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IL GIALLO DELL’ESTATE
Il libro del Gen. Roberto Vannacci avrebbe avuto ben poca notorietà sia perché stampato in proprio e sia perché non contiene novità sconvolgenti. Quel che ha scritto il Gen. Vannacci è condiviso da almeno l’80% degli italiani.
Non si capisce, allora, perché tutta questa gazzarra intorno al libro. Il Capo dello Stato, sempre pensoso degli interessi nazionali e la salvezza della Patria, ha subito richiesto urgenti provvedimenti contro il Generale. L’inverosimile Ministro della Difesa Crosetto, pur non avendo letto il libro, in tempo reale (cioè, appena pubblicato il primo articolo su “La Repubblica”) ha accusato il Generale di “farneticazioni”, richiedendo un subitaneo “esame” disciplinare.
Non si sa quale Procura militare abbia iniziato a svolgere indagini e non si capisce su che cosa.
Si dice che il Capo di Stato Maggiore Generale per la Difesa abbia richiesto provvedimenti cautelari ma radicali nei confronti del Gen. Vannacci (si dice che tra i due non sia mai corso buon sangue).
Sarà una coincidenza ma parliamo dello stesso Generale Vannacci che aveva in precedenza denunciato alla Procura della Repubblica militare e alla Procura della Repubblica ordinaria di Roma, l’impiego di materiale bellico ad uranio impoverito che già per le nostre gesta in Bosnia ha causato circa 700 morti per tumore per i nostri militari.
A parte l’art. 21 della Costituzione che ormai non è più di moda, l’Ordinamento Generale Militare prevede esplicitamente la libertà/diritto di ogni militare di parlare e scrivere su qualsiasi argomento senza previa autorizzazione, salvo che si tratti di questioni militari in atto operative o riservate.
Una ignota titolare di cartoleria/libreria del Nord Est si è premurata di avvisare ka sua gentile clientela che non avrebbe venduto il libro del Gen. Vannacci: un fulgido esempio di sensibilità democratica, istituzionale e anche resistenziale (ci sta sempre bene).
I superiori diretti del Gen. Roberto Vannacci hanno disposto la sua cessazione dal servizio presso l’Istituto Geografico Militare di Firenze e la sua destinazione ad altro Ufficio ma sempre a Firenze. Ben strana misura cautelare non solamente perché non cambia la sede ma soprattutto perché la misura punitiva era già stata quella della assegnazione all’Istituto Geografico Militare per un Ufficiale Generale che ha sempre svolto il suo servizio presso Unità operative e di combattimento, come la “Folgore”.
Il Gen. Vannacci per i suoi eccellenti precedenti di carriera e per la sua giovane età (55 anni) era destinato non solo alla nomina a Generale di Corpo d’Armata, ma anche a Capo di Stato di Maggiore dell’Esercito, se non Capo di Stato Maggiore Generale della Difesa.
Escludo un’intenzione autolesionistica da parte del Gen. Roberto Vannacci ma non mi sembra credibile la sua spiegazione secondo cui avrebbe rischiato e perso tutto solo per contrastare il pensiero unico.
Anche perché il libro in questione poteva pubblicarlo in un secondo momento. Meglio dopo il suo pensionamento come fanno d’abitudine i suoi Colleghi Generali e Ammiragli che parlano e straparlano con sprezzo del pericolo ma solo dopo il pensionamento.
In tutto questo si parla di un’occulta manovra in danno della garbatellara attualmente distratta dai suoi rapporti servili verso gli USA e dalle sue preoccupazioni nel pagare 80 euro di ristorante in Albania al posto di quattro avventori italiani che avevano omesso il pagamento.
In tutta questa tragicomica vicenda, poi, si vocifera di strane trame antimeloniste da parte di Gianni Alemanno, Francesco Storace ed altri ex esponenti di Alleanza Nazionale. Né manca Capitan Nutella. Una cosa è certa, le elezioni per il Parlamento europeo sono prossime. Un’altra cosa è certa: la carriera del Gen. Roberto Vannacci è virtualmente conclusa o forse no, ma di sicuro egli non subirà nessuna sanzione disciplinare, se mai sarà iniziato nei suoi confronti un procedimento disciplinare.
Qualcuno pur legittimamente può pensare che il Gen. Roberto Vannacci si sia voluto rendere strumento di qualcuno o per qualcosa.
