🆘Umanità e Ragione ☯️☮️
Siate voi il cambiamento che volete nel mondo!
CORTE PENALE INTERNAZIONALE.
L’ADESIONE È GRATUITA
La raccolta firme continuerà ad OLTRANZA online anche dopo il deposito dell'esposto (modulo da scaricare, firmare e inviare via mail con documento di identità):
https://umanitaeragione.eu/aderisci-on-line/
Per aiutare le persone ad affrontare questo difficile momento abbiamo messo a disposizione della modulistica :
https://umanitaeragione.eu/documenti/
Sosteniamo lo sciopero dal Green Pass, sempre, perché continua anche oltre l'emergenza, perché tornerà per questa e nuove emergenze, perché i diritti e le libertà non sono concessioni di Stato!
https://umanitaeragione.eu/sciopero-dal-green-pass/
Aiutaci a denunciare le discriminazioni in atto e a diffondere la Richiesta di intervento umanitario per l'Italia, postando l'appello nei commenti dei canali/pagine social di politici, associazioni, stampa estera e personaggi noti del mondo del cinema e dello spettacolo o inviandola per e-mail:
https://umanitaeragione.eu/richiesta-di-intervento.../
Aiutaci a sostenere la pace, divulgando la Dichiarazione di Pace del popolo italiano, disponibile in diverse lingue sul sito https://umanitaeragione.eu/dichiarazione-di-pace-del.../ , postandola nei commenti dei canali/pagine social di politici, associazioni, stampa estera e personaggi noti del mondo del cinema e dello spettacolo o inviandola per e-mail. E' possibile sottoscriverla qui: https://buonacausa.org/cause/mondo
Per aiutarci a raggiungere gli obiettivi della associazione puoi iscriverti ad Umanità e Ragione o fare una donazione (n.b.: non serve iscriversi all'associazione per aderire alle sue iniziative)
https://umanitaeragione.eu/come-associarsi-come-donare/
Che l’Italia torni finalmente all’Umanità e alla Ragione
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Che l’Italia torni finalmente all’Umanità e alla Ragione
Il 27 Gennaio 2022 abbiamo dato il via al "Diario della discriminazione", una memoria collettiva di coloro che hanno subito discriminazioni a causa della propaganda e delle leggi del Governo italiano a partire dall’anno 2021, quando a seguito della pandemia di Covid-19 è iniziata la vaccinazione massiva della popolazione ed è stato introdotto il cosiddetto "green pass".
Con questo diario abbiamo provato a dare voce alle persone che si sono sentite emarginate, che sono state private dei propri diritti o che hanno subito violenze psicofisiche e sono state costrette a subire un trattamento sanitario a cui non avrebbero acconsentito spontaneamente.
Tutti i racconti sono stati pubblicati sul sito https://umanitaeragione.eu/diario-della-discriminazione/ ed è sempre possibile partecipare scrivendo la propria esperienza all'indirizzo diariodelladiscriminazione@gmail.com
Bastano poche righe per condividere la tua testimonianza.
Con questo diario abbiamo provato a dare voce alle persone che si sono sentite emarginate, che sono state private dei propri diritti o che hanno subito violenze psicofisiche e sono state costrette a subire un trattamento sanitario a cui non avrebbero acconsentito spontaneamente.
Tutti i racconti sono stati pubblicati sul sito https://umanitaeragione.eu/diario-della-discriminazione/ ed è sempre possibile partecipare scrivendo la propria esperienza all'indirizzo diariodelladiscriminazione@gmail.com
Bastano poche righe per condividere la tua testimonianza.
Carlo Freccero spiega come funzionano i TG in tempo di guerra a #paceproibita di Michele Santoro
https://www.youtube.com/watch?v=lBH_CxhDCh0
https://www.youtube.com/watch?v=lBH_CxhDCh0
YouTube
Carlo Freccero per #Paceproibita: il tg di guerra
LA NUOVA NORIMBERGA INIZIA ORA!
DEPOSITATA ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE LA DENUNCIA ITALIANA PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ E VIOLAZIONE DEL CODICE DI NORIMBERGA.
Il 05 maggio 2022, l'associazione Umanità e Ragione ha depositato presso l'Ufficio del Prosecutor della Corte Penale Internazionale l'esposto per crimini contro l'umanità e violazione del Codice di Norimberga redatto nell'interesse dei cittadini italiani.
108 pagine di ricostruzione storica degli abusi subiti dagli italiani dal 2020 ad oggi.
2mila adesioni di privati cittadini.
5 cartoni per 110 kg di documenti probatori.
5 mesi di studio, raccolta dati e redazione.
N-mila ore di lavoro donate alla causa.
Oltre 20 professionisti volontari.
€.2.540 investiti nella causa.
