Rojava Resiste
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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
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🇸🇾 #Siria: vertice Germania-Russia-Francia in Turchia. Su Idlib (roccaforte jihadista sostenuta da Ankara e Parigi), nessun accordo strappato, mentre Erdogan preme per offensiva contro il Rojava e le Forze democratiche siriane (SDF), continua azioni a bassa intensità verso Kobane e i villaggi curdo-siriani al confine".

🇹🇷 La guerra del Sultano contro i curdi prosegue anche in casa: la guerriglia del PKK cresce di intensità nel sud-est proprio come la repressione militare contro i civili. "La visita di Merkel e Macron è una giustificazione del fascismo di Erdogan", dice il KCK (Unione delle comunità curde).

Dopo giorni di silenzio le SDF sono uscite con un comunicato sull'operazione Deir Er Zor (Siria orientale): “La guerra è feroce in questi giorni. È una delle offensive più difficili, perché questa è l’ultima sacca per i jihadisti, ma negli ultimi 50 giorni siamo stati in grado di avanzare continuamente.
Dopo che la regione è stata pulita dagli jihadisti, la consegneremo all’amministrazione civile, così come successo in altre regioni, tra cui Raqqa, Tabqa e Manbij".

Per questo Erdogan ha fretta di concludere lo scambio "Idlib per il Rojava"?
❗️Operazione speciale delle #SDF (Forze Democratiche Siriane) porta all'arresto di Osama Awaid Al-Ibrahim, o Abu Zeid, considerato il secondo uomo dopo il capo di #Daesh Abu Bakr al-Baghdadi. E' stato catturato giovedì nella provincia di Deir Ez Zor #Siria, durante la campagna #JezireStorm

2⃣ Abu Zeid, 35 anni e una laurea in legge, n.2 di #ISIS, era un ufficiale del regime siriano che ha disertato in occasione dell'inizio della guerra civile siriana, si è unito all'esercito siriano libero e poi al Fronte Al-Nusra affiliato ad al-Qaeda prima di entrare definitivamente a far parte dell'ISIS.

👤 Ha ricoperto diverse posizioni all'interno del Califfato: ufficiale della sicurezza a Deir al-Zor, poi come ministro dell'Interno, membro del consiglio consultivo, funzionario della sicurezza.

👁 La guerra di liberazione in Siria avanza mettendo a segno importanti obiettivi, sfuggiti alle intelligence occidentali. Ma la campagna militare è tra le più dure di quelle affrontate finora: è di mercoledì la notizia di 14 combattenti caduti durante un attacco sul fronte di Hajin.
📌 #SaveTheDate!
📅Lunedì 25 febbraio h20.15 al cinema Plinius (Milano): anteprima nazionale di "I Am The Revolution", il docufilm della giornalista e amica Benedetta Argentieri (promosso da Possibile Film con Cisda).

🗺 Tre paesi, tre testimonianze, una rivoluzione - quella della donna - necessaria ovunque: http://www.movieday.it/event/event_details?event_id=1949&fbclid=IwAR0F2RnU-I0yU_a0eLnC8_muSf6EKNyYchQEY7bcMbZi0yFNYA6HFuudeRs

#Siria #Rojava #Afghanistan #Iraq
🇹🇷 La Turchia e la "strategia delle priorità multiple"
🛩 Pochi giorni fa l'aviazione turca ha colpito alcuni partigiani delle Unità di autodifesa yazide, maschili (YBS) e femminili (YJE), nella regione di #Sinjar in #Iraq. E' dal 2018 che le operazioni aeree e di commandos turchi proseguono indisturbate oltre frontiera, con il beneplacito sia di Baghdad che soprattutto di Erbil.

👁 «La politica di sicurezza interna e di confine nel 2019 può essere chiamata “strategia dalle priorità multiple” con l’obiettivo primario di controllare e sradicare il #PKK in #Turchia, #Siria e Iraq secondo dei “principi di sicurezza pro-attivi”». Così l'agenzia di informazione turca Anadolu poche settimane fa a proposito della nuova politica bellica contro il movimento di liberazione curdo nella regione.

