due regni di Sicilia e Napoli si impegnavano al mutuo riconoscimento ed a cessare le rispettive rivendicazioni territoriali.
Tuttavia la morte di Giovanni il 7 aprile 1348 a #Milo, a causa dell'epidemia di peste nera, vanificò il risultato raggiunto, poiché per via dei contrasti sorti tra il nuovo tutore del piccolo Ludovico, Blasco II #Alagona, e la fazione latina, il Parlamento siciliano non ratificò il trattato.
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🌟 Nati Oggi
🎨 1655: Nasce a #Messina il pittore Filippo Tancredi.
📚 1916: Nasce a #Carini l’editore Ugo Mursia.
🥀 Scomparso Oggi
📖 1941: Muore a #Roma il politologo palermitano Gaetano Mosca.
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Giovanni, dopo aver attuato delle politiche volte al rafforzamento delle difese militari del Regno, tentò di giungere ad una soluzione diplomatica al conflitto. A tal fine trattò con la famiglia reale d'#Ungheria un accordo politico volto al riconoscimento dei diritti del nipote Ludovico.
Fallito questo accordo, dopo aver sventato altri attacchi militari angioini, passò a trattare direttamente con la Santa Sede, ottenendo nel 1347 la cessazione dell'interdetto gravante sulla Sicilia. Nell'agosto 1347, al fine di mettere pressione sugli angioini, tentò persino delle puntate militari verso Napoli.
Grazie alla sua avvedutezza e spregiudicatezza, Giovanni riuscì a completare il suo capolavoro diplomatico nel novembre 1347, con la mediazione di Papa Clemente VI. Tramite la Pace di Catania i due regni di Sicilia e Napoli si impegnavano al mutuo riconoscimento ed a cessare le rispettive rivendicazioni territoriali.
Tuttavia la morte di Giovanni il 7 aprile 1348 a #Milo, a causa dell'epidemia di peste nera, vanificò il risultato raggiunto, poiché per via dei contrasti sorti tra il nuovo tutore del piccolo Ludovico, Blasco II #Alagona, e la fazione latina, il Parlamento siciliano non ratificò il trattato.
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IL SECONDO COMANDANTE
L’11 gennaio 1913 nasceva a #Catania il politico Concetto Gallo. Figlio del sindaco della città etnea Salvatore Gallo Poggi, tra il 1943 ed il 1951 Concetto Gallo sarà tra le figure più importanti dell’indipendentismo siciliano, tanto da succedere ad Antonio Canepa alla guida dell’Esercito Volontario per l’Indipendenza della #Sicilia (#EVIS).
Succeduto al professore palermitano dopo la tragica morte di costui nella strage di Murazzu Ruttu (#Randazzo) del 17 luglio 1945, da comandante dell’EVIS Gallo nominerà tenente colonnello dell’armata anche il bandito Salvatore Giuliano, che all’epoca di Canepa non faceva ancora parte del nascente esercito indipendentista.
Arrestato il 29 dicembre 1945, dopo la battaglia di San Mauro, Concetto Gallo poté comunque candidarsi all’Assemblea Costituente nelle file del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia. Una volta eletto, il 1° luglio 1946 fu scarcerato, ma pochi mesi dopo verrà richiesta l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.
Eletto deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nel 1947, Gallo si ricandidò nel 1951, ma non fu eletto. Quella tornata elettorale segnerà infatti il definitivo tracollo del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia.
Ormai ai margini della politica siciliana, Concetto Gallo morirà a #Palermo il 1° aprile 1980.
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Succeduto al professore palermitano dopo la tragica morte di costui nella strage di Murazzu Ruttu (#Randazzo) del 17 luglio 1945, da comandante dell’EVIS Gallo nominerà tenente colonnello dell’armata anche il bandito Salvatore Giuliano, che all’epoca di Canepa non faceva ancora parte del nascente esercito indipendentista.
Arrestato il 29 dicembre 1945, dopo la battaglia di San Mauro, Concetto Gallo poté comunque candidarsi all’Assemblea Costituente nelle file del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia. Una volta eletto, il 1° luglio 1946 fu scarcerato, ma pochi mesi dopo verrà richiesta l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.
Eletto deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nel 1947, Gallo si ricandidò nel 1951, ma non fu eletto. Quella tornata elettorale segnerà infatti il definitivo tracollo del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia.
Ormai ai margini della politica siciliana, Concetto Gallo morirà a #Palermo il 1° aprile 1980.
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