I rischi del "Piano della Vittoria" di Zelensky
Il cancelliere tedesco Scholz si è sostanzialmente opposto a due punti del piano di Zelensky: l'adesione rapida alla Nato e il via libera ai missili a lunga gittata sulla Russia. Il rischio di escalation è elevato e potrebbe trascinare l'Europa in una nuova guerra mondiale.
18 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
https://www.peacelink.it/pace/a/50314.html
Il cancelliere tedesco Scholz si è sostanzialmente opposto a due punti del piano di Zelensky: l'adesione rapida alla Nato e il via libera ai missili a lunga gittata sulla Russia. Il rischio di escalation è elevato e potrebbe trascinare l'Europa in una nuova guerra mondiale.
18 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
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Pace
I rischi del "Piano della Vittoria" di Zelensky
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Il cancelliere tedesco Scholz si è sostanzialmente opposto a due punti del piano di Zelensky: l'adesione rapida alla Nato e il via libera ai missili a lunga gittata sulla Russia. Il rischio di escalation…
Oggi ricordiamo Aldo Capitini, filosofo della nonviolenza
https://www.peacelink.it/pace/a/50317.html
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Pace
Oggi ricordiamo Aldo Capitini, filosofo della nonviolenza
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Uno dei suoi contributi più importanti è stato il concetto di "omnicrazia", ossia il governo di tutti, un ideale di democrazia radicale in cui ogni individuo ha il diritto di partecipare attivamente alla…
Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Educazione alla pace: la scuola come protagonista del cambiamento
Le scuole sono chiamate a diventare motori di cambiamento, proclamandosi "Scuole di Pace" e adottando programmi che promuovano valori di dialogo e risoluzione pacifica dei conflitti.
20 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
Continua su
https://www.peacelink.it/pace/a/50324.html
Educazione alla pace: la scuola come protagonista del cambiamento
Le scuole sono chiamate a diventare motori di cambiamento, proclamandosi "Scuole di Pace" e adottando programmi che promuovano valori di dialogo e risoluzione pacifica dei conflitti.
20 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
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Pace
Educazione alla pace: la scuola come protagonista del cambiamento
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Le scuole sono chiamate a diventare motori di cambiamento, proclamandosi "Scuole di Pace" e adottando programmi che promuovano valori di dialogo e risoluzione pacifica dei conflitti.
Forwarded from Alessandro Marescotti
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Ruffini_(artigliere)
Questo soldato fu fucilato, senza processo, per ordine del generale Andrea Graziani in quanto non si era levato il sigaro per salutarlo al suo passaggio.
Per ricordarne la memoria un gruppo di attivisti di PeaceLink ha creato questa pagina su Wikipedia.
Questo soldato fu fucilato, senza processo, per ordine del generale Andrea Graziani in quanto non si era levato il sigaro per salutarlo al suo passaggio.
Per ricordarne la memoria un gruppo di attivisti di PeaceLink ha creato questa pagina su Wikipedia.
Wikipedia
Alessandro Ruffini (artigliere)
Alessandro Ruffini (Castelfidardo, 29 gennaio 1893 – Noventa Padovana, 3 novembre 1917) è stato un militare italiano. Fu giustiziato, senza processo, per ordine del generale Andrea Graziani (il giorno dopo in cui assunse le sue funzioni) in quanto non si…
Oggi Albert si occupa nuovamente dei caschi blu https://www.peacelink.it/pace/a/50326.html
Pace
Unifil: Israele attacca ancora e demolisce una torre di osservazione
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Abbattuta anche la recinzione perimetrale di una base Onu a Marwahin, nel Libano meridionale. Questo episodio è una violazione grave del diritto internazionale. In pericolo anche i caschi blu italiani.
