Quando parliamo del business segreto delle attività di #sorveglianza spesso ci riferiamo ai potenti strumenti sviluppati da aziende israeliane come #NSO Group e #Candiru , ma molte altre aziende operano nell'ombra come la società statunitense #AnomalySix (aka A6)
Un interessante articolo pubblicato da #TheIntercept rivela l'attività segreta di una società di sorveglianza statunitense chiamata Anomaly Six.
Di Pierluigi #Paganini su #SecurityAffairs
https://securityaffairs.co/wordpress/130589/digital-id/anomaly-six-us-surveillance-firm.html
Un interessante articolo pubblicato da #TheIntercept rivela l'attività segreta di una società di sorveglianza statunitense chiamata Anomaly Six.
Di Pierluigi #Paganini su #SecurityAffairs
https://securityaffairs.co/wordpress/130589/digital-id/anomaly-six-us-surveillance-firm.html
Security Affairs
Anomaly Six, a US surveillance firm that tracks roughly 3 billion devices in real-time - Security Affairs
An interesting article published by The Inetrcept reveals the secretive business of a US surveillance firm named Anomaly Six.
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🌎 Istruzione: con l'arrivo della didattica a distanza, l'ignoranza informatica generale e i particolari interessi politici hanno fatto in modo che l'istruzione pubblica passasse in mano a multinazionali private (Microsoft, Google, Zoom).
Uno dei problemi è che gli algoritmi di queste aziende vengono impiegati per delegare la qualità dell'insegnamento da chi di dovere alla macchina, riportando in auge il pensiero magico. Inoltre, queste scatole nere chiavi-in-mano (Teams, Meet ecc) rendono gli individui "passivi, disimpegnati, dipendenti, ignoranti, assuefatti" a una tecnologia verso la quale non hanno il controllo.
Altro problema è la raccolta dati: ad oggi, l'intero lavoro di ricercatrici e ricercatori può rimanere rinchiuso in un recinto proprietario. In generale, l'insegnamento in toto è delimitato in un ambiente di sorveglianza continua. "Docenti e studenti dovrebbero chiedersi [...] come è possibile imparare in ambienti in cui sono schedati, sorvegliati, condizionati ed eventualmente censurati"
Pievatolo, autrice dello studio, fa notare come, nonostante l'università dovrebbe sia far ricerca che insegnare (dando quindi il buon esempio), non ci siano discorsi critici al riguardo in Italia, con tanto di esempi degni di lode come GARR e Politecnico di Torino completamente ignorati: "nell'attuale regime tecno-feudale [...] quale attrattiva mercantile può avere [...] un'università che addestra a una sottomissione?"
La professoressa invita a tecnologie pubbliche, un accesso aperto alle pubblicazioni universitarie e ai dati di ricerca, e trasparenza per docenti e ricercatori riguardo i dati degli strumenti che usano
https://doi.org/10.5281/zenodo.6439508
#risorse #istruzione #sorveglianza
@eticadigitale
Uno dei problemi è che gli algoritmi di queste aziende vengono impiegati per delegare la qualità dell'insegnamento da chi di dovere alla macchina, riportando in auge il pensiero magico. Inoltre, queste scatole nere chiavi-in-mano (Teams, Meet ecc) rendono gli individui "passivi, disimpegnati, dipendenti, ignoranti, assuefatti" a una tecnologia verso la quale non hanno il controllo.
Altro problema è la raccolta dati: ad oggi, l'intero lavoro di ricercatrici e ricercatori può rimanere rinchiuso in un recinto proprietario. In generale, l'insegnamento in toto è delimitato in un ambiente di sorveglianza continua. "Docenti e studenti dovrebbero chiedersi [...] come è possibile imparare in ambienti in cui sono schedati, sorvegliati, condizionati ed eventualmente censurati"
Pievatolo, autrice dello studio, fa notare come, nonostante l'università dovrebbe sia far ricerca che insegnare (dando quindi il buon esempio), non ci siano discorsi critici al riguardo in Italia, con tanto di esempi degni di lode come GARR e Politecnico di Torino completamente ignorati: "nell'attuale regime tecno-feudale [...] quale attrattiva mercantile può avere [...] un'università che addestra a una sottomissione?"
La professoressa invita a tecnologie pubbliche, un accesso aperto alle pubblicazioni universitarie e ai dati di ricerca, e trasparenza per docenti e ricercatori riguardo i dati degli strumenti che usano
https://doi.org/10.5281/zenodo.6439508
#risorse #istruzione #sorveglianza
@eticadigitale
Zenodo
Sulle spalle dei mercanti? Teledidattica e civiltà tecnologica
[English version below] Secondo Giorgio Agamben la teledidattica va rigettata in toto, in quanto barbarie tecnologica che aliena le comunità di conoscenza sottoponendo la discussione a una mediazione obbligata ed eterodiretta. Una mediazione analoga era tuttavia…
A #Venezia, la città diventa un apparato di #sorveglianza. A #Ivrea un esperimento per sviluppare un modello nazionale di smart city: identità digitale, valutazione dei comportamenti e monete virtuali
Di Matteo #Navacci su #PrivacyChronicles
https://privacychronicles.substack.com/p/smart-city-sorveglianza-ed-economia
Di Matteo #Navacci su #PrivacyChronicles
https://privacychronicles.substack.com/p/smart-city-sorveglianza-ed-economia
Privacy Chronicles
Smart city: sorveglianza ed economia comportamentale, i casi di Venezia e Ivrea
A Venezia, la città diventa un apparato di sorveglianza. A Ivrea un esperimento per sviluppare un modello nazionale di smart city: identità digitale, valutazione dei comportamenti e monete virtuali.
