Rojava Resiste
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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
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🔔 L’anno scolastico si è aperto per le bambine e i bambini di #Afrin nelle regioni di Shehba e Sherawa, dove sono stati costretti a trasferirsi insieme alle loro famiglie a causa dell’invasione turca.
Molte migliaia vivono in campi profughi auto-organizzati. La comunità internazionale e l'UE, mentre sigillano l'alleanza con la Turchia di Erdogan "paese terzo sicuro", si rende complice della violazione di diritti umani e dell'infanzia con il silenzio sull'esodo di massa.

📝 Il Comitato per l’Istruzione della Società Democratica (KPC-D) ha aperto le scuole nel distretto di Shêrawa e a Shehba per garantire la continuità dell’istruzione degli studenti di Afrin: 15 tende al campo di Berxwedan ("Resistenza", in curdo) sono state ora destinate ad ospitare circa 450 studenti delle scuole elementari e 25 insegnanti e dirigenti. Ci sono anche 50 studenti della scuola primaria. Al campo di Serdem ci sono 250 studenti delle scuole elementari e 60 delle medie e delle secondarie. Al campo di Afrin il numero di bambini della scuola primaria è stimato essere 150 e il numero di studenti della scuola primaria e secondaria è di circa 30.

💬 Ad Afrin, prima dell'occupazione, la principale lingua di insegnamento per gli studenti curdi era il curdo, mentre quella dei loro compagni arabi era l’arabo. E' convinzione del movimento confederale che tutti gli studenti abbiano il diritto di apprendere nella loro lingua madre. Quando il curdo è la lingua principale, si è cominciato ad insegnare l’arabo e l’inglese quali lingue secondarie.

📐 Tra le materie scolastiche erano incluse matematica, scienze, storia, geografia, sociologia, inglese, francese, filosofia e biologia. I bambini potevano fare anche sport, seguivano lezioni d’arte e di musica. Al giorno d’oggi sono sfollati oltre 30.000 bambini delle scuole elementari e 7.000 studenti delle medie e delle scuole secondarie. Anche gli studenti universitari richiedono il diritto di proseguire la loro istruzione. Ci sono 1.536 docenti e dirigenti che potrebbero insegnare e formare gli studenti, ma hanno bisogno dei materiali di base per l’insegnamento.

📕 È interesse e dovere della comunità internazionale evitare una situazione in cui a più di 30.000 bambini di Afrin è negato l’accesso all'istruzione e la possibilità di svolgere un ruolo positivo nell'eventuale ricostruzione della Siria. Per aiutare i profughi di Afrin a Shahba: https://buonacausa.org/cause/aiutaafrin
🇹🇷 Due anni di occupazione turca di #Afrin: i numeri della pulizia etnica
La Turchia e le milizie jihadiste hanno attaccato il cantone occidentale nel gennaio 2018. Attualmente la resistenza interna è portata avanti dalle Afrin Liberation Forces, che quasi quotidianamente colpiscono le forze di occupazione.

🗣 Da lì ci arrivano i rapporti interni della resistenza sui numeri accertati dell'occupazione:
543 civili uccisi, di cui 489 in bombardamenti turchi e 54 sotto tortura
Oltre 6000 rapimenti per riscatto e arresti arbitrari, di cui 3300 vittime sono ancora disperse
700 casi di tortura

🙎50 donne uccise, 210 ferite
👥 60 stupri confermati dalle forze sostenute dalla Turchia, compresi i bambini
🚻 10 bambini uccisi in bombardamenti singoli nel dicembre 2019, 41 morti totali in bombardamenti dalla fine dell'operazione
🏴 50 fazioni armate che impongono l'hijab, il matrimonio forzato, il cambiamento demografico

🌳 150.000 alberi di ulivo abbattuti e venduti, 10.000 bruciati
🌿 140 di 300 frantoi saccheggiati
🛢 70.000 tonnellate di olio d'oliva saccheggiate ed esportate in Turchia nel solo 2018
🏚 64 scuole parzialmente o totalmente distrutte
🛐 10 siti religiosi profanati
🛕 17 siti archeologici saccheggiati
🎙 Questa mattina siamo intervenuti ai microfoni di Radio Blackout per parlare della situazione ad #Afrin - di cui ricorre il secondo anniversario dall'inizio dell'occupazione turco-jihadista - e aggiornamenti dalla rivoluzione sotto attacco
👉https://radioblackout.org/2020/01/due-anni-di-occupazione-turca-ad-afrin/
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: 18° settimana
🇹🇷 Non solo #Idlib: la #Turchia sta continuando ad ammassare truppe e mezzi corazzati lungo il confine delle zone occupate, moltiplicando gli attacchi attorno alla città di Tel Rifaat (che ospita decine di migliaia di profughi di #Afrin), Til Tamir e aumentando le pressioni su #Kobane (v. mappa).