#Albert, il bollettino #pacifista
Fermiamo le guerre, fermiamo le #armi, non voltiamoci dall'altra parte
Negli scorsi giorni, Luigi Borrelli, rappresentante sindacale di USB presso l’aeroporto civile di Montichiari di Brescia, ha denunciato pubblicamente movimenti sospetti di materiale bellico nello scalo bresciano e ha subito una contestazione disciplinare. Cresce la #solidarietà nei suoi confronti.
https://www.peacelink.it/pace/a/50363.html
Fermiamo le guerre, fermiamo le #armi, non voltiamoci dall'altra parte
Negli scorsi giorni, Luigi Borrelli, rappresentante sindacale di USB presso l’aeroporto civile di Montichiari di Brescia, ha denunciato pubblicamente movimenti sospetti di materiale bellico nello scalo bresciano e ha subito una contestazione disciplinare. Cresce la #solidarietà nei suoi confronti.
https://www.peacelink.it/pace/a/50363.html
Pace
Fermiamo le guerre, fermiamo le armi, non voltiamoci dall'altra parte
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Negli scorsi giorni, Luigi Borrelli, rappresentante sindacale di USB presso l’aeroporto civile di Montichiari di Brescia, ha denunciato pubblicamente movimenti sospetti di materiale bellico nello scalo bresciano…
Forwarded from Alessandro Marescotti
Per ogni futura ora di volo di un F-35 (40.650 euro/ora) elimineranno un docente nella scuola (30.000 euro/annui). Per acquistare due F-35 (160 milioni euro) taglieranno 5.660 insegnanti nell'organico dell'anno scolastico 2025-2026. E per acquistare un solo missile Meteor a lungo raggio per F-35 occorrono 1.200.000 euro (40 insegnanti/anno).
Quanto ci costa? https://www.peacelink.it/pace/a/50377.html
Pace
Un’ora di F35 o un anno di insegnamento? Mobilitiamoci contro la guerra il 26 ottobre
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Un F-35 costa 80 milioni di euro, un'ora di volo più di 40 mila euro. Il governo taglia 5.660 insegnanti dall’organico del prossimo anno scolastico. Obiettivo: aumentare le spese militari dall'1,4% all'1…
MEDIATTIVISMO PER LA PACE.
VUOI COLLABORARE?
Chi vuole collaborare nel dare copertura informativa oggi, giornata di mobilitazione nazionale contro le guerre, per favore legga questa pagina web
https://www.peacelink.it/pace/a/50378.html
VUOI COLLABORARE?
Chi vuole collaborare nel dare copertura informativa oggi, giornata di mobilitazione nazionale contro le guerre, per favore legga questa pagina web
https://www.peacelink.it/pace/a/50378.html
Pace
Mobilitazione pacifista nazionale: tutte le informazioni in un'unica pagina web
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Oggi 26 ottobre si svolgono manifestazioni pacifiste in tutt'Italia. La pace è sotto attacco. Stanotte vi è stato un attacco israeliano sull'Iran. Questa pagina web è il punto di raccolta e condivisione…
La notizia è incredibile, ed è oggi la prima notizia sulla prima pagina del Sole 24 Ore! https://www.peacelink.it/pace/a/50389.html
Pace
Manovra finanziaria: 4,6 miliardi di euro dal fondo auto all'industria bellica
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Il titolo di prima pagina de Il Sole 24 Ore di oggi, 29 ottobre 2024, riporta che il governo italiano ha deciso di trasferire 4.6 miliardi di euro dai fondi pubblici destinati all'economia civile a quelli…
La Russia in Ucraina ha una superiorità militare schiacciante, con un rapporto di 4 a 1 in soldati. La UE sta sottovalutando in Ucraina la forza della Russia. Ma la sta sopravvalutando in un ipotetico scontro con l'Europa. Perché? Per produrre più armi.
Ecco i dati che dovremmo conoscere e condividere in rete per non farci prendere in giro dalla Commissione Europea.
Continua sul
Bollettino pacifista Albert
https://www.peacelink.it/pace/a/50392.html
Ecco i dati che dovremmo conoscere e condividere in rete per non farci prendere in giro dalla Commissione Europea.