Umanità e Ragione
Sostienici: https://umanitaeragione.eu//come-associarsi-come-donare/
Website: https://umanitaeragione.eu
Facebook: https://www.facebook.com/umanitaeragione
Instagram: https://instagram.com/umanita_e_ragione/
Twitter: https://twitter.com/Umanita_Ragione
DEPOSITATA ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE LA DENUNCIA ITALIANA PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ E VIOLAZIONE DEL CODICE DI NORIMBERGA.
Il 05 maggio 2022, l'associazione Umanità e Ragione ha depositato presso l'Ufficio del Prosecutor della Corte Penale Internazionale l'esposto per crimini contro l'umanità e violazione del Codice di Norimberga redatto nell'interesse dei cittadini italiani.
108 pagine di ricostruzione storica degli abusi subiti dagli italiani dal 2020 ad oggi.
2mila adesioni di privati cittadini.
5 cartoni per 110 kg di documenti probatori.
5 mesi di studio, raccolta dati e redazione.
N-mila ore di lavoro donate alla causa.
Oltre 20 professionisti volontari.
€.2.540 investiti nella causa.
Umanità e Ragione
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"Diario della discriminazione" - Giorno 42 - Anonimo
06.05.2022
21 anni di lavoro, dopo di che mi sono sentita discriminata, abbandonata, l'unica pecora nera solo perché non mi sono sentita disposta a partecipare alla sperimentazione sul proprio corpo e perché ho avuto rispetto per la costituzione sulla quale ho giurato. In questi sei mesi nessuno dei miei superiori o colleghi si è mai interessato di come stavo. Credo che solo se desideri la morte di una persona ti comporti in un modo simile ed io mi sono sentita quasi uccisa. Nonostante si tratti del personale di un grande albergo di Venezia, dove l'accoglienza e il senso dell‘umanità e unione sono tanto sbandierate. Spesso mi domando: ne è valsa la pena di lavorare nello stesso posto per 21 anni???
Anonimo
23 Marzo 2022
#diariodelladiscriminazione #ionondiscrimino #umanitàeragione #nogreenpass #italycallsforhelp #rescueitaly
06.05.2022
21 anni di lavoro, dopo di che mi sono sentita discriminata, abbandonata, l'unica pecora nera solo perché non mi sono sentita disposta a partecipare alla sperimentazione sul proprio corpo e perché ho avuto rispetto per la costituzione sulla quale ho giurato. In questi sei mesi nessuno dei miei superiori o colleghi si è mai interessato di come stavo. Credo che solo se desideri la morte di una persona ti comporti in un modo simile ed io mi sono sentita quasi uccisa. Nonostante si tratti del personale di un grande albergo di Venezia, dove l'accoglienza e il senso dell‘umanità e unione sono tanto sbandierate. Spesso mi domando: ne è valsa la pena di lavorare nello stesso posto per 21 anni???
Anonimo
23 Marzo 2022
#diariodelladiscriminazione #ionondiscrimino #umanitàeragione #nogreenpass #italycallsforhelp #rescueitaly
VADEMECUM PER VIOLAZIONE OBBLIGO VACCINALE OVER 50
Il vademecum contiene le indicazioni per i cittadini che hanno ricevuto l’avviso di avvio di procedimento sanzionatorio.
👉 link al documento completo https://umanitaeragione.eu/wp-content/uploads/2022/05/VADEMECUM-PROCEDIMENTO-SANZIONATORIO-OVER-50_-04-maggio-22.pdf
👇 Indicazioni rapide
PREVIAMENTE È CONSIGLIATO
1. Oscurare i dati dal fascicolo sanitario elettronico e inviare la richiesta di cancellazione/opposizione al trattamento dati Anagrafe Vaccinale disponibile nella sezione "documenti" del sito https://umanitaeragione.eu/
2. Chiedere al proprio medico di base eventuali esenzioni da guarigione o per patologie e/o esami prevaccinali e/o informazioni sui pericoli per la salute da vaccino, sollecitare una risposta scritta eventualmente utilizzando la richiesta disponibile nella sezione "documenti" del sito https://umanitaeragione.eu/
IN MERITO ALL’AVVISO DI AVVIO DI PROCEDIMENTO SANZIONATORIO
Chi ha ricevuto la raccomandata deve sapere che questa contiene l’avviso dell’avvio del procedimento sanzionatorio.
NON SI TRATTA DELLA SANZIONE, che vi sarà invece notificata in un secondo momento.
A QUESTO AVVISO NON BISOGNA RISPONDERE
in quanto si rischierebbe di dare il proprio implicito consenso al trattamento dei propri dati sanitari sensibili, che ai sensi della Legge sulla Privacy, si ha diritto a non autorizzare.