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🇨🇳 Cina: le autorità cinesi hanno usato un sistema di tracciamento CoViD per bloccare una protesta.
Il codice QR sul telefono, che di base diventa rosso per le persone infette e per chi è stato a contatto con queste (impedendo l'accesso a certe aree e ai mezzi pubblici), è diventato rosso per chi voleva manifestare. Secondo alcuni dissidenti, questa non è la prima volta che accade, in quanto in passato sarebbero stati bloccati dal medesimo stratagemma prima di fare attivismo nelle grandi città
https://hongkongfp.com/2022/06/15/china-covid-pass-system-allegedly-used-to-block-protest-sparking-furious-condemnation-online/
#notizia #sorveglianza
@eticadigitale
Il codice QR sul telefono, che di base diventa rosso per le persone infette e per chi è stato a contatto con queste (impedendo l'accesso a certe aree e ai mezzi pubblici), è diventato rosso per chi voleva manifestare. Secondo alcuni dissidenti, questa non è la prima volta che accade, in quanto in passato sarebbero stati bloccati dal medesimo stratagemma prima di fare attivismo nelle grandi città
https://hongkongfp.com/2022/06/15/china-covid-pass-system-allegedly-used-to-block-protest-sparking-furious-condemnation-online/
#notizia #sorveglianza
@eticadigitale
Hong Kong Free Press HKFP
China Covid pass system allegedly used to block protest, sparking furious condemnation online
Authorities in central China allegedly used the country’s powerful Covid tracking system to stop an anticipated protest, state media reported, sparking furious condemnation online on Wednesday. China relies on a vast coronavirus surveillance infrastructure…
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🏙 Città "intelligenti": nel 2017, la città di Toronto aveva assegnato la ricostruzione del suo lungolago al braccio urbanistico di Google, Sidewalk Labs. Il progetto prevedeva grattacieli in legno, marciapiedi riscaldati, veicoli a guida autonoma e raccolta rifiuti automatizzata; il tutto però incentrato su telecamere per la videosorveglianza e sensori ubiqui per la raccolta di ogni tipo di dato.
La raccolta continua e indiscriminata dei dati personali dei cittadini da parte di Sidewalk Labs ha incendiato il dibattito pubblico e, dopo una battaglia civile durata tre anni, nel 2020 l'azienda si è ritirata dal progetto, incolpando l'instabilità del mercato immobiliare causata dalla pandemia.
Ora Toronto sta sviluppando un nuovo progetto, Quayside 2.0, che punta sulla sostenibilità e sulle persone, con alloggi abbordabili e zero emissioni. La raccolta dati non rientra più tra le caratteristiche.
https://www.surfacemag.com/articles/toronto-quayside-smart-cities/
#notizia #sorveglianza
@eticadigitale
La raccolta continua e indiscriminata dei dati personali dei cittadini da parte di Sidewalk Labs ha incendiato il dibattito pubblico e, dopo una battaglia civile durata tre anni, nel 2020 l'azienda si è ritirata dal progetto, incolpando l'instabilità del mercato immobiliare causata dalla pandemia.
Ora Toronto sta sviluppando un nuovo progetto, Quayside 2.0, che punta sulla sostenibilità e sulle persone, con alloggi abbordabili e zero emissioni. La raccolta dati non rientra più tra le caratteristiche.
https://www.surfacemag.com/articles/toronto-quayside-smart-cities/
#notizia #sorveglianza
@eticadigitale
SURFACE
Toronto’s Scrapped Smart City Reflects Distrust in Tech – SURFACE
After a proposal for a smart city by Sidewalk Labs rattled Toronto, the city plans to reimagine the site into an community that embodies sustainable living.
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🇮🇹 L'Italia rifiuta i pagamenti digitali, per i motivi sbagliati
In questi mesi il governo Meloni è diventato un baluardo per coloro che si battono per pagare senza venire tracciati: se da un lato le transazioni digitali rendono la vita più difficile a chi evade e alla proliferazione del mercato nero, dall'altro i circuiti su cui queste transazioni girano sono in mano alle grandi istituzioni finanziarie, accentrando ulteriormente il potere in mano a chi il potere già ce l'ha (le istituzioni finanziarie e i governi).
"Una società senza contanti è una società di sorveglianza", commenta l'associazione inglese per i diritti civili Big Brother Watch, facendo notare che nel momento in cui si conoscono tutti i movimenti monetari della popolazione, diventa più facile controllarla.
Fenomeni poi come i disastri naturali, che provocano ingenti danni anche alla rete elettrica, sono in grado di paralizzare le aree colpite, come successe con l'uragano Sandy a New York, o con l'uragano Maria a Porto Rico: in quest'ultimo caso, la popolazione rimase tagliata fuori dai circuiti digitali per mesi.
