IL 23 APRILE 1880 NASCE A MANCIANO (GR) ALFONSO MENICHETTI, DETTO NAPPA
Alfonso Menichetti, detto Nappa, nasce a Manciano (GR) il 23 aprile del 1880. Appartenente alla celeberrima "dinastia" dei Menichetti, è figlio di Girolamo Menichetti, detto Girolametto e fratello di Ermanno Menichetti, detto Popo, di cui abbiamo parlato anche qui, e Santi Menichetti, il meno noto dei tre fratelli, che corse solo due Palii senza mai vincere, anche in seguito alla regola che venne introdotta nel 1908, la quale prevedeva che non potessero correre lo stesso Palio i membri della stessa famiglia. Regola, che fu introdotta proprio in seguito ai vari "aggiustamenti" che proprio i tre fratelli Menichetti avevano compiuto al Palio del 16 agosto 1907, vinto proprio da Popo nel Bruco.
Di Nappa ricordiamo:
- scuffiò ben tre Contrade (la Pantera nel 1904, l'Aquila nel 1906 e la Chiocciola nel 1911).
- corse ben 12 volte nell'Aquila, con una Vittoria, record ancora oggi imbattuto per la Contrada di Via del Casato.
- riuscì a vincere il Palio del 2 luglio 1911 nella Chiocciola, nonostante un contradaiolo della Rivale Tartuca gli avesse gettato un cane tra le gambe del Cavallo. Questo episodio è ancora oggi rievocato nel Museo della Contrada della Chiocciola da uno dei cosiddetti "cavallini", i disegni celebrativi delle Vittorie, che sono anche nel ns. sito.
- terminò la carriera nel 1921, tradendo proprio la Contrada che più gli aveva dato fiducia, e favorendo la Vittoria di Picino nell'Oca al Palio del 16 agosto 1921. Si salvò per miracolo dalla furia degli Aquilini, rifugiandosi in Fontebranda.
È uscita di recente la prima puntata del podcast di Michele Fiorini e di Ricordi di Palio.
Nella prima puntata, dedicata ad Angelo Meloni, detto Picino, Picino, la Leggenda si parla diffusamente di tutti i Menichetti, data la rivalità che ci fu.
Alfonso Menichetti, detto Nappa, nasce a Manciano (GR) il 23 aprile del 1880. Appartenente alla celeberrima "dinastia" dei Menichetti, è figlio di Girolamo Menichetti, detto Girolametto e fratello di Ermanno Menichetti, detto Popo, di cui abbiamo parlato anche qui, e Santi Menichetti, il meno noto dei tre fratelli, che corse solo due Palii senza mai vincere, anche in seguito alla regola che venne introdotta nel 1908, la quale prevedeva che non potessero correre lo stesso Palio i membri della stessa famiglia. Regola, che fu introdotta proprio in seguito ai vari "aggiustamenti" che proprio i tre fratelli Menichetti avevano compiuto al Palio del 16 agosto 1907, vinto proprio da Popo nel Bruco.
Di Nappa ricordiamo:
- scuffiò ben tre Contrade (la Pantera nel 1904, l'Aquila nel 1906 e la Chiocciola nel 1911).
- corse ben 12 volte nell'Aquila, con una Vittoria, record ancora oggi imbattuto per la Contrada di Via del Casato.
- riuscì a vincere il Palio del 2 luglio 1911 nella Chiocciola, nonostante un contradaiolo della Rivale Tartuca gli avesse gettato un cane tra le gambe del Cavallo. Questo episodio è ancora oggi rievocato nel Museo della Contrada della Chiocciola da uno dei cosiddetti "cavallini", i disegni celebrativi delle Vittorie, che sono anche nel ns. sito.
- terminò la carriera nel 1921, tradendo proprio la Contrada che più gli aveva dato fiducia, e favorendo la Vittoria di Picino nell'Oca al Palio del 16 agosto 1921. Si salvò per miracolo dalla furia degli Aquilini, rifugiandosi in Fontebranda.
È uscita di recente la prima puntata del podcast di Michele Fiorini e di Ricordi di Palio.
Nella prima puntata, dedicata ad Angelo Meloni, detto Picino, Picino, la Leggenda si parla diffusamente di tutti i Menichetti, data la rivalità che ci fu.
