18 Dicembre 2022, i riflettori e gli occhi del mondo sono puntati sul Lusail Iconic Stadium nel quale Lionel Messi sta alzando quella Coppa, laureandosi campione del mondo e consacrandosi, molto probabilmente, come calciatore più forte della storia.
Ma, in questa edizione dei mondiali più che nelle precedenti, la Coppa ha avuto un maggior costo in sangue e sudore. Infatti, la realizzazione dei Mondiali in Qatar si è, infatti, macchiata di gravi violazioni contro i diritti umani a causa dello sfruttamento dei lavoratori migranti e della repressione violenta della libertà di espressione.
I lavoratori migranti sono stati il centro, la forza lavoro senza la quale non si sarebbero potuti giocare i mondiali in Qatar. Eppure, nei 10 anni intercorsi dall’assegnazione dei mondiali al Qatar fino all’effettivo svolgersi dell’evento, migliaia di lavoratori sono stati sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli che hanno fin troppo controllo sulla vita dei loro salariati. Le statistiche ufficiali del Qatar mostrano che dal 2010 al 2019 sono morti 15.021 stranieri di ogni età e occupazione ma che le cause del decesso sono inattendibili.
Il fatto che un’elevata percentuale di decessi sia attribuita a “disturbi cardiovascolari” rischia di oscurare l’altro fatto che un gran numero di decessi resta senza spiegazione. Questo è quanto indicano anche i dati provenienti dagli stati dell’Asia meridionale, dai quali arriva la maggioranza dei lavoratori in Qatar. Ad esempio, i dati ufficiali del Bangladesh mostrano che nel 71 per cento dei casi di connazionali morti in Qatar tra novembre 2016 e ottobre 2020 il decesso è stato attribuito a “cause naturali”.
Un’indagine del “Guardian” ha rivelato che, nel 69 per cento dei casi di lavoratori provenienti da India, Nepal e Bangladesh tra il 2010 e il 2020, il decesso è stato attribuito a “cause naturali”.
Uno dei principali rischi per la salute dei lavoratori migranti in Qatar, ampiamente documentato quanto prevedibile, è dato dall’esposizione a temperature estreme e a tassi elevati di umidità.
Nel 2019 uno studio condotto dalla rivista “Cardiology” ha trovato una correlazione tra caldo e decessi di lavoratori nepalesi in Qatar e ha concluso che “almeno 200 dei 571 decessi per problemi cardiovascolari dal 2009 al 2017 avrebbero potuto essere evitati”.
Inoltre, le polemiche sulle violazioni dei diritti umani da parte del Paese arabo hanno portata più ampia e includono la repressione da parte delle autorità della libertà d’espressione, di stampa e di associazione, la persistente preoccupazione per i processi iniqui, le discriminazioni presenti sia nelle leggi che nella prassi a discapito delle donne e delle persone appartenenti alla comunità Lgbtqia+.
L’articolo 296.3 del codice penale criminalizza vari atti sessuali consensuali tra persone dello stesso sesso e prevede il carcere, ad esempio, per chi “guidi, induca o tenti un maschio, in qualsiasi modo, a compiere atti di sodomia o di depravazione”. L’articolo 296.4 criminalizza chiunque “induca o tenti un uomo o una donna, in qualsiasi modo, a compiere atti contrari alla morale o illegali”.
Nell’ottobre 2022 le organizzazioni per i diritti umani hanno segnalato casi in cui le forze di sicurezza hanno arrestato persone Lgbtqia+ in luoghi pubblici, solo sulla base della loro espressione di genere, controllando i contenuti dei loro telefoni. Le transgender arrestate sono obbligate a seguire terapie per la conversione come condizione per la loro scarcerazione.
Come se non bastasse, le autorità del Qatar utilizzano leggi repressive nei confronti di chi critica le istituzioni, tanto cittadini locali quanto lavoratori migranti. Cittadini del Qatar sono stati arrestati arbitrariamente per aver criticato il governo e poi condannati al termine di processi iniqui.
Ma, in questa edizione dei mondiali più che nelle precedenti, la Coppa ha avuto un maggior costo in sangue e sudore. Infatti, la realizzazione dei Mondiali in Qatar si è, infatti, macchiata di gravi violazioni contro i diritti umani a causa dello sfruttamento dei lavoratori migranti e della repressione violenta della libertà di espressione.
I lavoratori migranti sono stati il centro, la forza lavoro senza la quale non si sarebbero potuti giocare i mondiali in Qatar. Eppure, nei 10 anni intercorsi dall’assegnazione dei mondiali al Qatar fino all’effettivo svolgersi dell’evento, migliaia di lavoratori sono stati sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli che hanno fin troppo controllo sulla vita dei loro salariati. Le statistiche ufficiali del Qatar mostrano che dal 2010 al 2019 sono morti 15.021 stranieri di ogni età e occupazione ma che le cause del decesso sono inattendibili.
