Rojava Resiste
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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
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❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 50
🚩 Grossa azione della Resistenza nella città di Til Xelef (zona occupata): almeno 18 terroristi sono stati uccisi e oltre 35 feriti gravemente a seguito di un'esplosione di un'autobomba. In città si stava svolgendo ieri un grande incontro tra diversi gruppi jihadisti filo-turchi.

🏴 A Tal Abyad/Gire Spi occupata, l'autoproclamato Esercito nazionale siriano (NSA) ha svolto una violenta manifestazione, interrompendo le strade con barricate e assaltando i negozi curdi e assiri, chiedendo che la Turchia continui la guerra fino a Idlib.

🔍 La notizia è significativa: dopo Idlib, la "safe zone" turca in Rojava è la seconda area in Siria che si sta riempiendo di jihadisti armati e non isolati. Quanto rischiano di uscire fuori dal controllo della stessa Turchia e quanto la loro pressione è manovrata da Ankara per allargare la guerra indirettamente al regime di Damasco?

La Turchia ha lanciato un'offensiva violenta su due villaggi (Tal Ward e Rabiat) vicino a Til Tamer. Intensi combattimenti tra partigiani SDF ed esercito turco sono iniziati la notte scorsa e vanno avanti ininterrottamente da ieri mattina.
🤝 La nostra e la vostra solidarietà per il Rojava e la rivoluzione sotto attacco.
🚩 478 civili uccisi accertati, oltre 1000 feriti, quasi un migliaio di combattenti caduti.

🚷 Almeno 400.000 nuovi sfollati, il cui diritto al ritorno è negato dalla politica di trasformazione demografica e pulizia etnica del governo militare turco e dei gruppi jihadisti nelle zone occupate.

🚱 Crisi idrica imminente per quasi mezzo milione di persone, campi profughi autorganizzate dall'amministrazione autonoma.

🚑 Solo la Mezzaluna rossa Kurdistan è rimasta sul campo, colpita più volte dalle bombe e proiettili turchi, nell'indifferenza e silenzio della Comunità internazionale e delle Nazioni unite: abbiamo inviato la prima tranche di fondi raccolte nelle iniziative di questo mese, proseguiremo nelle prossime settimane.
🔍 Il potere etnico sotto l'occupazione turco-jihadista: inchiesta della controinformazione.
🚷 Ad Afrin come ovunque, l'Amministrazione autonoma garantiva a tutti i gruppi etnici eguale rappresentanza nell'autogoverno, con una rappresentanza extra per le minoranze. Ora arabi e turkmeni ricoprono ruoli pubblici, mentre il vero potere di intelligence è mantenuto dal servizio di intelligence turco MIT.

👁 Siccome le regioni di Serekaniye e Tel Abyad sono passate sotto il controllo della Turchia e dei suoi alleati, informazioni circa la politica di occupazione possono essere tratte dallo studio dei precedenti della Turchia nell'occupazione di Afrin.

📃 Leggi il rapporto completo di Rojava Information Center
⬇️⬇️⬇️
https://rojavainformationcenter.com/2019/11/turkeys-track-record-the-occupation-of-afrin/
🇮🇶 Iraq: 50 morti in due giorni. Mahdi e il governo annunciano dimissioni.
👤 Il premier Adel Abdul-Mahdi, al potere da un anno, ha annunciato che presenterà in Parlamento le proprie dimissioni dopo le centinaia di persone uccise (400) e ferite (15.000) nelle proteste degli ultimi due mesi.

🚨 Il governo aveva creato nei giorni scorsi un'unità di crisi, squadre di militari e autorità locali contro la mobilitazione popolare, con il compito di controllare i servizi militari e di sicurezza di ogni provincia. Questa e le altre misure di militarizzazione non verranno comunque abolite.

A Nassiriya due giorni fa un massacro: «Sparano al petto, al collo, alla testa. È come un’esecuzione. Le strade sono piene di sangue», dicono testimoni. Sempre ieri è stata assaltata anche l'ambasciata iraniana.

👁 La crisi del governo sostenuto sia da USA che Iran è scattata con le dichiarazioni di rottura di due importanti sostenitori di Mahdi: il potente leader politico religioso Moqtada al Sadr e della massima autorità religiosa, l’ayatollah Al Sistani.