OGGI 23 APRILE È LA GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO
La guida definitiva dei libri sul Palio di Siena
Più volte abbiamo parlato di libri che parlano del Palio di Siena. Alcuni sono un'operazione di marketing, altri sono delle perle. Su tutti l'ormai noto "La terra in Piazza" di Dundes - Falassi, due antropologi di fama internazionale ed entrambi professori. Il prof. Falassi, senesissimo (già dirigente della Contrada Sovrana dell'Istrice), è purtroppo scomparso prematuramente qualche anno fa, ma di lui si ricorda la sua sagacia, la sua acutezza, la sua umanità, sia di contradaiolo che di studioso, non solo del Palio, giacché per anni insegnò all'Università di Siena.
In occasione della Giornata Mondiale del Libro di oggi 23 aprile, andate a scartabellare su Ebay in cerca di documenti, libri, nuovi e usati, sul Palio di Siena. Per tutti coloro che invece si affidano ad Amazon, avevo già scritto una guida tempo addietro sui libri dedicati al Palio che si trovano nel portale.
Ma su tutti, se siete di Siena, fatevi un giro nelle librerie della città. Ecco anche l'elenco di tutte le librerie. Anzi, entrateci dentro, tuffatevici dentro, scartabellate e chiedete. Di Palio e non.
Feltrinelli - Banchi di Sopra 52
Tel. 0577-199151173
Libreria Senese - Via di Città 62
Tel. 0577-280845
libreria_senese@libero.it
Mondadori - Via Montanini 112
Tel. 0577-281658
mondadorisiena@libero.it
Segnalo anche l'ottima libreria Rebecca in Pantaneto, un new business gestito tutto da donne che ha delle perle, sia nuove che usate.
Seguitele su Instagram, dove sono molto attive.
https://www.instagram.com/rebecca_libreria
Ovviamente non possiamo non raccomandarvi il libro del Papei, "Fantini brava gente", dove Orlando è andato a scoprire insieme a Enrico Giannelli, Alessandro Ferrini e Maurizio Picciafuochi tutte le malefatte e i processi ai fantini del Palio. Un libro che, tra l'altro, fa anche parecchio ridere, con documenti storici di processi subiti dai fantini per crimini più o meno violenti e anche storie di corna!!!
I LIBRI SUL PALIO DI SIENA IN VENDITA SU AMAZON
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In occasione della Giornata Mondiale del Libro di oggi 23 aprile, andate a scartabellare su Ebay in cerca di documenti, libri, nuovi e usati, sul Palio di Siena. Per tutti coloro che invece si affidano ad Amazon, avevo già scritto una guida tempo addietro sui libri dedicati al Palio che si trovano nel portale.
Ma su tutti, se siete di Siena, fatevi un giro nelle librerie della città. Ecco anche l'elenco di tutte le librerie. Anzi, entrateci dentro, tuffatevici dentro, scartabellate e chiedete. Di Palio e non.
Feltrinelli - Banchi di Sopra 52
Tel. 0577-199151173
Libreria Senese - Via di Città 62
Tel. 0577-280845
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Mondadori - Via Montanini 112
Tel. 0577-281658
mondadorisiena@libero.it
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Su Google Maps ho condiviso la lista di tutti i musei delle Contrade
Vi ricordo la pagina del sito di Orlando Papei che sostanzialmente riporta le stesse location 😊.
I musei delle Contrade tratto dal sito ilpalio.org
Vi ricordo la pagina del sito di Orlando Papei che sostanzialmente riporta le stesse location 😊.
I musei delle Contrade tratto dal sito ilpalio.org
I Musei delle Contrade di Siena · Fabrizio Gabrielli
17 places - Ecco le sedi museali delle Contrade di Siena. Per visitare i Musei fare riferimento ai recapiti presenti sul sito www.ilpalio.org alla seguente pagina
https://www.ilpalio.org/musei_di_contrada2.htm
https://www.ilpalio.org/musei_di_contrada2.htm
Ecco il programma della Festa Titolare della Contrada di Valdimontone in programma
https://www.valdimontone.it/programma-festa-titolare-2025/
https://www.valdimontone.it/programma-festa-titolare-2025/
OGGI LA FESTA TITOLARE DELLA CONTRADA DI VALDIMONTONE, DEDICATA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO
Abbiamo deciso di condividere con tutti voi, per tutti i weekend delle Feste Titolari, i documentari della serie di "Contrada è", che Radio Siena TV aveva dedicato alle singole Contrade. L'encomiabile lavoro di ricerca è di Andrea Sbardellati.
