La differenza tra la #censura centralizzata dei grandi social network e l'igienizzazione ambientale praticata dalle singole istanze di un social federato come #Mastodon spiegata da Carlo Gubitosa
#fediverse
https://mastodon.uno/web/statuses/105524089123301452

"Da quando mezzo mondo è insorto per la (inesistente) #censura che le piattaforme digitali avrebbero operato sulle incitazioni alla violenza di Donald #Trump, si è verificata, nel mondo, ogni sorta di (realissima) censura."
Di Fabio Chiusi su ValigiaBlù
https://www.valigiablu.it/censura-internet-myanmar-india/

🇷🇺 Russia: le autorità russe rallentano l'accesso a Twitter dopo aver dichiarato che il social si è rifiutato di eliminare contenuti ritenuti illegali dallo Stato. Twitter è stato etichettato come una "minaccia" e si ipotizza un possibile blocco in toto se questi contenuti non verranno rimossi. Tutto ciò è reso possibile da una tecnologia obbligatoria per tutti i fornitori di rete in Russia dal 2019 (chiamata DPI), che va contro i principi della neutralità della rete, e che permette allo Stato di deviare e bloccare il traffico internet

https://www.hrw.org/news/2021/03/10/russia-slows-down-twitter-access

#notizia #censura
@eticadigitale

La Grande Lezione Cinese:
- le aziende preferiscono il fatturato all'etica
- se vuole, lo Stato vince sempre sulle aziende
- lo Stato vuole vincere solo quando è animato da intenzioni peggiori di quelle delle aziende
#censura #Apple #cina
Di Jack Nicas , Raymond Zhong e Daisuke Wakabayashi sul NYT
https://www.nytimes.com/2021/05/17/technology/apple-china-censorship-data.html

#Censura
Il governo indiano ha chiesto ai social media di rimuovere immediatamente qualsiasi contenuto sulla loro piattaforma che menzioni o si riferisca al termine "variante indiana" del coronavirus, nel tentativo di "frenare la diffusione di disinformazione intorno a Covid-19".
Via #HindustanTimes
https://www.hindustantimes.com/india-news/govt-asks-social-media-platforms-to-remove-content-mentioning-indian-variant-of-covid19-101621665515658.html

🇨🇳 Cina: migliaia di account appartenenti a persone ed attivisti LGBTQ+ su WeChat sono stati bloccati ed eliminati. Dopo aver denunciato la questione su Weibo, i commenti su quest'altra piattaforma cinese hanno fatto una fine simile

https://www.theguardian.com/world/2021/jul/08/outrage-over-crackdown-on-lgbtq-wechat-accounts-in-china

#notizia #censura #gsrm
@eticadigitale

🌎 Internet: governi di tutto il mondo stanno adoperando sempre più frequentemente la strategia del blocco totale di internet, la maggior parte delle volte per fini politici o per silenziare voci critiche (giornalisti, dissidenti). L'articolo illustra storia, dinamiche ed effetti sulla popolazione e sull'economia dei paesi che ne impongono il blocco

https://thereboot.com/when-governments-turn-the-internet-off/

#censura
@eticadigitale

🌎 Facebook: dopo avergli cancellato l'account e averlo bandito a vita dai propri servizi, il social ha obbligato un ragazzo, tramite lettera di diffida, a rimuovere un'estensione da lui creata che serviva a smettere di seguire in massa tutti i gruppi e gli amici. Unfollow Everything (questo il nome dell'estensione) permetteva di diminuire nettamente la dipendenza dal social in quanto lasciava la bacheca vuota, tanto che l'Università di Neuchâtel (Svizzera) la stava usando per degli studi. Inutili i ricorsi legali, dati i timori per le spese contro un colosso simile. "Facebook utilizza sempre più i suoi termini di servizio per schiacciare non solo la ricerca, ma anche gli strumenti che offrono agli utenti un maggiore controllo sui loro dati e sull'esperienza della piattaforma.”

https://slate.com/technology/2021/10/facebook-unfollow-everything-cease-desist.html

#notizia #censura #psiche
@eticadigitale

🌎 Facebook: da almeno 9 anni il social usa una lista di "Individui e Organizzazioni Pericolose" per decidere cosa gli utenti possono e non possono discutere sulla piattaforma. Questa lista, da sempre celata al mondo (nonostante le molteplici richieste di renderla pubblica) e pubblicata ora dall'Intercept, mostra come Facebook rispecchi una visione statunitocentrica, trattando con più severità il Medio Oriente, l'Asia, e le comunità nere e latine, dando minor peso invece alle estreme destre bianche

https://theintercept.com/2021/10/12/facebook-secret-blacklist-dangerous/

#notizia #documento #socialnetwork #comunicazione #censura
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🌎 Facebook: nel corso degli anni, la testata srilankese Tamil Guardian è stata sospesa e più volte censurata al documentare fatti di cronaca riguardanti le Tigri del Tamil, defunta milizia terroristica del paese che appare nella lista degli individui e organizzazioni pericolose di Facebook. Quando sono invece le controparti occidentali a parlarne, questo non succede.