E questa sarebbe l’ipotesi più triste e più grave.
A chi capisce qualcosa di questa vicenda, per certi aspetti anche farsesca, verrà data in premio una cassetta di pesche e due litri di olio della Sabina.
AUGUSTO SINAGRA
STO PENSANDO A NICOLA SACCO E A BARTOLOMEO VANZETTI
Oggi 23 agosto ricorrono 96 anni (era il 1927) dalla barbara uccisione mediante la sedia elettrica, nello Stato del Massachusetts, di due cittadini italiani accusati di omicidio volontario ma innocenti. Della loro innocenza erano ben consapevoli i "giudici" americani. Da tempo le Autorità USA riconoscono la innocenza di quei nostri concittadini accusati strumentalmente e ingiustamente di un omicidio che, con la loro condanna, in realtà fu commesso dai cosiddetti "giudici" americani.
Furono uccisi sol perché uno manifestava sentimenti anarchici e l'altro sentimenti socialisti. La "giustizia" a stelle e strisce è molto, molto spesso, violenza e crimine legalizzato. E quel che successe anche dopo il 1927 e poi a seguire, e fino alla attualità, ha confermato tragicamente quale tipo di "giustizia" si amministra là dove, per primi, misero piede laidi galeotti provenienti dalle galere inglesi. Oggi nessuno più ricorda Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Facciamolo noi in modo veramente corale. Facciamolo per la loro memoria. Facciamolo perché queste infamie non abbiano più a ripetersi. Perché è dovere del cristiano fermare la mano di chi fa del male. E se quella mano fratricida ha già compiuto il suo misfatto, ricordiamo Nicola e Bartolomeo nelle nostre preghiere.
AUGUSTO SINAGRA
GGI PENSO AL COL. ETTORE MUTI
Ottanta anni fa, nella notte del 24 agosto 1943 nella cd "Pinetina" di Fregene vicino Roma, l' Ufficiale più decorato al mondo (decorato dal Regio Governo, non dal Governo della RSI) veniva vigliaccamente ucciso con un colpo alla nuca (è conservato ancora il berretto con il foro presente nella parte posteriore) "Gim dagli occhi verdi", come lo chiamava il "Poeta Armato" Gabriele D'Annunzio.Fu ucciso vigliaccamente da Carabinieri badogliani.
Fu vigliaccamente trucidato perché per il suo grande prestigio militare e personale, sarebbe stato di ostacolo alle trame traditorie del famigerato Pietro Badoglio e del Savoia fellone e con loro la gran pletora di Generali traditori e anch'essi felloni (tutti presenti, scalcianti e in vergognosa fuga, sulla Nave "Baionetta" che li attendeva al porto di Pescara). Forse Ettore Muti sarebbe stato di impedimento alla ignobile resa incondizionata al nemico del 3 settembre successivo. È anche su tali fatti, su tali crimini, che sarebbe poi nata la "Repubblica italiana" all'esito del referendum farlocco del 2 giugno 1946. Io onoro la memoria del Col. Ettore Muti. Gli altri facciano come vogliono.
AUGUSTO SINAGRA
CHI PECORA SI FA IL LUPO SE LA MANGIA
Parlare di Nostra Signora della Garbatella non è certamente un esercizio culturale e nemmeno politico. Ha però un rilievo antropologico che evidenzia, tra le tante altre cose, in capo al soggetto una totale sconoscenza della saggezza popolare (che è anche un fatto di cultura).
È sotto gli occhi di tutti il deplorevole asservimento della Signora in questione agli interessi USA e alle logiche bellicistiche della NATO, senza dimenticare l’asservimento alle politiche iugulatorie dell’Unione europea.
Nonostante tutto ciò, o forse proprio per questo, e nonostante i miliardi di euro buttati nel conflitto USA c. Russia in Ucraina, per sostenere le paranoie e le malefatte di un mal riuscito comico cocainomane, la Signora della Garbatella non solo ha trascurato le larghe fasce di povertà in Italia, ma ha sbagliato completamente i suoi calcoli (se mai la sua testa fosse stata capace di elaborarne uno).