PER UNA MIGLIORE DIFESA
Prima di opporsi contro la sanzione di 100 euro che arriverà, si può:
a) Impugnare l'avviso di avvio del procedimento proponendo azione (da avviare il prima possibile, a far data dal ricevimento della raccomandata) avanti l'Autorità Giudiziaria Ordinaria per violazione della privacy;
b) Sporgere denuncia-querela da depositarsi presso la Procura della Repubblica del tribunale del proprio luogo di residenza, oppure presso qualsiasi stazione dei carabinieri e/o della polizia con timbro per ricevuta. In tal caso è sempre consigliabile consultare un legale.
Le due opzioni sono assolutamente facoltative e possono essere svolte a scelta in via alternativa (o l'una o l'altra) o in via cumulativa (cioè anche tutte e due).
Per chi fosse interessato a queste opzioni, anche a titolo informativo, può rivolgersi al proprio legale di fiducia oppure ai legali dell’Associazione, senza indugio in considerazione dei tempi molto stretti.
Il vademecum completo e dettagliato è disponibile al link https://umanitaeragione.eu/wp-content/uploads/2022/05/VADEMECUM-PROCEDIMENTO-SANZIONATORIO-OVER-50_-04-maggio-22.pdf
Il vademecum contiene le indicazioni per i cittadini che hanno ricevuto l’avviso di avvio di procedimento sanzionatorio.
👉 link al documento completo https://umanitaeragione.eu/wp-content/uploads/2022/05/VADEMECUM-PROCEDIMENTO-SANZIONATORIO-OVER-50_-04-maggio-22.pdf
👇 Indicazioni rapide
PREVIAMENTE È CONSIGLIATO
1. Oscurare i dati dal fascicolo sanitario elettronico e inviare la richiesta di cancellazione/opposizione al trattamento dati Anagrafe Vaccinale disponibile nella sezione "documenti" del sito https://umanitaeragione.eu/
2. Chiedere al proprio medico di base eventuali esenzioni da guarigione o per patologie e/o esami prevaccinali e/o informazioni sui pericoli per la salute da vaccino, sollecitare una risposta scritta eventualmente utilizzando la richiesta disponibile nella sezione "documenti" del sito https://umanitaeragione.eu/
IN MERITO ALL’AVVISO DI AVVIO DI PROCEDIMENTO SANZIONATORIO
Chi ha ricevuto la raccomandata deve sapere che questa contiene l’avviso dell’avvio del procedimento sanzionatorio.
NON SI TRATTA DELLA SANZIONE, che vi sarà invece notificata in un secondo momento.
A QUESTO AVVISO NON BISOGNA RISPONDERE
in quanto si rischierebbe di dare il proprio implicito consenso al trattamento dei propri dati sanitari sensibili, che ai sensi della Legge sulla Privacy, si ha diritto a non autorizzare.
PER UNA MIGLIORE DIFESA
Prima di opporsi contro la sanzione di 100 euro che arriverà, si può:
a) Impugnare l'avviso di avvio del procedimento proponendo azione (da avviare il prima possibile, a far data dal ricevimento della raccomandata) avanti l'Autorità Giudiziaria Ordinaria per violazione della privacy;
b) Sporgere denuncia-querela da depositarsi presso la Procura della Repubblica del tribunale del proprio luogo di residenza, oppure presso qualsiasi stazione dei carabinieri e/o della polizia con timbro per ricevuta. In tal caso è sempre consigliabile consultare un legale.
Le due opzioni sono assolutamente facoltative e possono essere svolte a scelta in via alternativa (o l'una o l'altra) o in via cumulativa (cioè anche tutte e due).
Per chi fosse interessato a queste opzioni, anche a titolo informativo, può rivolgersi al proprio legale di fiducia oppure ai legali dell’Associazione, senza indugio in considerazione dei tempi molto stretti.
Il vademecum completo e dettagliato è disponibile al link https://umanitaeragione.eu/wp-content/uploads/2022/05/VADEMECUM-PROCEDIMENTO-SANZIONATORIO-OVER-50_-04-maggio-22.pdf
Media is too big
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Proponiamo l'intervento del prof. Marco Cosentino sulla tematica dei vaccini Covid-19 ai guariti e ai bambini.
Solo con una corretta informazione la scelta di ciascuno può essere veramente libera.
Solo con una corretta informazione la scelta di ciascuno può essere veramente libera.
Su Byoblu parla l’avvocato Olga Milanese: “Dopo 5 mesi di lavoro e innumerevoli ore versate nello studio nella ricerca ed elaborazione di questo documento siamo finalmente riusciti a depositare un esposto alla Corte penale internazionale dell’Aia con l’associazione Umanità e ragione nell’interesse dei cittadini italiani.