Il fatto che un’elevata percentuale di decessi sia attribuita a “disturbi cardiovascolari” rischia di oscurare l’altro fatto che un gran numero di decessi resta senza spiegazione. Questo è quanto indicano anche i dati provenienti dagli stati dell’Asia meridionale, dai quali arriva la maggioranza dei lavoratori in Qatar. Ad esempio, i dati ufficiali del Bangladesh mostrano che nel 71 per cento dei casi di connazionali morti in Qatar tra novembre 2016 e ottobre 2020 il decesso è stato attribuito a “cause naturali”.
Un’indagine del “Guardian” ha rivelato che, nel 69 per cento dei casi di lavoratori provenienti da India, Nepal e Bangladesh tra il 2010 e il 2020, il decesso è stato attribuito a “cause naturali”.
Uno dei principali rischi per la salute dei lavoratori migranti in Qatar, ampiamente documentato quanto prevedibile, è dato dall’esposizione a temperature estreme e a tassi elevati di umidità.
Nel 2019 uno studio condotto dalla rivista “Cardiology” ha trovato una correlazione tra caldo e decessi di lavoratori nepalesi in Qatar e ha concluso che “almeno 200 dei 571 decessi per problemi cardiovascolari dal 2009 al 2017 avrebbero potuto essere evitati”.
Inoltre, le polemiche sulle violazioni dei diritti umani da parte del Paese arabo hanno portata più ampia e includono la repressione da parte delle autorità della libertà d’espressione, di stampa e di associazione, la persistente preoccupazione per i processi iniqui, le discriminazioni presenti sia nelle leggi che nella prassi a discapito delle donne e delle persone appartenenti alla comunità Lgbtqia+.
L’articolo 296.3 del codice penale criminalizza vari atti sessuali consensuali tra persone dello stesso sesso e prevede il carcere, ad esempio, per chi “guidi, induca o tenti un maschio, in qualsiasi modo, a compiere atti di sodomia o di depravazione”. L’articolo 296.4 criminalizza chiunque “induca o tenti un uomo o una donna, in qualsiasi modo, a compiere atti contrari alla morale o illegali”.
Nell’ottobre 2022 le organizzazioni per i diritti umani hanno segnalato casi in cui le forze di sicurezza hanno arrestato persone Lgbtqia+ in luoghi pubblici, solo sulla base della loro espressione di genere, controllando i contenuti dei loro telefoni. Le transgender arrestate sono obbligate a seguire terapie per la conversione come condizione per la loro scarcerazione.
Come se non bastasse, le autorità del Qatar utilizzano leggi repressive nei confronti di chi critica le istituzioni, tanto cittadini locali quanto lavoratori migranti. Cittadini del Qatar sono stati arrestati arbitrariamente per aver criticato il governo e poi condannati al termine di processi iniqui.
Malcolm Bidali, addetto alla sicurezza, attivista per i diritti dei lavoratori migranti e blogger originario del Kenya, è stato sottoposto a sparizione forzata e poi detenuto in isolamento per un mese solo per aver rivelato le sofferenze patite dai suoi colleghi.
In Qatar c’è poco spazio per l’informazione indipendente. La libertà di stampa è limitata da crescenti vincoli imposti agli organi d’informazione, come ad esempio il divieto di girare riprese in edifici governativi, ospedali, università, alloggi per lavoratori migranti e abitazioni private.
Che tutti questi diritti calpestati affinché potessimo “divertirci” e inneggiare ai valori dello sport ci siano d’insegnamento per il futuro, così che simili angherie vengano una volta per tutte sconfitte.
Le competizioni sportive esistono da secoli, così come tanti sentimenti che accompagnano l'uomo: la competizione, la tifoseria, le dispute e le rivalità. Al fianco di questi modi che se conservati non nuocciono, si è presentato un problema antico, la schiavitù, veri e propri schiavi moderni hanno lavorato per paghe fino a 1 euro l’ora. I guadagni di chi ha commissionato questi lavori si aggirano intorno ai miliardi di euro, ma il pagamento per i lavoratori si è dimostrato umiliante. In tanti hanno lasciato la propria famiglia per lavorare in cantiere in deserto, migranti in cerca di paga, alcuni non sono sopravvissuti e per questo è stato richiesto un risarcimento da parte di organizzazioni per i diritti umani, calciatori e persino alcuni dei principali sponsor del Mondiale. I datori di lavoro hanno ancora un controllo eccessivo sulla vita dei loro lavoratori: possono costringerli a lavorare un numero di ore eccessive o impedire loro di cambiare lavoro. Quando i lavoratori migranti vengono sfruttati, è molto difficile per loro ottenere giustizia o risarcimenti. Non possono aderire ai sindacati, quindi non possono lottare collettivamente per migliori condizioni di lavoro. Scegliere di ospitare il torneo lì ha dei rischi intrinseci, sarebbe stato opportuno dare delle garanzie come proteggere accuratamente i lavoratori, alcuni cambiamenti sono stati apportati rispetto alle condizioni iniziali, ma troppo tardi, con importanti conseguenze.