Il problema è che, stando alla critica, il governo italiano non lo starebbe facendo né per un diritto alla riservatezza, né tantomeno per avere un piano di riserva in caso di disastri. Al contrario, il motivo sembra proprio essere l'evasione, lo sfruttamento e il mercato nero. Tra i mercati illegali europei, infatti, quello italiano è uno dei più grandi, e rappresenta una parte non irrilevante del PIL
#notizia #politica #sorveglianza
@eticadigitale
https://www.codastory.com/authoritarian-tech/meloni-italy-cashless-future/
In questi mesi il governo Meloni è diventato un baluardo per coloro che si battono per pagare senza venire tracciati: se da un lato le transazioni digitali rendono la vita più difficile a chi evade e alla proliferazione del mercato nero, dall'altro i circuiti su cui queste transazioni girano sono in mano alle grandi istituzioni finanziarie, accentrando ulteriormente il potere in mano a chi il potere già ce l'ha (le istituzioni finanziarie e i governi).
"Una società senza contanti è una società di sorveglianza", commenta l'associazione inglese per i diritti civili Big Brother Watch, facendo notare che nel momento in cui si conoscono tutti i movimenti monetari della popolazione, diventa più facile controllarla.
Fenomeni poi come i disastri naturali, che provocano ingenti danni anche alla rete elettrica, sono in grado di paralizzare le aree colpite, come successe con l'uragano Sandy a New York, o con l'uragano Maria a Porto Rico: in quest'ultimo caso, la popolazione rimase tagliata fuori dai circuiti digitali per mesi.
Il problema è che, stando alla critica, il governo italiano non lo starebbe facendo né per un diritto alla riservatezza, né tantomeno per avere un piano di riserva in caso di disastri. Al contrario, il motivo sembra proprio essere l'evasione, lo sfruttamento e il mercato nero. Tra i mercati illegali europei, infatti, quello italiano è uno dei più grandi, e rappresenta una parte non irrilevante del PIL
#notizia #politica #sorveglianza
@eticadigitale
https://www.codastory.com/authoritarian-tech/meloni-italy-cashless-future/
Coda Story
For Italy's right wing, cash is still king
Giorgia Meloni opposes Europe's move toward a cashless future, and she’s become an unlikely ally for small businesses and privacy advocates.
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🇬🇧 Nel Regno Unito, un'azienda usa il riconoscimento facciale per schedare e tracciare chi entra in certi negozi
A permetterlo è Facewatch, azienda di sorveglianza biometrica che permette allɜ negozianti di schedare la clientela, salvandola in una banca dati di volti.
Per finire nella lista dellɜ sospettatɜ basta il sesto senso di chi decide di schedare, o che la polizia (che ha anch'essa accesso alla banca dati) aggiunga dei volti specifici. Non ci sono infatti criteri precisi se non il giudizio dellə negoziante, che condanna la persona sospettata a finire nei server di Facewatch per 2 anni - o 5 in caso sia stata aggiunta dalla polizia.
Per verificare che chi entra sia o meno nella lista, il volto di chiunque varchi la soglia del negozio viene scansionato dalle telecamere, mettendolo a paragone con le segnalazioni raccolte. Inoltre, negozi vicini tra loro (si parla anche di chilometri in linea d'aria) beneficiano delle liste dei negozi circostanti, creando una vera e propria rete condivisa di sorveglianza.
Ritenendo ciò non solo illegale, ma anche una violazione del diritto alla privacy, nel luglio 2022 l'associazione per le libertà civili Big Brother Watch ha sporto denuncia verso Facewatch, divenendo protagonista di una battaglia che è ancora in corso
#notizia #sorveglianza
@eticadigitale
https://www.codastory.com/authoritarian-tech/uk-supermarket-biometric-cameras/
A permetterlo è Facewatch, azienda di sorveglianza biometrica che permette allɜ negozianti di schedare la clientela, salvandola in una banca dati di volti.
Per finire nella lista dellɜ sospettatɜ basta il sesto senso di chi decide di schedare, o che la polizia (che ha anch'essa accesso alla banca dati) aggiunga dei volti specifici. Non ci sono infatti criteri precisi se non il giudizio dellə negoziante, che condanna la persona sospettata a finire nei server di Facewatch per 2 anni - o 5 in caso sia stata aggiunta dalla polizia.
Per verificare che chi entra sia o meno nella lista, il volto di chiunque varchi la soglia del negozio viene scansionato dalle telecamere, mettendolo a paragone con le segnalazioni raccolte. Inoltre, negozi vicini tra loro (si parla anche di chilometri in linea d'aria) beneficiano delle liste dei negozi circostanti, creando una vera e propria rete condivisa di sorveglianza.
Ritenendo ciò non solo illegale, ma anche una violazione del diritto alla privacy, nel luglio 2022 l'associazione per le libertà civili Big Brother Watch ha sporto denuncia verso Facewatch, divenendo protagonista di una battaglia che è ancora in corso
#notizia #sorveglianza
@eticadigitale
https://www.codastory.com/authoritarian-tech/uk-supermarket-biometric-cameras/
Coda Story
UK supermarket uses facial recognition tech to track shoppers
Biometric cameras scan faces and add shoppers to a secret watchlist of suspects, holding their data for years.
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🇷🇺 I Fascicoli Vulkan, l'ultima soffiata che mostra le tattiche globali e domestiche di guerra cibernetica della Russia
Una collaborazione internazionale tra servizi segreti e 11 testate giornalistiche (Guardian, Der Spiegel, Le Monde e altre) ha verificato le informazioni contenute nei documenti trafugati da un informatorə, "arrabbiatə per l'invasione dell'Ucraina".
I documenti appartengono a Vulkan, un'azienda di sicurezza informatica che fa parte del complesso militare-industriale russo: attiva soprattutto col proprio governo, dai documenti risulta come Vulkan abbia lavorato a strumenti finanziati dai servizi segreti russi e usati dal gruppo hacker Sandworm - un gruppo responsabile di gravi attacchi quali manipolazione politica, interferenze nelle elezioni e trafugamento di mail riservate.