A fronte delle sue assicurazioni (“l’Ucraina vincerà sicuramente”) la situazione è che i circoli bellicistici atlantici, resisi conto della loro grandissima minchiata nello sfidare la Russia, ricercano una soluzione di pace prevedendo che l’Ucraina dovrà cedere alla Russia vasti territori a cominciare dalla Crimea. Da questi colloqui anche con Francia, Inghilterra e Germania, la Signora Meloni è stata radicalmente esclusa. Cioè, è considerata come il due di coppe a briscola se la briscola esce a spade.
Dell’Italia non si parla minimamente del post-guerra in Ucraina (tanto meno per eventuali ricostruzioni) e non le si riconosce alcun peso politico né in Europa e né in Africa, specialmente per quel che riguarda il Niger e la fascia del Sahel.
Dopo il suo totale asservimento e la compromissione delle nostre relazioni con la Federazione Russa, Giorgia Meloni da Garbatella City, cosa ha “portato a casa”?
Qui la citazione di Cetto Laqualunque è d’obbligo: “Una beata minchia”.
Questo succede a chi si fa pecora: il lupo se la mangia. Salvo che l’essere pecora non sia una scelta ma una condizione oggettiva.
AUGUSTO SINAGRA
I “LIBERATORI” AMERICANI
La libertà concessa dall’ex nemico non è vera libertà. La libertà bisogna conquistarla con le proprie forze.
Non c’è libertà quando ad un “padrone” si sostituisce un altro padrone.
L’unica differenza è che quando al nemico ci si è arresi incondizionatamente ed egli diventa il nuovo padrone, resta solo la vergogna e con la “libertà” si è persa anche la dignità.
AUGUSTO SINAGRA
LA PERNACCHIA E IL COGNATO
Com’è noto, ho svolto approfonditi studi sulle pernacchie che nelle loro differenti modulazioni sonore e di durata, riflettono un’idea, un sentimento, un commento, una critica e che comunque ben si inseriscono nell’attuale dibattito politico in Italia.
Nel senso indicato, e non consentendo altro l’ordinamento giuridico penale in vigore, la pernacchia lunga e fragorosa, costituisce l’unico commento alle dichiarazioni del noto Francesco Lollobrigida a proposito dei poveri che mangiano meglio dei ricchi.
È sconfortante vedere la cognata di tale soggetto, la quale omette di esigere le immediate dimissioni di questo personaggio ben noto nell’ambiente storico di riferimento. E non dico perché.
Un merito, tuttavia, il cognato nordcoreano dell’Anna Bolena della Garbatella lo ha, e di questo lo ringrazio molto perché quando egli afferma che gli americani ci hanno liberato, ci hanno difeso (da chi e da cosa non lo dice) e continuano a difenderci, da un canto esprime una forma avanzata di trogloditismo storico e politico, ma la sua scandalosa riflessione ben collega quanto da me scritto ieri sugli “americani liberatori” e quanto da me scritto venerdì scorso a proposito del lupo che si mangia chi pecora si fa.
Nel caso del cognato nordcoreano (poi, quanto ad ispirazioni nordcoreane, c’è anche la di lui moglie, sorella della Anna Bolena, designata responsabile dell’Ufficio politico del Partito “Fratelli, Sorelle e Cognati d’Italia”), è evidente che non vi è una scelta di “farsi pecora” ma è la seconda ipotesi da me prospettata: essere pecora.
E con questo santifichiamo il giorno del Signore.
AUGUSTO SINAGRA
RIFLESSIONE DEL VESPRO
"Il pericolo viene da destra. Il nostro nemico è la borghesia" (B.M). AUGUSTO SINAGRA
SECONDA RIFLESSIONE DEL VESPRO
Quando un Popolo, una Nazione, festeggia la ricorrenza di un evento per il quale la decenza impone il silenzio e la meditazione; quando si festeggia la ricorrenza della resa senza condizioni al nemico del 3 settembre 1943, e per di più a distanza ormai di 80 anni, ciò significa che i decisori politici perseverano nel tradimento, le FFAA sono complici morali dello straniero e la Nazione, il Popolo, sono spiritualmente morti. Né la perdita della libertà e della dignità può essere esorcizzata con la violenza della più volgare ipocrisia che nega la verità.
Noi siamo diversi e onoriamo nel chiuso della nostra coscienza e nel nostro ricordo riconoscente, tutti i Caduti per questa nostra sfortunata Patria.