La pressione sull'organizzazione che ha reso questo possibile è ingente. La disperazione non è una risorsa, usarla è un abuso.
Osservando la situazione attuale nel mondo, per schiavitù si intendono situazioni che precedono il lavoro forzato o il matrimonio forzato. Questi sono aumentati significativamente negli ultimi cinque anni, riportano le stime aggiornate dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Walk Free e Organizzazione internazionale per le migrazioni.La schiavitù moderna è presente in quasi tutti i paesi del mondo e non conosce frontiere etniche, culturali o religiose. Più della metà (52 per cento) del lavoro forzato e un quarto di tutti i matrimoni forzati si concentrano nei paesi a reddito medio-alto o alto.
Lavoro forzato
La maggior parte dei casi di lavoro forzato (86 per cento) si registra nel settore privato. Quasi uno su otto di tutti i lavoratori forzati sono bambini (3,3 milioni) e più della metà di essi sono vittime di sfruttamento a fini commerciali.
Matrimonio forzato
Si stima che, in qualsiasi giorno del 2021, circa 22 milioni di persone si trovino in una situazione di matrimonio forzato, un aumento di 6,6 milioni rispetto alle stime globali del 2016.
L’incidenza reale dei matrimoni forzati, in particolare quelli che coinvolgono minori di 16 anni o meno, è probabilmente molto più alta di quanto registrato dalle stime attuali, che si basano su una definizione maggiormente ristretta e non includono tutte le tipologie di matrimoni infantili. I matrimoni infantili sono considerati forzati perché un bambino non può dare legalmente il proprio consenso al matrimonio.
In Qatar c’è poco spazio per l’informazione indipendente. La libertà di stampa è limitata da crescenti vincoli imposti agli organi d’informazione, come ad esempio il divieto di girare riprese in edifici governativi, ospedali, università, alloggi per lavoratori migranti e abitazioni private.
Che tutti questi diritti calpestati affinché potessimo “divertirci” e inneggiare ai valori dello sport ci siano d’insegnamento per il futuro, così che simili angherie vengano una volta per tutte sconfitte.
Le competizioni sportive esistono da secoli, così come tanti sentimenti che accompagnano l'uomo: la competizione, la tifoseria, le dispute e le rivalità. Al fianco di questi modi che se conservati non nuocciono, si è presentato un problema antico, la schiavitù, veri e propri schiavi moderni hanno lavorato per paghe fino a 1 euro l’ora. I guadagni di chi ha commissionato questi lavori si aggirano intorno ai miliardi di euro, ma il pagamento per i lavoratori si è dimostrato umiliante. In tanti hanno lasciato la propria famiglia per lavorare in cantiere in deserto, migranti in cerca di paga, alcuni non sono sopravvissuti e per questo è stato richiesto un risarcimento da parte di organizzazioni per i diritti umani, calciatori e persino alcuni dei principali sponsor del Mondiale. I datori di lavoro hanno ancora un controllo eccessivo sulla vita dei loro lavoratori: possono costringerli a lavorare un numero di ore eccessive o impedire loro di cambiare lavoro. Quando i lavoratori migranti vengono sfruttati, è molto difficile per loro ottenere giustizia o risarcimenti. Non possono aderire ai sindacati, quindi non possono lottare collettivamente per migliori condizioni di lavoro. Scegliere di ospitare il torneo lì ha dei rischi intrinseci, sarebbe stato opportuno dare delle garanzie come proteggere accuratamente i lavoratori, alcuni cambiamenti sono stati apportati rispetto alle condizioni iniziali, ma troppo tardi, con importanti conseguenze.
La pressione sull'organizzazione che ha reso questo possibile è ingente. La disperazione non è una risorsa, usarla è un abuso.
Osservando la situazione attuale nel mondo, per schiavitù si intendono situazioni che precedono il lavoro forzato o il matrimonio forzato. Questi sono aumentati significativamente negli ultimi cinque anni, riportano le stime aggiornate dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Walk Free e Organizzazione internazionale per le migrazioni.La schiavitù moderna è presente in quasi tutti i paesi del mondo e non conosce frontiere etniche, culturali o religiose. Più della metà (52 per cento) del lavoro forzato e un quarto di tutti i matrimoni forzati si concentrano nei paesi a reddito medio-alto o alto.
Lavoro forzato
La maggior parte dei casi di lavoro forzato (86 per cento) si registra nel settore privato. Quasi uno su otto di tutti i lavoratori forzati sono bambini (3,3 milioni) e più della metà di essi sono vittime di sfruttamento a fini commerciali.
Matrimonio forzato
Si stima che, in qualsiasi giorno del 2021, circa 22 milioni di persone si trovino in una situazione di matrimonio forzato, un aumento di 6,6 milioni rispetto alle stime globali del 2016.
