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Forwarded from La PA digitale
📖 Le linee guida da adottare ai sensi del Codice dell’amministrazione digitale
Leggo decine di articoli di esperti che suggeriscono alla neo Ministra per l'innovazione le cose da fare, le priorità etc.
Tutto corretto e condivisibile. Ma, a mio avviso, mancano molte cose per passare da un discorso per pochi a un sistema Paese che cambia. Faccio un elenco, sintetico e non esaustivo, delle cose da fare. Le priorità le definiscono i politici, ma da cittadino "informato sui fatti", posso dire la mia 🙂
1) La digitalizzazione non è l'elettrificazione. E' un processo culturale. Il digitale è al servizio di un cambio di approccio all'uso degli strumenti. Va potenziato l'umanesimo digitale. Di pari passo umanesimo E digitale
2) La digitalizzazione passa da 4 assi fondamentali: la PA, la Scuola, il mondo delle Imprese e il cittadino (magari anche di una certa età). Gli approcci a questi 4 target sono differenti benchè il fine sia lo stesso per l'accompagnamento alla trasformazione. Ma ci vuole un pool di competenze che vanno da chi si occupa di didattica, ai tecnici, agli esperti di sociologia e pedagogia, ai manager di processi e per la PA. Servono grandi passaggi partecipati sia con i portatori di interesse che con i fornitori software per l'adeguamento dei sistemi mettendo l'utente al centro (sia esso cittadino, impresa o altre PA e soprattutto i funzionari che lavorano ogni giorno con questi strumenti)
3) Costituire dei punti di accompagnamento fisici (tipo quelli che la Marzano sta cercando di fare a Roma) magari coinvolgendo Caaf o creando URP2.0 con cooperative di giovani (Reddito di Cittadinanza?)
4) Costruire una filiera di bracci operativi: a livello centrale si decidono strategie e stanziamenti e poi le Regioni attuano, fino a pool presso i territori a servizio della trasformazione. Un esercito di esperti digitali pagati e capillarmente presenti che devono essere capaci di formare funzionari della PA, accompagnare imprese, Scuole etc.
5) Ci vuole un PNPAD cioè un Piano Nazionale PA Digitale come è stato fatto il PNSD per la Scuola
6) Va ripreso il PNSD e potenziato. Il cambiamento si è fermato, è stato visto solo come moda e stiamo tornando indietro. Il Gap aumenta di nuovo (vedi Finlandia tanto amata dal neo ministro Fioramonti)
7) Per la PA ci vuole una deroga alle assunzioni per i comparti IT dove la selezione deve essere per titoli ma anche per capacità relazionali..
8 ) Le grandi multinazionali OTT devono contribuire ad aiutare la digitalizzazione del Paese: piccole tasse che sono di scopo per aiutare il Ministero (senza portafoglio)
9) Fortissimo coordinamento con gli altri Ministeri, con Agid e Team Digitale, per riprendere i dossier abbandonati nei vari Action Plans dell'OpenGovernment Partnership: Trasporti, ISTAT, OpenData, Interoperabilità etc (vedi utimo podcast di PaDigitale per capirci)
10) Definire in maniera chiara i sistemi penalizzanti e premiali per le PA virtuose che si adeguano..o non si adeguano.

Infine: creare un tavolo permanente con i portatori di interesse della società civile, professionisti, civic hacker, imprese, grandi fondazioni etc per raccogliere suggerimenti e desiderata. Quindi ripotenziare l'OGP sul fronte trasformazione digitale e dare un cronoprogramma stringente
Apologia del fascismo e social network

L’avv. Andrea Lisi è tra gli ospiti della puntata di “Tutta la città ne parla” trasmessa in diretta su Rai Radio 3 nella giornata di ieri e dedicata ad un tema di grande attualità: il rapporto tra apologia del fascismo e social network.

https://studiolegalelisi.it/approfondimenti/apologia-del-fascismo-e-social-network/