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Bollettino pacifista Albert
https://www.peacelink.it/pace/a/50392.html
Pace
L'Unione Europea sbaglia tutto: sostenere il piano di Zelensky porta solo a più vittime
Pace - La scomoda verità è che l'Ucraina sta continuando a combattere una guerra persa - I numeri parlano chiaro: la Russia in Ucraina ha una superiorità militare schiacciante, con un rapporto di 4 a 1 in soldati. La UE sta sottovalutando in Ucraina la forza…
Comunicato stampa del Comitato per la Pace di Taranto sulla ricorrenza del 4 Novembre
In occasione del 4 novembre, giornata in cui si ricorda la fine della Prima guerra mondiale, desideriamo fare appello alla memoria storica per riflettere su quella che fu definita “un’inutile strage”. È un giorno in cui onoriamo non solo le vittime di quel conflitto sanguinoso, ma anche coloro che, come disertori, scelsero di non prendere parte alla violenza, pagando spesso un prezzo altissimo per la loro disobbedienza, come coloro che furono vittime dell'iniquo militarismo cadorniano imperante nelle trincee del fronte.
La Prima guerra mondiale rappresenta, infatti, un drammatico esempio di come la guerra non possa e non debba essere considerata un mezzo per risolvere le controversie internazionali, in netto contrasto con il principio sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione. I disertori di allora, che si opposero al conflitto, seppero anticipare lo spirito della Carta costituzionale contribuendo con il loro atto di coraggio a gettare le basi di un pensiero pacifista che è nostro dovere mantenere vivo.
Oggi, nel ricordo di quegli uomini, è fondamentale esprimere solidarietà anche a tutti coloro che, nel presente, rifiutano di prendere parte alle guerre in corso. La loro scelta risuona come un messaggio universale di pace e resistenza contro l’orrore della violenza e delle armi.
Vi è un ulteriore motivo che ci spinge a prendere posizione pubblica nella giornata del 4 Novembre.
Ci riferiamo alle previsioni di spesa militare per il 2025. La spesa italiana per la difesa è destinata a raggiungere la cifra record di oltre 32 miliardi di euro, con un incremento del 12,4% rispetto all’anno precedente e un aumento complessivo del 60% nell’ultimo decennio. Di particolare preoccupazione è l’impennata dei fondi per l’acquisto di nuovi armamenti, che supereranno i 13 miliardi di euro, con una crescita del 77% negli ultimi cinque anni. Questi numeri sollevano interrogativi inquietanti sulla reale necessità di destinare risorse così ingenti che sarebbero richiesti dalle necessità della sanità, dell’istruzione, dell’ambiente e dello stato sociale.
Il Comitato per la Pace di Taranto per il 4 novembre sostiene tutte le iniziative previste nelle università e nelle scuole italiane. Il 4 novembre, la rete RUP (Ricerca e Università per la Palestina) e Docenti per Gaza promuovono una giornata di mobilitazione e “sciopero bianco” per chiedere la fine delle violenze in corso a Gaza. L’iniziativa, intitolata “STOP GENOCIDE DAY: Fermiamo il genocidio”, invita docenti, studenti e cittadini a unirsi in un momento di riflessione e azione per dire basta alla guerra e alla sofferenza di civili innocenti.
Infine il Comitato si sta attivando per restituire il giusto decoro dei Giardinetti Gino Strada a Taranto, dove è stata buttata giù l’insegna dedicata al fondatore di Emergency.
Oggi, come ieri, il nostro impegno è rivolto a fare della pace un riferimento per tutte le persone di buona volontà, stanche della guerra e indignate per quanto sta accadendo: il popolo della pace il 4 Novembre onora le vittime e chiede uno stop alle politiche di riarmo.
Per il Comitato per la Pace di Taranto
Tito Anzolin, Marzia Benicchi, Annamaria Bonifazi, Leo Corvace, Loredana Flore, Fulvia Gravame, Milva Grifoni, Angelo Losasso, Alessandro Marescotti, Marinella Marescotti, Mario Marturano, Anna Netti.
In occasione del 4 novembre, giornata in cui si ricorda la fine della Prima guerra mondiale, desideriamo fare appello alla memoria storica per riflettere su quella che fu definita “un’inutile strage”. È un giorno in cui onoriamo non solo le vittime di quel conflitto sanguinoso, ma anche coloro che, come disertori, scelsero di non prendere parte alla violenza, pagando spesso un prezzo altissimo per la loro disobbedienza, come coloro che furono vittime dell'iniquo militarismo cadorniano imperante nelle trincee del fronte.