È la fine del sistema politico settario post-occupazione e dopo Saddam Hussein. Quello che succederà da ora in poi dipende dalla capacità del movimento popolare di trasformare il conflitto contro la crisi e la corruzione in proposta politica.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 53
Il comitato costituzionale per la Siria, nato dall'incontro tra le opposizioni e il regime e riunito a Ginevra, ha escluso il Consiglio democratico siriano (collegato alle SDF).

⭕️ I lavori del comitato sono comunque bloccati a causa del mancato accordo tra Damasco e le opposizioni circa la richiesta del regime che tutte le forze politiche siriane coinvolte a Ginevra condannino l'invasione turca. Le opposizioni hanno rifiutato.

🇷🇺🇹🇷 Nella giornata di ieri scontri indiretti tra Mosca e Ankara si sono verificati nella campagna di Ain Issa, dove è in corso l'offensiva turca. L'aviazione russa avrebbe bombardato posizioni jihadiste, mentre quella turca avrebbe colpito una postazione russa.

🏴 Giovedì sera sono scoppiati violenti scontri tra gruppi jihadisti, il Fronte al-Shameah e Ahrar al-Sharqiya, nella zona di Girê Sipî (Tall Abyad), occupata dalla Turchia. È solo l'ultima notizie di diversi scontri intestini tra bande jihadiste rivali.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 54.
💣 Due violente esplosioni hanno colpito le milizie jihadiste e le forze di occupazione turche: nella città di Tell Xalef, almeno 12 sono stati eliminati e dozzine feriti; nel villaggio Ain al-Arous, a sud di Tal Abyad/Girê Sipî.

✌️La resistenza partigiana curdo-araba-assira sta causando panico tra le bande jihadiste, le quali hanno chiesto maggiore intervento militare turco per colpire le unità clandestine SDF/YPG.

🆘 Gli jihadisti, oltre ad aumentare il caos a causa di scontri intestini sempre più violenti, hanno portato a un aumento di criminalità nelle zone occupate.

🏴 Nella sacca jihadista di Idlib, le cosiddette "Forze armate nazionali" sostenute dalla Turchia e le fazioni di Al Qaida hanno annunciato un "ampliamento delle azioni militari" contro l'esercito siriano nella campagna orientale.

Combattimenti molto violenti tra Turchia-HST e Russia-SAA hanno portato ad avanzamenti e ritirare dei due fronti nelle ultime ore. Grave coinvolgimento di civili.
📣 Il canale telegram di Rojava Resiste in 5 punti!
📢 COSA: un canale di aggiornamenti dai e notizie sui confini in frantumi del Medio Oriente, tra guerre civili, proteste, rivoluzione sociale e scontri geopolitici.

🔍 FOCUS: Turchia, Siria e Iraq - e notizie sui paesi della regione MENA. Segnalazioni anche sulle iniziative di solidarietà in Italia ed Europa.

PERCHÉ: l'informazione oggi sul Vicino e Medio Oriente oscilla tra confusione e silenzio, è utile una bussola per orientarsi

👥 CHI: le/gli attiviste/i del progetto Rojava Resiste - Cuori e mani per il Kurdistan (http://www.rojavaresiste.org/)

👉 COME: tu non devi fare niente, solo premere "Unisciti" e leggere le notizie o riprendere il nostro link nelle comunicazioni via social: t.me/rojavaresiste
🇺🇳🇹🇷 Mascherare la sostituzione demografica con numeri falsi: le fonti turche dei report ONU
🙈🙉🙊 Secondo l'ultimo rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), quasi tutti gli sfollati di ottobre sono rientrati nelle zone occupate dalla Turchia, ignorando le violazione di diritti umani e anzi riprendendo vecchie accuse di Amnesty International alle SDF/YPG, rilevatesi false in più occasioni.

Le Nazioni Unite non hanno alcuna presenza sul terreno nelle aree occupate e anche le ONG collegate sono fuggite, sollevando seri interrogativi sulla "metodologia opaca" che usano per le loro dichiarazioni circa le cifre dello sfollamento - a volte in contraddizione tra le sue stesse agenzie.