AUGUSTO SINAGRA
TERZA RIFLESSIONE DEL VESPRO
È molto più facile denazificare l'Ucraina che decoglionizzare l'Italia (V.V.P.).
Cosa è più urgente e importante?
AUGUSTO SINAGRA
UN RICORDO SENZA IPOCRISIA
L'8 settembre 1943 Radio Bari "liberata" dava notizia della resa incondizionata dell'Italia del 3 settembre.
Lo Speaker di Radio Bari concludeva, trullero e festante, affermando: "E ora non sentiremo più parlare di B.M. e di Fascismo".
Nel bene o nel male se ne parla tutti i giorni da 80 anni, e se ne continuerà a parlare.
Disse il Comandante
J.V.B.che nella storia delle Nazioni le guerre si vincono o si perdono ma l'importante è che si perdano con onore, aggiungendo che l' Italia aveva perso la guerra con disonore arrendendosi senza condizioni e tradendo il suo alleato.
J.V.B. osservava giustamente che la disonorevole resa avrebbe inciso per decenni sulla vita e sulla coscienza della Nazione.
Così è stato e così continua ad essere.
A proposito di altre purtroppo non celebrate ricorrenze, ricordo le parole di una canzone che cantava Pat Starke tanti, tanti anni fa al famoso "Giardino dei Supplizi" a Roma: "Le fedi spente, le guerre vinte, le date storiche, tutto per niente....".
La nostalgia e la malinconia rendono più acuta la tristezza.
AUGUSTO SINAGRA
LA BESTIA FERITA
Al surreale G20 di New Delhi non è stato inviato il pagliaccio cocainomane.
Non c'è stata la consueta condanna della Russia per tutti i crimini possibili e immaginabili.
Anzi, non si è proprio parlato della guerra USA c/ Russia e c/Unione Europea.
Si son fatte le solite chiacchiere da tea room a proposito delle solite minchiate relative all'inquadramento globale e ai fantastici cambiamenti climatici.
La Signora Wanna Sbarchi - già della Garbatella, ora del Torrino - pare che non abbia aperto bocca. Forse si è occupata del catering.
Probabilmente cova un suo radicale riposizionamento, cosa che - conoscendola - è molto probabile.
Pare che della questione più importante dei BRICS non si sia parlato. Il silenzio conferma che è la questione più importante.
Si respira una strana e benefica aria di grandi cambiamenti.
Con il ridimensionamento militare e politico degli USA potrà forse dirsi conclusa finalmente la seconda guerra mondiale, la " guerra del sangue contro l'oro".
La Francia, finalmente cacciata da quella Africa che volgarmente derubato per più di un secolo, diventerà lo Stato più povero in Europa.
Con la dedollarizzazione della economia mondiale sarà la fine delle psicosi imperialiste a stelle e strisce, che hanno causato milioni e milioni di civili innocenti.
Ed è qui che emerge il pericolo: la bestia è ferita (gli USA), non è ancora morta. E la bestia ferita può reagire nei modi più folli, pur di mantenere il sporco potere.
Ed è una bestia stupida, come stupidi sono gli eredi degli sterminatori dei nativi americani. Dunque, ancora più pericolosa.
Serena notte a tutti.
AUGUSTO SINAGRA
UNA DOMANDA A VANNA SBARCHI
Il pagliaccio cocainomane ha ordinato il rientro in patria dei cittadini ucraini idonei al servizio militare per essere inviati sulla linea di combattimento pur senza il benché minimo necessario addestramento. E cioè inviati al fronte veramente come carne da cannone.
Il pagliaccio cocainomane, infatti, ha esaurito le sue scorte umane e ha disposto anche la mobilitazione generale di donne e disabili.
L’ordine di rientro in patria non è stato rivolto solamente alle centinaia di migliaia di ucraini che si trovano fuori dal territorio nazionale, ma ha rivolto questo “ordine” anche ai governi degli Stati che ospitano cittadini ucraini. Non però al governo russo che ospita ben 12 milioni di cittadini ucraini che vivono e lavorano tranquillamente nella Federazione Russa, perfettamente integrati e protetti dal governo del dittatore sanguinario Vladimir Putin.
Qui in Italia il governo mantiene centinaia di migliaia di cittadini ucraini.