Contrada di Valdimontone
Durata 43' 23"
Fonte: Radio Siena TV
#valdimontone #contradadivaldimontone #contradaè #festatitolare #festatitolarevaldimontone
Abbiamo deciso di condividere con tutti voi, per tutti i weekend delle Feste Titolari, i documentari della serie di "Contrada è", che Radio Siena TV aveva dedicato alle singole Contrade. L'encomiabile lavoro di ricerca è di Andrea Sbardellati.
Contrada di Valdimontone
Durata 43' 23"
Fonte: Radio Siena TV
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Il 28 aprile 2017 muore ad Asciano Linda Marchetti Tancredi, storica edicolante di Siena
Il ricordo va oggi a Linda, la storica edicolante dell'Arco dei Pontani, scomparsa in questo giorno a 92 anni.
Ecco il ricordo che ne ha lasciato alla sua morte, Roberto Barzanti.
"Il rapporto con Linda era speciale, di quelli che non hanno nulla a che vedere con le normali relazioni tra acquirente e commerciante. Aveva qualcosa di oracolare la voce possente e rauca che ti investiva con impeto dallo stambugio ligneo, da vincolare ormai – ci scherzavamo – come uno spazio storico. Lei, al di là del vetro, recitava sfoderando un sorriso amico, imprecando, apostrofando, gioendo con te o brontolando per qualche malefatta che la rendeva inquieta. Nei temi il primo posto spettava all’Oca. Ma Linda ne aveva per tutti, con la franchezza popolana che non temeva di andare al sodo. Il dolore per la morte del figlio Otello si era sommato alla tristezza per aver dovuto abbandonare la postazione che aveva mantenuto da anni. Quando si dovette spostare dalla città per trasferirsi in periferia, in una casa popolare luminosa e ben sistemata, fu come partire per un altro mondo. Uno strappo mai colmato. Ogni tanto tornava all’ombra dell’Arco de’ Pontani e le mancava il respiro. Fino all’ultimo ha voluto essere Linda, con la dignità che il suo bel nome suggellava. E ti domandava dei figli, della moglie, prima che tu dicessi quello che volevi. Il primato degli affetti contrassegnava indelebilmente il suo carattere. La sua figura ha regalato a Siena un’anima di brusca cordialità. E resterà nel ricordo con la sua risata fragorosa e cordiale, con la sua umanità schietta e fiera."
Ciao Linda!
Il ricordo va oggi a Linda, la storica edicolante dell'Arco dei Pontani, scomparsa in questo giorno a 92 anni.
Ecco il ricordo che ne ha lasciato alla sua morte, Roberto Barzanti.
"Il rapporto con Linda era speciale, di quelli che non hanno nulla a che vedere con le normali relazioni tra acquirente e commerciante. Aveva qualcosa di oracolare la voce possente e rauca che ti investiva con impeto dallo stambugio ligneo, da vincolare ormai – ci scherzavamo – come uno spazio storico. Lei, al di là del vetro, recitava sfoderando un sorriso amico, imprecando, apostrofando, gioendo con te o brontolando per qualche malefatta che la rendeva inquieta. Nei temi il primo posto spettava all’Oca. Ma Linda ne aveva per tutti, con la franchezza popolana che non temeva di andare al sodo. Il dolore per la morte del figlio Otello si era sommato alla tristezza per aver dovuto abbandonare la postazione che aveva mantenuto da anni. Quando si dovette spostare dalla città per trasferirsi in periferia, in una casa popolare luminosa e ben sistemata, fu come partire per un altro mondo. Uno strappo mai colmato. Ogni tanto tornava all’ombra dell’Arco de’ Pontani e le mancava il respiro. Fino all’ultimo ha voluto essere Linda, con la dignità che il suo bel nome suggellava. E ti domandava dei figli, della moglie, prima che tu dicessi quello che volevi. Il primato degli affetti contrassegnava indelebilmente il suo carattere. La sua figura ha regalato a Siena un’anima di brusca cordialità. E resterà nel ricordo con la sua risata fragorosa e cordiale, con la sua umanità schietta e fiera."
Ciao Linda!