Abbiamo iniziato a raccogliere testimonianze degli abusi subiti e delle violenze perpetrate negli ultimi due anni: il lockdown, le cure negate, l’autopsie negate, l’obbligo vaccinale, il green pass, la discriminazione subita di cittadini, la privazione del lavoro e della retribuzione...”
Le modalità per aderire all’esposto sono consultabili nel sito https://umanitaeragione.eu/
https://www.byoblu.com/2022/05/08/esposto-alla-corte-penale-internazionale-per-crimini-contro-lumanita/
Abbiamo iniziato a raccogliere testimonianze degli abusi subiti e delle violenze perpetrate negli ultimi due anni: il lockdown, le cure negate, l’autopsie negate, l’obbligo vaccinale, il green pass, la discriminazione subita di cittadini, la privazione del lavoro e della retribuzione...”
Le modalità per aderire all’esposto sono consultabili nel sito https://umanitaeragione.eu/
https://www.byoblu.com/2022/05/08/esposto-alla-corte-penale-internazionale-per-crimini-contro-lumanita/
ByoBlu
UN ESPOSTO ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE PER CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ
È stata depositata alla Corte penale internazionale la denuncia italiana per crimini contro l’umanità e violazione del codice di Norimberga.
"Questo Paese permette di esprimere le proprie opinioni liberamente, anche quando sono palesemente false"
"Non è stata un'intervista, in realtà è stato un comizio...senza nessun contraddittorio"
Queste le dichiarazioni di Draghi alla conferenza stampa del 02 Maggio 2022.
Purtroppo però, come riportato da Reporters Sans Frontières nell'annuale classifica mondiale della libertà di stampa, nel 2022 l'Italia ha perso ben 17 posizioni rispetto all'anno precedente, passando dal 41° al 58° posto, confermandosi tra i peggiori Paesi d'Europa.
Nello specifico i giornalisti italiani "a volte cedono alla tentazione di autocensurarsi, o per conformarsi alla linea editoriale della propria testata giornalistica, o per evitare una denuncia per diffamazione o altre forme di azione legale, o per paura di rappresaglie da parte di gruppi estremisti o criminalità organizzata."
Il rapporto sottolinea inoltre come durante la pandemia la società italiana si sia spaccata, di fatto polarizzandosi.
"Non è stata un'intervista, in realtà è stato un comizio...senza nessun contraddittorio"
Queste le dichiarazioni di Draghi alla conferenza stampa del 02 Maggio 2022.
Purtroppo però, come riportato da Reporters Sans Frontières nell'annuale classifica mondiale della libertà di stampa, nel 2022 l'Italia ha perso ben 17 posizioni rispetto all'anno precedente, passando dal 41° al 58° posto, confermandosi tra i peggiori Paesi d'Europa.
Nello specifico i giornalisti italiani "a volte cedono alla tentazione di autocensurarsi, o per conformarsi alla linea editoriale della propria testata giornalistica, o per evitare una denuncia per diffamazione o altre forme di azione legale, o per paura di rappresaglie da parte di gruppi estremisti o criminalità organizzata."
Il rapporto sottolinea inoltre come durante la pandemia la società italiana si sia spaccata, di fatto polarizzandosi.
Importante pronuncia del Tribunale di Brescia sez. lavoro per l'avv. Luca Iuliano, dell'associazione Umanità e Ragione.
Il G.L. ha riconosciuto il diritto al sostentamento, quale diritto fondamentale del sanitario sospeso, ed il pericolo allo stesso derivante dalla sottrazione della retribuzione per un periodo di tempo considerevole, quale quello stabilito dalla normativa vigente, imponendo la corresponsione dell'assegno alimentare per l'intera durata della sospensione, nell'attesa della pronuncia della Corte Costituzionale.
Il G.L. ha riconosciuto il diritto al sostentamento, quale diritto fondamentale del sanitario sospeso, ed il pericolo allo stesso derivante dalla sottrazione della retribuzione per un periodo di tempo considerevole, quale quello stabilito dalla normativa vigente, imponendo la corresponsione dell'assegno alimentare per l'intera durata della sospensione, nell'attesa della pronuncia della Corte Costituzionale.
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Intervento dell'avv. Olga Milanese, presidente dell'associazione Umanità e Ragione, all'Assemblea pubblica "Chi controlla i controllori?" organizzata lo scorso 23 Aprile a Napoli da Resistenza Radicale con Davide Tutino, che ringraziamo per l'invito.