L’incidenza reale dei matrimoni forzati, in particolare quelli che coinvolgono minori di 16 anni o meno, è probabilmente molto più alta di quanto registrato dalle stime attuali, che si basano su una definizione maggiormente ristretta e non includono tutte le tipologie di matrimoni infantili. I matrimoni infantili sono considerati forzati perché un bambino non può dare legalmente il proprio consenso al matrimonio.
In più i lavoratori migranti hanno una probabilità più che tripla di essere sottoposti a lavoro forzato rispetto ai lavoratori adulti non migranti. Sebbene la migrazione per lavoro abbia un effetto ampiamente positivo su individui, famiglie, comunità e società, questo dato dimostra la maggiore vulnerabilità dei migranti al lavoro forzato e alla tratta, sia a causa di una migrazione irregolare o mal governata, sia a causa di pratiche di reclutamento illecite e non etiche.
Le raccomandazioni per un progresso indicano in particolare di: migliorare l’applicazione delle leggi e delle ispezioni del lavoro; porre fine al lavoro forzato imposto dallo Stato; adottare misure più incisive per combattere il lavoro forzato e la tratta nelle imprese e nelle filiere di fornitura; estendere la protezione sociale e rafforzare le tutele legali, compreso l’innalzamento dell’età legale del matrimonio a 18 anni senza eccezioni. Altre misure prevedono di contrastare l’aumento della tratta e del lavoro forzato per i lavoratori migranti, di promuovere un reclutamento equo ed etico e di fornire un maggiore sostegno alle donne, alle ragazze e alle persone maggiormente vulnerabili.
“È sconvolgente che la schiavitù moderna continui ad esistere. Nulla può giustificare la persistenza di questo abuso fondamentale dei diritti umani”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’OIL, Guy Ryder. “Sappiamo cosa bisogna fare e sappiamo che si può fare. Politiche e normative nazionali efficaci sono fondamentali ma i governi non possono farlo da soli. Le norme internazionali forniscono una base solida ed è necessario un approccio che coinvolga tutti. I sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro, la società civile e la gente comune hanno tutti un ruolo fondamentale da svolgere”.
Le raccomandazioni per un progresso indicano in particolare di: migliorare l’applicazione delle leggi e delle ispezioni del lavoro; porre fine al lavoro forzato imposto dallo Stato; adottare misure più incisive per combattere il lavoro forzato e la tratta nelle imprese e nelle filiere di fornitura; estendere la protezione sociale e rafforzare le tutele legali, compreso l’innalzamento dell’età legale del matrimonio a 18 anni senza eccezioni. Altre misure prevedono di contrastare l’aumento della tratta e del lavoro forzato per i lavoratori migranti, di promuovere un reclutamento equo ed etico e di fornire un maggiore sostegno alle donne, alle ragazze e alle persone maggiormente vulnerabili.
“È sconvolgente che la schiavitù moderna continui ad esistere. Nulla può giustificare la persistenza di questo abuso fondamentale dei diritti umani”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’OIL, Guy Ryder. “Sappiamo cosa bisogna fare e sappiamo che si può fare. Politiche e normative nazionali efficaci sono fondamentali ma i governi non possono farlo da soli. Le norme internazionali forniscono una base solida ed è necessario un approccio che coinvolga tutti. I sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro, la società civile e la gente comune hanno tutti un ruolo fondamentale da svolgere”.
Ciao,
sono Sushi, un salmone atlantico. Nella vita mi è stato chiesto di compiere un lungo viaggio per crescere. Sono nato in acqua dolce, ma quando ho compiuto due anni ho cercato un acqua più saporita, ricca di sale, mi sono diretto verso il mare. Sono giunto sino in Groenlandia, lei con i suoi fiordi mi hanno regalato paesaggi che porterò sempre nella camera unica del mio cuore e tanti incontri; ahimè in questo tragitto non ho trovato la giusta compagnia per metter su famiglia. Mi avevano avvisato dovessi tornare nello stesso luogo dove per la prima volta l’arancione del mio corpicino è entrato in contatto con l’acqua per potermi riprodurre. Il viaggio di ritorno è stato complesso, ricco. Il fiuto non mi ha mai abbandonato e la spiritualità degli antenati mi ha ricordato verso dove dovessi ondeggiare le pinne per tornare nel fiume madre della mia vita. Vi racconto qualcosa, molto spesso ho cambiato rotta per delle barriere artificiali, non ricordavo affatto che in quei posti ci fossero degli elementi nuovi, strani, alti, che impedissero la prosecuzione. Alcune altre volte la temperatura dell'acqua la ricordavo diversa e non avevo maglioni con me, si sarebbero bagnati troppo.
