RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
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Lawyer and Economist - Member of the Parliament of South Tyrol and Member of the Parliament of the Region Trentino-South Tyrol
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DAI VACCINI PEDIATRICI AGLI OBBLIGHI COVID: LE OMBRE DI BIG PHARMA SULLE POLITICHE SANITARIE - ANDREW WAKEFIELD E DEL BIGTREE

Esiste un filo rosso che lega le politiche vaccinali pediatriche e gli obblighi dell'era Covid. Ce lo hanno spiegato, in questa intervista esclusiva per Byoblu, Andrew Wakefield e Del Bigtree, rispettivamente regista e produttore del docu-film "Vaxxed".

https://www.byoblu.com/2023/03/19/dai-vaccini-pediatrici-agli-obblighi-covid-le-ombre-di-big-pharma-sulle-politiche-sanitarie-andrew-wakefield-e-del-bigtree/

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Il generale Bertolini: “Ci stiamo facendo male da soli: così sabotiamo la pace, addio sovranità”
GIÀ COMANDANTE DEL COMANDO OPERATIVO INTERFORZE - “Le scelte dell’esecutivo alimentano l’incendio con altra benzina, come i missili”

“Ci stiamo facendo del male da soli, da più di un anno, intromettendoci in una guerra che non è nostra”. Il generale Marco Bertolini, ha appreso dal Fatto Quotidiano la notizia dell’addestramento presso la sede di Sabaudia (Latina) del Comando artiglieria contraerei dell’Esercito italiano, di un gruppo di militari ucraini all’utilizzo del sistema missilistico terra-aria Samp-T. Già a capo del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore, Bertolini è convinto che i rischi di tale comportamento siano “molteplici” e che schierarsi in maniera così netta non faccia altro che ostacolare qualsiasi tipo di trattativa di pace.

Generale, dopo la fornitura delle armi anche l’addestramento dei soldati ucraini su suolo italiano. Come legge questa strategia da parte del nostro governo?

Ci stiamo facendo ancora una volta del male da soli, intromettendoci in un conflitto che non è nostro. Stiamo prendendo sempre più le parti di uno dei due belligeranti, riducendo lo spazio per una trattativa di pace. Le prove di dialogo hanno già subito un duro colpo con l’incriminazione di Vladimir Putin, da parte della corte penale internazionale dell’Aja. Da parte nostra, alimentando l’incendio con altra benzina, le armi, non facciamo niente per circoscriverlo. Anzi. Era chiaro che dopo aver ceduto sistemi Samp-T all’Ucraina avremmo anche dovuto provvedere all’addestramento degli interessati, ma ciò non toglie che stiamo procedendo su una strada che renderà difficile, se non impossibile, riprendere le fila di una trattativa o recitare ruoli nella partita di pace.

Quali sono i rischi per il nostro Paese?

Il rischio è duplice. Innanzitutto continuiamo a gettare benzina sul fuoco fornendo armi ed energie a un altro Stato impegnato in guerra che rischia di diventare una never ending war, come l’Afghanistan, mentre dall’altro sottraiamo risorse preziose alla nostra difesa, un comparto già colpevolmente trascurato per decenni da un finto pacifismo che ora sembra essersi trasformato in un ultra-bellicismo trasversale a tutti i partiti. Poi c’è la progressiva erosione della nostra sovranità. Le armi e gli eserciti, infatti, sono prima ancora che strumenti di difesa presidi di indipendenza. Questa non può non soffrire se le nostre esigenze di difesa vengono subordinate a quelle di altri Paesi, non appartenenti alle nostre alleanze e impegnati per classiche rivendicazioni territoriali, come quelle di tutte le guerre, estranee agli interessi nazionali.

Il sostegno all’Ucraina viene letto come la necessità di aiutare Kiev a resistere ad una guerra di aggressione da parte della Russia, ai danni di uno Stato sovrano.

Ma quante guerre di aggressione ci sono state in questo “pacifico” dopoguerra? E quante ce ne sono tuttora nel mondo? Non mi sembra che siamo intervenuti in tutte le guerre a difesa degli aggrediti, o sbaglio? È la grande ipocrisia di questo conflitto del quale ci siamo accorti solo all’ultimo momento, mentre il fuoco ha covato sotto la cenere per almeno otto anni, dal 2014, nella nostra indifferenza. E qui si torna al problema della sovranità: stiamo sottraendo risorse, nemmeno il “virtuoso occidente. L’abbiamo già visto con la Libia dove per “disciplina di alleanza” abbiamo lasciato che venisse distrutto un paese col quale avevamo ottimi rapporti, ricevendone in cambio quell’immigrazione clandestina che addirittura si è trasformata in un ulteriore e paradossale terreno di scontro tra le nostre forze politiche. Mentre amici ed alleati ci lasciano bollire nel nostro brodo.