🚩 Parallelamente prosegue la resistenza nelle zone occupate e lungo il confine: intensi combattimenti si sono svolti attorno ai villaggi situati sull'autostrada internazionale M4, a sud di Tal Abyad/Gire Spi occupata, così come nelle zone rurali di Til Tamir. Ad Afrin si sono registrati diversi attentati interni contro le milizie jihadiste occupanti.

🇺🇸 Sul fronte di Idlib, Ankara ha aumentato il numero di soldati e di reparti irregolari - miliziani jihadisti con divise dell'esercito turco - a seguito di pesanti perdite subite negli scontri degli ultimi giorni con le truppe di Damasco. Il segretario USA Pompeo ha dichiarato il pieno sostegno del governo Trump e della NATO all'alleato turco "nella difesa di Idlib".

🚑 Il disastro umanitario della guerra di spartizione in corso nella sacca di Idlib sta portando decine di migliaia di persone a dirigersi verso le zone libere sotto controllo delle Forze democratiche siriane delle YPJ/YPG a Tel Rifaat. "Abbiamo accolto e continueremo ad accogliere anche sotto assedio [da parte della Turchia]", ha dichiarato un portavoce del Consiglio democratico locale.
❗️#Siria del nord: massicci attacchi delle truppe di invasione.
🇹🇷 Gli attacchi turchi contro le città della Siria del nord sono diventati più violenti negli ultimi giorni, parallelamente all'aumento dello scontro militare a #Idlib.

Insediamenti civili, postazioni di Damasco e presìdi #SDF in tre province sono stati obiettivi dell'artiglieria jihadista: ieri sera sono stati attaccati il villaggio di Umm al-Keyf presso Til Temir (attuale linea del fronte turco contro il #Rojava), 5 villaggi nei pressi di Tal Abyad/Girê Spî occupata, il villaggio Dibis presso Ain Issa (dove si trova uno dei campi con più alta concentrazione di prigionieri ISIS) e il villaggio Mezin ad #Afrin (come risposta ad azioni interne della resistenza)

🚑 Il numero complessivo dei profughi dalle zone occupare del Rojava è di oltre 700mila persone, ridistribuiti nelle regioni libere della Federazione della Siria del Nord, che nelle ultime settimane stanno accogliendo un parte consistente dei profughi da Idlib - in totale quasi 1 milione, centinaia di migliaia cacciati forzatamente dalle truppe russe e ricacciati dal confine turco dai soldati di Ankara.

#Erdogan chiede l'istituzione di una safe zone con una profondità da 30 a 35 chilometri attorno a Idlib (con l'appoggio USA). Stasera è previsto un nuovo incontro con #Putin per determinare i termini del possibile accordo. Francia e Germania dovrebbero essere coinvolti, anche se al momento mantengono una ambiguità tendente verso Ankara - e i jihadisti.
❗️Aggiornamenti dal Rojava occupato
🇹🇷 Negli ultimi giorni la #Turchia ha ripreso bombardamenti intensivi sul fronte di Ain Issa, con l'obiettivo di espandere la zona di occupazione nella Siria del Nord (dove la linea del fronte è stabile da diversi mesi).

✌️Nel cantone di #Afrin (sotto governo militare turco-jihadista dalla primavera 2018) in un'azione della resistenza clandestina sono rimasti feriti il leader della milizia Jabha Al-Shamiiya "Abu Muhammad Al-Hazwani" e alcuni luogotenenti.

🏴 Ankara ha affidato a Jabha Al-Shamiiya il controllo militare del cantone ed è al centro di numerosi crimini contro civili (stupri, atti di sostituzione etnica, torture, sequestri), non solo ad Afrin.
❗️Siamo alla vigilia di una terza invasione turco-jihadista del #Rojava?
🏴 Continuano a intensificarsi gli attacchi della #Turchia al Rojava. Il co-presidente del Consiglio Esecutivo della regione dell'Eufrate ha dichiarato come gli attacchi non si siano mai fermati dall'ultima invasione, ma che negli ultimi tempi stanno aumentando, unendosi ad attacchi alla popolazione civile attraverso il blocco dell'acqua, l'embargo economico, assassini e rapimenti mirati.

🇹🇷 Potremmo dunque essere alla vigilia di una terza invasione della #Siria del Nord-Est da parte di Ankara, dopo quelle di marzo 2018 ad #Afrin e ottobre 2019. Erdogan si è recato al #G20 di Roma con questo obiettivo: ottenere il permesso (soprattutto dalla Russia di Putin) di attaccare di nuovo le Forze Siriane Democratiche, le Ypj e le Ypg a Tell Tamir e Kobane.