Nei Fascicoli si parla poi anche di Amezit, uno strumento ad uso domestico sviluppato da Vulkan. Il suo scopo è quello di prendere possesso delle torri di telefonia mobile e trasmettitori wireless, permettendo di intercettare dissidenti politicɜ o spegnere Internet in determinate zone in caso di necessità. Rilevante anche un suo sottosistema, in grado di effettuare attacchi di disinformazione in larga scala sulla rete.
https://www.theguardian.com/technology/2023/mar/30/vulkan-files-leak-reveals-putins-global-and-domestic-cyberwarfare-tactics
#Notizia #Sorveglianza
@EticaDigitale
Una collaborazione internazionale tra servizi segreti e 11 testate giornalistiche (Guardian, Der Spiegel, Le Monde e altre) ha verificato le informazioni contenute nei documenti trafugati da un informatorə, "arrabbiatə per l'invasione dell'Ucraina".
I documenti appartengono a Vulkan, un'azienda di sicurezza informatica che fa parte del complesso militare-industriale russo: attiva soprattutto col proprio governo, dai documenti risulta come Vulkan abbia lavorato a strumenti finanziati dai servizi segreti russi e usati dal gruppo hacker Sandworm - un gruppo responsabile di gravi attacchi quali manipolazione politica, interferenze nelle elezioni e trafugamento di mail riservate.
Nei Fascicoli si parla poi anche di Amezit, uno strumento ad uso domestico sviluppato da Vulkan. Il suo scopo è quello di prendere possesso delle torri di telefonia mobile e trasmettitori wireless, permettendo di intercettare dissidenti politicɜ o spegnere Internet in determinate zone in caso di necessità. Rilevante anche un suo sottosistema, in grado di effettuare attacchi di disinformazione in larga scala sulla rete.
https://www.theguardian.com/technology/2023/mar/30/vulkan-files-leak-reveals-putins-global-and-domestic-cyberwarfare-tactics
#Notizia #Sorveglianza
@EticaDigitale
the Guardian
‘Vulkan files’ leak reveals Putin’s global and domestic cyberwarfare tactics
Vulkan engineers have worked for Russian military and intelligence agencies to support hacking operations, prepare for attacks on infrastructure and spread disinformation
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🇺🇸 In Georgia, l'esercito vuole usare la pubblicità mirata nelle scuole per reclutare nuovo personale
Documenti ottenuti dall'Intercept rivelano come la Guardia Nazionale della Georgia voglia usare la pubblicità recintata in 67 scuole superiori, per trovare nuove reclute.
La pubblicità recintata è una tecnica per tracciare inconsapevolmente tramite GPS tutte le persone in una data area per poi colpirle con annunci. In questo caso l'esercito non si limiterebbe al reclutare, bensì si metterebbe in generale sotto una buona luce, arrivando sia allɜ studenti che alle persone a loro vicino (insegnanti, genitori ecc).
La campagna punta a coloro che hanno più di 16 anni, a massimo 1 miglio dalla scuola, tuttavia la pubblicità recintata non è un metodo chirurgico: ciò porterà a colpire inavvertitamente anche persone che non rientrano nelle mire dell'esercito (come lɜ bambinɜ).
Ulteriore criticità è l'impercettibilità di tale metodo: "Se chi recluta per l'esercito stesse a fotografare lɜ studenti per poterlɜ poi identificare, i loro genitori non lo riterrebbero un comportamento accettabile"
https://theintercept.com/2023/04/16/georgia-army-national-guard-location-tracking-high-school/
#Notizia #Sorveglianza
@EticaDigitale
Documenti ottenuti dall'Intercept rivelano come la Guardia Nazionale della Georgia voglia usare la pubblicità recintata in 67 scuole superiori, per trovare nuove reclute.
La pubblicità recintata è una tecnica per tracciare inconsapevolmente tramite GPS tutte le persone in una data area per poi colpirle con annunci. In questo caso l'esercito non si limiterebbe al reclutare, bensì si metterebbe in generale sotto una buona luce, arrivando sia allɜ studenti che alle persone a loro vicino (insegnanti, genitori ecc).
La campagna punta a coloro che hanno più di 16 anni, a massimo 1 miglio dalla scuola, tuttavia la pubblicità recintata non è un metodo chirurgico: ciò porterà a colpire inavvertitamente anche persone che non rientrano nelle mire dell'esercito (come lɜ bambinɜ).
Ulteriore criticità è l'impercettibilità di tale metodo: "Se chi recluta per l'esercito stesse a fotografare lɜ studenti per poterlɜ poi identificare, i loro genitori non lo riterrebbero un comportamento accettabile"
https://theintercept.com/2023/04/16/georgia-army-national-guard-location-tracking-high-school/
#Notizia #Sorveglianza
@EticaDigitale
The Intercept
Georgia National Guard Will Use Phone Location Tracking to Recruit High School Children
Federal contract materials outline plans to geofence 67 different public high schools throughout the state and to target phones with recruitment ads.
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🇫🇷 Secondo la polizia francese, cifrare le proprie comunicazioni e criticare le multinazionali sono comportamenti da terroristɜ
7 persone che hanno partecipato alla resistenza curda sono state accusate di terrorismo per aver messo in sicurezza le proprie comunicazioni, tramite strumenti quali il sistema operativo Tails, la rete Tor e l'applicazione di messaggistica Signal.