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BRUSAFERRO, COME FA A RESTARE AL SUO POSTO?
di Mario Giordano (La Verità • 20 MARZO 2023)


Caro Silvio Brusaferro, caro presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, le scrivo questa cartolina per chiederle con che faccia vada ancora in giro a parlare della salute degli italiani, dopo averla prostituita agli interessi della politica. Ho visto che l’altro giorno, sprezzante del ridicolo, è ricomparso in pubblico per presentare una ricerca sulle farmacie come se le sue parole potessero essere prese sul serio, dopo quello che è emerso alla Procura di Bergamo. Infatti ha detto: «Penso che la consapevolezza del ruolo rappresenti il primo passaggio per percorrere nuove strade». Ma è chiaro che non stava parlando seriamente. Altrimenti la «consapevolezza del suo ruolo» l’avrebbe già portata a «percorrere nuove strade». La strada delle dimissioni, innanzitutto. Mi scusi, ma io non mollo. Ho letto che si è dichiarato «orgoglioso» di quanto fatto durante il Covid e «fiducioso nella magistratura». Ma, vede, qui non c’entrano le eventuali responsabilità penali, che devono essere stabilite dai tribunali. Qui c’entrala sua credibilità. E lei l’ha persa non perché è indagato. L’ha persa perché ha umiliato la scienza piegandola agli interessi della politica. Sono andato a rivedere ciò che dichiarò quando fu nominato presidente dell’Iss: «Considero mio dovere assicurare all’istituto quella necessaria indipendenza che la scienza impone». Poi però quella «necessaria indipendenza» lei l’ha calpestata, sostenendo tutto quelloche l’ex ministro Speranza chiedeva (chiusura scuole, lockdown, etc) anche quando (parole sue) non c’erano «evidenze scientifiche». Come fa a non capire che non può più restare lì? Lei è a capo della più importante istituzione sanitaria. Ha nelle sue mani la nostra salute. E grazie al Covid ha guadagnato molta visibilità. C’è stato un periodo (quello dei bollettini dei morti) in cui lei stava in tv più di Gerry Scotti, senza avere nemmeno un briciolo della simpatia del presentatore. Anzi, lei era quasi cimiteriale. La chiamavano Brusaferro toccaferro. E ora, dopo aver letto le sue chat nell’inchiesta di Bergamo, è inevitabile domandarsi: tutto quello che diceva («vaccinate i bambini», «il green pass serve», etc) da chi era dettato? E quello che dice oggi serve a tutelare la nostra salute o cos’altro? Insomma: come possiamo fidarci di lei? Anche perché, mi scusi, lei si dice orgoglioso. Ma si può essere «orgogliosi» con quasi 200.000 morti alle spalle? Non si è mai chiesto quanti sono dovuti ai vostri errori? Lei, come risulta sempre dagli atti di Bergamo, non sapeva chel’Italia non avevaun piano pandemico aggiornato. E non ha nemmeno letto quello vecchio. Non lo ha letto appena nominato, nel luglio 2019. Non l’ha letto nel gennaio 2020 dopo i primi allarmi Oms. Non l’ha letto nemmeno a febbraio 2020 quando le è stato inviato per mail. A giugno 2020 di fronte ai magistrati ha detto: «Nessuno mi aveva detto niente». E che aspettava? Che glielo suggerisse Speranza? Ma se non glielo dice un ministro (Speranza, Sileri, il bell’addormentato Schillaci oggi) lei non fa niente? Nemmeno sloggiare di lì? Ma una sua coscienza non ce l’ha?


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Forwarded from AUF1.INFO
Nach dem Crash der „Silicon Valley Bank“ und den gewaltigen Turbulenzen der „Credit Suisse“ wird wieder klar, auf welch wackeligen Beinen das internationale Finanz- und Bankenwesen steht. Jede Krise kann zu einem katastrophalen Kollaps führen. Wirtschaftsanalyst Ernst Wolff fürchtet aber nicht den Crash selbst, sondern dass dieser als Vorwand genutzt wird, um ein komplett neues Geldsystem einzuführen. Mutmaßlich eines, das sich zentral steuern lässt, völlig digital ist und eine einfache Kontrolle der Menschenmassen ermöglicht!

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▶️ Hier können Sie die Sendung „Berlin Mitte AUF1” mit Ernst Wolff zum Thema „Das Ziel ist die unbedingte Abschaffung des Bargelds“ nachsehen:
https://auf1.tv/berlin-mitte-auf1/ernst-wolff-das-ziel-ist-die-unbedingte-abschaffung-des-bargelds
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NEW - Former U.S. National Security Advisor John Bolton says, "the International Criminal Court is fundamentally illegitimate... it's a very dangerous institution."

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