La strategia si è tradotta nell’aumento del 150% delle operazioni (109mila, secondo il ministero degli interni turco) contro il Pkk all’interno e nei paesi vicini e l’uccisione di 1.313 combattenti curdi. Di perdite, però, ne conta anche l’esercito di Erdogan: ieri l’agenzia curda Ahval riportava di almeno 30 soldati uccisi nelle prime due settimane del 2020 tra Siria e Iraq, mentre settimanali sono le operazioni di guerriglia in Iraq e Turchia.

🔥 Oltre al PKK, anche i gruppi autonomi dei "Children of Fire" e "Revenge Units" hanno moltiplicato le azioni in territorio turco: a Izmir, Istanbul e Kocaeli sono state incendiate fabbriche ed esercizi commerciali di noti sostenitori di Erdogan e del suo governo.
🆘 #Siria: le giornate più lunghe
❗️ Dall'inizio dell'invasione turca di ottobre, gli ultimi giorni hanno conosciuto una nuova violenta offensiva sui due fronti attualmente aperti: quello in Siria del Nord contro la rivoluzione confederale e quello nella provincia di #Idlib, dove la coalizione Mosca-Damasco sta combattendo villaggio per villaggio contro le milizie jihadiste di Hay'at Tahrir al-Sham.

In #Rojava, le #SDF si stanno scontrando duramente con l'esercito turco nella provincia di #Hasakah, che ospita migliaia di profughi delle zone occupate di #Serakanyie e Tal Abyad. Da parte di Ankara è un tentativo di allargare il fronte, bloccato da due mesi su Til Tamer. Dalla zona occupata la popolazione curda e le Unità di autodifesa sono state bombardate dall'artiglieria turca.

🇷🇺🇺🇸 Sempre ad Hasakah ci sono stati momenti di tensione tra USA e Russia, quando i soldati statunitensi hanno bloccato una pattuglia russa durante una operazione di pattugliamento.

❗️A Idlib invece la violenza degli scontri sta coinvolgendo come non accadeva da tempo la popolazione civile stremata. Fonti interne riferiscono che ci si attende l'esodo di 1 milione di persone verso il confine turco-siriano.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: 17° settimana
🚑 Crisi umanitaria: per i circa 55mila sfollati interni nel campo di Washokani (#Hasakah) e nelle scuole convertite in rifugi l'inverno rende più complicate le condizioni di vita. Gli sfollati in case private e nei villaggi abbandonati sono meglio riparati, ma meno in grado di accedere agli aiuti.

📣 L'Amministrazione autonoma ha attuato misure straordinarie per far fronte alla situazione nei campi profughi e alla crisi economica dovuta alla guerra: è stato imposto un maximum al prezzo dei generi alimentari di base, viene fornito carburante gratuitamente per il riscaldamento, la Mezzaluna Rossa prosegue la fornitura di aiuti ai rifugiati.

L'offensiva siriana sulla roccaforte jihadista di #Idlib rischia di far saltare l'accordo Russia-Turchia in #Siria del Nord: ieri durissimi combattimenti tra soldati di #Damasco e di #Ankara, con decine di morti. #Erdogan deve far fronte anche all'agitazione delle milizie jihadiste che nelle zone occupate del #Rojava premono per sfondare il fronte e aprire un corridoio verso Idlib.

🏴 Un leader della milizia jihadista Jaysh-al-Islam è stato arrestato in Francia con l'accusa di crimini di guerra. La #Turchia finanzia apertamente e controlla il Jaysh-al-Islam - che partecipa alla pulizia etnica contro i curdi a Serakanyie, di cui attualmente amministra "l'ordine pubblico".
❗️#Siria del nord: massicci attacchi delle truppe di invasione.
🇹🇷 Gli attacchi turchi contro le città della Siria del nord sono diventati più violenti negli ultimi giorni, parallelamente all'aumento dello scontro militare a #Idlib.