Un estratto del nuovo articolo pubblicato su umanitaeragione.eu
"DIRITTO PENALE MINIMO E STATO COSTITUZIONALE DI DIRITTO" di Oὔτις γέγραφε
Testo integrale qui 👉 https://umanitaeragione.eu/wp-content/uploads/2022/05/Diritto-penale-minimo-e-Stato-costituzionale-di-diritto.pdf
Una riflessione sulla pena e, in generale sulle conseguenze sanzionatorie prevedute da norme statuali comporta una disamina sul ruolo e sui limiti della sanzione, non soltanto penale, in una società democratica, la qual disamina richiede una precisazione iniziale su ciò che si intende per “società democratica”. Come rammenta il Ferrajoli nell’opera citata (segnatamente nella parte V, al capitolo relativo a “Il garantismo come politica del diritto penale”), tal locuzione allude a un parametro assiologico (valoriale) di carattere generico: il dover essere del diritto penale (e sanzionatorio) in una società informata ai valori della democrazia. Il rapporto tra quest’ultima e il diritto penale è assai significativo, in quanto lo stesso diritto penale rappresenta il terreno sul quale si manifestano i limiti della “democrazia politica”, intesa quale senso di potere o volontà del popolo e, quindi, della maggioranza. Se questo fosse l’unico ed esclusivo significato di democrazia, un diritto penale “democratico” s’orienterebbe, inevitabilmente, verso forme di diritto penale massimamente repressivo, privo di limiti e di garanzie. Per due motivi: 1) perché il punto di vista della maggioranza induce a concepire il diritto penale come strumento di difesa sociale – cioè di prevenzione dei reati, e difesa degli interessi, della maggioranza non deviante – contro gli attentati alla sicurezza (vagamente intesa) recati dalla minoranza dei devianti. Diceva in proposito Francesco Carrara che l’idea della difesa sociale ha come esito inevitabile il terrorismo penale.
2) In secondo luogo, perché la devianza sollecita sempre la mobilitazione della maggioranza, che si auto-percepisce come conforme e non deviante, contro la minoranza dei devianti, da essa avvertiti come diversi e, per tal motivo, portatori d’oscuri pericoli. Risultano qui facili i parallelismi con la situazione attuale: l’odio è tanto più feroce quanto più oscuro è il pericolo che viene percepito provenire dalla minoranza dei devianti.
Tuttavia, v’è una seconda accezione o dimensione della “democrazia”, complementare a quella della “democrazia politica”, che consente d’intendere i fondamenti assiologici e insieme i limiti del diritto penale e della pena: si tratta della dimensione che connota la democrazia come “democrazia costituzionale o di diritto”, e riguarda non già il chi è abilitato a decidere (la maggioranza), bensì il che cosa non è lecito né legittimo decidere a nessuna maggioranza, neppure all’unanimità. Questa sfera del non decidibile- il “che cosa” non è lecito decidere- rappresenta ciò che, in virtù della Costituzione, s’è preventivamente deciso di sottrarre all’arbitrio di qualsivoglia maggioranza....
"DIRITTO PENALE MINIMO E STATO COSTITUZIONALE DI DIRITTO" di Oὔτις γέγραφε
Testo integrale qui 👉 https://umanitaeragione.eu/wp-content/uploads/2022/05/Diritto-penale-minimo-e-Stato-costituzionale-di-diritto.pdf
Una riflessione sulla pena e, in generale sulle conseguenze sanzionatorie prevedute da norme statuali comporta una disamina sul ruolo e sui limiti della sanzione, non soltanto penale, in una società democratica, la qual disamina richiede una precisazione iniziale su ciò che si intende per “società democratica”. Come rammenta il Ferrajoli nell’opera citata (segnatamente nella parte V, al capitolo relativo a “Il garantismo come politica del diritto penale”), tal locuzione allude a un parametro assiologico (valoriale) di carattere generico: il dover essere del diritto penale (e sanzionatorio) in una società informata ai valori della democrazia. Il rapporto tra quest’ultima e il diritto penale è assai significativo, in quanto lo stesso diritto penale rappresenta il terreno sul quale si manifestano i limiti della “democrazia politica”, intesa quale senso di potere o volontà del popolo e, quindi, della maggioranza. Se questo fosse l’unico ed esclusivo significato di democrazia, un diritto penale “democratico” s’orienterebbe, inevitabilmente, verso forme di diritto penale massimamente repressivo, privo di limiti e di garanzie. Per due motivi: 1) perché il punto di vista della maggioranza induce a concepire il diritto penale come strumento di difesa sociale – cioè di prevenzione dei reati, e difesa degli interessi, della maggioranza non deviante – contro gli attentati alla sicurezza (vagamente intesa) recati dalla minoranza dei devianti. Diceva in proposito Francesco Carrara che l’idea della difesa sociale ha come esito inevitabile il terrorismo penale.
2) In secondo luogo, perché la devianza sollecita sempre la mobilitazione della maggioranza, che si auto-percepisce come conforme e non deviante, contro la minoranza dei devianti, da essa avvertiti come diversi e, per tal motivo, portatori d’oscuri pericoli. Risultano qui facili i parallelismi con la situazione attuale: l’odio è tanto più feroce quanto più oscuro è il pericolo che viene percepito provenire dalla minoranza dei devianti.