Sono giunto infine a casa, ma non è stato un viaggio semplice come mi avevano raccontato, dove l'unico problema sarebbe dovuto essere l'incontro con predatori. Al più qualche altra piccola scaramuccia. Sono felice di raccontare la mia storia, ma altri salmoni come me hanno rischiato tanto, per questo esiste una giornata per fare luce sulle problematiche che ci accompagnano nelle migrazioni
sono Sushi, un salmone atlantico. Nella vita mi è stato chiesto di compiere un lungo viaggio per crescere. Sono nato in acqua dolce, ma quando ho compiuto due anni ho cercato un acqua più saporita, ricca di sale, mi sono diretto verso il mare. Sono giunto sino in Groenlandia, lei con i suoi fiordi mi hanno regalato paesaggi che porterò sempre nella camera unica del mio cuore e tanti incontri; ahimè in questo tragitto non ho trovato la giusta compagnia per metter su famiglia. Mi avevano avvisato dovessi tornare nello stesso luogo dove per la prima volta l’arancione del mio corpicino è entrato in contatto con l’acqua per potermi riprodurre. Il viaggio di ritorno è stato complesso, ricco. Il fiuto non mi ha mai abbandonato e la spiritualità degli antenati mi ha ricordato verso dove dovessi ondeggiare le pinne per tornare nel fiume madre della mia vita. Vi racconto qualcosa, molto spesso ho cambiato rotta per delle barriere artificiali, non ricordavo affatto che in quei posti ci fossero degli elementi nuovi, strani, alti, che impedissero la prosecuzione. Alcune altre volte la temperatura dell'acqua la ricordavo diversa e non avevo maglioni con me, si sarebbero bagnati troppo.
Sono giunto infine a casa, ma non è stato un viaggio semplice come mi avevano raccontato, dove l'unico problema sarebbe dovuto essere l'incontro con predatori. Al più qualche altra piccola scaramuccia. Sono felice di raccontare la mia storia, ma altri salmoni come me hanno rischiato tanto, per questo esiste una giornata per fare luce sulle problematiche che ci accompagnano nelle migrazioni
In queste ore ed in questi giorni un argomento di discussione comune e che fa tanta notizia è la storia del sommergibile Titan.
Per chi non fosse entrat* in contatto con la notizia, Titan è un sommergibile sperimentale utilizzato per organizzare spedizioni a pagamento e a grandi profondità.
Emergono diversi articoli con tagli diversi. C'è espressione di dissenso, espressione polemica. C'è chi correla questo evento ad altre stragi in mare, chi parla di tragedia e si ferma.
Proviamo a dare diverse visioni
Con un taglio polemico o meglio politico, può essere confrontato l'accaduto con le tante morti in mare che molto spesso non hanno una risonanza mediatica così elevata, aggiungendo che nessuna vita ha un peso minore di un'altra.
Con un taglio sensazionalistico può essere evidenziato il costo del viaggio e l'esito fatale dell'accaduto.
Con un taglio più empatico potrebbe essere messa in luce la storia di ciascuna persona dell'equipaggio, partendo dalla posizione che i membri occupano nella società e gli sforzi o meno che hanno fatto per raggiungerli.
Con un taglio critico ci si potrebbe chiedere perché questo discorso non fosse già in luce da tempo o evidenziare come sia da tempo messa in discussione la sicurezza, il costo, il bisogno e la necessità di queste spedizioni.
Ma di tutto questo, vorremmo puntualizzare una cosa. Esistono approcci diversi ed anche pensieri unici dentro ciascun* che si possono o meno avvicinare a ciò che si legge e ciò che si vede, ma nulla va generalizzato, sminuito. Quello che ci si augura è che questa storia sia testimonianza ed esperienza. Per quanto il giudizio personale a volte abbia la meglio, il giorno in cui si sono trovati i resti del Titan è ciò che è: una giornata in cui delle persone sono venute a mancare indipendentemente da tutte le loro caratteristiche singolari ed il loro stato socio-economico. Non esiste un confronto con altre realtà, perché l'unicità di ciascun individuo va salvaguardata ammettendo che anche l'evento è unico, come è unica ciascuna tragedia in mare, come è unica ciascuna scelta personale.
Ciò che si può fare è comprendere i rischi, arginarli e lavorare comunitariamente affinché nessun* venga ad essere strappato dal mondo.
Nessun* dovrebbe essere solo, ma avere una famiglia umanitaria composta da tutti gli individui restanti, una rete cooperativa fatta da tutti noi.
Il 20 giugno si è celebrata la giornata del rifugiato.
Il 3 ottobre è diventata la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in virtù della legge 45/2016. Questo giorno fu scelto per ciò che successe a Lampedusa in quella data.
Il 23 giugno vengono ritrovati i resti del Titan!
Per chi non fosse entrat* in contatto con la notizia, Titan è un sommergibile sperimentale utilizzato per organizzare spedizioni a pagamento e a grandi profondità.
Emergono diversi articoli con tagli diversi. C'è espressione di dissenso, espressione polemica. C'è chi correla questo evento ad altre stragi in mare, chi parla di tragedia e si ferma.