Il governo polacco e il governo tedesco già stanno predisponendo la riconsegna forzata all’Ucraina dei cittadini ucraini presenti sul loro territorio.
A questo punto si pone una domanda a Vanda Sbarchi, alias Nostra Signora della Garbatella (ora Torrino): considerati i suoi rapporti particolarmente confidenziali con il cocainomane di Kiev, e considerate le sue dichiarazioni pur vagamente demenziali, di aiutare l’Ucraina con ogni mezzo (armi e quant’altro) e la sua ferma determinazione di sconfiggere militarmente ed economicamente la Federazione Russa (dichiarazione che si iscrive a pieno titolo nei migliori copioni dell’avanspettacolo)
cosa intende fare? Dovrebbe, per coerenza e per contrastare il feroce dittatore russo, disporre il rimpatrio forzato degli ucraini presenti in Italia e idonei per farsi ammazzare come tordi dalle Forze Armate russe.
Se non lo fa, fa dispiacere il cocainomane e questo non è bello. Ma se lo fa o anche non lo fa, noi la ringraziamo ugualmente per le risate che provoca con queste sue performances espressive di un palese gap cognitivo o di una inveterata attitudine a mentire in danno di chiunque.
AUGUSTO SINAGRA
 
LA VERITÀ ACCECA I MALINTENZIONATI
I decisori politici “atlantisti” domestici o di altri Stati (ma domestici anche loro nel senso di camerieri), si connotano per crassa ignoranza e accecamento dinanzi alla verità dei fatti.
È per questo che stiamo subendo dai mezzi di informazione, anche per la vicenda bellica in Ucraina della NATO contro la Federazione Russa, una quantità inenarrabile di minchiate e gli autori di tali minchiate trovano onorevole posto nella nobile categoria degli “acchiappazazzintallaria”.
I decisori politici se avessero studiato un poco di storia e non fossero accecati dalla loro stessa tracotanza e determinazione bellicistica, avrebbero capito che la Russia non è l’Iraq, né la Siria, né la Serbia, né la Libia e né altri Stati dove esse hanno commesso le peggiori nefandezze.
Dai Soldati russi che combattevano con le pale e che toglievano i chip dalle lavatrici e dalle lavatrici per costruire qualche missile arrangiato, gli “atlantisti” cominciano ora a parlare di pace e il pagliaccio cocainomane non viene più portato in giro per il mondo come la Madonna Pellegrina.
La situazione, però, è cambiata o forse non è mai mutata.
Strategicamente la Russia potrebbe spianare tutta l’Ucraina in 12 ore. L’Esercito russo circonda la capitale Kiev e sono attestati a 15 Km di distanza ma non prendono ulteriori iniziative oltre quelle che già pongono in essere.
La strategia delle FFAA russe è quella di logorare non tanto l’Esercito ucraino (e sono frequenti rese di interi reparti ucraini con carri armati annessi), quanto soprattutto esaurire la capacità bellica di tutti gli Stati della NATO e di altri Stati ancora (la Russia ne fronteggia da sola più di 40). E infatti lo stesso Stoltenberg (i nomi indicano sempre la persona) lo riconosce: i paesi della NATO hanno esaurito le munizioni e bisogna fabbricarne di nuove ma ci vuole tempo, specialmente in Europa dove il servilismo accoppiato al tradimento della figlia di un Ufficiale nazista di rango (il valoroso babbo si chiamava Albrecht), che presiede la Commissione UE, consistente nello stanziare miliardi di euro per la fabbricazione di nuove armi e munizioni da mandare in Ucraina, non va in porto per la meritoria opposizione del leader ungherese (soldi sottratti al PNRR e in esso destinati al settore sociale!).
Gli stolti non capiscono o non vogliono riconoscere che la Russia ha già vinto e non solo in Ucraina sui campi di battaglia.
La Russia ha vinto in Africa scacciando i colonialisti francesi e gli imperialisti a stelle e strisce.
La Russia ha già vinto con il BRICS e se ne strafotte del G20 che, dinanzi alla inevitabile dedolarizzazione, è il simulacro di sé stesso: più patetico che tragico.
La Russia ha vinto nella evidente corrispondenza delle sue azioni alla volontà e ai sentimenti dei suoi Popoli.