Tuttavia, v’è una seconda accezione o dimensione della “democrazia”, complementare a quella della “democrazia politica”, che consente d’intendere i fondamenti assiologici e insieme i limiti del diritto penale e della pena: si tratta della dimensione che connota la democrazia come “democrazia costituzionale o di diritto”, e riguarda non già il chi è abilitato a decidere (la maggioranza), bensì il che cosa non è lecito né legittimo decidere a nessuna maggioranza, neppure all’unanimità. Questa sfera del non decidibile- il “che cosa” non è lecito decidere- rappresenta ciò che, in virtù della Costituzione, s’è preventivamente deciso di sottrarre all’arbitrio di qualsivoglia maggioranza....
"La guerra ha cambiato fisionomia. Inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fosse un Golia e un Davide. Quindi la guerra era una guerra essenzialmente di difesa disperata che sembrava anche non riuscire. Oggi il panorama si è completamente capovolto, certamente non c'è più un Golia, certamente quella che sembrava una potenza invincibile sul campo e per quanto riguarda una guerra fatta con le armi convenzionali, si è dimostrata una potenza non invincibile.
Questo porta tutte le parti a fare una riflessione su quelli che sono gli obiettivi della guerra. Quali obiettivi ci si propone, da entrambe le parti? Con la riflessione a chiedersi che tipo di pace si vuole?”
Così Draghi in conferenza stampa dopo l'incontro con Biden alla Casa Bianca.
Se l'obiettivo è la pace è certo che non può essere perseguito fomentando l'odio e il conflitto tra le parti ma solo con un ritorno al dialogo e alla vera diplomazia, per evitare che altri civili perdano inutilmente la vita, per evitare l’ennesima crisi economica e alimentare, per evitare che gli scontri si inaspriscano ulteriormente, per evitare la minaccia di armi non convenzionali.
Solo in questo modo potremo raggiungere l’unica pace possibile, quella che prevede il cessate il fuoco e il rispetto reciproco tra i popoli e le nazioni.
Questo porta tutte le parti a fare una riflessione su quelli che sono gli obiettivi della guerra. Quali obiettivi ci si propone, da entrambe le parti? Con la riflessione a chiedersi che tipo di pace si vuole?”
Così Draghi in conferenza stampa dopo l'incontro con Biden alla Casa Bianca.
Se l'obiettivo è la pace è certo che non può essere perseguito fomentando l'odio e il conflitto tra le parti ma solo con un ritorno al dialogo e alla vera diplomazia, per evitare che altri civili perdano inutilmente la vita, per evitare l’ennesima crisi economica e alimentare, per evitare che gli scontri si inaspriscano ulteriormente, per evitare la minaccia di armi non convenzionali.
Solo in questo modo potremo raggiungere l’unica pace possibile, quella che prevede il cessate il fuoco e il rispetto reciproco tra i popoli e le nazioni.
Forwarded from Marco Cosentino
QUARANTA VOLTE 🌺🌺🌺
Il numero di gravi complicazioni dopo le vaccinazioni Covid è 40 volte superiore a quanto precedentemente registrato dal Paul Ehrlich Institute (l’Aifa tedesca). È uno dei risultati dello studio dell’ospedale universitario Charité di Berlino. I sistemi di sorveglianza “passiva” (segnalazione è su base volontaria) dimostrano tutti i loro limiti, solo attraverso una sorveglianza “attiva” (gli […] https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/05/13/in-germania-effetti-avversi-40-volte-piu-alti-dei-dati-ufficiali/6589978/
Il numero di gravi complicazioni dopo le vaccinazioni Covid è 40 volte superiore a quanto precedentemente registrato dal Paul Ehrlich Institute (l’Aifa tedesca). È uno dei risultati dello studio dell’ospedale universitario Charité di Berlino. I sistemi di sorveglianza “passiva” (segnalazione è su base volontaria) dimostrano tutti i loro limiti, solo attraverso una sorveglianza “attiva” (gli […] https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/05/13/in-germania-effetti-avversi-40-volte-piu-alti-dei-dati-ufficiali/6589978/
"Diario della discriminazione" - Giorno 43 - Anonimo
Ricevere la e-mail da parte dell’Ordine Professionale a cui appartengo per notificarmi la sospensione temporanea per inadempimento obbligo vaccinale non è stato piacevole. Anzi, mi ha provocato emozioni negative in un primo momento, poi gestite con serenità ed equilibrio interiore, in seguito. Nessun vaccino obbligatorio ed imposto con qualsiasi tipo di intimidazione cancellerà la mia identità professionale di Fisioterapista, professione che ho svolto per ben 26 anni con amore, passione, dedizione e competenza. Non potrò lavorare per adesso, ma sarò sempre un punto di riferimento per i miei cari pazienti che continuerò a seguire con orgoglio e stima: saranno loro la mia gratifica personale.