Proviamo a dare diverse visioni
Con un taglio polemico o meglio politico, può essere confrontato l'accaduto con le tante morti in mare che molto spesso non hanno una risonanza mediatica così elevata, aggiungendo che nessuna vita ha un peso minore di un'altra.
Con un taglio sensazionalistico può essere evidenziato il costo del viaggio e l'esito fatale dell'accaduto.
Con un taglio più empatico potrebbe essere messa in luce la storia di ciascuna persona dell'equipaggio, partendo dalla posizione che i membri occupano nella società e gli sforzi o meno che hanno fatto per raggiungerli.
Con un taglio critico ci si potrebbe chiedere perché questo discorso non fosse già in luce da tempo o evidenziare come sia da tempo messa in discussione la sicurezza, il costo, il bisogno e la necessità di queste spedizioni.
Ma di tutto questo, vorremmo puntualizzare una cosa. Esistono approcci diversi ed anche pensieri unici dentro ciascun* che si possono o meno avvicinare a ciò che si legge e ciò che si vede, ma nulla va generalizzato, sminuito. Quello che ci si augura è che questa storia sia testimonianza ed esperienza. Per quanto il giudizio personale a volte abbia la meglio, il giorno in cui si sono trovati i resti del Titan è ciò che è: una giornata in cui delle persone sono venute a mancare indipendentemente da tutte le loro caratteristiche singolari ed il loro stato socio-economico. Non esiste un confronto con altre realtà, perché l'unicità di ciascun individuo va salvaguardata ammettendo che anche l'evento è unico, come è unica ciascuna tragedia in mare, come è unica ciascuna scelta personale.
Ciò che si può fare è comprendere i rischi, arginarli e lavorare comunitariamente affinché nessun* venga ad essere strappato dal mondo.
Nessun* dovrebbe essere solo, ma avere una famiglia umanitaria composta da tutti gli individui restanti, una rete cooperativa fatta da tutti noi.
Il 20 giugno si è celebrata la giornata del rifugiato.
Il 3 ottobre è diventata la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in virtù della legge 45/2016. Questo giorno fu scelto per ciò che successe a Lampedusa in quella data.
Il 23 giugno vengono ritrovati i resti del Titan!
Buongiorno SCORPions💚,
Vi mandiamo questo messaggio per informarvi anche qui dell’apertura delle iscrizioni per lo *SCORP Meeting 2023*!
🌳 *COS'È?*
È un Evento Nazionale Minore della durata di quattro giorni centrale per la formazione dei futuri LORP e di tutte le persone interessate ad ampliare il loro background nelle tematiche di Diritti Umani e Pace nell’ambito della Salute (come Salute e Cambiamento Climatico, Mafia e Corruzione in sanità, Discriminazione Sistemica, Integrazione e Carenza Globale di operatori sanitari).
🌱 *DOVE, COME E QUANDO?*
L'evento sarà ospitato dalla *SL di Parma* da *giovedì 26 ottobre a domenica 29 ottobre* e la quota di partecipazione che comprende vitto e alloggio è di 40€.
*Link per l'iscrizione*: https://forms.gle/MfscQ9XpNTuvD78Z8
*DL 10/10*
Per qualunque chiarimento non esitate a contattarci!
Baci, SimoNORP e lo SCORP Team 23💚
Vi mandiamo questo messaggio per informarvi anche qui dell’apertura delle iscrizioni per lo *SCORP Meeting 2023*!
🌳 *COS'È?*
È un Evento Nazionale Minore della durata di quattro giorni centrale per la formazione dei futuri LORP e di tutte le persone interessate ad ampliare il loro background nelle tematiche di Diritti Umani e Pace nell’ambito della Salute (come Salute e Cambiamento Climatico, Mafia e Corruzione in sanità, Discriminazione Sistemica, Integrazione e Carenza Globale di operatori sanitari).
🌱 *DOVE, COME E QUANDO?*
L'evento sarà ospitato dalla *SL di Parma* da *giovedì 26 ottobre a domenica 29 ottobre* e la quota di partecipazione che comprende vitto e alloggio è di 40€.
*Link per l'iscrizione*: https://forms.gle/MfscQ9XpNTuvD78Z8
*DL 10/10*
Per qualunque chiarimento non esitate a contattarci!
Baci, SimoNORP e lo SCORP Team 23💚
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Iscrizioni SCORP Meeting 2023
Queste abili navi intraprendono un viaggio toccante, navigando tra le vaste onde d'un mare aperto ornato di riflessi scintillanti. Ci sono trenta tipologie di Barche Origami, ma sono più di trenta in mare. Tutti i giorni molte persone si impegnano a farle navigare e a fare sì che ve ne sia almeno una per tipo in acqua. Questo per non perdere l'importanza del rispetto di quel Diritto. Esse galleggiano serenamente, simboleggiano le voci e le aspirazioni dell'umanità. Portano con sé l’essenza della lotta collettiva per la libertà, l’uguaglianza e la dignità.
