RORATE COELI DESUPER
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"Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia..."
Isaia (45, 8)

Conoscere la realtà che ci circonda per compiere scelte coerenti con la propria fede volgendo lo sguardo verso il Cielo da cui viene la Salvezza.
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PREGHIERA PER IL TEMPO DELLA SEDE VACANTE AFFINCHÉ IL PADRE DONI ALLA CHIESA UN PAPA SANTO

Veni Creator
 
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
 
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.
 
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
 
Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
 
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
 
Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. 
Amen.
 
Preghiamo.
O Padre, che guidi e custodisci la tua Chiesa,
dona ai Padri Cardinali
lo Spirito di intelligenza, di verità, di pace,
perché si sforzino di conoscere la tua volontà,
e ti servano con totale dedizione e fedeltà.
Per Cristo nostro Signore. 
Amen.

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Il commento del giorno
Pier Luigi Bianchi Cagliesi
COMMENTO SPECIALE di
lunedì 21 aprile 2025
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CARLO III ALLE CAMERE: UN MESSAGGIO PROGRAMMATICO IN CODICE
—————————————
🎧 Santa Maria della Vittoria
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Il commento del giorno
Pier Luigi Bianchi Cagliesi
Il commento del giorno di
martedì 22 aprile 2025
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DAZI E SANZIONI SONO VERAMENTE UN PROBLEMA?
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🎧 Santa Maria della Vittoria
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PREGHIERA PER IL TEMPO DELLA SEDE VACANTE AFFINCHÉ IL PADRE DONI ALLA CHIESA UN PAPA SANTO

Veni Creator
 
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
 
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.
 
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
 
Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
 
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
 
Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. 
Amen.
 
Preghiamo.
O Padre, che guidi e custodisci la tua Chiesa,
dona ai Padri Cardinali
lo Spirito di intelligenza, di verità, di pace,
perché si sforzino di conoscere la tua volontà,
e ti servano con totale dedizione e fedeltà.
Per Cristo nostro Signore. 
Amen.

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«Il futuro della Chiesa può risiedere e risiederà in coloro le cui radici sono profonde e che vivono nella pienezza pura della loro fede. Non risiederà in coloro che non fanno altro che adattarsi al momento presente o in quelli che si limitano a criticare gli altri e assumono di essere metri di giudizio infallibili, né in coloro che prendono la strada più semplice, che eludono la passione della fede, dichiarandola falsa e obsoleta, tirannica e legalistica, tutto ciò che esige qualcosa dagli uomini, li ferisce e li obbliga a sacrificarsi. Per dirla in modo più positivo: il futuro della Chiesa, ancora una volta come sempre, verrà rimodellato dai santi, ovvero dagli uomini le cui menti sono più profonde degli slogan del giorno, che vedono più di quello che vedono gli altri, perché la loro vita abbraccia una realtà più ampia. … L’uomo vede solo nella misura di quello che ha vissuto e sofferto. Se oggi non siamo più molto capaci di diventare consapevoli di Dio, è perché troviamo molto semplice evadere, sfuggire alle profondità del nostro essere attraverso il senso narcotico di questo o quel piacere. In questo modo, le nostre profondità interiori ci rimangono precluse. Se è vero che un uomo può vedere solo col cuore, allora quanto siamo ciechi!» (J. Ratzinger, Fede e futuro, pp. 112-113)

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LA GRANDE LEZIONE DEL GIORNO DI PASQUA

     La grande lezione del giorno di Pasqua consiste nel fatto che un Vincitore può essere considerato sotto un duplice punto di vista: quello del mondo e quello di Dio. SECONDO IL MONDO, CRISTO QUEL VENERDÌ SANTO FU SCONFITTO, SECONDO DIO EGLI FU VINCITORE. Coloro che lo condannarono a morte gli offrirono proprio l’occasione di cui Egli aveva bisogno. Coloro che chiusero con la pietra il sepolcro gli offrirono proprio la porta che Egli desiderava spalancare. Il loro apparente trionfo aprì la strada alla Sua suprema vittoria. II Natale ha insegnato che il Divino sta sempre dove il mondo meno se lo aspetta poiché nessuno si attendeva di trovarlo avvolto in fasce e posto in una mangiatoia. La Pasqua conferma la lezione ripetendo che il Divino sta sempre dove il mondo meno se lo aspetta poiché nessuno fra quelli del mondo si attendeva che uno sconfitto sarebbe stato il vincitore, che la pietra scartata dai costruttori sarebbe divenuta testata d’angolo, che Colui che era morto sarebbe ritornato a camminare e che, ignorato, posto in un sepolcro, sarebbe diventato la nostra Risurrezione e la nostra Vita (…).
     LA PASQUA, POI, CI OFFRE UNA LEZIONE CHE RIGUARDA LA NOSTRA STESSA VITA. E’ meglio essere sconfitti agli occhi del mondo seguendo la voce della propria coscienza piuttosto che essere vincenti secondo la falsa opinione del mondo; è meglio essere vinti nella santità del vincolo matrimoniale che ottenere l’effimera vittoria del divorzio; è meglio essere vinti in mezzo a tanti figlioli, frutti dell’amore, che vincenti in un’unione volutamente sterile; è meglio essere vinti dall’amore della Croce, che conseguire l’effimera vittoria del mondo che mette in croce. In conclusione è meglio essere sconfitti agli occhi del mondo dando a Dio ciò che è interamente e assolutamente nostro. Se diamo a Dio la nostra energia, Gli restituiamo un Suo dono. Se Gli diamo i nostri talenti, le nostre gioie, i nostri beni, Gli rendiamo ciò che Egli mise nelle nostre mani non per esserne proprietari, bensì semplici amministratori. Una sola cosa c’è al mondo che possiamo definire veramente nostra, la sola che possiamo dare a Dio che è nostra invece che Sua, la sola che Egli non ci toglierà mai: questa cosa è la nostra volontà col suo potere di scegliere l’oggetto del suo amore. Quindi il dono più perfetto che possiamo offrire a Dio è quello della nostra volontà. Agli occhi del mondo, donarla a Dio è la suprema sconfitta che possiamo subire ma è anche la suprema vittoria che possiamo conseguire agli occhi di Dio (…).
     Cosa importa se la strada, in questa vita sia ripida e disagevole, se la povertà di Betlemme, la solitudine della Galilea, le sofferenze della Croce siano il nostro pane? Mentre combattiamo, santamente ispirati da Colui che ha conquistato il mondo, perché mai dovremmo trattenerci dal manifestare la nostra sfida di fronte all’ipocrisia del mondo? Perché temere di estrarre la spada e assestare il primo colpo mortale al nostro egoismo? Marciando sotto la guida del Condottiero dalle cinque Piaghe, fortificati dai Suoi Sacramenti, resi incrollabili dal Suo essere Verità infallibile, divinizzati dal Suo Amore redentivo, non abbiamo alcun timore circa l’esito della battaglia della vita. Nessun dubbio sull’epilogo della sola lotta che conta. Nessun bisogno di chiederci se saremo vincitori o perdenti. Perché? Perché abbiamo già vinto, solo che… la notizia non è ancora trapelata! (Fulton Sheen).

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Il commento del giorno
Pier Luigi Bianchi Cagliesi
Il commento del giorno di
mercoledì 23 aprile 2025
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CASO BIBBIANO: IL PUBBLICO MINISTERO CHIEDE 15 ANNI DI CARCERE
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🎧 Santa Maria della Vittoria
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