Rojava Resiste
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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
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❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 63
🔥 Turchia: il neonato gruppo rivoluzionario "Children of Fire Initiative" - che aveva già colpito imprenditori collaborazionisti con il regime AKP - ha condotto quattro azioni di sabotaggio contro l'esercito turco nelle città di Ankara, Yozgat e Istanbul: tre case appartenenti ad alti ufficiali e una fabbrica di armi sono stati bruciati.

🇷🇺 La Russia ha aumentato il contingente ad Ain Issa, costituendo contemporaneamente presìdi militari lungo la M4, dove ha avviato pattugliamenti congiunti con la Turchia, "al fine di separare le zone di controllo SAA, SDF e di Ankara".

👁 L'operazione sembra preannunciare una nuova occupazione soft da parte di Mosca nell'ambito della progressiva spartizione della Siria del Nord con la Turchia.

Il gruppo guerrigliero TİKKO (marxista) e l'armeno " Battaglione Martire Nubar Ozanyan" hanno colpito le milizie jihadiste nel villaggio di Erisa (Til Tamer), in risposta al massacro di 8 bambini a Til Rifaat.

Violenti scontri in corso da stanotte tra SDF/SAA e gruppi terroristici sostenuti dalla Turchia nel villaggio di Yashli, a nord-ovest di Manbji.
🏴🇹🇷 Insorgenza jihadista: i numeri a 2 mesi dall'inizio dell'invasione turca.
📈 L'ISIS si sente rivitalizzato nel caos che l'invasione ha creato. A seguito dell'invasione turca, le azioni daesh sono aumentate del 63%.

👤 Il 15 % degli attacchi è rimasto senza rivendicazione, mentre l'85% è stato rivendicato da cellule dormienti del Califfato e gruppi affini.

Le morti per terrorismo jihadista sono aumentate del 216% (oltre 80) tra settembre e il 30 novembre.

📉 Diminuiscono radicalmente anche le operazioni anti-terrorismo congiunte SDF-Coalizione, così come gli arresti di cellule dormienti. La Russia non appare interessata a svolgere azioni di contrasto allo jihadismo clandestino.

🔍 L'ISIS continua a concentrare la maggior parte dei suoi attacchi sulla regione di Deir-ez-Zor (58%), l'ultima liberata nel marzo 2019 e dove la presenza daesh è più radicata.

❗️Le città al fronte e i campi profughi sono invece i luoghi dove si sono verificati più attacchi senza rivendicazione e dove l'insorgenza jihadista appare più spontanea e meno organizzata: Hasakah, il campo di al-Hol, Qamishlo.
Insorgenza jihadista e ISIS all'8 dicembre: elaborazione grafica di Rojava Information Center.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: gli aggiornamenti della controinformazione
📬 Finora abbiamo tenuto un ritmo quotidiano di aggiornamenti e notizie dai fronti della guerra, riportando le principali notizie dal campo e sul piano politico.

Siamo al 68° giorno dall'inizio dell'invasione turco-jihadista del Rojava/Siria del Nord-Est: il silenzio e la fine dell'interesse dell'opinione pubblica internazionale non significano che la guerra sia finita.

👁 Il conflitto prosegue e la spartizione russo-turco-americana va di pari passo con l'insorgenza jihadista, l'offensiva turca verso sud, la pulizia etnica e il cambiamento demografico nella "safe zone" sotto controllo di Ankara.

📣 Da ora in poi, sulla situazione in Siria del Nord-Est, svolgeremo aggiornamenti settimanali - salvo fatti rilevanti e/o gravi: a voi la richiesta di supporto nel diffondere le nostre e altre notizie per rompere silenzio e complicità.
Serkeftin heval.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: 10° settimana
🚑Secondo dati della ONG locale "Institute for Human Rights - Jazira", finora 281 civili sono stati uccisi, 1040 feriti, 10 rapiti nel corso dell'offensiva turca. 400mila gli sfollati.
🚹🚺 810 scuole chiuse, decine distrutte dall'aviazione turca, coinvolgendo 86.000 studenti di età 6-12 anni.
🏭 Sono stati chiusi, saccheggiati e sequestrati 2.200 negozi e 31 fabbriche.
⛽️ 5 i pozzi petroliferi caduti in mano alla Turchia e alle milizie jihadiste.