Unisciti a noi in questa suggestiva spedizione visiva tramite questi simboli fluttuanti.Il simbolismo che vi è nella connessione tra origami e Diritti umani è custodito nelle intricate pieghe della carta. Le pieghe creano senza sforzo queste barche, ciascuna delle quali rappresenta un articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il messaggio profondo è intessuto nelle loro fragili strutture e ricorda i diritti intrinseci che tutt3 meritiamo come esseri umani. Queste barchette di carta attraversano le maree vacillanti lasciando dietro di sé increspature di ispirazione per tutt3 noi.
Questo è un piccolo progetto visivo che provoca introspezione, comprensione e un rinnovato apprezzamento per i diritti che ci legano tutt3: https://www.amnesty.ch/it/news/2008/l-anniversario-dei-diritti-umani/i-30-articoli-della-dichiarazione-dei-diritti-umani .
Questo è un piccolo progetto visivo che provoca introspezione, comprensione e un rinnovato apprezzamento per i diritti che ci legano tutt3: https://www.amnesty.ch/it/news/2008/l-anniversario-dei-diritti-umani/i-30-articoli-della-dichiarazione-dei-diritti-umani .
Immergiti in questo incantevole viaggio piegato in carta, dove le barchette sfidano le correnti imprevedibili, ricordandoci di salvaguardare i diritti innati di ogni individuo. Manteniamo vivi questi origami.
Non tutto ciò che affrontiamo può essere cambiato, ma nulla può essere cambiato finché non lo affrontiamo.
Non tutto ciò che affrontiamo può essere cambiato, ma nulla può essere cambiato finché non lo affrontiamo.

ciao SCORPions di tutta Italia!!!!💚💚💚
con questo messaggio vogliamo comunicarvi che, in occasione della giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili che ricorre il 6 febbraio, le aree SCORP e SCORA in joint hanno organizzato un webinar al quale parteciperanno il dottor Andrea Foracchia (medici con l’africa CUAMM) e la dottoressa Donatella Albini (medica ginecologa). l’evento si terrà l’8 febbraio alle 21 a questo link, vi aspettiamo!💚❤️
WEBINAR Mutilazioni Genitali Femminili
giovedì 8 feb · 21:00–23:00
Info partecipazione di Google Meet
Link alla videochiamata: https://meet.google.com/nwx-cwdu-rvj
Oppure componi: +39 02 3046 1460 PIN: 918711087
Altri numeri di telefono: https://tel.meet/nwx-cwdu-rvj?pin=6838631587270
ciao SCORPions di tutta Italia!!!!💚💚💚
con questo messaggio vogliamo comunicarvi che, in occasione della giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili che ricorre il 6 febbraio, le aree SCORP e SCORA in joint hanno organizzato un webinar al quale parteciperanno il dottor Andrea Foracchia (medici con l’africa CUAMM) e la dottoressa Donatella Albini (medica ginecologa). l’evento si terrà l’8 febbraio alle 21 a questo link, vi aspettiamo!💚❤️
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Dolci Anime dal 💚,
qui, il per sempre vostro Piepiè, vi propone una fantastica opportunità per la crescita delle SCORP - ma non solo - locali:
HOW TO PROGETTUALITÀ
Lunedì 4 Marzo 2024
ore 21:00
Si tratta di un OLM di un'oretta circa in cui verranno affrontati tutti gli aspetti della progettualità (dall'ideazione di un progetto alla sua realizzazione) per delle SL sempre sul pezzo!
La chiamata si terrà a questo link nel giorno succitato.
Inoltre, chiedo a chi avesse intenzione di partecipare a compilare questo modulo entro l'inizio dell'OLM 🥰
Per questo messaggio è tutto,
Piepiè
P.S. non vedo l'ora di vedervi💚
qui, il per sempre vostro Piepiè, vi propone una fantastica opportunità per la crescita delle SCORP - ma non solo - locali:
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Lunedì 4 Marzo 2024
ore 21:00
Si tratta di un OLM di un'oretta circa in cui verranno affrontati tutti gli aspetti della progettualità (dall'ideazione di un progetto alla sua realizzazione) per delle SL sempre sul pezzo!
La chiamata si terrà a questo link nel giorno succitato.
Inoltre, chiedo a chi avesse intenzione di partecipare a compilare questo modulo entro l'inizio dell'OLM 🥰
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Ciao raga! 💚💚
È aperta la chiamata per lə partecipanti del Laboratorio di Mondialità 2024.
Cos’è il LabMond?
Il LabMond è un laboratorio di idee, un Workshop sulla Salute Globale della durata di 4 giorni, che si pone l’obiettivo
ultimo di problematizzare la salute attraverso un nuovo paradigma globale, con basi e radici solide nei diritti umani, nei determinanti di salute e nello studio delle disuguaglianze, utilizzando di anno in anno un differente tema fondante: il fil rouge, che quest'anno sarà:
“LA MARGINALITÀ”
Dove e quando?