OGGI È LA FESTA DI SANTA CATERINA DA SIENA, SANTA PATRONA D'ITALIA E D'EUROPA, MORTA A ROMA IL 29 APRILE 1380
Santa Compatrona d'Italia, insieme a San Francesco d'Assisi e Compatrona d'Europa, insieme ad altre due donne, Santa Brigida di Svezia e Santa Teresa Benedetta della Croce (e con anche San Benedetto da Norcia e i Santi Cirillo e Metodio).
Il suo ruolo di assistente ai malati ha fatto sì che oggi, nel Terzo Millennio dell'era cristiana, sia stata accomunata ad una grande figura del secolo scorso, Madre Teresa di Calcutta, alla quale, non a caso, è stata dedicata la Piazza antistante la Basilica di San Domenico.
È la Santa Patrona di due Contrade (Oca e Drago), Caterina, nata Benincasa in Vicolo del Tiratoio (nel cuore della Nobile Contrada dell'Oca) ebbe la sua casa familiare lì e fu terziaria dominicana, non prendendo mai i voti.
Non tutti sanno che a Roma, accanto al Pantheon, la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva in Piazza della Minerva custodisce la reliquia del corpo della Santa in una teca sotto all'Altare Maggiore. Per noi Senesi e devoti della Santa, è un luogo da visitare assolutamente. La testa di Santa Caterina fu portata a Siena nel 1384 (a soli quattro anni dalla sua morte) ed è esposta nella cappella affrescata dal Sodoma sul lato destro della Basilica di San Domenico.
Ecco le pagine dedicate a Santa Caterina da Siena sul sito del Papei
Buoni Festeggiamenti!
Santa Compatrona d'Italia, insieme a San Francesco d'Assisi e Compatrona d'Europa, insieme ad altre due donne, Santa Brigida di Svezia e Santa Teresa Benedetta della Croce (e con anche San Benedetto da Norcia e i Santi Cirillo e Metodio).
Il suo ruolo di assistente ai malati ha fatto sì che oggi, nel Terzo Millennio dell'era cristiana, sia stata accomunata ad una grande figura del secolo scorso, Madre Teresa di Calcutta, alla quale, non a caso, è stata dedicata la Piazza antistante la Basilica di San Domenico.
È la Santa Patrona di due Contrade (Oca e Drago), Caterina, nata Benincasa in Vicolo del Tiratoio (nel cuore della Nobile Contrada dell'Oca) ebbe la sua casa familiare lì e fu terziaria dominicana, non prendendo mai i voti.
Non tutti sanno che a Roma, accanto al Pantheon, la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva in Piazza della Minerva custodisce la reliquia del corpo della Santa in una teca sotto all'Altare Maggiore. Per noi Senesi e devoti della Santa, è un luogo da visitare assolutamente. La testa di Santa Caterina fu portata a Siena nel 1384 (a soli quattro anni dalla sua morte) ed è esposta nella cappella affrescata dal Sodoma sul lato destro della Basilica di San Domenico.
Ecco le pagine dedicate a Santa Caterina da Siena sul sito del Papei
Buoni Festeggiamenti!
Al via le celebrazioni della Santa Compatrona di Italia e di Europa
SIENA: FESTA DI SANTA CATERINA, AL VIA LE CELEBRAZIONI NELL’ANNO DEL GIUBILEO DELLA SPERANZA – Arcidiocesisiena
https://www.arcidiocesi.siena.it/siena-festa-di-santa-caterina-dal-29-4-al-via-le-celebrazioni-nellanno-del-giubileo-della-speranza/
SIENA: FESTA DI SANTA CATERINA, AL VIA LE CELEBRAZIONI NELL’ANNO DEL GIUBILEO DELLA SPERANZA – Arcidiocesisiena
https://www.arcidiocesi.siena.it/siena-festa-di-santa-caterina-dal-29-4-al-via-le-celebrazioni-nellanno-del-giubileo-della-speranza/
Arcidiocesisiena
SIENA: FESTA DI SANTA CATERINA, DA OGGI AL VIA LE CELEBRAZIONI NELL’ANNO DEL GIUBILEO DELLA SPERANZA
Prenderanno il via oggi, martedì 29 aprile 2025, le Celebrazioni in onore di Santa Caterina da Siena, Compatrona d'Italia e d’Europa nell’Anno del Giubileo della Speranza. Nel giorno della festa liturgica un doppio appuntamento: alle ore 11 la Santa Messa…
Il 30 aprile 1981 nasce a Pistoia Jonatan Bartoletti detto Scompiglio
Oggi 30 aprile è il compleanno di Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, nato a Pistoia nel 1981.