🇷🇺🇹🇷 Mosca e Damasco controllano per 3/4 l'autostrada M4, la cui rimanente parte è occupata da Ankara: in quest'ultima, il villaggio curdo di Kora Maza (Tal Abyad/Gire Spi) è stato raso al suolo dai bulldozer dell'esercito turco.

🏴 3 jihadisti detenuti e 1 civile sono rimasti uccisi nel campo di Hol, nel corso di una rivolta interna contro i piani di rimpatrio delle SDF con i paesi e i villaggi di origine - centinaia di donne arabe sono tornate nelle loro comunità al confine con l'Iraq.

Su Til Tamer prosegue l'assedio turco e la resistenza SDF/YPG e delle brigate assire cristiane. Russia e regime hanno avviato trattative con la Turchia, che ha ritirato i soldati dalla M4. Nella zona di Zirgan invece proseguono feroci combattimenti e il bombardamento turco della popolazione civile.
❗️Eddi, Jacopo, Paolo: perché la minaccia di sorveglianza speciale nei loro confronti ci riguarda tutti.
👩‍⚖ I tre internazionalisti non sono accusati di alcun reato, ma partendo dalla loro esperienza in Siria del Nord, si vuole limitare la loro libertà di espressione e movimento per la loro partecipazione a iniziative politiche qui in Italia, sulla base di una norma fascista introdotta nel 1931.

🚔 I procedimenti giudiziari contro gli internazionalisti rientrati in patria sono stati molti, troppi in tutta Europa: Regno Unito, Repubblica Ceca, Germania e Francia hanno perseguito in diverse forme i propri cittadini recatisi in Rojava.

🗣 La persecuzione vergognosa va di pari passo con la guerra turca in Siria del Nord: per Eddi, Jacopo, Paolo e noi tutti, oggi presidio dalle 8.30 davanti il tribunale di Torino.
❗️Lanciamo il progetto DISEGNI PER IL ROJAVA❗️
📣 Dopo parecchio sbattimento, insieme a Vermi di Rouge, riusciamo finalmente a dare alla luce questo progetto.
Una raccolta di disegni di autrici e autori solidali che hanno donato i loro disegni in gesto di solidarietà coi popoli del Rojava (Nord-Est della Siria).

🆘 La popolazione del Rojava si trova da più di due mesi sotto attacco da parte dell’esercito turco.

🚑 L'intero ricavato di questa pubblicazione verrà devoluto alla Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia per fare fronte all’emergenza umanitaria in corso.

✏️ All’interno i disegni (editi e inediti) di: Anarkikka, Be Folko, Mauro Biani, Claudio Calia, Paolo Castaldi, Gianluca Costantini, Fabio Magnasciutti, Erre Push, Ruggge, Tres, Urka, Vermi di Rouge, Yele Maria.

👥 Chi sosterrà il progetto in questa fase di prevendita (fino al 31 dicembre), se vorrà, avrà il suo nome/logo come ringraziamento sulla pubblicazione.

📆 32 pagine, a colori, numerate.
Uscita prevista: Gennaio 2020.

🗣 Se non potete acquistarlo, potete comunque aiutarci a far girare questo progetto.
Grazie a tutti.

👉https://www.vermidirouge.com/prodotto/disegni-per-il-rojava/
❗️DISEGNI PER IL ROJAVA: il progetto di Vermi di Rouge e Rojava Resiste, con artisti, disegnatori e fumettisti a sostegno della rivoluzione confederale e dei popoli della Siria del Nord sotto attacco!

✌️Partecipa, diffondi, organizza un'iniziativa di sostegno e solidarietà al progetto!
🇹🇷 Dalla Siria alla Libia: la Turchia in guerra
🇱🇾 Cosa ci fa la Turchia in Libia? Cosa prevede l'accordo Erdogan-Al Sarraj contro il generale Haftar? Siamo a nuova fase del progetto neo-ottomano di Erdogan.

🔍 L'accordo è di fatto un memorandum d’intesa per la cooperazione militare, la sicurezza e la delimitazione della giurisdizione marittima: l'obiettivo è lo sfruttamento dei giacimenti di gas nel Mediterraneo orientale, il mezzo la legittimità di intervento armato turco su richiesta del governo di Tripoli.