Tra le altre cose, la conoscenza di questi strumenti e l'aver partecipato a dei "caffè della privacy" sono state usate come argomentazioni contro le persone arrestate.
"Cosa ne pensi delle GAFA (Google Amazon Facebook Apple)?", "Sei contro le GAFA?" sono alcune delle domande che la polizia e i giudici hanno posto ripetutamente alle persone accusate, come se criticare queste aziende fosse segno di radicalizzazione.
Le persone arrestate sono state accusate di avere "comportamenti clandestini" e di far parte di un "culto basato sulla segretezza" solo per avere a cuore la propria privacy. Tuttavia la polizia non ha trovato alcuna prova a supporto di questa tesi.
https://www.laquadrature.net/en/2023/06/05/criminalization-of-encryption-the-8-december-case/
#Riflessione #Sorveglianza #Privacy
@EticaDigitale
7 persone che hanno partecipato alla resistenza curda sono state accusate di terrorismo per aver messo in sicurezza le proprie comunicazioni, tramite strumenti quali il sistema operativo Tails, la rete Tor e l'applicazione di messaggistica Signal.
Tra le altre cose, la conoscenza di questi strumenti e l'aver partecipato a dei "caffè della privacy" sono state usate come argomentazioni contro le persone arrestate.
"Cosa ne pensi delle GAFA (Google Amazon Facebook Apple)?", "Sei contro le GAFA?" sono alcune delle domande che la polizia e i giudici hanno posto ripetutamente alle persone accusate, come se criticare queste aziende fosse segno di radicalizzazione.
Le persone arrestate sono state accusate di avere "comportamenti clandestini" e di far parte di un "culto basato sulla segretezza" solo per avere a cuore la propria privacy. Tuttavia la polizia non ha trovato alcuna prova a supporto di questa tesi.
https://www.laquadrature.net/en/2023/06/05/criminalization-of-encryption-the-8-december-case/
#Riflessione #Sorveglianza #Privacy
@EticaDigitale
La Quadrature du Net
Criminalization of encryption : the 8 december case
This article was written on the basis of information related to the so-called "8 December" case (see the footnotes for a global overview of the case, we focus on the "numerical part" of it in this article<fn>For a summary of the 8 December affair see in particular…
Il nuovo Outlook porta Microsoft a un livello superiore della sorveglianza indebita
Ecco come la nuova versione della mail di Microsoft invia impunemente dati personali anche sensibili all azienda. Sempre più spudoratamente.
#privacy #sorveglianza
Ecco come la nuova versione della mail di Microsoft invia impunemente dati personali anche sensibili all azienda. Sempre più spudoratamente.
#privacy #sorveglianza
Un passo pericoloso verso la sorveglianza di massa nel regno unito
Andy Yen sul blog di Proton illustra una recente proposta in UK per permettere alle piattaforme di fare hash scanning con la solita scusa del contenuto dannoso e spiega quanto possa essere pericoloso.
#privacy #sorveglianza
Andy Yen sul blog di Proton illustra una recente proposta in UK per permettere alle piattaforme di fare hash scanning con la solita scusa del contenuto dannoso e spiega quanto possa essere pericoloso.
#privacy #sorveglianza
Proton
Hash matching proposals for the Online Safety Act’s implementation are dangerous | Proton
The UK government has proposed using hash scanning to detect abusive material without violating people’s privacy. Unfortunately, it won’t work.
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🇬🇧 La polizia britannica ha chiesto aiuto con un messaggio su Twitter X per identificare lɜ manifestanti, pubblicando anche le loro foto incensurate
https://web.archive.org/web/20231113021450/https://twitter.com/metpoliceuk/status/1723462648577081629
#Notizia #Politica #Sorveglianza #Privacy
@EticaDigitale
https://web.archive.org/web/20231113021450/https://twitter.com/metpoliceuk/status/1723462648577081629
#Notizia #Politica #Sorveglianza #Privacy
@EticaDigitale
Regolamento UE sull'identità digitale (eIDAS): i pirati non supportano gli assegni in bianco per la sorveglianza online dei cittadini!
Il regolamento UE sull'identità digitale #eIDAS2 è stato adottato oggi dal comitato industriale contro i nostri voti, nonostante i forti avvertimenti degli studiosi sul rischio di #sorveglianza di massa e disinformazione che fuorviano il pubblico. Spiego quali problemi dovranno affrontare le nuove app eID per essere affidabili
https://pirati.io/2023/12/regolamento-ue-sullidentita-digitale-eidas-i-pirati-non-supportano-gli-assegni-in-bianco-per-la-sorveglianza-online-dei-cittadini/
Il regolamento UE sull'identità digitale #eIDAS2 è stato adottato oggi dal comitato industriale contro i nostri voti, nonostante i forti avvertimenti degli studiosi sul rischio di #sorveglianza di massa e disinformazione che fuorviano il pubblico. Spiego quali problemi dovranno affrontare le nuove app eID per essere affidabili
https://pirati.io/2023/12/regolamento-ue-sullidentita-digitale-eidas-i-pirati-non-supportano-gli-assegni-in-bianco-per-la-sorveglianza-online-dei-cittadini/
Pirati.io
Regolamento UE sull’identità digitale (eIDAS): i pirati non supportano gli assegni in bianco per la sorveglianza online dei cittadini!