🔍 Affidarsi ai cd. "punti focali della comunità" significa che fonti vicine alla nuova potenza occupante potrebbero essere in grado di alimentare falsità, mascherando la sostituzione dei curdi con gli arabi e le famiglie dei jihadisti sostenuti dalla Turchia. Le fonti OCHA sono sconosciute.

🚷 Questi dati sono altamente politicizzati: la Turchia spaccia per cifre elevate di rimpatri la sostituzione etnica e il cambiamento demografico forzato. 
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 56
L'aviazione turca ieri ha bombardato la città di Tel Rifaat (regione Shabaa), nel nord-ovest: una scuola è stata colpita, 8 bambini e 2 insegnanti sono morti mentre 21 circa sono i feriti.

🗣 Centinaia di profughi di Afrin e di abitanti del capoluogo Al-Shahba hanno organizzato una protesta di fronte al quartier generale della polizia militare russa nel villaggio di Al-Wahshiya (foto).

⛺️ Questa regione è isolata e circondata dalle milizie jihadiste filo-turche. Ospita molti dei 300.000 rifugiati curdi e le migliaia fuggiti da Afrin fin dal marzo 2018, vivendo in 5 grandi campi profughi oltre a edifici abbandonati e insediamenti ad hoc in tutta la zona.

Il leader del gruppo jihadista Tahrir al-Sham e un addestratore militare sono stati uccisi in un attacco aereo anonimo (probabilmente USA) vicino al confine turco nelle vicinanze della città Atmah.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 58.
👥 Oggi gli otto bambini uccisi dalla Turchia nel bombardamento di Tal Rifaat sono stati sepolti con una imponente manifestazione popolare (in foto): prosegue il silenzio della Comunità internazionale.

🚷 L'esercito turco ha demolito case civili nel villaggio di Kora Maza, a 30km a sud di Tel Abyad vicino alla strada M4, come punizione collettiva contro gli abitanti del villaggio che nei giorni scorsi avevano resistito agli occupanti.

Vittime tra l'esercito turco dopo l'esplosione di un'autobomba nella campagna di Jarablus. I velivoli militari sono stati inviati sul luogo dell'esplosione per trasportare feriti e morti verso il territorio turco.

🚩 L'HPG (Forze di autodifesa del popolo, braccio armato del PKK) hanno annunciato l'uccisione di 23 soldati turchi e diversi mezzi blindati danneggiati in una operazione di sabotaggio interno contro la guerra in Siria: le azioni si sono svolte dall'1 al 2 dicembre nella zona di Cenga Heftanin in Turchia.
Tal Rifaat, foto dal campo: i funerali degli 8 bambini uccisi dalle bombe turche che due giorni fa hanno colpito una scuola.
Sorveglianza speciale per gli internazionalisti italiani? La vicenda prosegue.
❗️Questa mattina, 9 dicembre, nuova udienza al tribunale di Torino per Eddi, Jacopo e Paolo, minacciati da gennaio di essere sottoposti a "sorveglianza speciale" dalla PM Pedrotta a causa del loro impegno in Rojava e a partire dalla loro militanza qui in Italia.

📜 La misura risale al periodo fascista, prevista dal codice Rocco del 1931, più volte riconfermata ed anzi estesa (l'ultima volta nel pacchetto antiterrorismo del 2015, varato in seguito agli attentati del Bataclan di Parigi) con appesantimento delle pene per le violazioni ed è a tutt'oggi ampiamente utilizzata.

👩‍⚖ È una misura di prevenzione: di fatto, è applicata in assenza di un reato contestabile o di prove, ma solo sulla supposizione e ipotesi che il soggetto possa commettere reato in futuro. È un processo alle supposte intenzioni. In questo caso, costituirebbe aggravante l'origine politica dei militanti sotto accusa.

👁 Prevede: l'allontanamento da determinati Comuni e Province e l'obbligo di dimora; il divieto di riunirsi con più di 2 persone; il divieto di fare comunicazioni pubbliche; l'obbligo di documento speciale di sorveglianza, da portarsi sempre con sé; può durare da 1 a 5 anni, 10 in caso di obbligo di dimora.

✌️ Noi stiamo con i volontari YPJ/YPG, contro l'accusa di pericolosità sociale e l'utilizzo di norme fasciste verso di loro: oggi più che mai, non lasciamo soli loro e la rivoluzione confederale sotto attacco.