🏴 La dichiarazione di ostilità verso il leader della seconda fazione della guerra civile libica - il generale Haftar, sostenuto dall'Egitto -, ma anche verso Grecia e UE, è andata di pari passo con il continuo afflusso negli ultimi mesi di miliziani jihadisti dopo la riapertura della via siriana.

La mossa turca era stata anticipata da luglio e una serie di azioni erano state intraprese per impedirlo. Il governo di Tripoli, a causa dei progressi compiuti da Haftar negli ultimi giorni, ha firmato il testo.
Persecuzione degli internazionalisti YPG/YPJ: la procura di Cagliari rinuncia all'accusa di terrorismo
Dopo l'esclusione di Luisi Caria, Jak e Davide Grasso dalla richiesta di Sorveglianza Speciale a giugno, lo Stato italiano ha rinunciato all'accusa di terrorismo verso Luisi (combattente sardo Ypg a Raqqa) e il presidente della Rete Kurdistan Sardegna Antonello Pabis. Accolta la richiesta di archiviazione della stessa procura di Cagliari.

Massimo sostegno adesso a Eddi, Paolo e Jacopo in attesa della decisione della procura torinese, che arriverà entro 90gg: l'ultimo tassello della lotta per proteggere la libertà politica e civile in Italia, affermando al tempo stesso la legittimità della lotta al fianco di SDF e YPJ/YPG.

Il pensiero sempre a Leopoldo e a chi in questo momento stringe i denti, aiuta e combatte.
A Lorenzo, Giovanni e a tutti i caduti.
1. La divisione amministrativa della Federazione; 2. Il sistema politico democratico confederale; 3. La demografia della Siria del Nord-Est.
👁 Focus: come funziona la democrazia radicale confederale?
📖 Il centro di controinformazione Rojava Information Center ha condiviso il suo report ‘Beyond the frontlines - The building of the democratic system in North and East Syria', sul sistema politico confederale.

🗺 Riportiamo qui tre mappe per orientarsi:

🔍 1. Le 7 regioni della Federazione della Siria del Nord-Est e la loro posizione rispetto alla "safe zone" turco-jihadista.

🔁 2. L'organizzazione politica e il modello di 'potere vincolato' della società rivoluzionaria (dalle Comuni ai Co-presidenti, passando per Consiglio democratico che ospita tutte le organizzazioni della società civile e TevDem - il movimento della società democratica).

👥 3. La complessità demografica e politica della Siria del nord-est, smentendo il luogo comune della "rivoluzione curda" o su caratterizzazione etnica.

👉 Il rapporto completo: https://rojavainformationcenter.com/2019/12/report-beyond-the-frontlines/
🗣 RiseUp4Rojava: blocco dei voli turchi a Bergamo, corteo a Napoli.
Attivisti e attiviste della campagna internazionale per la difesa della Rivoluzione confederale, RiseUp4Rojava stanno bloccando da questa mattina gli sportelli del check-in della compagnia aerea turca Pegasus, all’aeroporto di Orio al Serio di Bergamo (foto 1)

📣 Oggi alle 15 a Napoli corteo in solidarietà con la rivoluzione confederale sotto attacco (foto 2): dopo quasi 80 giorni, la guerra prosegue con oltre 1000 morti, 400mila sfollati, decine di migliaia di feriti, crisi idrica e umanitaria a causa del blocco turco.

✌️ Al fianco della resistenza dei popoli della Siria del Nord e degli internazionalisti presenti: non lasciamoli soli!
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: 11° settimana
La battaglia principale si continua a combattere nei pressi di Tel Tamer, dove la Turchia bombarda pesantemente i villaggi vicini non riuscendo a piegare la resistenza SDF via terra. L'offensiva prosegue anche verso Ayn Issa e Manbji: il tentativo turco è quello di aprire il varco verso sud e continuare l'occupazione del Rojava.

🇷🇺 L'autostrada M4 - arteria principale che collega da est a ovest il nord del paese - è stata riaperta dopo che Russia e regime ne avevano preso il controllo quasi completo. Mosca prosegue il tuo patto di sorveglianza militare con Ankara, con pattugliamenti puntualmente contestati dalla popolazione - in particolare a Kobane.

