Piersoft Channel
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Coding e OpenData. AppInventor per caricare i dati aperti sui plessi scolastici rilasciati dal comune di lecce https://www.facebook.com/piersoft/videos/10215958447489598/
Beh ormai qualche anno di esperienza in trincea ma anche con i "piani" alti, me lo sono fatto.
Spesso mi chiedono come mai decido di "martoriarmi" nel cercare di contribuire a migliorare le istituzioni più complesse in Italia: la Pubblica Amministrazione e la Scuola.
Credo che derivi da una passione civica e da anni di esperienza nel privato. Lavorare in trincea con funzionari, docenti, parrocchie, volontariato ma anche con Sindaci, Assessori, Dirigenti e qualche volta con Ministri, mi ha permesso di sviluppare una visione sia orizzontale (strategica) che verticale.
Spesso ho notato che negli approcci Top-Down manca il coinvolgimento umano nei processi (Pubblica Amministrazione e Scuole non sono pareti o edifici, ma sono comunità di cittadini), mentre il loro approccio dal "basso" comporta una visione limitata e non di sistema.
Ultimamente si sono aggiunti alcuni punti di forza ma anche di debolezza: la frammentazione per esempio dei processi di digitalizzazione del Paese (prima in capo alla Funzione Pubblica) ed ora divisi tra AGID, Dipartimento Trasformazione Digitale (con molti ex membri del Team Digitale) da una parte dovrebbe comportare il fatto che la Ministra Paola Pisano debba avere una visione d'insieme. Dall'altra se non ci sarà un coordinamento strettissimo con la Ministra Lucia Azzolina e la Ministra Fabiana Dadone , ognuno andrà per fatti propri. Non si avrà un effetto sistemico.
Digitalizzare un Paese o una PA o una Scuola non vuol dire elettrificare o comprare/riusare software.. vuol dire stilare un'agenda digitale per ciascun Ministero con tanto di fase partecipata "interna" e "esterna". Si potrebbe anche sfruttare Partecipa (la nuova piattaforma basata su Decidem) e poi incontri territoriali.
Serve una Politica di coinvolgimento, non solo di condivisione.
Partecipazione appunto. Vi immaginate l'innovatività nello stilare esigenze partendo da chi lavora ogni giorno in trincea? (PA Scuola e Imprese?) . Non è la partecipazione di piazza, ma di aiuto al decisore pubblico. Un'alleanza strategica che possa permettere di fare piani d'azione mirati e concreti. Come lo è stato il PNSD per la Scuola, cosi si potrebbe fare per la PA (l'ho chiamato PNPAD Piano Nazionale PA Digitale ma l'allora ministra Madia a chi piacque molto non fu sostituita da un'altrettanto Ministro illuminato di stampo leghista).
Idem successe con il MIUR. L'ex Ministro leghista ha causato un ritorno al passato.
Ora , leggendo gli indirizzi politici delle 3 neo nuove Ministre, credo che gli ingredienti e la buona volontà ci siano tutti.
Se non cade il Governo, e si da un po' di continuità, tra risorse dei vari PON Governance, Metro etc , soggetti attuatori Regionali (Regione e USR), si potrebbe un grande piano d'azione condiviso tra questi 3 ministeri (tutti di stampo M5S) , con l'appoggio della Commissione Cultura presieduta da Luigi Gallo e dalla Commissione Innovazione, con l'aiuto dell'Open Government Forum e delle associazioni, e si potrebbe scrivere una bella pagina della storia italiana.
Con l'esperienza del MIUR e di persone come Salvatore Giuliano si può lavorare sulla formazione dei Dirigenti e non solo dei Docenti e creare contenitori di buone pratiche.
Idem con le Regioni si possono creare eventi territoriali dove funzionari, dirigenti, assessori possano raccontare a loro pari, le buone pratiche realizzate.
Una contaminazione peer to peer e non solo fatta da esperti esterni.
Una grande comunità di persone che ha finalmente un "palco" con pari grado.
Una cosa nuova ma basata su cose che già ci sono.
Non va inventato nulla ma uniti i puntini.

Sono un sognatore? forse. Ma mi impegno ogni giorno e molte di queste cose, in piccolo e sui territori, già le realizziamo.
Dobbiamo unire il Paese.