Insediamenti civili, postazioni di Damasco e presìdi #SDF in tre province sono stati obiettivi dell'artiglieria jihadista: ieri sera sono stati attaccati il villaggio di Umm al-Keyf presso Til Temir (attuale linea del fronte turco contro il #Rojava), 5 villaggi nei pressi di Tal Abyad/Girê Spî occupata, il villaggio Dibis presso Ain Issa (dove si trova uno dei campi con più alta concentrazione di prigionieri ISIS) e il villaggio Mezin ad #Afrin (come risposta ad azioni interne della resistenza)

🚑 Il numero complessivo dei profughi dalle zone occupare del Rojava è di oltre 700mila persone, ridistribuiti nelle regioni libere della Federazione della Siria del Nord, che nelle ultime settimane stanno accogliendo un parte consistente dei profughi da Idlib - in totale quasi 1 milione, centinaia di migliaia cacciati forzatamente dalle truppe russe e ricacciati dal confine turco dai soldati di Ankara.

#Erdogan chiede l'istituzione di una safe zone con una profondità da 30 a 35 chilometri attorno a Idlib (con l'appoggio USA). Stasera è previsto un nuovo incontro con #Putin per determinare i termini del possibile accordo. Francia e Germania dovrebbero essere coinvolti, anche se al momento mantengono una ambiguità tendente verso Ankara - e i jihadisti.
🔴 "Condanna" a 2 anni di sorveglianza speciale per Eddi: gravissimo precedente della Giustizia italiana.
Il tribunale di Torino ha deciso di applicare la misura preventiva a una degli internazionalisti sottoposti da più di un anno sottoposti a minaccia di "sorveglianza speciale": Eddi è considerata "socialmente pericolosa", perché dopo la sua esperienza in Rojava avrebbe partecipato ad altre iniziative politiche considerate "reato".

La norma, di origine fascista, prevede gravi limitazioni della libertà di espressione, riunione, movimento, azione e comunicazione con l'esterno da parte dei soggetti interessati. Viene applicata in assenza di reato, ma come valutazione soggettiva del magistrato riguardo la presunta "pericolosità" (definita secondo motivi politici e d'opinione) del sorvegliato speciale.

A un giorno dell'anniversario della caduta di Lorenzo "Orso" Tekošer, lo Stato condanna la generosità e parte politica dei partigiani e internazionalisti recatisi in #Siria per combattere contro Daesh.
❗️Epidemia, guerra e crisi umanitaria in Siria del Nord-Est.
🆘L'autorità sanitaria dell'Amministrazione autonoma ha lanciato un appello urgente riguardo un possibile scoppio di epidemia #covid19 anche nel nord-est della #Siria: "I risultati saranno catastrofici per la popolazione della regione in mancanza di strumenti e attrezzature preventivi di base".

🚑 Al momento solo 1 grande ospedale su 16 è attrezzato per gestire una epidemia di grandi numeri, con 28 posti per la terapia intensiva, 150 respiratori per 2mln circa di abitanti. Questo in una situazione specifica dove già circa mezzo milione di sfollati richiedono assistenza medica per ragioni di guerra e la popolazione delle località del fronte subisce attacchi quotidiani da aviazione e artiglieria turca.

🚱 Ad aggiungere gravità alla situazione c'è la gravissima crisi idrica che coinvolge l'approvvigionamento di circa 460mila persone nella regione di Hasakah, a causa della guerra dell'acqua che le forze di occupazione turco-jihadiste hanno scatenato da mesi contro la Federazione, distruggendo e poi controllando la diga di Alouk e alcune stazioni idriche chiave.
🇹🇷 Turchia: emergenza #Covid19 non blocca repressione e guerra sporca
🎙 Lunedì 30 marzo Ankara ha rivendicato l'uccisione della compagna Nazife Bilen, la più alta donna in grado nel #PKK: un'operazione di guerra sporca realizzata da TSK (servizio militare) e MIT (intelligence turca) nelle montagne di #Qandil (Nord #Iraq). La resistenza curda non ha ancora confermato.

🚔 In #Turchia, il governo #AKP ha annunciato il rilascio temporaneo di 90mila detenuti dalle carceri sovraffollate del paese (oltre 300mila su 80mln di abitanti) per l'emergenza epidemiologica. Restano esclusi tutti i prigionieri politici #HDP, combattenti #PKK e di altri gruppi armati turchi, giornalisti, accademici, oppositori di diverse fazioni.