Fantino che è già entrato nella Storia del Palio per lo storico Cappotto del 2016 per la Contrada della Lupa. Ecco la sua scheda sul ns. sito.
Jonatan Bartoletti è già entrato di diritto nella Storia del Palio di Siena, anche per aver vinto tre Palii consecutivi, quello del 2 luglio 2016, 16 agosto 2016 e 2 luglio 2017. Ecco la statistica relativa alle vittorie di Palii consecutivi nella Storia del Palio.
Nemmeno il leggendario fantino Aceto era mai riuscito a vincere tre Palii consecutivi! E comunque, a oggi, Scompiglio figura in questa statistica accanto a grandi fantini del Palio come Biggeri, Ciocio, Campanino e Tabarre!
Alti e bassi, dal 2017 non ha più saputo approfittare dei barberi che gli sono capitati sotto al sedere.
Trionfo sfiorato al Palio del 2 luglio 2019, beffato al bandierino dal rivale di sempre...
Noto per avere una monta "maschia", è stato anche molto criticato per alcuni episodi discussi, occorsi in Piazza del Campo.
Quest'anno è atteso al varco per vedere se riuscirà a interrompere il dominio di Tittia o se invece dobbiamo annoverarlo al ruolo di comprimario.
Oggi 30 aprile è il compleanno di Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, nato a Pistoia nel 1981.
Fantino che è già entrato nella Storia del Palio per lo storico Cappotto del 2016 per la Contrada della Lupa. Ecco la sua scheda sul ns. sito.
Jonatan Bartoletti è già entrato di diritto nella Storia del Palio di Siena, anche per aver vinto tre Palii consecutivi, quello del 2 luglio 2016, 16 agosto 2016 e 2 luglio 2017. Ecco la statistica relativa alle vittorie di Palii consecutivi nella Storia del Palio.
Nemmeno il leggendario fantino Aceto era mai riuscito a vincere tre Palii consecutivi! E comunque, a oggi, Scompiglio figura in questa statistica accanto a grandi fantini del Palio come Biggeri, Ciocio, Campanino e Tabarre!
Alti e bassi, dal 2017 non ha più saputo approfittare dei barberi che gli sono capitati sotto al sedere.
Trionfo sfiorato al Palio del 2 luglio 2019, beffato al bandierino dal rivale di sempre...
Noto per avere una monta "maschia", è stato anche molto criticato per alcuni episodi discussi, occorsi in Piazza del Campo.
Quest'anno è atteso al varco per vedere se riuscirà a interrompere il dominio di Tittia o se invece dobbiamo annoverarlo al ruolo di comprimario.
Il 30 aprile 1957 l'incidente in Piazza del Campo con l'auto "impazzita" che uccide una donna
Fece scalpore quell'incidente, a detta di chi se lo ricorda.
E fu un incidente che scioccò la città. Un'auto parcheggiata nella parte alta della Piazza, dove oggi ci sono i ristoranti, e anche allora c'erano negozi, il cui proprietario si scordò di tirare il freno a mano e che, chiudendo lo sportello, partì a razzo in discesa, travolse una signora anziana di 78 anni.
Leggiamo come andarono le cose
Fece scalpore quell'incidente, a detta di chi se lo ricorda.
E fu un incidente che scioccò la città. Un'auto parcheggiata nella parte alta della Piazza, dove oggi ci sono i ristoranti, e anche allora c'erano negozi, il cui proprietario si scordò di tirare il freno a mano e che, chiudendo lo sportello, partì a razzo in discesa, travolse una signora anziana di 78 anni.