Il regolamento UE sull'identità digitale #eIDAS2 è stato adottato oggi dal comitato industriale contro i nostri voti, nonostante i forti avvertimenti degli studiosi sul rischio di #
Ecco la registrazione della conferenza di Stefania #Maurizi di oggi pomeriggio "Stati di #sorveglianza. Quel che resta di #Snowden" - sul Big Blue Button del #GARR, naturalmente.
https://bbb-proxy.meet.garr.it/playback/presentation/2.3/597494b24894726ade2970761f05d1595b21cbcf-1704721476607
https://bbb-proxy.meet.garr.it/playback/presentation/2.3/597494b24894726ade2970761f05d1595b21cbcf-1704721476607
bbb-proxy.meet.garr.it
Playback
BigBlueButton recording playback
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🌍 Il capitalismo del redditiere: perché possedere e usufruire in streaming non è la stessa cosa
La digitalizzazione ha facilitato l'accesso a prodotti culturali, riducendo l'utilizzo di risorse materiali, e di conseguenza gli sprechi. Tuttavia, ci sono anche rilevanti conseguenze: per esempio, recentemente Playstation ha cancellato l'accesso ai contenuti Discovery che i suoi utenti avevano acquistato regolarmente, ma perché ciò è possibile?
Stiamo passando da un'economia di prodotto, dove ad esempio comprando un libro lo possediamo, ad un'economia di servizio, dove il libro ci viene solo concesso in licenza. Questo modello viene chiamato "capitalismo del redditiere"; la rendita economica avviene non tanto dalla vendita del prodotto, quanto dal possederne i diritti di distribuzione.
Come argomenta il critico cinematografico Brody, la visione di film e serie tv, mediata unicamente dalla piattaforma, ci lascia con una sensazione di invadenza e di sorveglianza, ma anche di precarietà. Molti prodotti culturali, infatti, esistono solo in formato digitale, la cui distribuzione è gestita da piattaforme che - per aumentare il profitto - archiviano selettivamente solo alcuni dati, rendendo irrecuperabili certi prodotti. Per questo motivo, possedere una collezione di supporti fisici è un atto «essenzialmente politico», perché consente ad un prodotto di continuare ad esistere, indipendentemente dall'incuria dei redditieri.
https://www.ilpost.it/2024/01/06/cultura-streaming-digitale
#Riflessione #Sorveglianza #Autodeterminazione
@EticaDigitale
La digitalizzazione ha facilitato l'accesso a prodotti culturali, riducendo l'utilizzo di risorse materiali, e di conseguenza gli sprechi. Tuttavia, ci sono anche rilevanti conseguenze: per esempio, recentemente Playstation ha cancellato l'accesso ai contenuti Discovery che i suoi utenti avevano acquistato regolarmente, ma perché ciò è possibile?
Stiamo passando da un'economia di prodotto, dove ad esempio comprando un libro lo possediamo, ad un'economia di servizio, dove il libro ci viene solo concesso in licenza. Questo modello viene chiamato "capitalismo del redditiere"; la rendita economica avviene non tanto dalla vendita del prodotto, quanto dal possederne i diritti di distribuzione.
Come argomenta il critico cinematografico Brody, la visione di film e serie tv, mediata unicamente dalla piattaforma, ci lascia con una sensazione di invadenza e di sorveglianza, ma anche di precarietà. Molti prodotti culturali, infatti, esistono solo in formato digitale, la cui distribuzione è gestita da piattaforme che - per aumentare il profitto - archiviano selettivamente solo alcuni dati, rendendo irrecuperabili certi prodotti. Per questo motivo, possedere una collezione di supporti fisici è un atto «essenzialmente politico», perché consente ad un prodotto di continuare ad esistere, indipendentemente dall'incuria dei redditieri.
https://www.ilpost.it/2024/01/06/cultura-streaming-digitale
#Riflessione #Sorveglianza #Autodeterminazione
@EticaDigitale
Il Post
Non è la stessa cosa possedere film e musica o fruirne in streaming
La smaterializzazione di massa dei prodotti culturali li ha resi più accessibili ma anche più precari, con conseguenze difficili da calcolare
Forwarded from 📢 Etica Digitale
🇫🇷 La Francia ha multato Amazon per 32 milioni di euro, circa il 3% del fatturato dell'azienda nel paese
La Commissione nazionale dell’informatica e della libertà (CNIL) ha emesso una sanzione alla Amazon France Logistique per aver monitorato eccessivamente lɜ dipendenti, violando tra le altre cose il regolamento europeo sulla privacy. I motivi sono stati tre:
👉 Gli indicatori che misurano per quanto tempo lə dipendente si prende una pausa;
👉 Il sistema che segnala lə dipendente se il tempo di scansionamento tra un pacchetto e l'altro è inferiore a 1,25 secondi;
👉 I dati raccolti dal sistema sono mantenuti per troppo tempo, 31 giorni. Inoltre è stato contestato il doppio uso: migliorare la produttività del magazzino e monitorare (ed eventualmente licenziare) ogni singolə lavoratorə.