🚑 In #Siria prosegue nel frattempo l'offensiva militare turco-jihadista contro il #Rojava, con il bombardamento delle strutture ospedaliere lungo il fronte e il blocco della fornitura d'acqua per quasi 500mila persone.

🗣 Il blocco della guerra deve essere assunta dalla Comunità internazionale e OMS come parte della lotta contro il #Coronavirus.
🗣 La nostra solidarietà a Eddi, combattente internazionalista nelle #YPJ.
🌹 Alla vigilia del #25aprile ci uniamo alla campagna nazionale per la fine immediata delle misure restrittive imposte a Eddi dal tribunale di Torino, in nome di una presunta "pericolosità sociale" attribuita come reato di opinione per le posizioni politiche pubbliche e la militanza portata avanti negli anni.

🤝 La guerra in #Siria del Nord non si è fermata e la situazione nei campi profughi del #Rojava è sempre più critica, anche a causa dell'emergenza #Covid19: liberare Eddi vuol dire riconoscere il ruolo partigiano avuto da chi ha scelto di combattere e sostenere la rivoluzione confederale in Siria, unica opzione di pace e stabilità democratiche necessarie come non mai nella lotta all'attuale pandemia.

(Grazie a Vermi di Rouge per la vignetta della campagna Io sto con chi combatte l'Isis)
❗️Appello urgente dalla Federazione della Siria del Nord-Est
🆘 Dopo 9anni di guerra, nel Nord-Est della #Siria la situazione dei campi profughi sovraffollati è critica: oltre 700mila sfollati interni, una crisi idrica causata dalla #Turchia per mezzo milione di persone.

🚑 La Mezzaluna rossa Kurdistan lavora incessantemente per prevenire la diffusione del #Coronavirus, ma da soli non posso farcela: 3 ospedali per 4 milioni di persone, embargo imposto da Ankara e boicottaggio da parte di Damasco, mentre il personale medico e i presìdi sanitari continuano a essere bersaglio dell'aviazione turco-jihadista.

🤝 La popolazione del #Rojava bisogno del nostro supporto una volta di più 👉 http://tiny.cc/lkkrnz
📢 Cosa sta succedendo ad Ain Issa?
📌 Ain Issa è un piccolo centro nel Nord Est della #Siria, diventata il centro amministrativo dell’Amministrazione Autonoma (AA), esattamente in mezzo al territorio dei tre cantoni.

🛑 Dal 9 ottobre 2019 Ain Issa è stata attaccata più volte, principalmente con bombardamenti aerei e droni a fasi intermittenti. Le forze turco-jihadiste vogliono conquistare la città e spaccare in questo modo in due il territorio della Federazione curdo-araba, prendendo possesso della autostrada M4, arteria stradala principale. Ain Issa ha un valore strategico, infatti è la crocevia per raggiungere i cantoni occidentali come Kobane, Manbij, Tabqa, fino ad arrivare a Shehba.

⚠️ Dal 15 dicembre è in corso una nuova pesante offensiva sulla città e nei villaggi limitrofi, la Turchia ha bombardato indiscriminatamente uccidendo almeno 8 civili e ferendone altri 39. Oltre 9600 persone hanno lasciato le proprie case. Tutti gli attacchi sono stati respinti dalle Forze Democratiche Siriane.

❗️Proprio ieri le forze turco-jihadiste raggruppate nel SNA - Syrian National Army (formazione che racchiude le bande mercenarie e le milizie nere alleate di Ankara) hanno annunciato una nuova offensiva di terra.

👉 Qui trovate il rapporto tradotto dal Rojava Information Center sulla situazione umanitaria. https://rojavainformationcenter.com/2020/12/translation-report-on-the-humanitarian-situation-in-ain-issa-as-of-20-december-2020/
Aggiornamenti da Rojava e Turchia
📣 Sulle recenti minacce di guerra di #Erdoğan contro il Nord-est della #Siria, un portavoce delle #YPG ha dichiarato che negli ultimi 6 mesi ci sono stati 306 attacchi, aerei e di terra, che hanno ucciso 8 civili, nonostante vi sia ancora il cessate il fuoco dell’ottobre del 2019. Tutto questo riconduce all’obiettivo del presidente turco di destabilizzare l’area, acquisire potere e dare vita al sogno di una #Turchia neo-ottomana.