La Russia ha vinto nelle coscienze degli uomini liberi e forti (come diceva Luigi Sturzo). Ha vinto nelle coscienze dei lavoratori di tutto il mondo. E come facemmo noi in Spagna, ha rimesso Cristo sugli Altari.
Gli “acchiappacazzintallaria” se ne facciano una ragione.
AUGUSTO SINAGRA
LE VERE EMERGENZE NAZIONALI
Cacciare subito la garbatellara e tutto il suo circo di pagliacci, imbecilli, incompetenti e, soprattutto, traditori dei vitali interessi nazionali; ritorno immediato alla sovranità monetaria e mobilitazione generale delle FFAA per blindare i confini nazionali, specialmente i confini marittimi; confisca delle navi negriere delle ONG, arresto degli scafisti; procedendo anche con la forza ai rimpatri dei clandestini.
Sono misure emergenziali pienamente coerenti con le leggi nazionali e con il diritto internazionale. Anzi, la legge nazionale richiede queste misure. Non adottarle significa la consapevole violazione della legge.
Coloro che con qualsiasi scusa si oppongono alla adozione di tali misure che nessuno ci può impedire, sono i veri traditori della Nazione e dello Stato, qualsiasi carica istituzionale ricoprano.
AUGUSTO SINAGRA
MELONI: DALLE MENZOGNE ALLA PROVOCAZIONE
Dopo quello che è successo a Lampedusa l'altro giorno con l'arrivo di più di 7.000 stranieri africani, la Signora del Torrino ed ex Garbatella, ha parlato agli italiani e agli stranieri entrati illegalmente in Italia.
Gli stranieri irregolari si sono scompisciati dal ridere. Gli italiani veri sono rimasti senza parole nel constatare questa ulteriore sfrontatezza della Signora in questione la quale con seriosità e cipiglio, si è spinta a dire che saranno adottate "misure straordinarie".
Le misure straordinarie consisterebbero nel prolungamento dei termini di permanenza nei "Centri di trattenimento per i rimpatri". Non dice quali e dove si trovino. Non dice quanti rimpatri sono stati effettuati da quando - purtroppo - lei è al governo.
Ha precisato che tali "misure straordinarie" vengono adottate in attesa delle "soluzioni definitive", ma non dice - la graziosa fanciulla - da chi saranno adottate, quando saranno adottate e in cosa consisteranno le salvifiche "soluzioni definitive"!
È ben noto che questo inimitabile soggetto è aduso alla presa in giro, alla menzogna politica, ma ora ha superato la misura.
La Signora del Torrino, come è noto, non è propriamente una folgore del cielo e si situa meglio ad un livello corrispondente a quello di suo cognato. Tuttavia, è ben consapevole che la sua condotta caratterizzata da tradimenti elettorali e bugie, faranno perdere tanti voti al suo partito "Fratelli, Sorelle e Cognati d'Italia". Allora, perché lo fa? Nell' interesse di chi? Chi glielo ordina? Chi la condiziona?
Annuncia, poi, che la "Difesa" predisporrà le strutture per il "trattenimento" degli stranieri irregolari e, bontà sua, lontano da insediamenti abitativi. Non dice quando e non spiega perché questo non sia stato fatto prima!
Inorridendo sull'orlo dell' abisso, l'irripetibile personaggio in questione scopre che queste masse incontrollate di stranieri "entrano illegalmente in Italia"!!!! E chi lo aveva mai sospettato? Lo scopre solo adesso e solo adesso avverte la necessità di mistificare ancora: qualcuno la ha informata che da quando è tragicamente (per l'Italia) al governo, sono entrati illegalmente in Italia più di 100.000 stranieri? Ma questa donna pensa che gli italiani siano tutti dei rincoglioniti tali da credere alle minchiate che spara?!
Dice che il suo è un "messaggio a chi vuole entrare illegalmente in Italia". E un monito inappellabile ai potenziali irregolari: "sarete rimpatriati". Non si sa la sorte di chi già è entrato, ma certamente i futuri aspiranti irregolari stanno tremando di paura. E infatti tra ieri e oggi e fino a questo momento, ne sono arrivati più di altri 1.000 con il consueto kit di collane, orologi e cellulari, tipico del naufrago salvato.