Leggiamo come andarono le cose
www.ilpalio.org
Accadde oggi a Siena, il Calendario Senese de ilpalio.org - 30 aprile
Il Calendario Senese di tutto l'anno, a cura de ilpalio.org e della prof.ssa Maura Martellucci
Il 25 maggio 2025, in occasione dell'estrazione delle Contrade per il Palio della Madonna di Provenzano del 2 luglio 2025, saranno sorteggiate cinque Contrade
Chi corre di diritto
📌 Dettagli dell'Estrazione
Quando: Domenica 25 maggio 2025, alle ore 19
Dove: Piazza del Campo, Siena
Contrade che correranno di diritto: Tartuca, Chiocciola, Drago, Selva e Istrice
Contrade escluse per squalifica: Aquila e Torre
Contrade da estrarre: Cinque, per completare il lotto delle dieci partecipanti
Nota: secondo il Regolamento del Palio, partecipano alla corsa dieci Contrade: le sette che non hanno corso il Palio corrispondente dell'anno precedente e tre estratte a sorte. Tuttavia per il Palio del 2 luglio 2025, a causa delle squalifiche di Aquila e Torre, il numero delle Contrade da estrarre è aumentato a cinque.
Chi corre di diritto
📌 Dettagli dell'Estrazione
Quando: Domenica 25 maggio 2025, alle ore 19
Dove: Piazza del Campo, Siena
Contrade che correranno di diritto: Tartuca, Chiocciola, Drago, Selva e Istrice
Contrade escluse per squalifica: Aquila e Torre
Contrade da estrarre: Cinque, per completare il lotto delle dieci partecipanti
Nota: secondo il Regolamento del Palio, partecipano alla corsa dieci Contrade: le sette che non hanno corso il Palio corrispondente dell'anno precedente e tre estratte a sorte. Tuttavia per il Palio del 2 luglio 2025, a causa delle squalifiche di Aquila e Torre, il numero delle Contrade da estrarre è aumentato a cinque.
Buon Primo Maggio!
Il 1 maggio è il giorno del compleanno di Andrea Degortes, detto Aceto, uno dei fantini più leggendari della Storia del Palio di Siena, secondo solo a Mattio Mancini, detto Bastiancino e a Francesco Santini, detto Gobbo Saragiolo per numero di vittorie e a pari merito con Niccolò Chiarini, detto Caino.
Ecco qui la statistica dei fantini vittoriosi di tutti i tempi.
Sicuramente il fantino più leggendario di tutto il Novecento. Ancora in grandissima forma, è un piacere scambiarci due parole e salutarlo, quando lo si incontra nei giorni di Palio, con il grande onore di chi sa di essere di fronte al Pelé o Maradona del Palio di Siena (e lui che sa di esserlo e non lo nasconde affatto!).
È anche inutile andare a raccontare aneddoti o storie su di lui, perché sarebbe davvero riduttivo qui in un post su #Telegram. Vi rimandiamo semplicemente a venire a Siena, entrare in un qualsiasi bar e, se vedete che il barista ha tempo e voglia di raccontare, chiedere di raccontarvi di Aceto. Ne sentirete delle belle!
Oppure a leggere il libro autobiografico di Aceto, "Fino all'ultimo Palio".
Buon compleanno!
Il 1 maggio è il giorno del compleanno di Andrea Degortes, detto Aceto, uno dei fantini più leggendari della Storia del Palio di Siena, secondo solo a Mattio Mancini, detto Bastiancino e a Francesco Santini, detto Gobbo Saragiolo per numero di vittorie e a pari merito con Niccolò Chiarini, detto Caino.
Ecco qui la statistica dei fantini vittoriosi di tutti i tempi.
Sicuramente il fantino più leggendario di tutto il Novecento. Ancora in grandissima forma, è un piacere scambiarci due parole e salutarlo, quando lo si incontra nei giorni di Palio, con il grande onore di chi sa di essere di fronte al Pelé o Maradona del Palio di Siena (e lui che sa di esserlo e non lo nasconde affatto!).
È anche inutile andare a raccontare aneddoti o storie su di lui, perché sarebbe davvero riduttivo qui in un post su #Telegram. Vi rimandiamo semplicemente a venire a Siena, entrare in un qualsiasi bar e, se vedete che il barista ha tempo e voglia di raccontare, chiedere di raccontarvi di Aceto. Ne sentirete delle belle!
Oppure a leggere il libro autobiografico di Aceto, "Fino all'ultimo Palio".
Buon compleanno!
IL 2 MAGGIO 1939 MUORE A ROMA FABIO BARGAGLI PETRUCCI, INDIMENTICATO PODESTÀ DI SIENA
A oltre 80 anni dalla morte di Fabio Bargagli Petrucci (1875-1939), ricordiamo qui sul canale Telegram la figura di questo “rivoluzionario” personaggio senese. Come uomo politico fu infatti Sindaco di Siena nel 1923 e poi dal 1926 al 1936 ricoprì la carica di Podestà durante il regime.