💣 Gli ultimi attacchi in #Rojava si sono registrati nella notte di venerdì e sabato. Venerdì la Turchia ha bombardato i villaggi di Eyn Deqnê e Belûniyê, vicino Tel Rifat, che si trova a nord di Aleppo ed è il presunto obiettivo della prossima invasione. Attacchi via terra sono stati registrati invece nel villaggio di Til Şenan, vicino Tel Tamir. Mentre sabato un drone ha colpito una macchina sulla strada fra Kobane e Aleppo, uccidendo tre persone.

🗣️Dal 5 ottobre a Semalka (in Rojava, vicino al confine con il #Bashur) sta andando avanti una protesta del Consiglio delle Famiglie dei Martiri del cantone di Cizre: chiedono al Bashur la restituzione dei corpi dei martiri Tolhildan Raman e Serdem Cûdî, membri dell’HPG (braccio armato del #PKK) e dell’YJA-Star (milizia femminile vicina al PKK) uccisi in un’imboscata del KDP (il Partito-clan della famiglia Barzani che domina il Kurdistan iracheno) a fine agosto assieme ad altri/e guerriglieri/e. Fino ad ora nessun cenno da parte del KDP.

Sabato #Erdogan ha ordinato al Ministro degli Esteri di dichiarare 10 ambasciatori presenti nel paese "persone non grate" e quindi sulla via dell'espulsione. Si tratta di 10 ambasciatori che si erano mobilitati per liberare Osman Kavala, imprenditore e filantropo turco in prigione dal 2017.

🔥 Nel frattempo, in Turchia, la sigla “The Children of Fire Initiative” ha reclamato in un comunicato stampa la responsabilità di alcune azioni: ha dato fuoco ad uno youth-club, ad un autobus appartenente alla Istanbul Electric Tramway and Tunnel Establishments, ad una fabbrica di imballaggi, ad una struttura per il riciclo e ad una macchina. Si trattava in tutti i casi di cose o strutture legate all’AKP o a gruppi fascisti.
❗️Siamo alla vigilia di una terza invasione turco-jihadista del #Rojava?
🏴 Continuano a intensificarsi gli attacchi della #Turchia al Rojava. Il co-presidente del Consiglio Esecutivo della regione dell'Eufrate ha dichiarato come gli attacchi non si siano mai fermati dall'ultima invasione, ma che negli ultimi tempi stanno aumentando, unendosi ad attacchi alla popolazione civile attraverso il blocco dell'acqua, l'embargo economico, assassini e rapimenti mirati.

🇹🇷 Potremmo dunque essere alla vigilia di una terza invasione della #Siria del Nord-Est da parte di Ankara, dopo quelle di marzo 2018 ad #Afrin e ottobre 2019. Erdogan si è recato al #G20 di Roma con questo obiettivo: ottenere il permesso (soprattutto dalla Russia di Putin) di attaccare di nuovo le Forze Siriane Democratiche, le Ypj e le Ypg a Tell Tamir e Kobane.

🇷🇺🇪🇺🇺🇸 L’offensiva che Putin e il presidente siriano #Assad si preparano a sferrare sull’area di #Idlib, controllata da bande jihadiste filoturche, infatti, creerà nuovi flussi di profughi. Erdogan, quindi, ha comunicato a Putin, Biden, e soprattutto ai leader dell’UE, di aver bisogno di maggiori fette di territorio in Siria per collocarli affinchè non raggiungano la Turchia e, quindi, l’Europa (compito per il quale il "Sultano" turco riceve, da anni, miliardi di euro dall’UE).

📢 A corollario, la scorsa settimana il parlamento turco ha approvato il rinnovo delle operazioni militari in Siria e in #Iraq per altri due anni. Solo l'#HDP (partito democratico dei popoli, sinistra filo-curda e anti-nazionalista) e il CHP (partito repubblicano kemalista) hanno votato contro.

🗣️ Un componente della Commissione dei diritti umani del Parlamento iracheno ha denunciato pubblicamente l'utilizzo da parte della Turchia di armi chimiche sul territorio del Kurdistan iracheno.