https://www.startmag.it/economia/la-francia-bacchetta-amazon-per-eccessivo-controllo-dei-dipendenti/
#Notizia #Sorveglianza
@EticaDigitale
La Commissione nazionale dell’informatica e della libertà (CNIL) ha emesso una sanzione alla Amazon France Logistique per aver monitorato eccessivamente lɜ dipendenti, violando tra le altre cose il regolamento europeo sulla privacy. I motivi sono stati tre:
👉 Gli indicatori che misurano per quanto tempo lə dipendente si prende una pausa;
👉 Il sistema che segnala lə dipendente se il tempo di scansionamento tra un pacchetto e l'altro è inferiore a 1,25 secondi;
👉 I dati raccolti dal sistema sono mantenuti per troppo tempo, 31 giorni. Inoltre è stato contestato il doppio uso: migliorare la produttività del magazzino e monitorare (ed eventualmente licenziare) ogni singolə lavoratorə.
https://www.startmag.it/economia/la-francia-bacchetta-amazon-per-eccessivo-controllo-dei-dipendenti/
#Notizia #Sorveglianza
@EticaDigitale
Startmag
La Francia bacchetta Amazon per eccessivo controllo dei dipendenti - Startmag
Amazon France Logistique, la società che gestisce i grandi magazzini del gruppo Amazon in Francia in cui riceve e immagazzina gli articoli e
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🇮🇹 Sari Real Time, il sistema di sorveglianza con riconoscimento facciale progettato per lo Stadio Olimpico di Roma
Sari funziona tramite delle telecamere che riprendono il volto delle persone, in tempo reale, e poi lo confrontano con quello di una lista di persone bandite dallo stadio (DASPO).
Ad aprile 2021 il Garante della Privacy ha annunciato che il sistema di riconoscimento facciale in tempo reale non può essere usato, in quanto sistema di sorveglianza di massa indiscriminato. Nello stesso anno, il Parlamento ha approvato una moratoria che ha vietato l'uso di questi sistemi fino al 2025. Per capire se in futuro diventeranno illegali o meno, bisognerà aspettare il testo finale della nuova legge europea sulle intelligenze artificiali (AI Act).
Numerosi sono i casi esteri di persone che vengono segnalate erroneamente da questi sistemi, con conseguenti danni anche reputazionali. Nei casi in cui i dati sono pubblici, come nella città di New Orleans, è possbile verificare che l'efficacia di questi sistemi è troppo bassa e porta ad usi sproporzionati sulle persone nere.
https://irpimedia.irpi.eu/sorveglianze-stadio-olimpico-roma-riconoscimento-facciale/
#Notizia #Sorveglianza #IA #Privacy
@EticaDigitale
Sari funziona tramite delle telecamere che riprendono il volto delle persone, in tempo reale, e poi lo confrontano con quello di una lista di persone bandite dallo stadio (DASPO).
Ad aprile 2021 il Garante della Privacy ha annunciato che il sistema di riconoscimento facciale in tempo reale non può essere usato, in quanto sistema di sorveglianza di massa indiscriminato. Nello stesso anno, il Parlamento ha approvato una moratoria che ha vietato l'uso di questi sistemi fino al 2025. Per capire se in futuro diventeranno illegali o meno, bisognerà aspettare il testo finale della nuova legge europea sulle intelligenze artificiali (AI Act).
Numerosi sono i casi esteri di persone che vengono segnalate erroneamente da questi sistemi, con conseguenti danni anche reputazionali. Nei casi in cui i dati sono pubblici, come nella città di New Orleans, è possbile verificare che l'efficacia di questi sistemi è troppo bassa e porta ad usi sproporzionati sulle persone nere.
https://irpimedia.irpi.eu/sorveglianze-stadio-olimpico-roma-riconoscimento-facciale/
#Notizia #Sorveglianza #IA #Privacy
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IrpiMedia
Quello che la polizia non dice sulle telecamere allo Stadio Olimpico
In un appalto del 2021, si legge che servono a identificare chi non può entrare nello stadio. La polizia dice invece che servono per identificare chi ha delle condotte violente
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🇵🇸 No Tech for Apartheid: la campagna contro gli aiuti di Google e Amazon all'esercito israeliano
No Tech For Apartheid è stata lanciata da più di mille lavoratorɜ di Amazon e Google, e supportata da organizzazioni di palestinesi ed ebreɜ statunitensi che sono contrarie all'apertheid a Gaza. Il loro obiettivo è quello di far ritirare i due giganti tecnologici (Amazon e Google) dal Progetto Nimbus; ovvero l'accordo firmato tra Amazon, Google e il governo israeliano, che prevede la fornitura di servizi di computazione cloud e tecnologie di intelligenza artificiale alle forze armate.
Tali tecnologie sono usate nelle operazioni di sorveglianza e repressione che la popolazione palestinese subisce, e che subiva già prima dell'attuale genocidio. Sul sito della campagna, alcunɜ studenti palestinesi raccontano le discriminazioni subite: se vivi a Gaza ti devi accontentare di connessioni 2G o 3G (mentre in Israele si parla di 5G), non puoi acquistare app nel Play Store, né memoria aggiuntiva su Google Drive. Come è già noto, infine, sui social le voci del popolo palestinese vengono periodicamente censurate oppure nascoste dall'algoritmo.
https://www.notechforapartheid.com/
#Notizia #Sorveglianza #Attivismo #IA
@EticaDigitale
No Tech For Apartheid è stata lanciata da più di mille lavoratorɜ di Amazon e Google, e supportata da organizzazioni di palestinesi ed ebreɜ statunitensi che sono contrarie all'apertheid a Gaza. Il loro obiettivo è quello di far ritirare i due giganti tecnologici (Amazon e Google) dal Progetto Nimbus; ovvero l'accordo firmato tra Amazon, Google e il governo israeliano, che prevede la fornitura di servizi di computazione cloud e tecnologie di intelligenza artificiale alle forze armate.