🇷🇺🇪🇺🇺🇸 L’offensiva che Putin e il presidente siriano #Assad si preparano a sferrare sull’area di #Idlib, controllata da bande jihadiste filoturche, infatti, creerà nuovi flussi di profughi. Erdogan, quindi, ha comunicato a Putin, Biden, e soprattutto ai leader dell’UE, di aver bisogno di maggiori fette di territorio in Siria per collocarli affinchè non raggiungano la Turchia e, quindi, l’Europa (compito per il quale il "Sultano" turco riceve, da anni, miliardi di euro dall’UE).

📢 A corollario, la scorsa settimana il parlamento turco ha approvato il rinnovo delle operazioni militari in Siria e in #Iraq per altri due anni. Solo l'#HDP (partito democratico dei popoli, sinistra filo-curda e anti-nazionalista) e il CHP (partito repubblicano kemalista) hanno votato contro.

🗣️ Un componente della Commissione dei diritti umani del Parlamento iracheno ha denunciato pubblicamente l'utilizzo da parte della Turchia di armi chimiche sul territorio del Kurdistan iracheno.
Turchia, Iraq, NATO e Siria: la guerra sporca di Erdogan
🇹🇷 Proseguono le aggressioni militari turche sul #Rojava e sulle montagne del #Bashur (#Kurdistan iracheno) contro il #PKK, parallelamente alla nuova offensiva diplomatica in campo #NATO dove #Erdogan cerca di sfruttare la richiesta di Svezia e Finlandia di ingresso nell'Alleanza Atlantica per ottenere l'inserimento del Partito dei lavoratori del Kurdistan nella lista delle organizzazioni terroristiche da parte dei due Paesi scandinavi (che ospitano un alto numero di rifugiati curdi), in cambio del ritiro del veto.

🌹 La politica e attivista curda Aysel Dogan è deceduta in esilio in Germania. Il funerale avrebbe dovuto svolgersi sabato a Dersim, in Bakur, ma la polizia turca ha attaccato la folla che accompagnava il corteo funebre per Aysel con lacrimogeni ed idranti, sequestrando in seguito la bara e la salma.

🇺🇸 Il Dipartimento del Tesoro USA ha annunciato il ritiro delle sanzioni per le aree del Nord-Est della #Siria liberate da #ISIS e non sotto controllo di #Damasco: la decisione apre alla possibilità per l'Amministrazione autonoma rivoluzionaria di ricevere sostegno economico dall'estero per l'implementazione di servizi essenziali e di acquistare beni e materiali fuori dal paese, esclusa l'area di Shehba popolata da rifugiati interni fuggiti da #Afrin, che rimane sotto blocco economico. Le sanzioni sono state tolte anche alle aree occupate dalla Turchia di Serekanîyê e Gire Spî, mentre restano sotto embargo l'enclave anti-Assad di Idlib e la città occupata di Afrin.

🔄 Erdogan ha annunciato l'inizio delle deportazioni per i rifugiati siriani, i primi gruppi sono stati già inviati nelle aree del Rojava di Serekanîyê, Gire Spî ed Afrin, tutte occupate dall'esercito Turco in collaborazione con milizie jihadiste locali. Il piano, preannunciato già nel 2019 in sede ONU, risponde alle richieste della parte più xenofoba e nazionalista dell'opinione pubblica turca e mira a separare demograficamente i curdi del Bakur da quelli siriani. Per questi ultimi, si tratta della continuazione di una antica storia iniziata sotto il regime arabista degli #Assad che tra il 1965 e '75 deportarono oltre 30mila abitanti curdi per sostituirli con popolazioni arabofone.
Forwarded from YPJ Information
#Turkey settles #ISIS families in illegaly occupied land in Northern #Syria

➡️ An in-depth report by Hevdesti/Synergy Association shows evidence on how Turkey illegally settles jihadist families on indigenous Kurdish land

➡️ Since #Turkey & #SNA factions invaded #Afrin, #Serekaniye & #GireSpî, they have “occupied houses after civilians had fled or ultimately forced residents, especially the Kurds, to leave their homes, through threats, extortion, murder, kidnapping, torture & detention”

➡️ The report documents “systematic & repeated patterns of looting & property appropriation”

➡️ Turkish forces & Turkish-backed #SNA, settled at least 55 families in Turkish-occupied #Serekaniye

➡️ The people settled there include #IslamicState families

📃 Read more:
🔗 https://hevdesti.org/en/violations-of-property-rights-in-northern-syria/