🏴 L'insorgenza jihadista resta costante e mantiene la situazione instabile, con continui attacchi a civili e a membri dell'Amministrazione democratica, in particolare nella zona di Deir Ez Zor. Al fronte le azioni delle cellule dormienti sono per il 70% rivendicate da Daesh, ma è in aumento l'attività di altre sigle o gruppuscoli, più o meno dichiaratamente collegati alla Turchia o a una delle bande jihadiste sue alleate.

🔙 Proseguono le operazioni di svuotamento del campo di al-Hol nell'est della Federazione, che ospitava il grosso dei familiari ISIS e focolaio costante di rivolte da quando è iniziata l'invasione turca. 91 famiglie (338 persone) sono state reinsediate presso i loro villaggi a Deir Ezzor, mentre 200 rifugiati sono rientrati in Iraq.
Guerra turca in Siria del Nord: mappa del 23 dicembre 2019.
📣 Siria del Nord-Est: misure dell'Amministrazione democratica, proteste nella zona occupata, offensiva a Idlib.
🚩 Per far fronte alla crisi economica e all'embargo turco, l'Amministrazione autonoma sta promuovendo iniziative di redistribuzione di medicinali e alimenti, aumentando i salari e combattendo il mercato nero, promuovendo opere di interesse collettivo. "Ora più che mai non possiamo fermare la rivoluzione".

🗣 Le donne di Tel Abyad stanno protestando (foto), chiedendo un ritorno al tenore di vita di cui godevano prima dell'invasione: acqua, elettricità e pane sono ormai scarsi. I rapporti indicano anche che l'uso di hijab viene applicato dalle fazioni jihadiste cui il governo militare turco ha delegato il potere civile.

Secondo diverse fonti locali (da confermare) la principale fazione jihadista siriana (HST, Hay'at Tahrir al-Sham) ha proposto alle SDF di ritirarsi dalle aree occupate turche in Tal Abyad/Girê Sipî e Serêkaniyê e consegnare le loro armi pesanti, in cambio dell'apertura del confine a Jarablus e del permesso di raggiungere Idlib.

Proprio nella sacca jihadista si sta svolgendo da diversi giorni una offensiva aerea e di terra durissima da parte di Mosca e Damasco, che avanzano colpendo anche i campi profughi e i civili ostaggio di entrambe le fazioni. Il quartiere curdo Maksoud di Aleppo resta l'unico corridoio umanitario aperto per permettere agli sfollati di lasciare le zone di combattimento.
La protesta delle donne di Tal Abyad/Gire Spi contro carovita e imposizione del velo da parte dei turco-jihadisti.
❗️Libia: verso la piena regionalizzazione del conflitto
👥 L’invio di soldati turchi in Libia a sostegno del Governo d’Accordo nazionale libico (Gna), sotto assedio da aprile da parte del generale della Cirenaica Haftar, sarà votata dal parlamento di Ankara l'8 o il 9 gennaio.

🇱🇾 Al-Sarraj e il governo di Tripoli non hanno resa ufficiale la richiesta di intervento secondo le clausole dell'accordo con Erdogan, ma si sono detti disposti "a fare tutto il possibile per difendere la popolazione del governo legittimo".

🇹🇳 Il presidente-sultano turco si è mosso in due direzioni: ha incontrato il capo di governo tunisino Kais Saied, il quale si è fatto promotore del processo di pace tra le due fazioni libiche, proponendo modalità di cessate-il-fuoco in accordo con Ankara.

🇷🇺🇹🇷 Di maggior peso geopolitico sono stati però i tre giorni d’incontri a Mosca tra delegati russi e turchi nel corso dei quali si è discusso di Siria e Libia. Sulla questione libica, Russia e Turchia hanno concordato di cooperare per trovare una «rapida soluzione alla crisi del Paese», sebbene il Cremlino sia contrario al dispiegamento di militari turchi.

🏴 La guerra libica sta rapidamente regionalizzandosi e da qui al coinvolgimento internazionale il passo è breve. Anche nelle dichiarazioni della galassia jihadista afro-mediorientale e in particolare di daesh, si è lanciato un appello ad "aprire un secondo fronte internazionale in Libia dopo la Siria".