Tali tecnologie sono usate nelle operazioni di sorveglianza e repressione che la popolazione palestinese subisce, e che subiva già prima dell'attuale genocidio. Sul sito della campagna, alcunɜ studenti palestinesi raccontano le discriminazioni subite: se vivi a Gaza ti devi accontentare di connessioni 2G o 3G (mentre in Israele si parla di 5G), non puoi acquistare app nel Play Store, né memoria aggiuntiva su Google Drive. Come è già noto, infine, sui social le voci del popolo palestinese vengono periodicamente censurate oppure nascoste dall'algoritmo.
https://www.notechforapartheid.com/
#Notizia #Sorveglianza #Attivismo #IA
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Notechforapartheid
No Tech For Apartheid
Tell Google and Amazon: Stop doing business with Israeli apartheid
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🇨🇭 Un'inchiesta rivela come i servizi segreti svizzeri monitorano tutta la rete internet (in nome del terrorismo)
Quando nel 2016 fu revisionata la legge sui servizi di intelligence del Paese, per placare l'opinione pubblica il governo dell'epoca e il capo dei servizi segreti dichiararono che non ci sarebbe stata una sorveglianza generalizzata dellɜ cittadinɜ, e che la legge si sarebbe applicata solo alle persone risiedenti al di fuori del confine elvetico.
Tuttavia, dai documenti e le ricerche fatte da Republik, risulta che:
1. il traffico internet dellɜ cittadinɜ svizzerɜ è stato letto e analizzato, con tanto di archiviazione dei dati per ricerche successive
2. i tre grandi fornitori di rete (Sunrise, Swisscom e Salt) sono obbligati dalla legge a monitorare e inviare i dati ai servizi segreti
3. l'intercettazione avviene tra mail e chat private, basandosi su alcune parole chiave come nomi di persone, aziende, numeri di telefono e parole cercate sui motori di ricerca
In loro difesa, i servizi segreti avevano dichiarato al Tribunale Federale Amministrativo che sono in grado di monitorare solo il traffico che parte dalla Svizzera e che arriva in una specifica regione (ad esempio la Siria). Tuttavia, l'ingegnere Fredy Künzler smentisce questa affermazione, perché internet non funziona così: il traffico è dinamico e muta nel tempo, ovvero ciò che oggi può puntare in Siria, domani potrebbe puntare su un'altra area del mondo.
Sempre dal Tribunale risale la dichiarazione dell'attuale direttore dei servizi segreti, Christian Dussey; che, nel rispondere alla causa intentata nel 2016 da un gruppo di attivistɜ, giornalistɜ e avvocatɜ, che accusa la legge di violare il diritto della tutela delle fonti e del segreto professionale, ha affermato che nessuna comunicazione tra un`giornalista e la sua fonte è stata monitorata dal 2017. Con il problema che, per fare un'affermazione del genere davanti al tribunale c'è solo un modo: aver revisionato il contenuto di tutte le chat e le mail setacciate.
https://www.republik.ch/2024/01/09/der-bund-ueberwacht-uns-alle
#Notizia #Sorveglianza #Legge
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Quando nel 2016 fu revisionata la legge sui servizi di intelligence del Paese, per placare l'opinione pubblica il governo dell'epoca e il capo dei servizi segreti dichiararono che non ci sarebbe stata una sorveglianza generalizzata dellɜ cittadinɜ, e che la legge si sarebbe applicata solo alle persone risiedenti al di fuori del confine elvetico.
Tuttavia, dai documenti e le ricerche fatte da Republik, risulta che:
1. il traffico internet dellɜ cittadinɜ svizzerɜ è stato letto e analizzato, con tanto di archiviazione dei dati per ricerche successive
2. i tre grandi fornitori di rete (Sunrise, Swisscom e Salt) sono obbligati dalla legge a monitorare e inviare i dati ai servizi segreti
3. l'intercettazione avviene tra mail e chat private, basandosi su alcune parole chiave come nomi di persone, aziende, numeri di telefono e parole cercate sui motori di ricerca
In loro difesa, i servizi segreti avevano dichiarato al Tribunale Federale Amministrativo che sono in grado di monitorare solo il traffico che parte dalla Svizzera e che arriva in una specifica regione (ad esempio la Siria). Tuttavia, l'ingegnere Fredy Künzler smentisce questa affermazione, perché internet non funziona così: il traffico è dinamico e muta nel tempo, ovvero ciò che oggi può puntare in Siria, domani potrebbe puntare su un'altra area del mondo.
Sempre dal Tribunale risale la dichiarazione dell'attuale direttore dei servizi segreti, Christian Dussey; che, nel rispondere alla causa intentata nel 2016 da un gruppo di attivistɜ, giornalistɜ e avvocatɜ, che accusa la legge di violare il diritto della tutela delle fonti e del segreto professionale, ha affermato che nessuna comunicazione tra un`giornalista e la sua fonte è stata monitorata dal 2017. Con il problema che, per fare un'affermazione del genere davanti al tribunale c'è solo un modo: aver revisionato il contenuto di tutte le chat e le mail setacciate.
https://www.republik.ch/2024/01/09/der-bund-ueberwacht-uns-alle
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www.republik.ch
Der Bund überwacht uns alle
Ob Chats, Mails oder Suchanfragen – die Behörden lesen immer mit. Die Serie zum Schweizer Überwachungsstaat, Teil 1.