Il massimo della tracotanza e della provocazione del soggetto in questione, si è avuto quando ha concluso che "ci vuole tempo e pazienza", ma "Non abbiamo cambiato idea". E chi sono questi che, oltre a lei, non avrebbero "cambiato idea"? O forse, in pieno delirio come il suo amico Biden, usa il plurale majestatis?!! Non ce la faccio a continuare per la nausea che mi assale. Ci proverò domani.
Ognuno faccia i commenti che ritiene appropriati. E che Iddio ci assista sempre.
AUGUSTO SINAGRA
 
LA MORTE DI GIORGIO NAPOLITANO
Ho sempre detto e ripeto che la morte, la morte di chiunque, impone il silenzio e il rispetto. Questo non significa, tuttavia, che la morte opererebbe come un meccanismo automatico di santificazione di chiunque; nel senso, cioè, di ritenere chiunque muoia una brava e meritevole persona.
È in questa prospettiva che pur sottovoce per il rispetto dovuto al defunto, non posso non ricordare, tra le altre e diverse circostanze, che Giorgio Napolitano è la stessa persona che militava nei Gruppi Universitari Fascisti a Napoli; che ebbe ad approvare (quando era membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano) l’intervento militare sovietico in Ungheria che si concluse in un bagno di sangue e con l’arresto di centinaia di cittadini ungheresi; che era forse l’unico ad entrare e ad uscire dagli Stati Uniti d’America, quasi disponesse di un visto permanente, nonostante fosse un esponente di rilievo del PCI; che è nota la stretta e confidenziale amicizia tra lui ed Henri Kissinger (che è un noto e spregiudicato mestatore politico americano e un vecchio attrezzo della criminalità politica a stelle e strisce, il quale annunciò al grande Presidente Aldo Moro che, se non avesse cambiato la sua politica di avvicinamento al PCI, lo avrebbe pagato con la vita, come poi accadde); che volle insistentemente la partecipazione dell’Italia all’aggressione in danno della Libia al fianco di americani, francesi e inglesi, costringendo il governo allora presieduto dall’On. Silvio Berlusconi ad adeguarsi alle sue imperiose richieste ancorché estranee alle sue competenze; che fu singolare la sua condotta nella mai chiarita vicenda della trattativa “Stato-mafia”.
Non voglio aggiungere altro se non il dispiacere di una vita che si è spenta ma senza alcun rimpianto per il defunto.
AUGUSTO SINAGRA
ADDIO A SCIARRA SILVANA
Tra pochi giorni la Signora Sciarra Silvana lascerà la Presidenza della Corte costituzionale e finalmente andrà in pensione. Sicuramente nella mente della nota giurista fioriscono aspettative di nuovi e più alti destini. Per il bene della Nazione speriamo che non abbia altri incarichi.
È stato un soggetto chiaramente non del tutto adatto a presiedere la Corte costituzionale, che richiede ben diversa saggezza e competenza, oltre che equilibrio nel dirigere l’udienza.
Il suo nome resterà legato ad uno dei periodi più tristi della Corte costituzionale. Sarà ricordata come colei che unitamente ad altri giudici costituzionali, ha dichiarato la costituzionalità di leggi illogiche, contraddittorie e palesemente negatrici di diritti fondamentali della persona garantiti dalla Costituzione. A cominciare dal noto art. 32 relativo alla materia sanitaria.
La Corte costituzionale da lei presieduta ha “ucciso” per la seconda volta il grande Presidente Aldo Moro che fu il Deputato costituente che volle il secondo comma dell’art. 32 Cost. in base al quale sono in ogni caso banditi trattamenti sanitari violativi della dignità umana.
In una intervista incautamente rilasciata dalla Sciarra Silvana al “Corriere della Sera” il 2 dicembre 2022 il soggetto in questione, a proposito della pretesa costituzionalità delle leggi liberticide in tema di Covid, ebbe a dichiarare (anticipando illegittimamente la motivazione delle sentenze), che la Corte aveva “seguito la scienza”.
A parte il fatto che la scienza medica non esiste in termini di acquisizioni definitive, essendo essa attività di continua ricerca scientifica, è di pochi giorni la notizia che la European Medical Agency e la Commissione europea hanno riconosciuto quel che non si poteva e non si può più nascondere; e cioè il fatto che i sieri magici inoculati nel corpo dei cittadini in forza di una legge estorsiva e ricattatoria, hanno provocato e ancora provocano in misura crescente, migliaia e migliaia di morti.