Avrà luogo presso la “Brominetto Bis" a Bagolino, in provincia di Brescia, dal 18 al 21 aprile 2024.
Quanto costa?
La fee è di 40 euro e coprirà le spese di vitto e alloggio. I trasporti saranno a carico delle persone partecipanti.
Come candidarsi?
È estremamente semplice: è sufficiente compilare il modulo Google che segue entro e non oltre le 23:59
di lunedì 1 aprile!
Ecco il link per candidarsi: https://forms.gle/gWwbxxgfQtBhpRSj8
Nella speranza di leggere i vostri application forms e di vedervi tuttə al LabMond.
Un abbraccio,
il CpN LabMond e il Comitato Scientifico tutto
È aperta la chiamata per lə partecipanti del Laboratorio di Mondialità 2024.
Cos’è il LabMond?
Il LabMond è un laboratorio di idee, un Workshop sulla Salute Globale della durata di 4 giorni, che si pone l’obiettivo
ultimo di problematizzare la salute attraverso un nuovo paradigma globale, con basi e radici solide nei diritti umani, nei determinanti di salute e nello studio delle disuguaglianze, utilizzando di anno in anno un differente tema fondante: il fil rouge, che quest'anno sarà:
“LA MARGINALITÀ”
Dove e quando?
Avrà luogo presso la “Brominetto Bis" a Bagolino, in provincia di Brescia, dal 18 al 21 aprile 2024.
Quanto costa?
La fee è di 40 euro e coprirà le spese di vitto e alloggio. I trasporti saranno a carico delle persone partecipanti.
Come candidarsi?
È estremamente semplice: è sufficiente compilare il modulo Google che segue entro e non oltre le 23:59
di lunedì 1 aprile!
Ecco il link per candidarsi: https://forms.gle/gWwbxxgfQtBhpRSj8
Nella speranza di leggere i vostri application forms e di vedervi tuttə al LabMond.
Un abbraccio,
il CpN LabMond e il Comitato Scientifico tutto
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Ciao! 💚 oggi è l’ultimo giorno per iscriversi a questo bellissimo eventoo💚
Sono aperte le iscrizioni per il LabMond, un evento di 4 giorni in residenziale, in cui le persone partecipanti seguiranno formazioni su argomenti inerenti temi SCORP (Diritti Umani e Pace), preparate da un Comitato Scientifico che si è autoformato e sta organizzando il tutto, in un’ottica di Salute Globale: quell’approccio attraverso il quale si considera la Salute a 360º, nella sua interezza, in correlazione ai diritti umani, alla pace, alla povertà, alla discriminazione, ai determinanti sociali di Salute stessi e alle disuguaglianze in toto.
*È un workshop che si pone l’obiettivo ultimo di problematizzare i costrutti sociali in cui siamo immersi, discutendo insieme dei problemi che permeano la realtà che ci circonda per capire da dove si possa effettivamente partire per fare qualcosa, come singoli, come comunità, come società tutta.*
Il tema di quest’anno sarà *LA MARGINALITÀ*, dunque si parlerà di condizioni di vita fuori da quella che è l’esperienza media nella nostra società capitalista: persone migranti, solitudine, stigma e discriminazione, resistenza e tanto altro.
Per iscriversi è sufficiente compilare il seguente modulo Google *entro e non oltre le 23:59 di stasera 1 aprile*: https://docs.google.com/forms/d/1575mjx5JyEhsdPnjTIDsME-HgX1WcKU5sQim8twb8FY/viewform?ts=65f85450&edit_requested=true
Sono aperte le iscrizioni per il LabMond, un evento di 4 giorni in residenziale, in cui le persone partecipanti seguiranno formazioni su argomenti inerenti temi SCORP (Diritti Umani e Pace), preparate da un Comitato Scientifico che si è autoformato e sta organizzando il tutto, in un’ottica di Salute Globale: quell’approccio attraverso il quale si considera la Salute a 360º, nella sua interezza, in correlazione ai diritti umani, alla pace, alla povertà, alla discriminazione, ai determinanti sociali di Salute stessi e alle disuguaglianze in toto.
*È un workshop che si pone l’obiettivo ultimo di problematizzare i costrutti sociali in cui siamo immersi, discutendo insieme dei problemi che permeano la realtà che ci circonda per capire da dove si possa effettivamente partire per fare qualcosa, come singoli, come comunità, come società tutta.*
Il tema di quest’anno sarà *LA MARGINALITÀ*, dunque si parlerà di condizioni di vita fuori da quella che è l’esperienza media nella nostra società capitalista: persone migranti, solitudine, stigma e discriminazione, resistenza e tanto altro.
Per iscriversi è sufficiente compilare il seguente modulo Google *entro e non oltre le 23:59 di stasera 1 aprile*: https://docs.google.com/forms/d/1575mjx5JyEhsdPnjTIDsME-HgX1WcKU5sQim8twb8FY/viewform?ts=65f85450&edit_requested=true
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LabMond 2024
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