Rojava Resiste
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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
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❗️Epidemia, guerra e crisi umanitaria in Siria del Nord-Est.
🆘L'autorità sanitaria dell'Amministrazione autonoma ha lanciato un appello urgente riguardo un possibile scoppio di epidemia #covid19 anche nel nord-est della #Siria: "I risultati saranno catastrofici per la popolazione della regione in mancanza di strumenti e attrezzature preventivi di base".

🚑 Al momento solo 1 grande ospedale su 16 è attrezzato per gestire una epidemia di grandi numeri, con 28 posti per la terapia intensiva, 150 respiratori per 2mln circa di abitanti. Questo in una situazione specifica dove già circa mezzo milione di sfollati richiedono assistenza medica per ragioni di guerra e la popolazione delle località del fronte subisce attacchi quotidiani da aviazione e artiglieria turca.

🚱 Ad aggiungere gravità alla situazione c'è la gravissima crisi idrica che coinvolge l'approvvigionamento di circa 460mila persone nella regione di Hasakah, a causa della guerra dell'acqua che le forze di occupazione turco-jihadiste hanno scatenato da mesi contro la Federazione, distruggendo e poi controllando la diga di Alouk e alcune stazioni idriche chiave.
🇹🇷 Turchia: emergenza #Covid19 non blocca repressione e guerra sporca
🎙 Lunedì 30 marzo Ankara ha rivendicato l'uccisione della compagna Nazife Bilen, la più alta donna in grado nel #PKK: un'operazione di guerra sporca realizzata da TSK (servizio militare) e MIT (intelligence turca) nelle montagne di #Qandil (Nord #Iraq). La resistenza curda non ha ancora confermato.

🚔 In #Turchia, il governo #AKP ha annunciato il rilascio temporaneo di 90mila detenuti dalle carceri sovraffollate del paese (oltre 300mila su 80mln di abitanti) per l'emergenza epidemiologica. Restano esclusi tutti i prigionieri politici #HDP, combattenti #PKK e di altri gruppi armati turchi, giornalisti, accademici, oppositori di diverse fazioni.

🚑 In #Siria prosegue nel frattempo l'offensiva militare turco-jihadista contro il #Rojava, con il bombardamento delle strutture ospedaliere lungo il fronte e il blocco della fornitura d'acqua per quasi 500mila persone.

🗣 Il blocco della guerra deve essere assunta dalla Comunità internazionale e OMS come parte della lotta contro il #Coronavirus.
🗣 La nostra solidarietà a Eddi, combattente internazionalista nelle #YPJ.
🌹 Alla vigilia del #25aprile ci uniamo alla campagna nazionale per la fine immediata delle misure restrittive imposte a Eddi dal tribunale di Torino, in nome di una presunta "pericolosità sociale" attribuita come reato di opinione per le posizioni politiche pubbliche e la militanza portata avanti negli anni.

🤝 La guerra in #Siria del Nord non si è fermata e la situazione nei campi profughi del #Rojava è sempre più critica, anche a causa dell'emergenza #Covid19: liberare Eddi vuol dire riconoscere il ruolo partigiano avuto da chi ha scelto di combattere e sostenere la rivoluzione confederale in Siria, unica opzione di pace e stabilità democratiche necessarie come non mai nella lotta all'attuale pandemia.

(Grazie a Vermi di Rouge per la vignetta della campagna Io sto con chi combatte l'Isis)
🇹🇷 #Turchia, arresti e repressione in tutto il paese per il Primo Maggio
🗣 Dal 2014 (un anno dopo la rivolta di #GeziPark) piazza #Taksim è chiusa alle manifestazioni pubbliche. Ogni #PrimoMaggio decine di migliaia di persone cercano di raggiungerla partendo da diverse zone della città, scontrandosi con l'enorme dispiegamento di polizia e squadracce dell'AKP e dei Lupi Grigi.

🚔 Quest'anno un numero imprecisato di persone sono state fermate, mentre tentavano in piccoli gruppi di andare a posare dei fiori al monumento ai lavoratori. Tra loro anche i dirigenti del DİSK, il principale sindacato di operai e minatori turco, arrestati dalla polizia di fronte alla loro sede nel quartiere popolare di #Besiktas.

🤝 Nelle città curde del sud-est sono invece state bloccate le sedi dell'HDP e la piazza centrale di #Dyiarbakir/Amed dove si voleva rendere omaggio alla lotta dei prigionieri politici in sciopero della fame, rimasti in prigione nonostante l'annunciato svuotamento carceri per il #covid19.
🇹🇷 #Turchia: epidemia e repressione politica
🦠 #Covid19: secondo i dati del Ministro della Salute, in #Turchia sono registrati 126mila confermati, oltre 63mila guariti e quasi 3.400 deceduti. La città di #Istanbul risulta essere il focolaio principale, con circa l'80% dei positivi e dei decessi totali.

🏢 In questo contesto, si colloca la riforma sul sistema carcerario voluta da #Erdogan: attualmente sono circa 300mila i detenuti nei 375 centri penitenziari del paese, di cui 178 sono inaugurati negli ultimi 14 anni di era AKP.

🚔 Vi sono detenuti 100 giornalisti, 570 avvocati, 9 parlamentari nazionali, 23 sindaci eletti e 70 governatori locali e centinaia di consiglieri comunali (per lo più membri del partito filo-curdo e della sinistra anti-kemalista #HDP). Oltre a quasi 2000 combattenti #PKK.

🏴 Otterranno invece la liberazione grazie alla legge svuota-carceri numerosi militanti di estrema destra e legati a organizzazioni criminali, tra cui Ali Agca: membro dei Lupi Grigi, famoso per avere collegamenti con i sistemi mafiosi e gruppi armati di estrema destra che negli anni '70 e '80 hanno ucciso numerosi studenti socialisti e comunisti.

🗣 Restano dentro anche i membri di Grup Yorum, uno dei più importanti gruppi musicali della Turchia. Arrestati e messi al bando per la loro politicizzazione, alcuni sono in carcere e altri ai domiciliari, portando avanti fino a oggi (di poco fa la dichiarazione di fine della protesta da parte del musicista Ibrahim Gökçek) un durissimo sciopero della fame già costato la vita il 3 aprile scorso a Helin Bölek.