La Prima guerra mondiale rappresenta, infatti, un drammatico esempio di come la guerra non possa e non debba essere considerata un mezzo per risolvere le controversie internazionali, in netto contrasto con il principio sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione. I disertori di allora, che si opposero al conflitto, seppero anticipare lo spirito della Carta costituzionale contribuendo con il loro atto di coraggio a gettare le basi di un pensiero pacifista che è nostro dovere mantenere vivo.
Oggi, nel ricordo di quegli uomini, è fondamentale esprimere solidarietà anche a tutti coloro che, nel presente, rifiutano di prendere parte alle guerre in corso. La loro scelta risuona come un messaggio universale di pace e resistenza contro l’orrore della violenza e delle armi.
Vi è un ulteriore motivo che ci spinge a prendere posizione pubblica nella giornata del 4 Novembre.
Ci riferiamo alle previsioni di spesa militare per il 2025. La spesa italiana per la difesa è destinata a raggiungere la cifra record di oltre 32 miliardi di euro, con un incremento del 12,4% rispetto all’anno precedente e un aumento complessivo del 60% nell’ultimo decennio. Di particolare preoccupazione è l’impennata dei fondi per l’acquisto di nuovi armamenti, che supereranno i 13 miliardi di euro, con una crescita del 77% negli ultimi cinque anni. Questi numeri sollevano interrogativi inquietanti sulla reale necessità di destinare risorse così ingenti che sarebbero richiesti dalle necessità della sanità, dell’istruzione, dell’ambiente e dello stato sociale.
Il Comitato per la Pace di Taranto per il 4 novembre sostiene tutte le iniziative previste nelle università e nelle scuole italiane. Il 4 novembre, la rete RUP (Ricerca e Università per la Palestina) e Docenti per Gaza promuovono una giornata di mobilitazione e “sciopero bianco” per chiedere la fine delle violenze in corso a Gaza. L’iniziativa, intitolata “STOP GENOCIDE DAY: Fermiamo il genocidio”, invita docenti, studenti e cittadini a unirsi in un momento di riflessione e azione per dire basta alla guerra e alla sofferenza di civili innocenti.
Infine il Comitato si sta attivando per restituire il giusto decoro dei Giardinetti Gino Strada a Taranto, dove è stata buttata giù l’insegna dedicata al fondatore di Emergency.
Oggi, come ieri, il nostro impegno è rivolto a fare della pace un riferimento per tutte le persone di buona volontà, stanche della guerra e indignate per quanto sta accadendo: il popolo della pace il 4 Novembre onora le vittime e chiede uno stop alle politiche di riarmo.
Per il Comitato per la Pace di Taranto
Tito Anzolin, Marzia Benicchi, Annamaria Bonifazi, Leo Corvace, Loredana Flore, Fulvia Gravame, Milva Grifoni, Angelo Losasso, Alessandro Marescotti, Marinella Marescotti, Mario Marturano, Anna Netti.
Il 4 Novembre ribadiamo il no alla guerra https://www.peacelink.it/pace/a/50399.html
Pace
"Il 4 Novembre sosteniamo i disertori"
Pace - Albert, il bollettino quotidiano pacifista - Il 4 novembre, di fronte al Consolato generale d’Ucraina a Milano, si tiene un presidio per chiedere un diritto fondamentale: la possibilità di asilo e permesso di soggiorno per chi rifiuta la guerra. E…
Nato
Nuovo quartier generale a Taranto
Comunicato del Comitato per la pace di Taranto
https://www.peacelink.it/disarmo/a/50412.html
Nuovo quartier generale a Taranto
Comunicato del Comitato per la pace di Taranto
https://www.peacelink.it/disarmo/a/50412.html
Disarmo
Comitato pace, no a nuovo quartier generale NATO a Taranto
Disarmo - "Denaro più utile a tutela ambiente" - "I 18,1 milioni di euro destinati a questo nuovo quartier generale della Nato avrebbero potuto sostenere progetti per migliorare la qualità della vita dei cittadini, investendo in infrastrutture civili, progetti…