Anonimo
08 Aprile 2022
#diariodelladiscriminazione #ionondiscrimino #umanitàeragione #nogreenpass #italycallsforhelp #rescueitaly
Ricevere la e-mail da parte dell’Ordine Professionale a cui appartengo per notificarmi la sospensione temporanea per inadempimento obbligo vaccinale non è stato piacevole. Anzi, mi ha provocato emozioni negative in un primo momento, poi gestite con serenità ed equilibrio interiore, in seguito. Nessun vaccino obbligatorio ed imposto con qualsiasi tipo di intimidazione cancellerà la mia identità professionale di Fisioterapista, professione che ho svolto per ben 26 anni con amore, passione, dedizione e competenza. Non potrò lavorare per adesso, ma sarò sempre un punto di riferimento per i miei cari pazienti che continuerò a seguire con orgoglio e stima: saranno loro la mia gratifica personale.
Anonimo
08 Aprile 2022
#diariodelladiscriminazione #ionondiscrimino #umanitàeragione #nogreenpass #italycallsforhelp #rescueitaly
La Morte del Talk, di Carlo Freccero
La propaganda mediatica sulla pandemia ha funzionato alla grande. Soprattutto nella prima fase, la tv generalista ha aumentato gli ascolti, e, cosa più importante, si è guadagnata la fiducia incondizionata dei suoi spettatori che, ancora oggi, con il progressivo venire meno delle restrizioni sanitarie, continuano per prudenza a circolare con una mascherina non più richiesta. Questo profondo mutamento delle abitudini precedenti è la testimonianza vivente che la propaganda ha creato una nuova normalità.
La propaganda sulla guerra dà invece del filo da torcere al servizio pubblico perché genera censura e non fa che creare scandalo e reazioni stizzite da parte dei partiti di governo più ortodossi che, con un’attenzione morbosa e parossistica alla programmazione quotidiana, chiedono continuamente alla Rai provvedimenti censori e allontanamento degli ospiti considerati filo-putiniani. Ma la prova più lampante che sulla guerra non si può creare una ‘nuova normalità ‘ è data dai sondaggi che testimoniano, nonostante gli sforzi profusi, una maggioranza di italiani contrari al conflitto in tutte le sue forme. Per venire incontro alle richieste del governo, la Commissione di Vigilanza Rai sta lavorando ad un regolamento molto rigido sulla partecipazione di ospiti alle trasmissioni. Nonostante questo, le polemiche sono continuate, in particolare nei confronti del prof. Orsini e del programma Carta Bianca che lo ospita regolarmente.
Superato l’argomento ‘ospite dissidente ‘ è oggi il genere stesso del talk a venire messo in discussione. La censura, per la prima volta, non colpisce il singolo partecipante o un programma particolare, ma si scaglia , contro un genere televisivo tradizionale, il talk, perché la possibile conflittualità del talk non è compatibile con quel pensiero unico che la propaganda deve imporre al pubblico con qualsiasi mezzo. Nella vecchia Unione Sovietica si processavano i dissidenti. Oggi si processa il concetto stesso di dissidio e conflittualità.
Talk show significa intrattenimento tramite conversazione. Perché sia possibile una conversazione ed il talk non di riduca a monologo è necessario mettere in scena interlocutori con tesi diverse. Questo concetto è stato espresso a suo tempo anche da Bianca Berlinguer, quando le è stato chiesto di non pagare più gli ospiti. Il talk ha una struttura ben precisa e la sua spettacolarità nasce dalla contrapposizione di ospiti con idee diverse. L’ospite rappresenta il talk stesso e ne garantisce l’audience.
Ma oggi essendo oramai propaganda il talk rischia di tradursi in monologo. Deve pertanto, per sopravvivere a livello di spettacolo, occultare la sua natura propagandistica fingendosi dialogo. Il ruolo del dissidente viene quindi affidato ad un dissidente parziale, un dissidente che non contesta in toto la versione ufficiale, ma limita la sua critica a dettagli marginali. L’alternativa è data dal dissidente vero che verrà ridicolizzato e bullizzato nel corso del programma diventando così un esempio di cosa possa capitare a chi dissente. Inoltre il dissidente totale ha una difficoltà ad interagire con un pubblico condizionato da due anni di ‘lavaggio del cervello’e rischia di essere percepito da casa come fuori agenda o anacronistico.