Non so quale sia il peso di quanto è accaduto sulla coscienza della Sciarra Silvana e dei suoi Colleghi della Corte costituzionale. Non so se la sua sensibilità personale è tale da comprendere che con quelle infauste sentenze, si è resa corresponsabile morale del decesso di migliaia di persone.
Non m’interessa saperlo.
AUGUSTO SINAGRA
 
NAZI CIAO!
 
È ormai noto che il Parlamento di Ottawa in occasione della visita della Madonna Pellegrina di Kiev in cerca di armi e soldi, ha rivolto una lunga e prolungata standing ovation in omaggio del Signor Yaroslav Hunka di anni 98, per il fatto di avere militato dal 1941 al 1944 nelle Waffen SS ucraine, nella famigerata Divisione “Galizia”, che si rese responsabile di inenarrabili massacri soprattutto di persone di religione ebraica.
Tutti sanno che da sempre ho detto e dico, come a proposito del Cap. Erich Priebke o di Oskar Piskulic (detto “il giallo”) autore assieme a molti altri (purtroppo anche italiani) del genocidio di circa ventimila italiani in Istria, Fiume e Dalmazia, che giudicare una persona dopo decenni dai fatti è atto di sostanziale ingiustizia poiché si giudica una diversa persona, non l’autore di fatti ancorché esecrabili, commessi decenni addietro.
Per questo motivo non ha senso (se non in chiave politica e propagandistica) la richiesta polacca di estradizione di questo vecchio arnese nazista –prima ucraino e ora canadese– per essere giudicato dai Tribunali polacchi.
Diverso è il problema sul piano politico e morale: un conto è non processare questi fantasmi del passato e altro conto è omaggiarli con standing ovation.
E allora mi chiedo se il governo canadese e il suo Presidente Justin Trudeau non avvertano il senso della vergogna.
Mi stupisce il silenzio (almeno per quello che ho potuto constatare) delle Comunità di cittadini italiani di religione ebraica; mi assale il dubbio che forse avesse ragione nel suo famoso libro il Prof. Norman Finkelstein (di religione ebraica) della University of New York.
Mi stupisce il silenzio assordante dell’ANPI.
Come concludere?: “Nazi ciao, nazi ciao, nazi ciao ciao ciao”!
AUGUSTO SINAGRA
 
MELONI: DOPPIO GIOCO O INCOMPETENZA?
Nostra Signora del Santissimo Inganno, con fiero cipiglio vuole che le navi negriere tedesche portino in Germania il loro abituale carico umano di genti africane autonaufragatesi.                             Qualcuno dei "residenti fissi" al Ministero dell'Interno, al Ministero degli Affari Esteri o alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, informi la (ora) combattiva e stagionata fanciulla del Torrino, che la Germania questo deve farlo senza necessità di modifiche della vigente normativa nazionale o della Unione europea. E senza necessità di specifici accordi.        
Infatti, la nave che raccoglie gli abusivi autoaffondatisi (e mai in pericolo di naufragio), a mente della normativa europea, li deve condurre nello Stato del quale "batte" la Bandiera.      
E questo perché, essendo la nave mercantile (non solo militare) "territorio mobile" dello Stato "della Bandiera" (sulla quale si applica la legge nazionale dello Stato "della Bandiera ", appunto) questo è il territorio dello Stato di "primo approdo" dove, in base al Regolamento UE di Dublino, i naviganti - e "navigati" - devono essere condotti e devono essere accolti.      
La ragazzotta del Torrino chieda conferma a qualsiasi professore di diritto internazionale, che non sia un "anticamerista" abituale in attesa di qualche incarichetto governativo.
Se la Germania illegittimamente si rifiuta e anzi, come ha sfacciatamente dichiarato, finanzia le navi "negriere" per i suoi ignobili scopi, allora si chiudano i porti italiani e si respingano tali navi fuori dalle nostre acque territoriali.
E questo non sarebbe un "blocco navale" in nessun senso.
Se la attempata fanciulla non lo fa, allora la smetta di recitare questa invereconda parte in commedia.
La finisca di ingannare il Popolo italiano e vada a sgambettare altrove; magari dal suo amichetto cocainomane di Kiev insieme al quale potrebbe organizzare delle belle feste con svastiche e cotillons.
AUGUSTO SINAGRA