Fu un innovatore del suo tempo, capace di andare controcorrente, spesso non allineandosi al regime ed entrando in collisione con un’istituzione importante come quella del Monte dei Paschi, tanto da essere costretto a dimettersi dalla carica di Podestà.
Un rivoluzionario a più volti: suo il restauro e il riordinamento del Museo Civico, la nascita nel 1929 dell'Istituto Comunale di Arte e Storia (oggi Accademia Senese per le Arti e le Lettere) nonché il rinnovo dei costumi del Palio iniziato nel 1928.
Un amore per la Storia e l’Arte che manifestò fin da giovane. Nel 1903 fondò la "Società senese degli amici dei monumenti", della quale fu presidente, e nel 1904 promosse la mostra "Antica arte senese". Con Pier Ludovico Occhini fondò nel 1908 la rivista "Vita d'Arte" (pubblicata anche in inglese), che diede impulso al restauro e alla conservazione di testimonianze artistiche italiane. Collaborò al "Bullettino senese di storia patria" e alla "Rassegna d'arte senese”. Si dedicò anche all’insegnamento all'Istituto di Belle Arti di Roma.
Non solo cultore del bello e del suo mantenimento, ma anche patriota. Durante la Grande Guerra si arruolò volontario nei Lancieri di Novara, passò nel reggimento di cavalleria di Montebello, poi tra i bombardieri, con il grado di capitano. Fu decorato con due croci di guerra.
Fabio Bargagli Petrucci fa parte ancora oggi di una schiera di ricchi intellettuali "illuminati", che decisero di mettere al servizio della collettività la loro Cultura, piuttosto che starsene rinchiusi dentro alla loro "torre d'avorio" di uomini illuminati e colti.
Ricordiamo anche che il figlio Benedetto Bargagli Petrucci è da anni attivo nell'Associazione "La Diana", che cura la manutenzione dei bottini e non solo.
Continua quindi l'impegno della famiglia per il bene collettivo della città.
A oltre 80 anni dalla morte di Fabio Bargagli Petrucci (1875-1939), ricordiamo qui sul canale Telegram la figura di questo “rivoluzionario” personaggio senese. Come uomo politico fu infatti Sindaco di Siena nel 1923 e poi dal 1926 al 1936 ricoprì la carica di Podestà durante il regime.
Fu un innovatore del suo tempo, capace di andare controcorrente, spesso non allineandosi al regime ed entrando in collisione con un’istituzione importante come quella del Monte dei Paschi, tanto da essere costretto a dimettersi dalla carica di Podestà.
Un rivoluzionario a più volti: suo il restauro e il riordinamento del Museo Civico, la nascita nel 1929 dell'Istituto Comunale di Arte e Storia (oggi Accademia Senese per le Arti e le Lettere) nonché il rinnovo dei costumi del Palio iniziato nel 1928.
Un amore per la Storia e l’Arte che manifestò fin da giovane. Nel 1903 fondò la "Società senese degli amici dei monumenti", della quale fu presidente, e nel 1904 promosse la mostra "Antica arte senese". Con Pier Ludovico Occhini fondò nel 1908 la rivista "Vita d'Arte" (pubblicata anche in inglese), che diede impulso al restauro e alla conservazione di testimonianze artistiche italiane. Collaborò al "Bullettino senese di storia patria" e alla "Rassegna d'arte senese”. Si dedicò anche all’insegnamento all'Istituto di Belle Arti di Roma.
Non solo cultore del bello e del suo mantenimento, ma anche patriota. Durante la Grande Guerra si arruolò volontario nei Lancieri di Novara, passò nel reggimento di cavalleria di Montebello, poi tra i bombardieri, con il grado di capitano. Fu decorato con due croci di guerra.
Fabio Bargagli Petrucci fa parte ancora oggi di una schiera di ricchi intellettuali "illuminati", che decisero di mettere al servizio della collettività la loro Cultura, piuttosto che starsene rinchiusi dentro alla loro "torre d'avorio" di uomini illuminati e colti.
Ricordiamo anche che il figlio Benedetto Bargagli Petrucci è da anni attivo nell'Associazione "La Diana", che cura la manutenzione dei bottini e non solo.
Continua quindi l'impegno della famiglia per il bene collettivo della città.