Questi sforzi di normalizzazione del talk sembrano non ancora sufficienti a tacitare la censura governativa sulla guerra per cui, dopo la metamorfosi in chiave monotematica del telegiornale, nel caso del talk si pensa di passare direttamente alla soppressione del genere. Non ci crederei se non fossi di fronte all’evidenza. Citerò in proposito le parole dell’Ad Rai Carlo Fuentes, che ha dichiarato in Vigilanza: “ Penso che il talk show per l’approfondimento giornaliero per un’azienda che fa servizio pubblico non sia l’ideale. È un format più adatto all’intrattenimento, ai temi leggeri, non a quelli importanti”. È una dichiarazione perentoria che non può non destare sconcerto in chi ha vissuto l’epoca eroica del talk.
In effetti esiste anche una forma di talk-infotainment, su argomenti
La propaganda mediatica sulla pandemia ha funzionato alla grande. Soprattutto nella prima fase, la tv generalista ha aumentato gli ascolti, e, cosa più importante, si è guadagnata la fiducia incondizionata dei suoi spettatori che, ancora oggi, con il progressivo venire meno delle restrizioni sanitarie, continuano per prudenza a circolare con una mascherina non più richiesta. Questo profondo mutamento delle abitudini precedenti è la testimonianza vivente che la propaganda ha creato una nuova normalità.
La propaganda sulla guerra dà invece del filo da torcere al servizio pubblico perché genera censura e non fa che creare scandalo e reazioni stizzite da parte dei partiti di governo più ortodossi che, con un’attenzione morbosa e parossistica alla programmazione quotidiana, chiedono continuamente alla Rai provvedimenti censori e allontanamento degli ospiti considerati filo-putiniani. Ma la prova più lampante che sulla guerra non si può creare una ‘nuova normalità ‘ è data dai sondaggi che testimoniano, nonostante gli sforzi profusi, una maggioranza di italiani contrari al conflitto in tutte le sue forme. Per venire incontro alle richieste del governo, la Commissione di Vigilanza Rai sta lavorando ad un regolamento molto rigido sulla partecipazione di ospiti alle trasmissioni. Nonostante questo, le polemiche sono continuate, in particolare nei confronti del prof. Orsini e del programma Carta Bianca che lo ospita regolarmente.
Superato l’argomento ‘ospite dissidente ‘ è oggi il genere stesso del talk a venire messo in discussione. La censura, per la prima volta, non colpisce il singolo partecipante o un programma particolare, ma si scaglia , contro un genere televisivo tradizionale, il talk, perché la possibile conflittualità del talk non è compatibile con quel pensiero unico che la propaganda deve imporre al pubblico con qualsiasi mezzo. Nella vecchia Unione Sovietica si processavano i dissidenti. Oggi si processa il concetto stesso di dissidio e conflittualità.
Talk show significa intrattenimento tramite conversazione. Perché sia possibile una conversazione ed il talk non di riduca a monologo è necessario mettere in scena interlocutori con tesi diverse. Questo concetto è stato espresso a suo tempo anche da Bianca Berlinguer, quando le è stato chiesto di non pagare più gli ospiti. Il talk ha una struttura ben precisa e la sua spettacolarità nasce dalla contrapposizione di ospiti con idee diverse. L’ospite rappresenta il talk stesso e ne garantisce l’audience.
Ma oggi essendo oramai propaganda il talk rischia di tradursi in monologo. Deve pertanto, per sopravvivere a livello di spettacolo, occultare la sua natura propagandistica fingendosi dialogo. Il ruolo del dissidente viene quindi affidato ad un dissidente parziale, un dissidente che non contesta in toto la versione ufficiale, ma limita la sua critica a dettagli marginali. L’alternativa è data dal dissidente vero che verrà ridicolizzato e bullizzato nel corso del programma diventando così un esempio di cosa possa capitare a chi dissente. Inoltre il dissidente totale ha una difficoltà ad interagire con un pubblico condizionato da due anni di ‘lavaggio del cervello’e rischia di essere percepito da casa come fuori agenda o anacronistico.
Questi sforzi di normalizzazione del talk sembrano non ancora sufficienti a tacitare la censura governativa sulla guerra per cui, dopo la metamorfosi in chiave monotematica del telegiornale, nel caso del talk si pensa di passare direttamente alla soppressione del genere. Non ci crederei se non fossi di fronte all’evidenza. Citerò in proposito le parole dell’Ad Rai Carlo Fuentes, che ha dichiarato in Vigilanza: “ Penso che il talk show per l’approfondimento giornaliero per un’azienda che fa servizio pubblico non sia l’ideale. È un format più adatto all’intrattenimento, ai temi leggeri, non a quelli importanti”. È una dichiarazione perentoria che non può non destare sconcerto in chi ha vissuto l’epoca eroica del talk.
In effetti esiste anche una forma di talk-infotainment, su argomenti