Tra l'incolpare il proprio sistema che ogni tanto sbaglia, il tacciare la testata di contenuti non in linea, fino a dire che dovevano rispondere alla legge statunitense (che però non pare esistere), le risposte di Facebook si sono dimostrate incoerenti nel tempo.

Rilevante è la dichiarazione di Twitter, che nel dicembre 2020 segnalò al Tamil Guardian di aver ricevuto soldi da parte del governo srilankese per rimuovere i contenuti della testata dal loro social (senza successo); periodo, questo, che combaciò con la rimozione dei contenuti su Facebook e Instagram

Secondo Jillian York dell'Electronic Frontier Foundation, l'applicazione alla lettera della lista sopracitata porta a una "cancellazione storica e culturale", dove un individuo non può parlare liberamente di un gruppo elencato come nemico degli Stati Uniti, anche una volta svanito

https://theintercept.com/2022/01/19/facebook-tamil-censorship-sri-lanka/

#notizia #censura
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🇨🇳Cina: Il social network cinese Douban, noto per pettegolezzi e per la comunità LGBT+, è stato censurato dal governo.

Nato a Pechino nel 2005 per discutere di libri, film e musica, Douban ha resistito per 17 anni nonostante le multe da 1.65 milioni di dollari del 2021 dovute all'insufficiente censura dei contenuti.

Neppure le più recenti manifestazioni patriottiche presenti sul social sono state sufficienti a garantirne il lasciapassare dello stato: questo ne ha infatti trovato potenzialmente minacciose le dimensioni e la capacità di mobilitare le masse, facendolo di conseguenza sparire dai negozi di app

https://restofworld.org/2022/china-censors-social-network-douban/

#notizia #censura #socialnetwork
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🐤 Twitter cancella il messaggio di una professoressa nigeriana per aver augurato una sofferenza straziante alla regina Elisabetta II

Nonostante il regolamento del social punisca solo in caso di minacce di morte, molestie o intimidazioni, il messaggio della professoressa Uju Anya della Carnegie Mellon University è stato bollato come violento e prontamente rimosso.

"Ciò mostra lo squilibrio di potere che può spesso esistere nei modi in cui queste piattaforme trattano i potenti", commenta un'altra professoressa della Stanford Law School: "quest'ultimi si vedono spesso concessi strappi alla regola, ma lo stesso non si applica alle persone quando li criticano." A motivare il cinguettio è stato il passato coloniale della monarchia inglese in Nigeria, tra schiavismo ed eccidio del Biafra (quando la regina regnava), impattando anche sulla vita dei cari della professoressa.

Jeff Bezos ha commentato dicendo che persone come Anya non rendono il mondo migliore, provocando una risposta da quest'ultima: "Che tutti coloro danneggiati da te e dalla tua incommensurabile avidità possano ricordarti con lo stesso amore col quale io ricordo i miei colonizzatori"

https://theintercept.com/2022/09/09/queen-dead-twitter-censor-abuse-uju-anya/

#notizia #comunicazione #censura
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🪖 La moderazione di Facebook usa due pesi due misure tra guerra in Ucraina e conflitto Israelo-Palestinese

Dall'invasione russa, Facebook e Instagram hanno fatto varie eccezioni nella non rimozione di contenuti violenti, in quanto rilevanti per la stampa. Corpi mutilati, bruciati, attacchi aerei, sono stati usati per narrare al mondo la violenza esercitata dal Cremlino, talvolta lasciando passare anche contenuti discutibili come il supporto al battaglione neonazista ucraino Azov.

Questo approccio viene tuttavia a mancare in Palestina, dove immagini e video della violenza d'Israele (accusata di apartheid da Human Rights Watch) non permangono a lungo. Di particolare rilievo la foto di una bambina di 5 anni uccisa da un attacco aereo, la cui rimozione è stata giustificata come inneggiante al terrorismo. Al contrario, le eccezioni vengono fatte sul fronte opposto, come quella di un membro delle forze armate israeliane colpito e ferito lievemente da una molotov, mai rimossa.

https://theintercept.com/2022/08/27/facebook-instagram-meta-russia-ukraine-war/

#notizia #social #censura
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🇵🇸🇮🇱 Le politiche di Facebook e Instagram sui contenuti hanno danneggiato la libertà di parola dei palestinesi.

Uno studio commissionato da Meta stessa evidenzia pratiche di censura e pregiudizi nei confronti di utenti palestinesi durante gli attacchi perpetrati dalle forze israeliane la scorsa primavera.

lo studio parla di "pregiudizio non intenzionale" e di casi "in cui le politiche e le azioni di Meta, combinate con dinamiche esterne più ampie, portano a impatti diversi sui diritti umani tra utenti di lingua araba e palestinese".

Il trattamento molto diverso tra Palestina e Israele è attribuito a una "mancanza di esperienza" da parte dell'azienda (che pare però volontaria, considerando le linee guida di moderazione di Facebook del 2019 attuate per censurare le critiche a Israele, ndr).

https://www.theintercept.com/2022/09/21/facebook-censorship-palestine-israel-algorithm/

#notizia #censura
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